1. Identificazione, descrizione e dedicazione
Comune |
Diano Castello (IM). |
Sito |
A monte di via delle Torri
Street View
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Google Maps
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Bing Maps.
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Proprietà |
Parrocchia di San Nicolò della diocesi di Albenga-Imperia. |
Accessibilità |
A esterni e interni. |
Descrizione |
Edificata presumibilmente nel primo terzo del XIII secolo (Cervini), la chiesa ha un sola navata absidata. È adiabasica, vale a dire l'ingresso è laterale: in questo caso su entrambi i fianchi. Il sagrato si sviluppa intorno all'abside, perché sul lato opposto il dislivello è sempre stato elevato; ciò ha favorito il crollo della facciata originaria, durante il terremoto del 1887: nel 1939 è stata ricostruita più arretrata e in forme diverse. Le superfici esterne dell'abside sono le sole ad essere ben articolate: l'emiciclo è coronato da archetti che poggiano su peducci dalla forma di protomi umane, apotropaiche, e vi si aprono due strette monofore. Il campanile ha forme barocche, ma pare settecentesco. All'interno sono presenti affreschi del Quattrocento, assegnati ad Antonio da Monteregale. L'edificio è stato restaurato dalla Soprintendenza genovese a partire dal 1986.1 |
Dedicazione |
Assunzione di Maria Vergine; festa il 15 Agosto.2 |
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| 2. Galleria di immagini antiche
Fig. 2.1 – Panorama da Sud (ante 1955) 3
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Fig. 2.2 – Dettaglio da Sud (ante 1955)
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| 3. Galleria di immagini originali dello stato attuale
Fig. 3.1 – Facciata
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Fig. 3.2 – Abside
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Fig. 3.3 – Fianco meridionale
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Fotografie di ??? (data???)
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| 4. Coordinate geografiche e orientamento
Latitudine φ |
43° 55' 31",26 = 43°,92535 Nord. |
Longitudine λ |
8° 3' 56",86 = 8°,06579 Est.
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Quota |
+136 m (ellissoidica; +??? m sul livello del mare).
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Datum |
Ellissoide di riferimento WGS84.4 |
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Google Maps satellite e
rilievi
Fig. 4.1 – Immagine satellitare a orientamento invariato
Fig. 4.2 – Immagine satellitare ruotata verso l'alto di un angolo pari all'azimut misurato
Nelle fotografie satellitari di cui sopra, le frecce rosse sono allineate con il colmo del tetto, a due falde, della navata centrale.
Nella figura in alto, l'orientamento è invariato rispetto all'immagine originale. L'asse risulta orientato, dal portale all'abside: 59° ± 0°,5 N>E. Per confronto, sono delineati gli assi orientati a 58° e 60° N>E.
La figura in basso è un dettaglio della precedente, ingrandito, con un contrasto diverso e ruotato verso l'alto di 59°: l'asse di orientamento, qui diventato verticale, è duplicato per un miglior confronto con il colmo del tetto.
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Fig. 4.3 – Immagine satellitare originale acquisita nel 2004
Fig. 4.4 – Immagine satellitare originale acquisita nel 2010
L'orientamento del colmo del tetto è stato verificato con Google Earth esaminando tutte le fotografie satellitari disponibili. Le immagini sono riprodotte nelle figure precedenti. In tabella sono elencate, per ogni immagine: le misure ottenute, la media aritmetica e la deviazione standard del campione; in calce sono riportate, evidenziate in giallo, la media pesata con la varianza σ² e l'errore ad essa associato.5
Tab. 4.A – Orientamento del colmo del tetto |
Immagine | x1 | x2 | x3 | x4 | x5 | x | σ |
4 IV 2004 | 58,76 Fig. 4.3 | 57,63 | 58,18 | 57,47 | 58,11 | 58,03 | 0,51 |
9 X 2010 | 59,18 Fig. 4.4 | 58,94 | 59,23 | 59,19 | 59,38 | 59,18 | 0,16 |
| | | | | | 59,1 | 0,5 |
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Flash Earth
Fig. 4.5 – Immagine satellitare originale
Da una diversa fotografia satellitare, riferita a una diversa griglia di coordinate, sono state ottenute le misure di cui alla tabella seguente; a destra sono riportate, evidenziate in giallo, la media aritmetica e, considerando che in questo caso è disponibile una singola serie di dati, 3σ.6
Tab. 4.B – Orientamento del colmo del tetto |
x1 | x2 | x3 | x4 | x5 | x | 3σ |
58,93 | 59,76 | 60,47 | 59,11 | 58,85 | 59,4 | 2,1 |
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Bing Maps ha fornito, ante il 9/6/2013, una nuova immagine satellitare.
Fig. 4.6 – Immagine satellitare originale
L'analisi statistica è qui equivalente a quella applicata alle immagini di Google Earth (Tab. 4.A).
Tab. 4.C – Orientamento del colmo del tetto |
Immagine | x1 | x2 | x3 | x4 | x5 | x | σ |
Fig. 4.5 | 58,93 | 59,76 | 60,47 | 59,11 | 58,85 | 59,42 | 0,69 |
Fig. 4.6 | 56,75 | 58,83 | 58,59 | 58,44 | 57,48 | 58,02 | 0,87 |
| | | | | | 58,9 | 1,1 |
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Bing Maps ha fornito, ante il 15/2/2014, quella che sembra una nuova immagine satellitare.
Fig. 4.7 – Immagine satellitare originale
In realtà, come è accaduto per S. Giorgio a Montalto, S. Giorgio a Torrazza, S. Pietro a Lingueglietta e altre chiese dell'Imperiese, pare trattarsi della stessa immagine, ma a risoluzione maggiore. Le misure sulla nuova versione devono quindi sostituire quelle precedenti. L'analisi statistica è equivalente a quella applicata alle immagini di Google Earth (Tab. 4.A).7
Tab. 4.D – Orientamento del colmo del tetto |
Immagine | x1 | x2 | x3 | x4 | x5 | x | σ |
Fig. 4.5 | 58,93 | 59,76 | 60,47 | 59,11 | 58,85 | 59,42 | 0,69 |
Fig. 4.7 | 58,61 | 58,94 | 59,10 | 58,34 | 58,93 | 58,78 | 0,31 |
| | | | | | 58,9 | 0,8 |
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Orientamento da |
Google Earth |
59°,1 ± 0°,5 N>E – dato utilizzato per orientare la planimetria che segue. |
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Flash Earth |
58°,9 ± 0°,8 N>E – in buon accordo con il risultato precedente. |
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Rilievi in sito |
Dati attualmente non disponibili. |
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| 5. Planimetrie orientate
Fig. 5.1 – Planimetria attuale 8
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| Note
1 F. Cervini, Liguria romanica (Milano, Editoriale Jaca Book, 2002), pp. 22, 192.
"Inglobata tra costruzioni moderne è poi la chiesa romanica di Santa Maria Assunta o della Madonnetta, risalente al XII-XIII secolo, con campanile barocco, ma che lascia ancora percepire all'esterno e all'interno la sua struttura originaria: una facciata altissima rivolta verso il pendio occidentale del colle e ancora quasi intatta con un'abside caratterizzata da archeggiatura continua con peducci figurati «protome», già presenti nei capitelli dei lapicidi del Ponente sotto forma di reminescenze di ataviche superstizioni e substrato di culti preistorici, confermate nell'arte maggiore per tutto il Medioevo e che si ritrovano anche nei nostri paesi, come, per esempio, Rezzo. Le monofore sono di tipo romanico già evoluto, come gli archetti e la cornice sovrastante, mentre la struttura a piccoli conci, la finestrella a croce del timpano, la muratura in conci di modeste dimensioni e l'assenza di ogni elemento gotico confermano l'attribuzione dell'edificio alla piena età romanica"; A. Gandolfo, La provincia di Imperia. Storia, arti, tradizioni (Torino, Blu Edizioni, 2005), p. 466 Google libri.
"Anche in questo settore della Liguria occidentale, comunque, la presenza di maestranze locali di 'scultori-scalpellini', attivi soprattutto in relazione alle esigenze correnti della decorazione architettonica, è ben attestata, soprattutto per il XIII secolo. Nella decorazione delle parti duecentesche della facciata della Cattedrale di Albenga, appunto, ma anche nel portale dell'oratorio di S. Caterina di Cervo (Imperia), nei peducci absidali di S. Maria Assunta di Diano Castello (Imperia), in alcuni dei capitelli cubici all'interno della chiesa castrense dei SS. Giacomo e Filippo di Andora (Savona): interventi minuti e 'minori', ma segni precisi di un fondo di cultura che unifica questa regione e che ripete soggetti apotropaici e decorativi di repertorio (protomi umane, bovine, caprine, conchiglie, serpenti, fioroni) con coerenza e ripetitività tutta 'provinciale' fino al primo XIV secolo"; C. Di Fabio, "Geografia e forme della scultura in Liguria", in La scultura a Genova e in Liguria dalle origini al Cinquecento (Genova, Cassa di Risparmio di Genova e Imperia, 1987), p. 124 Google libri.
"Dal fianco destro della parrocchiale la via Martiri della Liberazione sale a S. Maria Assunta, chiesa che dell'originaria costruzione romanica (sec. XII-XIII) conserva il fianco destro e l'abside, impreziosita da una bella decorazione ad archetti pensili su peducci dalle forme simboliche; nell'interno, ampio vano rettangolare absidato, un affresco del sec. XV"; AA. VV., Liguria (Milano, Touring Club Italiano, 1982), p. 472 Google libri.
"S. Maria Assunta è conglobata fra le case moderne, col campanile barocco imbruttito da un recente restauro, ma lascia ancora percepire all'esterno e all'interno la sua struttura originaria: una facciata altissima, rivolta verso il pendìo occidentale del colle, ancora quasi intatta; l'entrata sulla parete laterale, pur essa intatta, e infine un'abside ad archeggiatura continua, con peducci figurati, in blocchetti di arenaria di piccole dimensioni. Le monofore sono di tipo romanico già evoluto, come gli archetti e la cornice sovrastante, mentre la struttura a piccoli conci, la finestrella a croce nel timpano, la muratura in conci di modeste dimensioni e l'assenza di ogni elemento gotico collocano questo edificio intorno alla fine del secolo XII o nella prima metà del XIII. Una radicale e oculata opera di restauro sarà necessaria per riportarlo in onore". N. Lamboglia, I monumenti medioevali della Liguria di ponente (Torino, Istituto Bancario San Paolo di Torino, 1970), pp. 68-69 – due foto in bianco e nero di esterni: abside prima del restauro, p. 68, e facciata, p. 69; si noti che la seconda figura è erroneamente attribuita all'oratorio di S. Giovanni!
Estesa bibliografia su Diano Castello Centro Studi Ponentini.
L. Arena, Diano Castello: il terremoto del 1887 Comune di Diano Castello (pdf). Articolo di carattere più generale: M. De Vincenti Amalberti, Ventimiglia e il terremoto del 23 febbraio 1887: una pagina di cronaca locale (1988) Cumpagnia d'i Ventemigliusi.
Su Antonio Monregalese: S. Manavella, La pittura quattrocentesca nel Piemonte sud-occidentale UCIIM - Sezione di Torino.
Cenno alla chiesa in Wikipedia e galleria di immagini in Wikimedia Commons.
2 D. Cambiaso, "L'Anno Ecclesiastico e le feste dei Santi in Genova nel loro svolgimento storico", Atti della Società Ligure di Storia Patria, 48 (1917), pp. 80-84; "Il fatto che molte chiese del genovesato, e tra queste tutte le pievi dedicate a Maria SS., hanno per titolare la sua Assunzione, dimostra che anche fra noi questa festa predominava sulle altre feste mariane", p. 80; "Verso la fine del secolo VII la festa era generalizzata nella Chiesa, e si trova in tutti i libri liturgici dell'epoca", p. 81; "Per quanto riguarda la Liguria, la festa era già di precetto nel capitolare di Lodovico II dell'856", p. 81. A. Cappelli, Cronologia, cronografia e calendario perpetuo (Milano, Hoepli, 1998), p. 147. I. da Varazze, Legenda Aurea, a cura di A. e L. Vitale Brovarone (Torino, Einaudi, 1995), pp. 632-657. Informazioni a carattere generale in Santi e Beati.
3 Particolare di una cartolina viaggiata di autore sconosciuto; editore Ghibaudo Luigi, Diano Marina: cat. 81. Vera fotografia. Timbrata al verso "15-6-55". Collezione Riccardo Balestrieri.
4 Dati ottenuti tramite Google Maps, nel marzo 2011, per il centro della facciata; verificati con Google Earth nello stesso mese. La quota sul livello del mare proviene da un punto ???; con Google Earth è stata ottenuta la quota ellissoidica +??? m per lo stesso punto.
5 Sono state esaminate tutte le fotografie satellitari disponibili in rete l'11 VIII 2011. Per i metodi si rimanda a Wikipedia Deviazione standard e, in particolare, a ISHTAR, Probabilità, statistica e analisi degli errori (Università di Bologna, Dipartimento di Fisica), per media pesata e errore associato. Lo strumento Righello di Google Earth fornisce un dato coerente con quello ottenuto tramite il metodo precedente.
6 L'immagine è la stessa fornita da Bing con ingrandimento minore. L'orientamento è stato ottenuto con lo strumento Misurino di GIMP, versione 2.6.10.
7 L'orientamento è stato ottenuto con lo strumento Misurino di GIMP, versione 2.6.12.
8 [fonte della planimetria].
I risultati anticipati in questa sezione di Urania Ligustica saranno presentati e discussi in una serie di articoli, che inizia con: R. Balestrieri, "L'orientamento delle chiese romaniche in Liguria. I. Metodi", in Atti del X Convegno della Società Italiana di Archeoastronomia (Trinitapoli, 22-23 ottobre 2010) – pre-print articolo ; "L'orientamento delle chiese romaniche in Liguria. II. Le finestre del mezzogiorno", in Atti dell'XI Convegno della Società Italiana di Archeoastronomia (Bologna, 28-29/10/2011) – pre-print articolo .
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