1. Identificazione, descrizione e dedicazione
Comune |
Varazze (SV)
Wikipedia. |
Sito |
Piani d'Invrea, a monte della Strada Statale 1
Street View
-
Google Maps
-
Bing Maps. |
Proprietà |
Privata. |
Accessibilità |
Durante la messa tuttora officiata? |
Descrizione |
[Circa 4 righe, per iniziare].1 |
Dedicazione |
Maria Vergine, ma è ignota la specifica festa mariana.2 |
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| 2. Galleria di immagini antiche
Fig. 2.1 – Panorama da Nord-Est (ante 1957) 3
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Fig. 2.2 – Insieme da Sud-Sud-Ovest (ante 1900?) 4
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Fig. 2.3 – Avancorpo gotico, corpo romanico e torre nolare da Sud-Sud-Ovest (intorno al 1900?) 5
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Fig. 2.4 – Fianco destro e torre nolare da Sud-Sud-Ovest (intorno al 1930?) 6
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Fig. 2.5 – Torre nolare da Sud-Ovest (intorno al 1930?) 7
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Fig. 2.6 – Resti della facciata gotica (1938) 8
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| 3. Galleria di immagini originali dello stato attuale
Fig. 3.1 – Facciata
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Fig. 3.2 – Abside
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Fig. 3.3 – Fianco meridionale
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| 4. Coordinate geografiche e orientamento
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Google Earth |
Flash Earth |
Latitudine φ |
44° 22' 25",7 ± 0",1 Nord = +44°,37382 ± 0,00004 |
44° 22' 26",0 Nord = +44°,37388 |
Longitudine λ |
8° 37' 26",2 ± 0",2 Est = -8°,62395 ± 0,00005 |
8° 37' 27",1 Est = -8°,62420 |
Quota ellissoidica |
+62 ± 1 m |
- |
Quota sul livello del mare |
- |
- |
Datum (ellissoide di riferimento) |
WGS84 |
WGS84 |
Numero delle immagini utilizzate |
4 |
1 |
Note |
I dati si riferiscono alla base del portale in facciata. Le incertezze indicate sono 1σ. |
Comparazione tra le fonti |
Le coordinate sono coerenti entro 2σ per la latitudine ma non per la longitudine.9 |
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Google Maps satellite -
rilievi
Il presente paragrafo è stato compilato, per la prima volta, nel febbraio 2015. Avendo già appurato che il metodo 1, qui descritto, ha una precisione inferiore ai metodi 4 e 5, applicati nel seguito, l'analisi relativa è stata omessa. Ciò si precisa in questa sede per mantenere l'omogeneità della scheda con quelle già realizzate.
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Fig. 4.1 – Immagine satellitare originale acquisita nel settembre 2006
Fig. 4.2 – Immagine satellitare originale acquisita nel settembre 2007
Fig. 4.3 – Immagine satellitare originale acquisita nell'ottobre 2011
Fig. 4.4 – Immagine satellitare originale acquisita nel giugno 2014
L'orientamento del colmo del tetto è stato verificato con Google Earth esaminando tutte le fotografie satellitari disponibili. Le immagini sono riprodotte nelle figure precedenti. In tabella sono elencate, per ogni immagine: le misure ottenute, la media aritmetica e la deviazione standard del campione; in calce sono riportate, evidenziate in giallo, la media pesata con la varianza σ² e l'errore ad essa associato.10
Tab. 4.A – Orientamento del colmo del tetto |
Immagine | x1 | x2 | x3 | x4 | x5 | x | σ |
1 IX 2006 | 75,51 Fig. 4.1 | 76,29 | 75,39 | 75,37 | 75,01 | 75,51 | 0,47 |
8 o 20 IX 2007 | 75,60 Fig. 4.2 | 75,77 | 75,61 | 75,95 | 75,25 | 75,64 | 0,26 |
31 X 2011 | 77,35 Fig. 4.3 | 77,69 | 77,00 | 76,96 | 76,92 | 77,18 | 0,33 |
8 VI 2014 | 75,47 Fig. 4.4 | 76,36 | 75,74 | 76,25 | 75,85 | 75,93 | 0,37 |
| | | | | | 76,1 | 0,7 |
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Flash Earth
Fig. 4.5 – Immagine satellitare originale
Dall'immagine originale sono state ottenute le misure di cui alla tabella seguente; a destra sono riportate, evidenziate in giallo, la media aritmetica e, considerando che in questo caso è disponibile una singola serie di dati, 3σ.11
Tab. 4.B – Orientamento del colmo del tetto |
x1 | x2 | x3 | x4 | x5 | x | 3σ |
75,51 Fig. 4.5 | 75,87 | 75,68 | 75,52 | 75,44 | 75,6 | 0,5 |
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Orientamento da |
- Google Earth |
76°,1 ± 0°,7 N>E |
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- Flash Earth |
75°,6 ± 0°,5 N>E |
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- Rilievi in sito |
Dati attualmente non disponibili. |
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Analisi dei risultati |
I dati sono in accordo, tenendo conto delle rispettive incertezze. La brevità del colmo breve della navata è stata compensata, nelle misure, da immagini sufficientemente definite. |
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Stato dell'arte |
75°,8 ± 0°,9 N>E – azimut risultante dalle formule (3) e (4) in Incertezza di misura.
Dato utilizzato per orientare la planimetria che segue. |
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| 5. Planimetrie orientate
Fig. 5.1 – Planimetria attuale 12
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| Note
1 "A ponente il XII secolo è periodo di stasi creativa, in cui si rifiniscono piuttosto semplici tipi architettonici mutuati dal secolo precedente: si vedano i campanili del contado albenganese, di S. Andrea ad Aurigo, S. Dalmazzo a Pornassio, S. Maria del Canneto a Taggia; o edifici a unica aula come S. Antonio Abate di Apricale. Nel savonese, S. Ambrogio a Varazze tenta una sorta di policromia sperimentale che non sembra aver avuto gran seguito, mentre S. Maria di Latronorio ai Piani d'Invrea, con la sua pianta cruciforme dai bracci voltati a botte, adatta alla committenza monastica la sobrietà linguistica ormai comune nella regione". F. Cervini, Liguria romanica (Milano, Editoriale Jaca Book, 2002), p. 21; scheda bibliografica OPAC SBN.
"Sull'Aurelia, attraversato il Torrente Portigliolo, si incontra a destra il castello-villa della famiglia Invrea, già centro direzionale di un'azienda agraria impiantatasi sulle terre di un monastero cistercense femminile dipendente dalla Badia di Tiglieto. Del monastero rimane soltanto – incorporata nel parco della villa – la chiesa di S. Maria di Latronorio, costruzione romanica edificata attorno al 1192, poi in parte trasformata da inserimenti gotici (ai quali è riferibile il portale) e da interventi successivi; nell'interno, con tre cappelle absidali, affresco bizantineggiante di S. Cristoforo (pilastro sinistro del presbiterio), Crocifisso trecentesco su tavola sagomata e (parete sinistra del presbiterio) tabernacolo gotico scolpito". AA. VV., Liguria (Milano, Touring Club Italiano, 1982), p. 314 Google libri; scheda bibliografica OPAC SBN.
"Ancora a levante di Varazze, sui Piani d'Invrea, un monumentino assai curioso e caratteristico è la chiesa di S. Maria in Latronorio, fondata nel 1192 per donazione ed iniziativa dei Marchesi di Bosco, e assegnata alle monache cistercensi per costruirvi un annesso ospizio per i pellegrini. Essa fu dotata di molti beni nel territorio ed ebbe florida vita fino al secolo XVII, diventando poi possesso della famiglia Centurione e cadendo in parziale abbandono; ma del secolo XII ne avanzano la caratteristica torre nolare, al centro del transetto, e la pianta crociata assai paragonabile a quella dell'abbazia Fornelli. Archi e portali ogivali in mattoni testimoniano aperture e rifacimenti in età successiva. La chiesetta è stata recentemente restaurata e rimessa in onore, e costituisce un'oasi di pace e di raccoglimento fra il verde superstite della Riviera, al quale esortiamo tutti i liguri e i lettori di buona volontà ad ispirarsi per saper conciliare, nei decenni che verranno, gli interessi presenti coi diritti e con gli insegnamenti del passato, cioè la storia di ieri con quella di domani". N. Lamboglia, I monumenti medioevali della Liguria di ponente (Torino, Istituto Bancario San Paolo di Torino, 1970), p. 174; scheda bibliografica OPAC SBN.
Non ho letto: Centro Storico Benedettino Italiano, Liguria Monastica (Cesena, Badia di Santa Maria del Monte, 1979), p. 180, scheda 15; il volume fa parte della collana Italia Benedettina; scheda bibliografica OPAC SBN.
"La storia dei piani di Invrea inizia ben prima della presenza nobiliare dei marchesi essendo già sede dal 1100 di un convento cistercense dedicato la Beata Vergine sito nella vallata chiamata anticamente 'Latronorium'. In seguito, proprio sui resti dell'antico cenobio, verrà edificato l'odierno castello dalla famiglia Invrea-Centurione. Nella zona è presente anche un altro insediamento monastico, questo Vallombrosano, dedicato a San Giacomo" Piani di Invrea - Storico (trascrizione del 19 II 2015).
"Assai più modesto di quello di Santa Maria in Latronorio, il monastero di San Giacomo, purtroppo non ebbe maggiori fortune nella sua conservazione. A una progressiva riduzione delle religiose si aggiunse, in epoche più recenti, la rovina a causa di vicende belliche. Nell'aprile del 1800, infatti, l'intera zona e il complesso furono teatro della ritirata delle truppe napoleoniche incalzate dall'esercito austro-piemontese via terra e dal cannoneggiamento della flotta britannica via mare. Alla rovina si aggiunse quindi l'oblio fino a quando, nel 1965, un fortuito caso non restituì alla storia odierna e ai fedeli l'antico insediamento religioso. Un intraprendente sacerdote, Don Giovanni de Michele, frequentatore abituale della zona assieme ai ragazzi della propria parrocchia, riconobbe fortunosamente in un eterogeneo complesso di cascine, baracche e pollai il perduto e dimenticato monastero. Per interessamento degli stessi marchesi, proprietari del terreno, della sovrintendenza e del professor L. C. Forti nel 1970 venne completato il recupero di quel che rimaneva delle antiche strutture. / Nel particolare si ammirano la chiesa conventuale a navata unica incompleta di una cappella laterale di cui si conserva il tracciato sommario; a completamento delle strutture rimaste si notano due costruzioni laterali aventi funzione di antica aula capitolare e del già ricordato 'Hospitale' per i pellegrini di passaggio. In tempi recenti il tempio viene riconsacrato da Monsignor Parodi vescovo di Savona ed ancora oggi è regolarmente officiata e visitabile donando sia al turista che al fedele le stesse sensazioni che, un tempo lontano, tanto innalzavano l'anima e gratificavano la vista. / Dal complesso monastico medievale si passò al castello nobiliare di gusto ispano-moresco pur mantenendo l'antica chiesa al cui interno si segnala un bel crocifisso di scuola giottesca. Il piccolo, vicino monastero di San Giacomo mantenne, invece, il proprio assetto architettonico soffrendo, però, delle ingiurie dell'abbandono e della guerre napoleoniche fino alla sua riscoperta e restauro negli anni 60 e 70 del 1900" Piani di Invrea - Artistico (trascrizione del 19 II 2015).
Scheda della chiesa in Wikipedia.
2 Le più antiche feste mariane sono: Purificazione (2 febbraio), Annunciazione (25 marzo), Assunzione (15 agosto) e Natività (8 settembre); cfr. D. Cambiaso, "L'Anno Ecclesiastico e le feste dei Santi in Genova nel loro svolgimento storico", Atti della Società Ligure di Storia Patria, 48 (1917), pp. 1-2, 5, 70-103 Biblioteca digitale SLSP.
A. Cappelli, Cronologia, cronografia e calendario perpetuo (Milano, Hoepli, 1998), pp. 147 (Annunciazione e Assunzione), 148 (Natività), 149 (Purificazione); scheda bibliografica OPAC SBN.
I. da Varazze, Legenda Aurea, a cura di A. e L. Vitale Brovarone (Torino, Einaudi, 1995), pp. 199-208 (Purificazione), 270-277 (Annunciazione), 632-657 (Assunzione), 726-736 (Natività); scheda bibliografica OPAC SBN.
Informazioni a carattere generale in Santi e Beati: Purificazione, Annunciazione, Assunzione e Natività.
3 Particolare di cartolina viaggiata (1957) di autore sconosciuto. Vera fotografia. Mercato antiquario.
4 Particolare di cartolina viaggiata; editore Vallini, Varazze: cat. 16468 Piani di Invrea - Storico (esistente il 21 II 2015).
5 Particolare di cartolina non viaggiata; editore Botta, Bagni Regina Margherita e Letizia: cat. 14961. Héliogravure. Mercato antiquario.
6 Cartolina non viaggiata; editore Nicolò Venturino, Varazze: cat. 008. Vera fotografia. Mercato antiquario.
7 Cartolina non viaggiata; editore Nicolò Venturino, Varazze. Vera fotografia. Mercato antiquario.
8 Cartolina non viaggiata; editore Nicolò Venturino, Varazze: cat. 1938 420 43. Vera fotografia? Mercato antiquario.
9 Medie semplici e deviazioni standard da misure sulle immagini satellitari disponibili in rete nel febbraio 2015. In tale occasione è stata riscontrata, in Flash Earth, l'incongruenza tra le coordinate espresse in decimali di grado e quelle in gradi, primi e secondi d'arco; dato che ciò avviene sia per la latitudine che per la longitudine, pare trattarsi di un errore di conversione; poiché nel link permanente le coordinate sono espresse in decimali di grado, sono state scelte queste come più attendibili.
10 Sono state esaminate tutte le fotografie satellitari disponibili in rete il 21 II 2015. Per i metodi si rimanda a Wikipedia Deviazione standard e, in particolare, a ISHTAR, Probabilità, statistica e analisi degli errori (Università di Bologna, Dipartimento di Fisica), per media pesata e errore associato.
11 L'immagine è la stessa fornita da Bing con ingrandimento minore. L'orientamento è stato ottenuto con lo strumento Misurino di GIMP, versione 2.6.12. Il piccolo crocicchio bianco indica il punto a cui si riferiscono le coordinate geografiche riportate all'inizio del paragrafo.
12 [fonte della planimetria].
I risultati anticipati in questa sezione di Urania Ligustica saranno presentati e discussi in una serie di articoli, che inizia con: R. Balestrieri, "L'orientamento delle chiese romaniche in Liguria. I. Metodi", in Atti del X Convegno della Società Italiana di Archeoastronomia (Trinitapoli, 22-23 ottobre 2010) – pre-print articolo ; "L'orientamento delle chiese romaniche in Liguria. II. Le finestre del mezzogiorno", in Atti dell'XI Convegno della Società Italiana di Archeoastronomia (Bologna, 28-29/10/2011) – pre-print articolo .
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