1. Identificazione, descrizione e dedicazione
Comune |
Cervo (IM). |
Sito |
Via Multedo
Street View
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Google Maps
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Bing Maps. |
Proprietà |
Comune di Cervo? |
Accessibilità |
A esterni e interni. |
Descrizione |
La chiesa potrebbe essere stata fondata dai cavalieri ospitalieri dell'ordine di San Giovanni di Gerusalemme: i Gerosolimitani sono stati i proprietari di parte di Cervo dal 1198 al 1250, prima della dominazione genovese. Dall'analisi stilistica, però, la fase romanica è stata datata alla seconda metà del Duecento e vi è stata scorta la mano di magistri antelami provenienti da Genova. Rimangono la facciata, con un portale ad arco acuto e un oculo, e i fianchi, con tre monofore in alto su ciascuno. Entrambi i lati della navata unica sono stati poi sfondati per realizzarvi delle cappelle; per accedere ad una di esse, è stato realizzato il portale classico sul corpo aggiunto al fianco destro. L'abside originaria è stata sostituita nella seconda metà del Cinquecento da un coro poligonale; allo stesso periodo o al Seicento si deve il campanile tuttora esistente. È stata parrocchia fino al 1736, quando la titolarità è passata alla grande chiesa soprastante e l'edificio è diventato un oratorio dedicato a Santa Caterina. L'edificio medioevale è stato riportato alla luce dalla Soprintendenza ai Monumenti della Liguria con interventi di restauro negli anni 1954, 1960, 1967-68. È stata così scoperta la base romanica dell'abside moderno. Ancora più recente è la demolizione della volta affrescata, per ripristinare il tetto a capriate.1 |
Dedicazione |
Giovanni Battista, profeta e martire; festa della natività il 24 Giugno e del martirio il 29 Agosto.2
Caterina, vergine e martire; festa il 25 Novembre (dalla fine del XVII secolo? – vedi sopra).3 |
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| 2. Galleria di immagini antiche
| 3. Galleria di immagini originali dello stato attuale
Fig. 3.1 – Facciata
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Fig. 3.2 – Abside
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Fig. 3.3 – Fianco meridionale
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Fotografie di ??? (data???)
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| 4. Coordinate geografiche e orientamento
Latitudine φ |
43° 55' 33",43 = 43°,92595 Nord. |
Longitudine λ |
8° 6' 52",65 = 8°,11463 Est.
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Quota |
+54 m (ellissoidica; +??? m sul livello del mare).
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Datum |
Ellissoide di riferimento WGS84.4 |
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Google Maps satellite e
rilievi
Fig. 4.1 – Immagine satellitare a orientamento invariato
Fig. 4.2 – Immagine satellitare ruotata verso l'alto di un angolo pari all'azimut misurato
Nelle fotografie satellitari di cui sopra, le frecce rosse sono allineate con il colmo del tetto, a due falde, della navata centrale.
Nella figura in alto, l'orientamento è invariato rispetto all'immagine originale. L'asse risulta orientato, dal portale all'abside: 158° ± 1°,5 N>E. Per confronto, sono delineati gli assi orientati a 157° e 159° N>E.
La figura in basso è un dettaglio della precedente, ingrandito, con un contrasto diverso e ruotato verso l'alto di 158°: l'asse di orientamento, qui diventato verticale, è duplicato per un miglior confronto con il colmo del tetto.
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Fig. 4.3 – Immagine satellitare originale acquisita nel 2006 5
Fig. 4.4 – Immagine satellitare originale acquisita nel 2010
L'orientamento del colmo del tetto è stato verificato con Google Earth esaminando tutte le fotografie satellitari disponibili e scartando quelle in cui il particolare di interesse non era ben delineabile (per risoluzione insufficiente e/o illuminazione inadatta). L'unica immagine utile è riprodotta nella figura precedente. In tabella sono elencate le misure ottenute; sono evidenziate in giallo la media aritmetica e, considerando che in questo caso è disponibile una singola serie di dati, 3σ.6
Tab. 4.A – Orientamento del colmo del tetto |
Immagine | x1 | x2 | x3 | x4 | x5 | x | 3σ |
9 X 2010 | 158,01 Fig. 4.4 | 159,23 | 158,88 | 159,73 | 159,24 | 159,0 | 1,9 |
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Flash Earth
Fig. 4.5 – Immagine satellitare originale
Da una diversa fotografia satellitare, riferita a una diversa griglia di coordinate, sono state ottenute le misure di cui alla tabella seguente; a destra sono riportate, evidenziate in giallo, la media aritmetica e, considerando che in questo caso è disponibile una singola serie di dati, 3σ.7
Tab. 4.B – Orientamento del colmo del tetto |
x1 | x2 | x3 | x4 | x5 | x | 3σ |
159,16 | 160,67 | 160,66 | 160,85 | 161,23 | 160,5 | 2,4 |
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Bing Maps ha fornito, ante l'8/6/2013, una nuova immagine satellitare, analizzata con gli stessi metodi di cui alla foto precedente.
Fig. 4.6 – Immagine satellitare originale
Dall'immagine originale sono state ottenute le misure di cui alla tabella seguente; a destra sono riportate, evidenziate in giallo, la media aritmetica e, considerando che in questo caso è disponibile una singola serie di dati (il confronto con l'immagine precedente, ben illuminata ma di risoluzione molto bassa, è inopportuno), 3σ.
Tab. 4.C – Orientamento del colmo del tetto |
x1 | x2 | x3 | x4 | x5 | x | 3σ |
154,87 | 154,38 | 154,32 | 155,22 | 154,63 | 154,7 | 1,1 |
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Bing Maps ha fornito, ante l'11/2/2014, quella che sembra una nuova immagine satellitare.
Fig. 4.7 – Immagine satellitare originale
In realtà, come è accaduto per S. Giorgio a Montalto, S. Giorgio a Torrazza, S. Pietro a Lingueglietta e altre chiese dell'Imperiese, pare trattarsi della stessa immagine, ma a risoluzione maggiore. Le misure sulla nuova versione devono quindi sostituire quelle precedenti. L'analisi statistica è equivalente a quella per la tabella 4.C.8
Tab. 4.D – Orientamento del colmo del tetto |
x1 | x2 | x3 | x4 | x5 | x | 3σ |
155,29 Fig. 4.7 | 155,37 | 155,28 | 155,13 | 155,38 | 155,3 | 0,3 |
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Orientamento da |
Google Earth |
159°,0 ± 1°,9 N>E – dato non adatto a orientare la planimetria (illuminazione inadeguata). |
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Flash Earth |
155°,3 ± 0°,3 N>E – in disaccordo con il risultato precedente. |
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Rilievi in sito |
Dati attualmente non disponibili. |
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| 5. Planimetrie orientate
Fig. 5.1 – Planimetria attuale 9
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| Note
1 F. Cervini, Liguria romanica (Milano, Editoriale Jaca Book, 2002), pp. 192-193.
"Passato l'archivolto a sinistra della via Romana si incontra l'antico oratorio di Santa Caterina, che venne probabilmente edificato nel XIII secolo su iniziativa dei cavalieri di Gerusalemme o di Rodi, che svolgevano proprio a Cervo un'intensa attività benefica ricevendone in cambio diritti e privilegi. La chiesa non ci è tuttavia pervenuta così come si presenta attualmente in quanto, prima dei recenti restauri cui è stata sottoposta per riportarla alla sua originaria veste architettonica romanica, mostrava specialmente nell'interno numerose trasformazioni e aggiunte apportate nel corso del XVI secolo. Dopo la separazione degli abitanti di San Bartolomeo e ville vicine dall'antica parrocchiale di San Giorgio nel 1505, anche i Cervesi decisero di trasferire in questa chiesa la loro sede parrocchiale, fatto che comportò la completa trasformazione dell'interno dell'edificio, dovuta alle maggiori esigenze di una sede parrocchiale e collocabile intorno alla seconda metà del Cinquecento. Fu in questa occasione che furono aperte sui lati della chiesa alcune cappelle, e in particolare quelle sul lato sinistro, poi demolite all'inizio del XIX secolo; venne nascosto il tetto originario in travatura sagomata a vista sotto una fitta volta" affrescata; "alcune monofore sul lato destro furono trasformate in ampi finestroni; il primitivo altare, forse in legno, venne sostituito con uno in muratura ornato di stucchi dell'epoca e tutta la caratteristica muratura interna a pietra a vista fu ricoperta sotto uno spesso strato di intonaco. Anche l'abside venne probabilmente edificata in un periodo successivo a quello del tempio primitivo, mentre il campanile è senza alcun dubbio una ricostruzione risalente al XVII secolo. Il completamento dei recenti restauri ha consentito il ripristino delle monofore, ha attuato la demolizione della volta, la scrostatura dei muri interni e l'eliminazione integrale di tutte le soprastrutture cinquecentesche". A. Gandolfo, La provincia di Imperia. Storia, arti, tradizioni (Torino, Blu Edizioni, 2005), pp. 340-341 Google libri.
"Anche in questo settore della Liguria occidentale, comunque, la presenza di maestranze locali di 'scultori-scalpellini', attivi soprattutto in relazione alle esigenze correnti della decorazione architettonica, è ben attestata, soprattutto per il XIII secolo. Nella decorazione delle parti duecentesche della facciata della Cattedrale di Albenga, appunto, ma anche nel portale dell'oratorio di S. Caterina di Cervo (Imperia), nei peducci absidali di S. Maria Assunta di Diano Castello (Imperia), in alcuni dei capitelli cubici all'interno della chiesa castrense dei SS. Giacomo e Filippo di Andora (Savona): interventi minuti e 'minori', ma segni precisi di un fondo di cultura che unifica questa regione e che ripete soggetti apotropaici e decorativi di repertorio (protomi umane, bovine, caprine, conchiglie, serpenti, fioroni) con coerenza e ripetitività tutta 'provinciale' fino al primo XIV secolo". C. Di Fabio, "Geografia e forme della scultura in Liguria", in La scultura a Genova e in Liguria dalle origini al Cinquecento (Genova, Cassa di Risparmio di Genova e Imperia, 1987), p. 124 Google libri.
"A breve distanza, un poco più in basso, l'oratorio di S. Caterina, che sorse attorno al sec. XIII ed ebbe in seguito (sec. XVI-XVII) funzioni parrocchiali; non più adibito al culto, ha in facciata un bel portale romanico-ogivale, mentre di epoca più tarda sono il portale di accesso alla cappella Salineri (aggiunta al fianco destro) e il campanile". AA. VV., Liguria (Milano, Touring Club Italiano, 1982), p. 475 Google libri.
"Tuttavia, prima di diventar genovese, Cervo poté per 50 anni circa, dal 1198 al 1250, rimaner possesso dei Cavalieri Gerosolimitani, e ad essi si deve la creazione e costruzione della prima chiesa dentro il borgo, dedicata a S. Giovanni, ora Oratorio di S. Caterina, che fu parrocchia dal 1600 al 1736 e costituisce tuttora il più notevole monumento medioevale di Cervo. Essa è stata restaurata e riportata all'aspetto medioevale (tranne il campanile, cinquecentesco) in diverse fasi, nel 1954, nel 1960 e nel 1967-68, a cura della Soprintendenza ai Monumenti della Liguria, e costituisce uno dei prototipi delle chiese minori dugentesche, in pietra chiara ben squadrata, che hanno il loro modello nella Cattedrale di Albenga e nella Chiesa del Castello di Andora. È ad una sola navata, con abside semicircolare, in origine con tetto a capriate e di perfetto disegno e modulo architettonico secondo i canoni del tempo. Un portale ogivale e tre alte monofore di tradizione romanica sono gli unici elementi di importanza decorativa, mentre l'abside originaria è stata sostituita da una barocca e ne avanza soltanto la parte inferiore, scoperta nei recenti restauri". N. Lamboglia, I monumenti medioevali della Liguria di ponente (Torino, Istituto Bancario San Paolo di Torino, 1970), p. 72 – senza immagini specifiche.
Pagina a cura del Comune di Cervo.
Estesa bibliografia su Cervo Centro Studi Ponentini.
Voce sulla chiesa in Wikipedia e galleria di immagini in Wikimedia Commons.
2 D. Cambiaso, "L'Anno Ecclesiastico e le feste dei Santi in Genova nel loro svolgimento storico", Atti della Società Ligure di Storia Patria, 48 (1917), pp. 173-178, 225. A. Cappelli, Cronologia, cronografia e calendario perpetuo (Milano, Hoepli, 1998), p. 169. I. da Varazze, Legenda Aurea, a cura di A. e L. Vitale Brovarone (Torino, Einaudi, 1995), pp. 452-461, 704-713. Informazioni a carattere generale in Santi e Beati per natività e martirio di Giovanni.
3 Cambiaso (1917), pp. 265-267. Cappelli (1998), p. 161. I. da Varazze (1995), pp. 963-971. Informazioni a carattere generale in Santi e Beati.
4 Dati ottenuti tramite Google Maps, nell'agosto 2010, per la facciata, in corrispondenza del portale di accesso alla navata centrale; verificati con Google Earth nel ??? 2011. La quota sul livello del mare proviene da un punto ???; con Google Earth è stata ottenuta la quota ellissoidica +??? m per lo stesso punto.
5 L'immagine è stata registrata dal satellite quando il Sole era nella direzione indicata dal colmo del tetto, che risulta quindi invisibile. Analoghe condizioni di illuminazione caratterizzano una ripresa satellitare del 4 IV 2004.
6 Sono state esaminate tutte le fotografie satellitari disponibili in rete il 12 VIII 2011. Per i metodi si rimanda a Wikipedia Deviazione standard e, in particolare, a ISHTAR, Probabilità, statistica e analisi degli errori (Università di Bologna, Dipartimento di Fisica), per media pesata e errore associato. Lo strumento Righello di Google Earth fornisce un dato coerente con quello ottenuto tramite il metodo precedente.
7 L'immagine è la stessa fornita da Bing con ingrandimento minore. L'orientamento è stato ottenuto con lo strumento Misurino di GIMP, versione 2.6.10.
8 L'orientamento è stato ottenuto con lo strumento Misurino di GIMP, versione 2.6.12.
9 [fonte della planimetria].
I risultati anticipati in questa sezione di Urania Ligustica saranno presentati e discussi in una serie di articoli, che inizia con: R. Balestrieri, "L'orientamento delle chiese romaniche in Liguria. I. Metodi", in Atti del X Convegno della Società Italiana di Archeoastronomia (Trinitapoli, 22-23 ottobre 2010) – pre-print articolo ; "L'orientamento delle chiese romaniche in Liguria. II. Le finestre del mezzogiorno", in Atti dell'XI Convegno della Società Italiana di Archeoastronomia (Bologna, 28-29/10/2011) – pre-print articolo .
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Campanile da Est-Nord-Est (9 I 2010)
Verso la controfacciata
Controfacciata (27 VIII 2009)
Verso l'altare maggiore
Altare maggiore (3 VIII 2010)
Nicchia affrescata (20 III 2010)
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