1. Identificazione, descrizione e dedicazione
Comune |
Arnasco (SV). |
Sito |
Regione Arveglio, dalla Strada Provinciale 19 Villanova d'Albenga-Arnasco
Street View (sito non raggiunto al 21 II 2014)
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Google Maps
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Bing Maps |
Proprietà |
Cappella afferente alla parrocchia di Nostra Signora Assunta, Arnasco, della diocesi di Albenga-Imperia. |
Accessibilità |
A esterni e interni? |
Descrizione |
La chiesetta faceva parte del villaggio di Arveglio, abbandonato da secoli e ormai scomparso. Il campanile e il fianco Nord testimoniano la fase romanica, databile intorno al 1000 e comunque non molto dentro l'XI secolo. Nel XVII secolo l'orientamento fu invertito, l'abside demolito, l'aula prolungata verso Nord-Ovest e conclusa da un portico.1 |
Dedicazione |
Dalmazzo di Pedona, martire; festa il 5 Dicembre.2 |
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| 2. Galleria di immagini antiche
| 3. Galleria di immagini originali dello stato attuale
Fig. 3.1 – Facciata
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Fig. 3.2 – Abside
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Fig. 3.3 – Fianco meridionale
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Fotografie di ??? (data???)
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| 4. Coordinate geografiche e orientamento
Latitudine φ |
44° 4' 2",93 = 44°,06748 Nord. |
Longitudine λ |
8° 6' 57",46 = 8°,11596 Est.
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Quota |
+113 m (ellissoidica; +??? m sul livello del mare).
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Datum |
Ellissoide di riferimento WGS84.3 |
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Google Maps satellite e
rilievi
Fig. 4.1 – Immagine satellitare a orientamento invariato
Fig. 4.2 – Immagine satellitare ruotata verso l'alto di un angolo pari all'azimut misurato
Nella prima fotografia satellitare, la freccia rossa è allineata con il colmo del tetto, a due falde. L'asse risulta orientato, dal portale all'abside: 119° ± 2° N>E. Per confronto, sono delineati gli assi orientati a 118° e 120° N>E.
Tale misura è la prima ottenuta. Analogamente a tutte le altre chiese romaniche qui considerate, la foto satellitare è stata importata in un file MS PowerPoint 2003; sulla stessa diapositiva è stata disegnata una freccia verticale rossa, cui è stata poi data l'inclinazione adatta a renderla parallela al particolare di interesse (per lo più il colmo del tetto); quindi è stata copiata in altre due frecce, di colore e inclinazione diverse.
La discussione che segue, volta a chiarire pregi e limiti del metodo di indagine, riporta alla fine il senso della seconda misura realizzata per tutte le chiese romaniche qui considerate.
La figura a colori è un ingrandimento 3X dell'immagine satellitare fornita da Google Maps. In basso a destra è visibile, più chiaro, il portico realizzato all'epoca dell'inversione di orientamento; in alto a sinistra c'è l'ombra indistinta del campanile romanico. Quanto qui interessa è l'apparente curvatura del colmo del tetto o, meglio, l'esistenza di due assi, interpretabile con l'uso di diverse travature per la parte romanica della chiesa, in alto, e per quella del Seicento, in basso. Le due parti sono ben distinguibili nelle ottime fotografie realizzate da Andrea Pollastro (accessibili, grazie al sito Panoramio, tramite le immagini in bianco e nero a destra). Consideriamo ora la linea fucsia tratteggiata, che dovrebbe corrispondere all'abside originario: è orientata a 33° N>E. La linea continua segue la prima parte del colmo del tetto: è orientata a 123° N>E, vale a dire 33+90. La linea arancione continua è stata allineata con il colmo della parte seicentesca: 118° N>E; l'equivalente linea tratteggiata è stata orientata a priori 118-90 = 28° N>E: il disallineamento con l'edificio è evidente. La conclusione più probabile è che la seconda parte del colmo non sia in bolla.
Fig. 4.3 – Immagine satellitare originale
Confrontiamo ora il risultato ottenuto dapprima con il metodo utilizzato in questa ricerca (119° ± 2° N>E), con quanto è emerso dall'approfondimento di cui sopra. Le linee continue della foto a colori sono state allungate per meglio evidenziare l'orientamento. Ridotte alla stessa lunghezza dei due colmi si è ottenuto, in unità arbitrarie: 2 e 3,5. La media pesata dei due orientamenti, vale a dire (2x123+3,5x118)/(2+3,5), è pari a 120° N>E, coerente con il risultato preliminare.
Fig. 4.4 – Immagine satellitare originale
A prescindere dal caso specifico, era chiara fin dall'inizio dello studio la necessità di ripetere, per tutte le chiese, la misura di orientamento qualche tempo dopo la prima. Per migliorare l'attendibilità del risultato, è stato deciso di utilizzare un secondo metodo: la fotografia satellitare originale è stata visualizzata mediante ArcSoft PhotoStudio 2000, quindi è stata ruotata dell'angolo azimutale misurato in prima battuta; il dettaglio di interesse, a contrasto forzato, è stato poi inserito nel file MS PowerPoint, con il quale sono state tracciate le frecce rosse verticali.
Con altre parole: la misura dell'orientamento di ogni chiesa è stata effettuata mediante due algoritmi diversi.
Veniamo ora alla seconda fotografia satellitare in bianco e nero: si tratta del dettaglio della precedente, ingrandito, con un contrasto diverso e ruotato verso l'alto di 123°: gli assi ortogonali sono a confronto con il colmo del tetto della sezione romanica e la conclusione della capriata, probabilmente corrispondente all'abside originaria.
In attesa di una foto satellitare di più elevata risoluzione o, meglio, di rilievi sul campo, l'orientamento dell'edificio romanico è qui precisato in 123° ± 2° N>E.
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Fig. 4.5 – Immagine satellitare originale acquisita nel 2004
Fig. 4.6 – Immagine satellitare originale acquisita nel 2006
Fig. 4.7 – Immagine satellitare originale acquisita nel 2010
L'orientamento del colmo del tetto e del suo limite settentrionale è stato verificato con Google Earth esaminando tutte le fotografie satellitari disponibili e scartando quelle in cui il particolare di interesse non era ben delineabile (per risoluzione insufficiente e/o illuminazione inadatta). Le immagini a più alta risoluzione sono riprodotte nelle figure precedenti. In tabella sono elencate, per ogni immagine: le misure ottenute, la media aritmetica e la deviazione standard del campione; in calce sono riportate, evidenziate in giallo, la media pesata con la varianza σ² e l'errore ad essa associato.4
Tab. 4.A – Orientamento del colmo del tetto |
Immagine | x1 | x2 | x3 | x4 | x5 | x | σ |
4 III 2004 | 123,74 Fig. 4.5 | 122,26 | 123,41 | 125,77 | 123,12 | 123,66 | 1,30 |
10 III 2006 | 123,49 Fig. 4.6 | 123,70 | 124,39 | 122,89 | 123,40 | 123,57 | 0,54 |
2 VI 2010 | 122,84 Fig. 4.7 | 122,51 | 122,01 | 122,49 | 123,03 | 122,58 | 0,39 |
| | | | | | 123,0 | 1,5 |
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Flash Earth
Fig. 4.8 – Immagine satellitare originale
Una diversa fotografia satellitare non è misurabile, per il limitato contrasto e la scarsa risoluzione.5
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Bing Maps ha fornito, ante il 15/6/2013, una nuova immagine satellitare.
Fig. 4.9 – Immagine satellitare originale
Dall'immagine originale sono state ottenute le misure di cui alla tabella seguente; a destra sono riportate, evidenziate in giallo, la media aritmetica e, considerando che in questo caso è disponibile una singola serie di dati, 3σ.
Tab. 4.B – Orientamento del colmo del tetto |
x1 | x2 | x3 | x4 | x5 | x | 3σ |
122,77 | 123,76 | 122,04 | 123,49 | 122,67 | 122,9 | 2,1 |
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Orientamento da |
Google Earth |
123°,0 ± 1°,5 N>E – dato utilizzato per orientare la planimetria che segue. |
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Flash Earth |
122°,9 ± 2°,1 N>E – in accordo con il risultato precedente. |
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Rilievi in sito |
Dati attualmente non disponibili. |
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| 5. Planimetrie orientate
Fig. 5.1 – Planimetria attuale 6
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| Note
1 F. Cervini, Liguria romanica (Milano, Editoriale Jaca Book, 2002), pp. 12, 65.
"A destra [...] una diramazione porta nel fondovalle alla chiesa di S. Dalmazzo, in posizione solitaria a segnare il luogo dove sorgeva il centro medievale di Arveglio, abbandonato nel secolo XVI; la chiesetta, forse la più antica della zona, ha tratti di muratura attribuibili ai secoli X e XI e campanilino romanico". AA. VV., Liguria (Milano, Touring Club Italiano, 1982), p. 452 Google libri.
"La prima [strada], vicina alla cappella di Coasco, è quella che sale ad Arnasco, e che prima di inerpicarsi in collina lascia al suo fianco la Chiesa di S. Dalmazzo di Arveglio, romanica, dal campanile protoromanico mozzato ma ancora in parte integro, con un tratto di muro e di probabile abside ad «opus spicatum», attribuibile ai secoli X-XI. L'unico piano di bifore risulta curiosamente dalla trasformazione della originaria monofora bassa del campanile, con arco tutto in tufo. La navata è ormai rifatta e prolungata in età barocca. La chiesetta, oggi isolata, occupa ancora il sito di un antico abitato romano di fondo valle". N. Lamboglia, I monumenti medioevali della Liguria di ponente (Torino, Istituto Bancario San Paolo di Torino, 1970), p. 104 – nessuna figura pertinente.
"La chiesa di San Dalmazzo in Arveglio sorge al limite del territorio comunale di Albenga, in località Mioglia, prossima al confine con il comune di Arnasco, inserita ecclesiasticamente nella circoscrizione della parrocchia di Arnasco, raggiungibile percorrendo la relativa strada provinciale e quindi un successivo percorso sterrato, che si snoda vicino all'alveo del Rio Arveglio. Stante l'importanza dell'edificio, che tra l'altro ingloba il campanile in perfetto stile romanico, e la necessità di urgenti interventi di consolidamento dell'intero edificio, il vescovo monsignor Mario Oliveri propose domanda di contributo alla benemerita Fondazione della Cassa di Risparmio di Genova Imperia. Il 29 maggio 2008 la Fondazione comunicò di aver valutato positivamente il progetto, a firma dell'architetto Simona Zanardini di Alassio, e di aver disposto il contributo di euro 60.000,00. L'intervento di restauro realizzato ha riguardato il complesso delle coperture, dei prospetti esterni e delle murature interne, così come autorizzato dalla soprintendenza per i Beni Architettonici e per il paesaggio della Liguria. I lavori sono stati portati a termine nello scorso settembre dall'impresa Mirone Massimo di Arnasco". F. Gerini, "San Dalmazzo restaurata", Avvenire Ponente 7 (23/11-6/12/2009) Web Diocesi.
Estesa bibliografia su Arnasco Centro Studi Ponentini. Cenni alla chiesa in Wikipedia.
Si noti, nell'attuale abside piano, l'assenza di segni di apertura riconducibili alla facciata originaria: una ricostruzione così accurata fa pensare al crollo di una campata in origine anteposta al campanile.
2 D. Cambiaso, "L'Anno Ecclesiastico e le feste dei Santi in Genova nel loro svolgimento storico", Atti della Società Ligure di Storia Patria, 48 (1917), p. 272. Informazioni a carattere generale in Santi e Beati.
3 Dati ottenuti tramite Google Maps, nell'agosto 2010, per il limite esterno del portico, in corrispondenza dell'asse della chiesa; verificati con Google Earth nell'aprile 2011. La quota sul livello del mare proviene da un punto ???; con Google Earth è stata ottenuta la quota ellissoidica +??? m per lo stesso punto.
4 Sono state esaminate tutte le fotografie satellitari disponibili in rete il 23 VIII 2011. Per i metodi si rimanda a Wikipedia Deviazione standard e, in particolare, a ISHTAR, Probabilità, statistica e analisi degli errori (Università di Bologna, Dipartimento di Fisica), per media pesata e errore associato. Lo strumento Righello di Google Earth fornisce un dato coerente con quello ottenuto tramite il metodo precedente.
5 L'immagine è la stessa fornita da Bing con ingrandimento minore.
6 [fonte della planimetria].
I risultati anticipati in questa sezione di Urania Ligustica saranno presentati e discussi in una serie di articoli, che inizia con: R. Balestrieri, "L'orientamento delle chiese romaniche in Liguria. I. Metodi", in Atti del X Convegno della Società Italiana di Archeoastronomia (Trinitapoli, 22-23 ottobre 2010) – pre-print articolo ; "L'orientamento delle chiese romaniche in Liguria. II. Le finestre del mezzogiorno", in Atti dell'XI Convegno della Società Italiana di Archeoastronomia (Bologna, 28-29/10/2011) – pre-print articolo .
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Siti vari (cliccare sulla miniatura)
Portico, facciata e fianco N (7 VII 2007)
Portico e facciata (ante XII 2009)
Portico, facciata e fianco N (11 I 2009)
Abside attuale e campanile (7 VII 2007)
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