Urania Ligustica

L'orientamento degli edifici in Liguria

Chiese romaniche

Sant'Ampelio  –  Bordighera

Orientamenti

1. Identificazione, descrizione e dedicazione

Comune Bordighera (IM) Link esterno Wikipedia.
Sito Via Sant'Ampelio Link esterno Street View - Google Maps - Bing Maps.
Proprietà Chiesa sussidiaria della parrocchia di Santa Maria Maddalena, a Bordighera, della diocesi di Albenga-Imperia Link esterno parrocchia - diocesi - CEI.
Accessibilità A esterni e interni.
Descrizione [Circa 4 righe, per iniziare].1
Dedicazione Ampelio, eremita; festa il 14 Maggio, sebbene risulti deceduto il 5 Ottobre (V secolo).2

2. Galleria di immagini antiche

Fotografia originale
Fig. 2.1 – Vista da Sud (1892) 3
Fotografia originale
Fig. 2.2 – Vista da Nord-Est dopo il completamento del fianco destro con la tamponatura degli archi ciechi (ante 1910) 4

3. Galleria di immagini originali dello stato attuale

Da realizzare
Fig. 3.1 – Facciata
Da realizzare
Fig. 3.2 – Abside
Da realizzare
Fig. 3.3 – Fianco meridionale
Fotografie di ??? (data???)

4. Coordinate geografiche e orientamento

Google Earth Flash Earth
Latitudine φ 43° 46' 37",99 ± 0",02 Nord
= +43°,77722 ± 0,00001
43° 46' 37",9 Nord
= +43°,77719
Longitudine λ 7° 40' 25",9 ± 0",2 Est
= -7°,67385 ± 0,00005
7° 40' 25",8 Est
= -7°,67383
Quota ellissoidica +6 ± 0 m -
Quota sul livello del mare - -
Datum (ellissoide di riferimento) WGS84 WGS84
Numero delle immagini utilizzate 8 1
Note I dati si riferiscono alla base del portale in facciata. Le incertezze indicate sono 1σ.
Comparazione tra le fonti Le coordinate sono coerenti entro 1 decimo di secondo d'arco per la latitudine e 1σ per la longitudine.5
Link esterno Google Maps satellite e rilievi


Il presente paragrafo è stato compilato, per la prima volta, nel gennaio 2015. Avendo già appurato che il metodo 1, qui descritto, ha una precisione inferiore ai metodi 4 e 5, applicati nel seguito, l'analisi relativa è stata omessa. Ciò si precisa in questa sede per mantenere l'omogeneità della scheda con quelle già realizzate.
Copyright Estratto da Google Earth Orientamento della fotografia satellitare
Fig. 4.1 – Immagine satellitare originale acquisita nel settembre 2003

Copyright Estratto da Google Earth Orientamento della fotografia satellitare
Fig. 4.2 – Immagine satellitare originale acquisita nel novembre 2003

Copyright Estratto da Google Earth Orientamento della fotografia satellitare
Fig. 4.3 – Immagine satellitare originale acquisita nel settembre 2004

Copyright Estratto da Google Earth Orientamento della fotografia satellitare
Fig. 4.4 – Immagine satellitare originale acquisita nel giugno 2011

Copyright Estratto da Google Earth Orientamento della fotografia satellitare
Fig. 4.5 – Immagine satellitare originale acquisita nel luglio 2011

Copyright Estratto da Google Earth Orientamento della fotografia satellitare
Fig. 4.6 – Immagine satellitare originale acquisita nel 2012

Copyright Estratto da Google Earth Orientamento della fotografia satellitare
Fig. 4.7 – Immagine satellitare originale acquisita nel febbraio 2013

Copyright Estratto da Google Earth Orientamento della fotografia satellitare
Fig. 4.8 – Immagine satellitare originale acquisita nel marzo 2013

L'orientamento del colmo del tetto è stato verificato con Google Earth esaminando tutte le fotografie satellitari disponibili. Le immagini sono riprodotte nelle figure precedenti. In tabella sono elencate, per ogni immagine: le misure ottenute, la media aritmetica e la deviazione standard del campione; in calce sono riportate, evidenziate in giallo, la media pesata con la varianza σ² e l'errore ad essa associato.6

Tab. 4.A – Orientamento del colmo del tetto della fase romanica
Immaginex1x2x3x4x5xσ
1 IX 200335,10
Fig. 4.1
35,4534,4933,8735,1934,820,64
25 XI 200335,67
Fig. 4.2
35,9133,9136,4235,5535,490,95
26 IX 200435,68
Fig. 4.3
36,7634,8435,9534,4535,540,92
27 VI 201135,23
Fig. 4.4
35,5834,0835,3435,8735,220,68
8 VII 201135,40
Fig. 4.5
34,6235,1535,0236,3735,310,66
21 VI 201235,23
Fig. 4.6
35,9535,1335,5034,4335,250,56
20 II 201335,97
Fig. 4.7
36,2735,2436,2635,8435,920,42
19 III 201336,33
Fig. 4.8
36,3234,5935,1833,7335,231,12
35,42,2
Link esterno Flash Earth

Copyright Estratto da Flash Earth Orientamento della fotografia satellitare
Fig. 4.9 – Immagine satellitare originale

Dall'immagine originale sono state ottenute le misure di cui alla tabella seguente; a destra sono riportate, evidenziate in giallo, la media aritmetica e, considerando che in questo caso è disponibile una singola serie di dati, 3σ.7

Tab. 4.B – Orientamento del colmo del tetto della fase romanica
x1x2x3x4x5x
34,31
Fig. 4.9
33,5133,3235,0734,5534,22,2
Orientamento da - Google Earth 35°,4 ± 2°,2 N>E
- Flash Earth 34°,2 ± 2°,2 N>E
- Rilievi in sito Dati attualmente non disponibili.
Analisi dei risultati I dati sono in accordo, tenendo conto delle rispettive incertezze. Queste sono elevate a causa della limitata lunghezza del colmo di tetto qui di interesse e della scarsa definizione delle immagini satellitari disponibili.
Stato dell'arte 34°,8 ± 3°,1 N>E – azimut risultante dalle formule (3) e (4) in Incertezza di misura.
Dato utilizzato per orientare la planimetria che segue.

5. Planimetrie orientate

Da realizzare
Fig. 5.1 – Planimetria attuale 8

Note

1 Fonti principali consultate. Fonti principali
D. Citi, "La Liguria", in S. Chierici, D. Citi, Italia Romanica. Il Piemonte, la Val d'Aosta, la Liguria (Milano, Jaca Book, 1979), pp. 445-447; scheda bibliografica Link esterno OPAC SBN. Non ho ancora letto: N. Lamboglia, "La scoperta e il restauro della chiesetta medioevale di S. Ampelio a Bordighera", Rivista Ingauna e Intemelia, 20 (1965), pp. 25-41; scheda bibliografica Link esterno OPAC SBN.

Altre fonti pertinenti.
"In molti di questi edifici la formula di maggior spicco riguarda una zona destinata a scomparire fra XII e XIII secolo: la cripta, che se non stupisce in S. Paragorio o S. Michele a Ventimiglia, quanto meno sorprende a Perti o in S. Ampelio a Bordighera (un vano rettangolare con due minuscole absidi, mentre la navata della chiesa soprastante ne ha una sola più grande), e appena più tardi nel S. Tommaso di Pigna (almeno due navate)... S. Ampelio resta per qualche tempo nelle mani di Montmajour in Provenza (vi era sicuramente nel 1204)". F. Cervini, Liguria romanica (Milano, Editoriale Jaca Book, 2002), pp. 12, 13 e figura 4 – planimetria della cripta biabsidata e della soprastante aula unica dell'XI secolo, da Lamboglia (1965); scheda bibliografica Link esterno OPAC SBN.

"Di veri e propri insediamenti, tuttavia, non si ha notizia fino al secolo XIII, quando, già esistente presso il capo omonimo la chiesetta di S. Ampelio, ebbero sede nella medesima zona un priorato benedettino e un castello, poi distrutto dai Genovesi. La chiesetta, sorta in epoca imprecisata, si lega al culto di S. Ampelio, patrono della città, anacoreta qui approdato dal Medio Oriente all'inizio del secolo V... Sotto lo spiazzo, al di là dell'Aurelia... sorge sulla scogliera la chiesetta di S. Ampelio, nel luogo dove secondo una credenza non documentata sarebbe vissuto, e morto nel 428, il santo eremita. Di modesto aspetto, per la sua rilevanza storico-religiosa è da tempo assurta a simbolo della città. / La chiesa, di cui è ignota la data di edificazione, comprende un nucleo protoromanico dell'XI secolo, costituito dalla cripta biabdsidata, e successive fasi costruttive tardoromaniche (secoli XII-XIII), tardomedievali (secoli XIV-XV) e seicentesche, fino agli ampliamenti del secolo XIX". AA. VV., Liguria (Milano, Touring Club Italiano, 1982), pp. 500, 501 Link esterno Google libri; scheda bibliografica Link esterno OPAC SBN.

"La sua storia medievale è però tutta legata alla leggenda e alla Chiesa di S. Ampelio, l'eremita della Tebaide venuto dal mare a portare la coltura delle palme e l'amore della pesca in questo privilegiato lembo del Mediterraneo, e alla storia ancor lacunosa dell'Abbazia ivi sorta almeno a partire dal secolo XI. Riscoperta nel 1964 in seguito ai danni di un fortuito incendio e ripristinata nelle sue forme protoromaniche, mettendone in evidenza le successive fasi di ricostruzione e restauro, essa è oggi uno dei più minuscoli ma più significativi monumenti del primo romanico. È specialmente integra ed eccezionale la cripta, con le feritoie basse e inclinate appositamente concepite per resistere agli spruzzi del mare, con le due absidi a semicolonne e capitelli erosi dalla salsedine, una per l'altare, l'altra per le reliquie del Santo, che dal 1140 furono il primo pomo di discordia fra Genova e Ventimiglia e fra Ventimiglia e Sanremo: Genova infatti per punizione le asportò e ne fece dono ai Sanremesi, poi, nel 1258, quando Ventimiglia fu sottomessa, le trasferì ancora a Genova, onde nel 1947 sono tornate trionfalmente a Bordighera. Mani ignote in un tempo ignoto sistemarono al posto vuoto del sepolcro un grosso blocco squadrato in pietra della Turbia e un frammento di colonnetta, entrambi di origine romana, figurandovi il letto di morte del Santo e dando luogo ad una credenza popolare ancora vivissima, che dà forte suggestione all'ambiente. L'Abbazia di S. Ampelio nei secoli XI-XIII era una dipendenza dell'Abbazia di Montmajour in Provenza, probabilmente per donazione dei primi Conti di Ventimiglia, e aveva certamente possessi su tutto il territorio dell'attuale città, rimesso a coltura dopo la miseria altomedievale dai monaci. La chiesa vera e propria presenta la stessa successione strutturale della Cattedrale e di S. Michele di Ventimiglia: a una sola navata, con le pareti a monte e le parti dell'abside e della facciata del secolo XII, altre modifiche successive fra il secolo XV e XVII, e infine il restauro del 1884, gloria del primo cemento, col campaniletto brutto in sé, ma ormai connaturato nel paesaggio della Riviera: un palinsesto di 10 secoli di storia, che si legge ora facilmente da tutti ed ha riacquistato una sua vita nella religione e nella cultura del secolo XX". N. Lamboglia, I monumenti medioevali della Liguria di ponente (Torino, Istituto Bancario San Paolo di Torino, 1970), pp. 31-32 e figure 26-27 – panorama di fine Ottocento e foto recente della cripta, entrambe in bianco e nero; scheda bibliografica Link esterno OPAC SBN.

"Dedicata al patrono della città Sant'Ampelio. / Non si conosce una data precisa che certifichi l’origine della sua costruzione. Secondo il prof. Nino Lamboglia la cripta, l'abside, la volta del presbiterio e il lato nord della parte interna in pietra risalgono circa all’anno 1000 d.C., ma potrebbero essere anche antecedenti. Sant'Ampelio, infatti, è morto nel 428 d.C. e si presume che i monaci Benedettini abbiano iniziato poco dopo a porre le basi dell'edificio. / Nel novembre 1204, con bolla di Papa Innocenzo III, la chiesa diventa Abazia, con un convento annesso, a forma di torre, ospitante 11 monaci e definito 'Castello Mutimilense'. / Nel 1239 i genovesi distrussero il castello, ma rimase la chiesa che, in seguito a queste vicende, fu trasformata in Priorato; conobbe periodi molto tristi, quasi di abbandono e il titolo di Priore fu attribuito soltanto come onorifica commenda./ L'ultimo Priore, Mons. Lazzaro Botti, nel 1655 fece scolpire, a proprie spese, la statua in marmo bianco che ancora oggi si può ammirare. La chiesa passò in seguito al Seminario Diocesano di Ventimiglia. / Nel 1834 e nel 1851 iniziarono lavori di restauro e di ampliamento che non vennero mai ultimati per mancanza di fondi. Con l'arrivo di Padre Giacomo Viale, nel 1884, si mise mano ad una nuova opera di risanamento; venne aggiunta una camera mortuaria nel luogo dell'attuale sacrestia e fu ampliato l'ingresso; le antiche mura perimetrali furono ricoperte con pietra bianca della Turbie e si costruì il campanile. Il portico e la struttura del complesso, attualmente visibili, risalgono a grandi lavori di restauro avvenuti nel 1947 per il ritorno delle reliquie di Sant'Ampelio; altri lavori risalgono al 1964, in seguito ad un incendio sviluppatosi nella chiesa. Da quel momento la chiesetta ha subìto soltanto i necessari lavori di mantenimento. / Oggi é in atto il 'Progetto 2012' che indica interventi seri, ideati per durare negli anni a venire" Link esterno Parrocchia Santa Maria Maddalena (trascrizione del 13 II 2015).

Estesa bibliografia su Bordighera Link esterno Centro Studi Ponentini. Cenno alla chiesa in Link esterno Wikipedia.

2 Informazioni a carattere generale in Link esterno Santi e Beati e in Wikipedia. Non ho ancora letto: N. Marinangeli, N. Lamboglia, A. M. Ceriolo Verrando, S. Ampelio (Città di Bordighera, 1997) Link esterno www.bordighera.it.

3 G. Strafforello, La Patria. Geografia dell'Italia, vol. 6, Provincie di Genova e Porto Maurizio (Torino, Unione Tipografico-Editrice, 1892), fig. 106 a p. 324 Link esterno Internet Archive (per University of Illinois Urbana-Champaign); scheda bibliografica Link esterno OPAC SBN.

4 Dettaglio di una cartolina non viaggiata, ma datata a mano al verso: "7.8.10". Fotografia dello Stabilimento Civicchioni, Chiavari, n. 3422; editore E. Soleni, Bordighera. Vera fotografia. Collezione Riccardo Balestrieri.

5 Medie semplici e deviazioni standard da misure sulle immagini satellitari disponibili in rete nel gennaio 2015.

6 Sono state esaminate tutte le fotografie satellitari disponibili in rete il 17 I 2015. Per i metodi si rimanda a Wikipedia Link esterno Deviazione standard e, in particolare, a ISHTAR, Probabilità, statistica e analisi degli errori (Università di Bologna, Dipartimento di Fisica, s.a.), per Link esterno media pesata e Link esterno errore associato.

7 L'immagine è la stessa fornita da Bing con ingrandimento minore. L'orientamento è stato ottenuto con lo strumento Misurino di GIMP, versione 2.6.12. Il piccolo crocicchio bianco indica il punto a cui si riferiscono le coordinate geografiche riportate all'inizio del paragrafo.

8 [fonte della planimetria].

I risultati anticipati in questa sezione di Urania Ligustica saranno presentati e discussi in una serie di articoli, che inizia con: R. Balestrieri, "L'orientamento delle chiese romaniche in Liguria. I. Metodi", in Atti del X Convegno della Società Italiana di Archeoastronomia (Trinitapoli, 22-23 ottobre 2010) – pre-print articolo File PDF; "L'orientamento delle chiese romaniche in Liguria. II. Le finestre del mezzogiorno", in Atti dell'XI Convegno della Società Italiana di Archeoastronomia (Bologna, 28-29/10/2011) – pre-print articolo File PDF.
Link esterno Siti vari (cliccare sulla miniatura)

Rielaborazione originale in B&N da fonte esterna
Vista da Nord (XI 2011)

Rielaborazione originale in B&N da fonte esterna
Vista da Nord-Ovest (XI 2011)

Rielaborazione originale in B&N da fonte esterna
Vista da Ovest (XI 2011)

Rielaborazione originale in B&N da fonte esterna
Vista absidale da Nord-Est (ante 2008)

Rielaborazione originale in B&N da fonte esterna
Vista absidale da Nord-Est (14 III 2008)

Rielaborazione originale in B&N da fonte esterna
Panorama da N-N-E (27 VIII 2011)

Rielaborazione originale in B&N da fonte esterna
Vista da N-N-E (26 VIII 2012)

Rielaborazione originale in B&N da fonte esterna
Dettaglio abside da N-O (ante 2013?)

Rielaborazione originale in B&N da fonte esterna
Campanile e corpo aggiunto da O-S-O (19 IV 2012)

Rielaborazione originale in B&N da fonte esterna
Fianco sinistro e fronte da O-S-O (19 IV 2012)

Rielaborazione originale in B&N da fonte esterna
Fianco sinistro e fronte da S-O (14 IV 2006)

Rielaborazione originale in B&N da fonte esterna
Facciata da Sud-Ovest (27 V 2012)

Rielaborazione originale in B&N da fonte esterna
Panorama da Sud-Ovest (3 VIII 2006)

Rielaborazione originale in B&N da fonte esterna
Panorama da Sud-Ovest (11 X 2013)

Rielaborazione originale in B&N da fonte esterna
Dal sagrato verso la spiaggia (7 XI 2003)

Rielaborazione originale in B&N da fonte esterna
Dalla spiaggia verso il sagrato (30 VIII 2009)

Rielaborazione originale in B&N da fonte esterna
Vista dalla spiaggia (9 V 2009)

Rielaborazione originale in B&N da fonte esterna
Interno dal portale

Rielaborazione originale in B&N da fonte esterna
Interno verso altare e fianco destro (3 II 2013)

Rielaborazione originale in B&N da fonte esterna
Interno verso l'altare (27 IX 2011)

Rielaborazione originale in B&N da fonte esterna
Altare nell'abside (ante 14 I 2015)

Rielaborazione originale in B&N da fonte esterna
Interno fianco destro (ante 20 XII 2014)


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