Urania Ligustica

L'orientamento degli edifici in Liguria

Chiese romaniche

Santa Maria a Luni  –  Ortonovo

Orientamenti

1. Identificazione, descrizione e dedicazione

Comune Ortonovo (SP) Link esterno Wikipedia.
Sito Via Appia Vecchia Link esterno Street View (sito non raggiunto al 6 III 2015) - Google Maps - Bing Maps.
Proprietà Demanio dello Stato.
Accessibilità Su autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria Link esterno Area archeologica e sistema museale dell'antica città di Luna.
Descrizione [Circa 4 righe, per iniziare].1
Dedicazione Maria Vergine, ma è ignota la specifica festa mariana.2

2. Galleria di immagini antiche

Non ancora disponibili.


3. Galleria di immagini originali dello stato attuale

Fotografia originale
Fig. 3.1 – Facciata
Fotografia originale
Fig. 3.2 – Abside
Fotografia originale
Fig. 3.3 – Fianco meridionale
Fotografie di xxx (???)

4. Coordinate geografiche e orientamento

Google Earth Flash Earth
Latitudine φ 44° 3' 50",0 ± 0",2 Nord
= +44°,06390 ± 0,00005
44° 3' 50",0 Nord
= +44°,06389
Longitudine λ 10° 0' 52",0 ± 0",5 Est
= -10°,01443 ± 0,00014
10° 0' 52",3 Est
= -10°,01452
Quota ellissoidica +2 ± 0 m -
Quota sul livello del mare - -
Datum (ellissoide di riferimento) WGS84 WGS84
Numero delle immagini utilizzate 7 1
Note I dati si riferiscono all'estremità della copertura a ponente, verso la base del campanile. Le incertezze indicate sono 1σ.
Comparazione tra le fonti Le coordinate sono coerenti entro 1σ sia per la latitudine che per la longitudine.3
Link esterno Google Maps satellite - rilievi


Il presente paragrafo è stato compilato, per la prima volta, nel marzo 2015. Avendo già appurato che il metodo 1, qui descritto, ha una precisione inferiore ai metodi 4 e 5, applicati nel seguito, l'analisi relativa è stata omessa. Ciò si precisa in questa sede per mantenere l'omogeneità della scheda con quelle già realizzate.
Copyright Estratto da Google Earth Orientamento della fotografia satellitare
Fig. 4.1 – Immagine satellitare originale acquisita nel novembre 2006

Dopo gli scavi archeologici, i resti della chiesa sono stati coperti con una tettoia che riprende la struttura della basilica, in cui i muri laterali sono paralleli alla navata centrale. L'orientamento del colmo della tettoia è stato verificato con Google Earth esaminando tutte le fotografie satellitari disponibili. Una singola immagine è stata riprodotta a scopo esemplificativo. In tabella sono elencate, per ogni immagine: le misure ottenute, la media aritmetica e la deviazione standard del campione; in calce sono riportate, evidenziate in giallo, la media pesata con la varianza σ² e l'errore ad essa associato.4

Tab. 4.A – Orientamento del colmo del tetto
Immaginex1x2x3x4x5xσ
16 VIII 2004115,39116,06115,32114,94115,14115,370,42
2 XI 2006115,28
Fig. 4.1
115,36115,28115,29115,31115,300,03
25 IX 2009115,49115,70115,11115,06115,57115,390,29
3 IX 2011115,12114,91116,05115,01115,13115,240,46
17 V 2012115,22115,02115,89115,09115,62115,370,37
115,30,8
Link esterno Flash Earth

Copyright Estratto da Flash Earth Orientamento della fotografia satellitare
Fig. 4.2 – Immagine satellitare originale

Dall'immagine originale sono state ottenute le misure di cui alla tabella seguente; a destra sono riportate, evidenziate in giallo, la media aritmetica e, considerando che in questo caso è disponibile una singola serie di dati, 3σ.5

Tab. 4.B – Orientamento del colmo del tetto
x1x2x3x4x5x
115,33
Fig. 4.2
115,62115,21115,42115,24115,40,5
Orientamento da - Google Earth 115°,3 ± 0°,8 N>E
- Flash Earth 115°,4 ± 0°,5 N>E
- Rilievi in sito Dati attualmente non disponibili.
Analisi dei risultati I dati sono in accordo, tenendo conto delle rispettive incertezze. Nonostante tutte le immagini disponibili siano a bassa risoluzione e a contrasto limitato, le misure sono state favorite dalla lunghezza del colmo.
Stato dell'arte 115°,3 ± 0°,9 N>E – azimut risultante dalle formule (3) e (4) in Incertezza di misura.
Dato utilizzato per orientare la planimetria che segue.

5. Planimetrie orientate

Da realizzare
Fig. 5.1 – Planimetria attuale 6

Note

1 Fonti principali S. Lusuardi Siena, M. Sannazaro, "Area della cattedrale", in Archeologia in Liguria III.2. Scavi e scoperte 1982∼86, a cura di P. Melli (Genova, Tormena, 1990), pp. 202, 222-228 – pianta di Luni e, non orientata, della chiesa; fotografie di scavi e reperti; ampia bibliografia; scheda bibliografica Link esterno OPAC SBN.

"Nel levante restava fuori dall'orbita genovese l'antica diocesi di Luni, trasferita a Sarzana nel 1204" – p. 10. "L'antica cattedrale di Luni, a tre navate, è un palinsesto di strati archeologici in cui si inserisce, nell'XI secolo, una ridefinizione del capocroce e della cripta carolingia, che aveva una pianta semianulare, a deambulatorio (laddove il più consueto schema a tre navate è tipico delle cripte ponentine)" – p. 14. F. Cervini, Liguria romanica (Milano, Editoriale Jaca Book, 2002), pp. 10, 14, 225; scheda bibliografica Link esterno OPAC SBN.

"Oltrepassato il museo, presso un gruppo di case un sentiero a sinistra porta ai resti della Basilica paleocristiana, sorta su un edificio romano e ricostruita in età altomedievale; rimangono visibili la parte inferiore delle tre absidi laterizie, scompartite da semicolonne, e lesene del periodo romanico". AA. VV., Liguria (Milano, Touring Club Italiano, 1982), p. 703 Link esterno Google libri; scheda bibliografica Link esterno OPAC SBN.

"La Basilica cristiana
Il monumento, al momento escluso dal percorso di visita, sorge all'interno della 'Cittadella', area di oltre un ettaro, ubicata nel quadrante sud-occidentale della città, racchiusa da potenti mura che probabilmente cingevano l'intero complesso episcopale. L'edificio risulta di difficile lettura in quanto oggetto di scavi ottocenteschi condotti dal marchese Giacomo Gropallo e da Paolo Podestà, che hanno compromesso la conservazione del deposito stratigrafico e la lettura delle varie fasi edilizie succedutesi nel corso del tempo.
La basilica paleocristiana
La basilica paleocristiana viene edificata nella seconda metà del V secolo d.C., in corrispondenza dell'area precedentemente occupata, senza soluzione di continuità, da una domus attestata dall'età repubblicana fino al IV secolo d.C. Si è ipotizzato che, in questa fase, l'edificio avesse un impianto a tre navate, con presbiterio e abside del tipo interno. La ripartizione degli spazi interna è determinata da due colonnati per i quali sono state reimpiegate basi marmoree iscritte provenienti dall'area capitolina recuperate negli scavi ottocenteschi e ora esposte al Museo Civico Archeologico della Spezia, al Castello San Giorgio.
La fase bizantina
Intorno alla metà del VI secolo la fabbrica è radicalmente modificata: demoliti i perimetrali, le navate vengono ricostruite di minore ampiezza, mentre nel presbiterio viene eretto un secondo muro circolare che delimita un deambulatorio. Un basso muretto collega parte degli intercolumni creando una zona soprelevata riservata; vengono inoltre realizzate nuove pavimentazioni. Nella navata sinistra è stato rinvenuto parte del tappeto musivo centrale, che reca un tondo con iscrizione, testimonianza dell'opera di restauro promossa e sostenuta dal 'famulus Christi Gerontius'. Della navata destra si conservano lacerti di mosaici a tralci vegetali sinusoidi, riconducibili a schemi ornamentali noti in area africana. Nel deambulatorio del presbiterio, infine, rimane una piccola porzione di pavimento in opus sectile realizzato con lastrine di marmo bianco e bardiglio disposte a formare motivi geometrici. Alla chiesa bizantina sono attribuiti il nartece ed alcuni vani lungo il perimetrale meridionale. Gli ambienti, posti in corrispondenza dell'estremità della navata destra, si affacciano su un'area aperta lastricata in marmo. La pavimentazione del vano orientale è in cocciopesto, quella dell'ambiente occidentale è in tessellato di grosse tessere organizzate in riquadri bianchi e neri decorati al centro da elementi a croce e fiori stilizzati anche con l'impiego di tessere in laterizio. Il pavimento del nartece e quello dell'ambiente immediatamente adiacente, sono sempre a mosaico di grosse tessere in marmo bianco e calcare locale grigio azzurro, che formano differenti motivi geometrici. Il rifacimento dell'edificio di culto, in questa fase forse intitolato al nome di Cristo, si ritiene sia da porre al termine della guerra greco-gotica (535-553) dopo la riconquista della Liguria da parte del generale Narsete e la creazione della Provincia Maritima Italorum di cui Luna diviene il centro.
La fase carolingia
Nessuna sostanziale modifica sembra intervenire fino al termine dell'VIII - inizi del IX secolo. In età carolingia si realizza una cripta semianulare in connessione al trasferimento al suo interno di reliquie, tra cui l'ampolla del Preziosissimo Sangue attualmente custodita nella Cattedrale di Santa Maria a Sarzana, probailmente visibili dai fedeli tramite una fenestella confessionis.
La fase romanica
Alla fase romanica sono recentemente attribuite la costruzione delle absidiole e l'ampliamento dell'abside, modifiche che comportarono il rifacimento della cripta" [con quattro planimetrie] Link esterno Area archeologica e sistema museale dell'antica città di Luna (trascrizione del 6 III 2015, con correzione di alcuni refusi).

Voce sulla chiesa in Link esterno Wikipedia.

2 Le più antiche feste mariane sono: Purificazione (2 febbraio), Annunciazione (25 marzo), Assunzione (15 agosto) e Natività (8 settembre); cfr. D. Cambiaso, "L'Anno Ecclesiastico e le feste dei Santi in Genova nel loro svolgimento storico", Atti della Società Ligure di Storia Patria, 48 (1917), pp. 1-2, 5, 70-103 Link esterno Biblioteca digitale SLSP. A. Cappelli, Cronologia, cronografia e calendario perpetuo (Milano, Hoepli, 1998), pp. 147 (Annunciazione e Assunzione), 148 (Natività), 149 (Purificazione); scheda bibliografica Link esterno OPAC SBN. I. da Varazze, Legenda Aurea, a cura di A. e L. Vitale Brovarone (Torino, Einaudi, 1995), pp. 199-208 (Purificazione), 270-277 (Annunciazione), 632-657 (Assunzione), 726-736 (Natività); scheda bibliografica Link esterno OPAC SBN. Informazioni a carattere generale in Link esterno Santi e Beati: Purificazione, Annunciazione, Assunzione e Natività.

3 Medie semplici e deviazioni standard da misure sulle immagini satellitari disponibili in rete nel marzo 2015. In tale occasione è stata riscontrata, in Flash Earth, l'incongruenza tra le coordinate espresse in decimali di grado e quelle in gradi, primi e secondi d'arco; dato che ciò avviene sia per la latitudine che per la longitudine, pare trattarsi di un errore di conversione; poiché nel link permanente le coordinate sono espresse in decimali di grado, sono state scelte queste come più attendibili.

4 Sono state esaminate tutte le fotografie satellitari disponibili in rete il 6 III 2015. Per i metodi si rimanda a Wikipedia Link esterno Deviazione standard e, in particolare, a ISHTAR, Probabilità, statistica e analisi degli errori (Università di Bologna, Dipartimento di Fisica), per Link esterno media pesata e Link esterno errore associato.

5 L'immagine è la stessa fornita da Bing con ingrandimento minore. L'orientamento è stato ottenuto con lo strumento Misurino di GIMP, versione 2.6.12. Il piccolo crocicchio bianco indica il punto a cui si riferiscono le coordinate geografiche riportate all'inizio del paragrafo.

6 [fonte della planimetria].

I risultati anticipati in questa sezione di Urania Ligustica saranno presentati e discussi in una serie di articoli, che inizia con: R. Balestrieri, "L'orientamento delle chiese romaniche in Liguria. I. Metodi", in Atti del X Convegno della Società Italiana di Archeoastronomia (Trinitapoli, 22-23 ottobre 2010) – pre-print articolo File PDF; "L'orientamento delle chiese romaniche in Liguria. II. Le finestre del mezzogiorno", in Atti dell'XI Convegno della Società Italiana di Archeoastronomia (Bologna, 28-29/10/2011) – pre-print articolo File PDF.
Link esterno Siti vari (cliccare sulla miniatura)

Rielaborazione originale in B&N da fonte esterna
Navata centrale verso la facciata (28 III 2008)

Rielaborazione originale in B&N da fonte esterna
Interno abside maggiore (28 III 2008)

Rielaborazione originale in B&N da fonte esterna
Lato N abside maggiore (28 III 2008)


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