1. Identificazione, descrizione e dedicazione
Comune |
Camogli (GE). |
Sito |
Baia di S. Fruttuoso di Camogli
Street View (sito non raggiunto al 21 II 2014)
-
Google Maps
-
Bing Maps. |
Proprietà |
Donazione di Frank e Orietta Pogson Doria Pamphilij al Fondo Ambiente Italiano (1983) – siti del FAI e della parrocchia dell'arcidiocesi di Genova. |
Accessibilità |
A esterni e interni. Al monastero si giunge via terra, grazie a sentieri da Camogli o Portofino, oppure per mare. |
Descrizione |
Gli insediamenti più antichi in questa stretta baia, incassata nel promontorio di Portus Delphini, sono stati datati al II-III secolo d. C. (TCI p. 577) e al VI secolo (Cervini p. 153). La traslazione dei resti dei martiri catalani dovrebbe essere avvenuta intorno al 711, a causa dell'invasione della penisola iberica da parte degli Arabi (Cambiaso p. 116 e Ceschi p. 31). Il primo insediamento, probabilmente danneggiato dai Saraceni, è stato ricostruito alla fine del secolo X. Una fonte esplicita l'esistenza di una ecclesia S. Fructuosi nel 984; dopo di allora i testi sono sempre più numerosi e attestano la crescente prosperità della comunità monastica, grazie a donazioni e privilegi. La chiesa e il piano terra del chiostro documentano ancora la fase romanica, ma le modifiche sono profonde: la più recente è il crollo della facciata della chiesa, con l'intera prima campata, a causa dell'alluvione del 25 settembre 1915; ciò che ora si vede è solo un tamponamento, con pietre a vista in corrispondenza delle navatelle, realizzato negli anni Trenta. La relazione con i Doria risale almeno al 1125, quando il monaco Martino Doria fonda la chiesa di S. Matteo a Genova. Col tempo i rapporti si invertono ed è la famiglia ad avere il giuspatronato e il controllo dell'abbazia. Nell'ultimo quarto del Duecento i Doria realizzano una camera sepolcrale per i loro defunti ed erigono il corpo a mare del chiostro, con due registri di trifore e monofore, in forme gotiche. Nel 1289 la comunità monastica è esplicitamente definita benedettina. Segue una veloce decadenza, anche a causa della peste nera (1348), cui si accompagna il declino del culto per S. Fruttuoso nel Genovesato. L'insediamento torna a svilupparsi, dopo il 1560, grazie ad Andrea Doria. Viene eretta la possente torre di difesa tuttora esistente, a levante, e la chiesa è profondamente ristrutturata. Il suo pavimento è sopraelevato di quasi 2,5 metri, occultando i dislivelli originari: navatella destra e abside maggiore erano posti più in alto del resto. Si perde anche il collegamento diretto con il piano terra del chiostro, i cui muri sono rinforzati per reggere un primo piano. Ricomincia, poi, una lenta decadenza, durante la quale il monastero è trasformato progressivamente in abitazioni di pescatori. Nel 1860 il complesso diventa proprietà Doria. Nel 1883 muore l'ultimo commendatario e l'abbazia si trasforma in parrocchia. Contemporaneamente l'edificazione riprende, come si può vedere nelle fotografie al § 2, ma è in qualche modo inibita dalla creazione, nel 1935, dell'Ente Autonomo del Monte di Portofino. In quegli anni ha luogo la prima campagna di restauri, proseguiti sino ad oggi grazie allo stimolo del FAI. Gli spazi originari sono stati, in parte, ricostituiti, ma l'esito più appariscente rimane il ripristino della facciata della badia verso il mare, con ampie integrazioni sia alle trifore, che al paramento lapideo.1 |
Dedicazione |
Fruttuoso, vescovo di Tarragona, martirizzato con i diaconi Eulogio e Augurio († 259); festa il 21 Gennaio.2 |
|
| 2. Galleria di immagini antiche
Fig. 2.1 – Vista da Sud-Ovest prima della costruzione dell'edificio addossato al termine del fianco destro (ante 1896?) 3
|
Fig. 2.2 – Vista da Sud-Ovest con il nuovo edificio (ante 1903) 4
|
Fig. 2.3 – Vista da Sud-Ovest prima del crollo della prima campata della chiesa (ante 25 IX 1915) 5
|
Fig. 2.4 – Rimosse le macerie (tra 1916 e 1924) 6
|
Fig. 2.5 – La spiaggia prolungata e ancora piena di detriti (tra 1916 e 1924) 7
|
Fig. 2.6 – Vista da S-O dopo il tamponamento della campata e i vistosi ripristini del 1934 (ante 1955) 8
|
|
| 3. Galleria di immagini originali dello stato attuale
Fig. 3.1 – Facciata
|
Fig. 3.2 – Abside
|
Fig. 3.3 – Fianco meridionale
|
Fotografie di ??? (data???)
|
|
| 4. Coordinate geografiche e orientamento
Latitudine φ |
44° 18' 58",86 = 44°,31635 Nord. |
Longitudine λ |
9° 10' 29",93 = 9°,17498 Est.
|
Quota |
+25 m (ellissoidica; +??? m sul livello del mare).
|
Datum |
Ellissoide di riferimento WGS84.9 |
|
Google Maps satellite e
rilievi
Fig. 4.1 – Immagine satellitare a orientamento invariato
Fig. 4.2 – Immagine satellitare ruotata verso l'alto di un angolo pari all'azimut misurato
Nelle fotografie satellitari di cui sopra, le frecce rosse sono allineate con il colmo del tetto, a due falde.
Nella figura in alto, l'orientamento è invariato rispetto all'immagine originale. L'asse risulta orientato, dal portale all'abside: 83° ± 1°,5 N>E. Per confronto, sono delineati gli assi orientati a 82° e 84° N>E.
La figura in basso è un dettaglio della precedente, ingrandito, con un contrasto diverso e ruotato verso l'alto di 83°: l'asse di orientamento, qui diventato verticale, è duplicato per un miglior confronto con il colmo del tetto.
|
Fig. 4.3 – Immagine satellitare originale acquisita nel 2004
Fig. 4.4 – Immagine satellitare originale acquisita nel 2007
L'orientamento del colmo del tetto è stato verificato con Google Earth esaminando tutte le fotografie satellitari disponibili e scartando quelle in cui il particolare di interesse non era ben delineabile (per risoluzione insufficiente e/o illuminazione inadatta). Le immagini a più alta risoluzione sono riprodotte nelle figure precedenti. In tabella sono elencate, per ogni immagine: le misure ottenute, la media aritmetica e la deviazione standard del campione; in calce sono riportate, evidenziate in giallo, la media pesata con la varianza σ² e l'errore ad essa associato.10
Tab. 4.A – Orientamento del colmo del tetto |
Immagine | x1 | x2 | x3 | x4 | x5 | x | σ |
8 X 2004 | 83,22 Fig. 4.3 | 83,48 | 82,73 | 83,15 | 82,71 | 83,06 | 0,33 |
17 VII 2007 | 82,84 Fig. 4.4 | 82,80 | 82,84 | 83,71 | 83,02 | 83,04 | 0,38 |
| | | | | | 83,1 | 0,5 |
|
|
Flash Earth
Fig. 4.5 – Immagine satellitare originale
Una diversa fotografia satellitare non è misurabile, per il limitato contrasto del colmo del tetto e la scarsa risoluzione.11
|
Bing Maps ha fornito, ante il 10/6/2013, una nuova immagine satellitare.
Fig. 4.6 – Immagine satellitare originale
Dall'immagine originale sono state ottenute le misure di cui alla tabella seguente; a destra sono riportate, evidenziate in giallo, la media aritmetica e, considerando che in questo caso è disponibile una singola serie di dati, 3σ.
Tab. 4.B – Orientamento del colmo del tetto |
x1 | x2 | x3 | x4 | x5 | x | 3σ |
82,45 | 82,25 | 82,35 | 82,47 | 82,05 | 82,3 | 0,5 |
|
|
Orientamento da |
Google Earth |
83°,1 ± 0°,5 N>E – dato utilizzato per orientare la planimetria che segue. |
|
Flash Earth |
82°,3 ± 0°,5 N>E – in accordo con il risultato precedente. |
|
Rilievi in sito |
Dati attualmente non disponibili. |
|
| 5. Planimetrie orientate
Fig. 5.1 – Planimetria attuale 12
|
| Note
1 F. Cervini, Liguria romanica (Milano, Editoriale Jaca Book, 2002), pp. 12, 14, 17, 152-161; planimetria non orientata, a p. 154, tratta da: AA. VV., San Fruttuoso di Capodimonte. L'ambiente, il monumento (Milano, 1990).
C. Ceschi, Architettura romanica genovese (Milano, Luigi Alfieri, 1954), pp. 31-42 – sedici fotografie di esterni e interni, sezioni trasversale e longitudinale, pianta non orientata.
D. Citi, "La Liguria", in S. Chierici, D. Citi, Italia Romanica. Il Piemonte, la Val d'Aosta, la Liguria (Milano, Jaca Book, 1979), pp. 379-406 – planimetria non orientata a p. 381, superbe figg. 141-146 in héliogravure in bianco e nero.
AA. VV., Liguria (Milano, Touring Club Italiano, 1982), pp. 575-578; planimetria orientata a p. 576 Google libri.
Voce sulla chiesa in Wikipedia e galleria di immagini in Wikimedia Commons.
Il numero di fotografie in rete sul complesso di San Fruttuoso è straordinario: le miniature realizzate si riferiscono solo alla chiesa.
2 D. Cambiaso, "L'Anno Ecclesiastico e le feste dei Santi in Genova nel loro svolgimento storico", Atti della Società Ligure di Storia Patria, 48 (1917), pp. 115-118. A. Cappelli, Cronologia, cronografia e calendario perpetuo (Milano, Hoepli, 1998), p. 167. Informazioni a carattere generale in Santi e Beati. La dedicazione ai santi Fruttuoso, Augurio ed Eulogio è quella tradizionale. Cervini (2002), opera citata, p. 153, ipotizza che possa essersi trattato dell'omonimo arcivescovo di Braga († 665), la cui festa si celebra il 16 aprile Santi e Beati; non fornisce, però, elementi a supporto.
3 Particolare di una cartolina viaggiata di autore sconosciuto; editore Vierbücher, Milano: cat. 404. Héliogravure. Collezione Riccardo Balestrieri. Il timbro, al verso, è quasi illeggibile: 1896, a quanto pare; il francobollo rosso bruno da 2 centesimi, con cui è affrancata, è stato emesso proprio in quell'anno.
4 Particolare di una cartolina viaggiata dei fotografi Alinari, siglata con le iniziali AG interlacciate; editore Alterocca, Terni: cat. 1469. Stampa tipografica da cliché. Timbrata al verso "27-4-03". Collezione Riccardo Balestrieri.
5 Particolare di una cartolina non viaggiata di autore sconosciuto; editore Brunner & C., Como: cat. 400-26. Vera fotografia. Collezione Riccardo Balestrieri. Databile ante 1915, perché documenta ancora la facciata originaria della chiesa, crollata in quell'anno a causa di un'alluvione: vedi Ceschi (1954), p. 32.
6 Fotografia di autore sconosciuto in: U. Tegani, "La badia di S. Fruttuoso", Le vie d'Italia 30 (1924), p. 1223. Stampa tipografica da cliché. Collezione Riccardo Balestrieri. Nell'articolo si accenna al disastro a p. 1227: "Il torrentello al presente è asciutto, ma quando si gonfia sono guai. Si gonfiò terribilmente nove anni fa, il 25 settembre del 1915, per un nubifragio che imperversò da Recco a Rapallo e là volle undici vittime, quattro a Santa Margherita, tre a Camogli. A San Fruttuoso nessun morto, ma l'alluvione, giù per l'imbuto [della valletta], premette al fondo, fece spaccare il passaggio della chiesa, e di questa, nel sùbito crollo, travolse la facciata insieme con qualche casupola che le sorgeva a fianco. Povera vecchia chiesa, che disastro! È lì tuttora con la sua gran ferita scoperta e fa pena vederla, così decrepita com'è. Hanno ricostruito il ponticello, hanno rifatto la scaletta d'accesso, han chiuso la navata con un enorme assito di legno grezzo in cui s'apre la porta...".
7 Fotografia di C. Moldenhauer in: Ibidem, p. 1224. Stampa tipografica da cliché. Collezione Riccardo Balestrieri.
8 Particolare di una cartolina viaggiata di autore sconosciuto; editore Javarone Giusta: cat. 1C175. Vera fotografia. Timbrata al verso "3-6-55". Collezione Riccardo Balestrieri. Si noti, nella cartolina, la spiaggia: è formata dalle arene giunte a mare per l'alluvione del 1915; si confronti, da questo punto di vista, con quanto documentato per la chiesa di S. Margherita di Antiochia, a Vernazza (alluvione del 25 X 2011).
9 Dati ottenuti tramite Google Maps, nell'agosto 2010, per la facciata, in corrispondenza del portale di accesso alla navata centrale; verificati con Google Earth nell'aprile 2011. La quota sul livello del mare proviene da un punto ???; con Google Earth è stata ottenuta la quota ellissoidica +??? m per lo stesso punto.
10 Sono state esaminate tutte le fotografie satellitari disponibili in rete il 6 VIII 2011. Per i metodi si rimanda a Wikipedia Deviazione standard e, in particolare, a ISHTAR, Probabilità, statistica e analisi degli errori (Università di Bologna, Dipartimento di Fisica), per media pesata e errore associato. Lo strumento Righello di Google Earth fornisce un dato coerente con quello ottenuto tramite il metodo precedente.
11 L'immagine è la stessa fornita da Bing con ingrandimento minore.
12 [fonte della planimetria].
I risultati anticipati in questa sezione di Urania Ligustica saranno presentati e discussi in una serie di articoli, che inizia con: R. Balestrieri, "L'orientamento delle chiese romaniche in Liguria. I. Metodi", in Atti del X Convegno della Società Italiana di Archeoastronomia (Trinitapoli, 22-23 ottobre 2010) – pre-print articolo ; "L'orientamento delle chiese romaniche in Liguria. II. Le finestre del mezzogiorno", in Atti dell'XI Convegno della Società Italiana di Archeoastronomia (Bologna, 28-29/10/2011) – pre-print articolo .
|
|
|
Siti vari (cliccare sulla miniatura)
Fianco sinistro e facciata da N-O (6 VI 2010)
Fianco sinistro e facciata da N-O (6 VI 2010)
Luce radente sulla facciata (18 XII 2005)
Facciata da Nord-Ovest (4 IX 2006)
Facciata da Nord-Ovest (2 IV 2006)
Facciata da Ovest (18 VII 2007)
Vista da Ovest-Sud-Ovest (7 X 2007)
Facciata da Ovest-Sud-Ovest (27 VI 2009)
Registro inferiore facciata (18 VII 2007)
Fianco sinistro e torre nolare da N-O (27 VII 2009)
Fianco sinistro e torre nolare da N-N-O (18 IV 2011)
Fianco sinistro e torre nolare da N-N-O (2 IV 2006)
Fianco sinistro e torre nolare da Nord (13 XI 2010)
Fianco sinistro e torre nolare da Nord (6 VIII 2007)
Fianco sinistro e torre nolare da Nord (18 VII 2007)
Fianco sinistro verso l'abside (7 X 2007)
Torre nolare e tetto da N-N-E (18 VIII 2010)
Torre nolare e tetto da N-E (25 VIII 2011)
Torre nolare e tetto da N-E (18 XII 2005)
Torre nolare e tetto da N-E (2 XII 2007)
Torre nolare e tetto da N-E (16 I 2009)
Bifore della torre nolare (2 IV 2006)
Abside e torre nolare da N-E (25 V 2011)
Torre nolare da E-N-E (25 IV 2006)
Torre nolare e tetto da E-N-E (10 IV 2011)
Abside e torre nolare da E-N-E (12 IX 2009)
Abside e torre nolare da Est (11 IV 2009)
Torre nolare da E (27 II 2012)
Vista sui tetti (18 VIII 2010)
Fianco destro e torre nolare da S-E (5 V 2003)
Fianco destro e torre nolare da S-E (7 VIII 2010)
Fianco destro e torre nolare da S-S-E (5 VIII 2007)
Torre nolare da Sud-Ovest (6 VIII 2007)
Torre nolare da Sud-Ovest (18 VII 2007)
Facciata e torre nolare da S-O (1 I 2004 )
Facciata e torre nolare da O-S-O (13 VI 2006)
Tiburio (7 X 2007)
Cupola ovoidale su pennacchi sferici (13 VI 2006)
Cupola ovoidale (15 IX 2004)
Verso l'altare maggiore (10 IX 2009)
Verso l'altare maggiore (12 VII 2009)
Altare maggiore (18 VII 2007)
|
|