Urania Ligustica

L'astrofilia nel Novecento. II

Il Centro Culturale Atlantide 0

Astrofilia II



Il Centro è scomparso da tempo.
Questa è la storia, dettagliata per quanto possibile, delle sue attività astronomiche.



Il Centro Culturale

Fondato nel 1954 a Bolzaneto, una delegazione genovese della Val Polcevera, il Centro si trasferisce in seguito nel centro della città: prima in Via Gramsci, poi nella Torretta Ascensori di Castelletto, in una serie di locali che ospitava, negli anni precedenti la prima guerra mondiale, un frequentatissimo ristorante; grazie alle lunghe vetrate e all'ampia terrazza si domina Via Garibaldi e l'intero centro storico.

Direttore del Centro è Gianni Belli, che sostiene l'antica esistenza del continente descritto da Platone nel Critia, la provenienza dell'uomo da Venere (sulla base del ruolo del pianeta nel calendario maya), l'influenza delle radiazioni emesse dal Sole e da altre stelle sugli organismi viventi. Nelle parole del fondatore, il Centro è un punto di incontro per astronomi, archeologi, medici, filosofi, con riunioni periodiche, pubblicazioni a stampa, contatti internazionali.1

Negli anni Cinquanta il fenomeno dei "dischi volanti" è ancora considerato con attenzione dalle riviste scientifiche (si pensi alle frequenti segnalazioni che compaiono su Coelum), ma il Centro è guardato con sospetto dalle altre realtà culturali cittadine.


Rielaborazione originale da fonte esterna

Figura 1 – La sommità della torretta di Portello-Castelletto 2


Le osservazioni solari

In questo ambiente trova un suo spazio anche un gruppo di astrofili, guidato da Domenico Criniti, un giovane immigrato calabrese che è riuscito a formarsi una buona preparazione astronomica. A Criniti interessa, in particolare, il Sole, che osserva in tutti i giorni sereni, grazie ad un riflettore Newton, diametro 180 mm e focale 700 mm, con montatura altazimutale.

Incidentalmente, è interessante notare, per sottolineare i legami orizzontali che sono sempre esistiti fra le varie associazioni, che il riflettore è stato costruito da Francesco Gianni, che utilizza anche le osservazioni di Criniti nelle sue ricerche sulle correlazioni fra attività solare, temperatura media, temporali.3

I risultati delle osservazioni solari danno spesso origine a comunicati stampa che ipotizzano gli effetti conseguenti sulla Terra: un breve articolo apparso su un quotidiano genovese il 16/8/1960, ad esempio, comunica l'inaspettato apparire di ben 107 macchie divise in 12 gruppi, osservate dalla terrazza di Castelletto con un riflettore di 22 cm,4 probabilmente di focale 185 cm.5 Il Centro dispone di altri strumenti: riflettori Newton e Cassegrain con montatura equatoriale e aperture da 14 a 37 cm.6

Fra gli aderenti troviamo il sig. Chesi, nel cui laboratorio in Val Bisagno è in costruzione una cupola di 3 metri di altezza. Si vuole in questo modo preparare una specola provvisoria ai Piani di Praglia, in attesa di poter costruire un vero osservatorio in zona, a oltre mille metri di altezza, di cui nei primi anni Sessanta è già pronto il progetto.7

L'intelaiatura metallica della cupola, non essendo più stata realizzata la specola, sarà donata nel 1968 all'Università Popolare Sestrese, quale contributo al costruendo osservatorio sulle alture di Genova Sestri, da Gianni Belli ed Elba Parodi.8




0 R. Balestrieri, "Il Centro Culturale Atlantide", Bollettino Osservatorio Astronomico di Genova, 26 (1996-97), n. 70, pp. 25-27; da questo articolo, disponibile in formato PDF, ha tratto origine la presente pagina di Urania Ligustica. Alla redazione dell'articolo aveva collaborato Domenico Criniti, scomparso nel maggio 2012.




1 Il mito di Atlantide ha favorito la memoria di queste attività del Centro.

È inevitabile che, in Italia, l'interesse per Atlantide si sia concentrato sul Mare Tirreno e l'Africa settentrionale, piuttosto che sul lontano Atlantico. Il dott. Nicola Russo, presidente della Società Italiana Atlantide e direttore della sua rivista L'Atlantide in Italia. Rassegna mensile di studi atlantidei, che uscì dal 1930 al 1932 a Bari, scrisse diversi articoli sull'argomento; sfortunatamente, le attività della Società furono sospese prima della Seconda Guerra Mondiale per decisioni politiche. L'interesse per Atlantide, tuttavia, rinacque nel 1956, grazie alla formazione del Centro Culturale Atlantide a Genova; il gruppo pubblicò La Voce d'Atlantide, a cura del genovese Gianni Belli, dal 1956 al 1958. Nel 1963, Atlantis fu pubblicata, sempre a Genova, dal sig. Leonardo Bettini, un membro dello stesso Centro. [Tradotto, con integrazioni originali, dal sito web Link esterno Scientific Atlantology (pagina esistente il 26/11/2012)].

La Voce d'Atlantide era il titolo della prima rivista italiana, dall'inizio della Seconda Guerra Mondiale, focalizzata sull'enigma di Atlantide. È stata pubblicata a Genova dal Centro Culturale Atlantide, a cura di Gianni Belli, dal 1956 al 1958. [Tradotto dal sito web Link esterno Atlantipedia (pagina esistente il 26/11/2012)].

2 La fotografia, qui in bianco e nero, è stata realizzata il 29/4/2002: Wikipedia Link esterno Ascensori pubblici di Genova. Dalla terrazza sono state effettuate osservazioni astronomiche, come riferito più sopra.

3 D. Criniti, Osservazione di macchie solari del mese di Novembre 1958 (modulo originale compreso nella Miscellanea Francesco Gianni, vol. V, p. 11, conservata nell'archivio storico dell'Osservatorio Astronomico di Genova; Francesco Gianni pubblica sistematicamente i suoi risultati su Coelum, la rivista fondata a Bologna da Guido Horn d'Arturo).

4 Redazione, "L'attività del Centro "Atlantide" - Esplosioni sul Sole osservate da Castelletto" (articolo apparso su un quotidiano genovese il 16/8/1960; compreso nella Miscellanea Francesco Gianni, vol. R, p. 334).

5 [C. F.], "Genova ha un nuovo osservatorio astronomico - In nome di Atlantide studiano il Sole, le Stelle, i Pianeti cercando di scoprire il mistero dell'Universo" (articolo apparso su un quotidiano genovese, probabilmente nel 1959, con foto del riflettore equatoriale con obiettivi intercambiabili Ø 32 e 37 cm; compreso nella Miscellanea Francesco Gianni, vol. R, p. 126).

6 Ivi.

7 Redazione, "La tensione internazionale dovuta a influssi astrali" (articolo apparso su un quotidiano genovese, forse nella prima metà del 1960; nei titoli è citata erroneamente l'Associazione Ligure Urania; compreso nella Miscellanea Francesco Gianni, vol. R, p. 339). G. C. Barone, "Dall'osservatorio di Castelletto il messaggio del centro "Atlantide" - Cercano nel Cosmo il proprio destino" (articolo apparso su un quotidiano genovese, forse del 1960, con varie illustrazioni; compreso nella Miscellanea Francesco Gianni, vol. R, pp. 328-330).

8 S. Landi, Comunicazione privata (16/3/1968), riprodotta in: G. De Simone, Dossier "Osservatorio" U.P.S. (Genova Sestri, 1983), p. 43. La lettera del prof. Landi è indirizzata a "Gianni Belli ed Elba Parodi / Centro Studi Atlantide Promettide - Castelletto - (Ascensori Portello)". Il metamotore di ricerca Link esterno metacrawler non fornisce alcun risultato per "Atlantide Promettide" (26/11/2012).



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