Urania Ligustica

La fisica sperimentale tra Sette e Ottocento

Giuseppe Banchero

Genova e le due Riviere (1846)

Fisica sperimentale



Frontespizio


Indicatore di completezza


La sua posizione astronomica-geografica fissata all'osservatorio della Regia Marina è: Latitudine 44.° 25.' 4." N. Longitudine in gradi 6.° 35.' 8." E. ed in tempo a 0.or 26.m 20,5 presa questa dal meridiano di Parigi.

Il barone di Daussy trovò più esattamente del barone di Zach che la Lanterna del porto di Genova sta Longitudine orientale dal suddetto meridiano 6.° 34.' 45."; Latitudine settentrionale 44.° 24.' 18."

Noto ancora due punti che mi furono graziosamente somministrati unitamente ai suddetti dal chiarissimo ed insigne professore di fìsica e matematica l'abbate Giacomo Garibaldi.

Palazzo dell'Università Latit. 44.° 24.' 59." Long. 6.° 35.' 24." dal meridiano di Parigi.

Metropolitana di S. Lorenzo Latit. 44.° 24.' 32." Long. 6.° 35.' 36.' dal meridiano di Parigi.1




E le Scienze fisiche hanno perduto in questa bellissima occasione [l'VIII Congresso degli scienziati italiani] un dotto e profondo cultore di esse, voglio dire l'insigne Prof. Abb. Giacomo Garibaldi a noi rapito il giorno diciotto di aprile. Chi il conobbe, e chi ebbe la fortuna di amicarlo, sa quanto era e quanto valesse, e quai dolci modi alle scientifiche discipline accoppiasse. Uso a non profferir parole indarno, a battere quella via del positivo e sodo ragionamento conservò fino all'estremo momento una tale lucidezza di mente e serenità di volto, che parvero più potenti del morbo stesso che lo strascinava alla tomba. Dio l'abbia con sé, che certo fu uomo dotto, religioso e pio. Morte a Genova fura i suoi più eletti ornamenti in sul più bello orizzonte di loro vita. Ah! queste sono pubbliche calamità.2




Ottimamente provveduto di macchine è il gabinetto di fìsica; perciocché oltre quelle che possedeva, un bel corredo delle migliori tra le moderne ne portò seco da Parigi l'attuale chiarissimo professore di fisica Abate Garibaldi, colà inviato dall'eccellentissimo ministro di stato Marchese Giancarlo Brignole, allorché presiedeva alle due università di terraferma sulle istanze saggiamente avvalorate del prefato Cav. De Marini.

All'egregio prof. dottore Agostino Sassi è confidato il gabinetto di storia naturale in cui è raccolto ciò che s'appartiene alla zoologia ed alla mineralogia. Senza qualche vicenda, che non giova rammentare, avrebbe dovuto questo gabinetto esser uno de' migliori d'Italia; ma si va tuttodì facendo migliore e gli oggetti posseduti dal fu professore Viviani sono entrati ad arricchirlo per favore sovrano. La nota dottrina del signor Sassi è un ottimo presagio per questo museo.

L'università di Genova non avendo ampiezza di terreno nelle sue vicinanze, non può mostrare un ampio giardino botanico; ma il chiarissimo accademico professore De Notaris non tralascia mezzo alcuno per adornarla di un ben inteso orto di piante quanto permettono le strettezze del luogo.

Mancava l'osservatorio meteorologico e il prelodato Marchese Durazzo ottenne che fosse eretto e provveduto nel palazzo della università. L'osservatore è il nobile signore Giacinto Grillo dotto professore d'idraulica: ma le sue osservazioni stampate a piccoli brani in ogni foglio della gazzetta sono quasi perdute, niuno pensando d'andarle a cercare in cotal gazzetta, per poi accozzarle con lunga fatica: ragion vorrebbe che almeno alla fine di ciascun anno si raccogliessero mese per mese in 12 tavolette, facendone un libriccino da trasmettere agli altri osservatori.

Egli è certamente un dolore, che in Genova, dove il gran Cassini s'educava all'astronomia, dove si trovò un successore a Galileo, dove osservava e scriveva il barone De Zach, non abbiavi un osservatorio astronomico, utilissimo, anzi necessario ad una città che ha un gran porto e un regio arsenale marittimo. Ma ora ne gode l'animo di poter aggiungere (gennaio 1841) che il governo di S. M. ha dato gli opportuni provvedimenti, perché si stabilisca un osservatorio astronomico nella regia scuola di marina.3




R. COLLEGIO DI MARINA.

(Salita alla Visitazione, n.° . . . Sestiere di Pre).


Fu già un monastero di Teresiane edificato nel 1619, quando non potendo tutte le postulanti aver luogo in quello di Gesù-Maria si pensò ad innalzarne un secondo. Venne soppresso negli ultimi anni de' politici sconvolgimenti e vi si collocò la presente Scuola di Marina.

Venne instituita nel 1817, e stabilita in Genova per l'instruzione dei giovani che intraprendono la carriera della Marina militare, continuerà ad essere sotto la dipendenza del Comandante Generale della Regìa Marina, mediante la superiore direzione del Primo Segretario di Guerra e Marina. (Regolamento 23 febbraio 1841 art.° 1.°).

Gli alunni sono scelti specialmente tra i figli dei militari o impiegati nell'amministrazione marittima. Il Re accorda una somma annuale da ripartirsi in pensioni o parte di pensione in favore degli alunni del Collegio, preferendo sempre i figli de' sovra enunciati.

Le domande per i posti d'allievo si devono fare al Comandante Generale della Regia Marina per dirigersi al Primo Segretario di Guerra e Marina. Per essere ammessi i richiedenti devono avere i seguenti requisiti, come dall'art. 6.

     1.° Essere di nobile o civile nascita.

     2.° Aver una complessione sufficientemente robusta ed un fisico adattato alle fatiche del mare; non aver veruna difformità di corpo. La sordità, la miopia e qualunque altra cronica infermità saranno motivi di esclusione.

     3.° Essere entrato nel 13.° suo anno e non oltrepassare il 14.° (cioè averne compito 12 e non essere giunto ai 15).

     4.° Professare la religione cattolica ed aver fatta la sua prima Comunione.

     5.° Essere nostro suddito, salve quelle grazie speciali che a Noi piacesse di fare ai giovani di paese estero.

     6.° Aver avuto il vaiuolo naturale o subìto il vaccino.

     7.° Non aver fatto parte di alcuna casa di educazione od in caso contrario fare prova d'esservisi portato lodevolmente e di esserne uscito senza biasimo dei superiori.

     8.° Dar prova, mediante un certificato dei suoi professori, del possesso delle cognizioni richieste dall'art.° 7.

     9.° Far fede dei titoli coi quali s'intende avvalorare secondo i casi la domanda di un posto o parte di posto gratuito.

     10.° Giustificare il modo col quale rimane assicurato ai tempi debiti il pagamento sia della pensione intera, sia della parte di essa che fosse per rimanere a carico dei parenti, epperciò anche prima dell'ammissione dell'allievo dovranno questi consegnare l'atto legale di sottomissione con sicurtà propria o passata da altra persona debitamente autorizzata, solvibile ed abitante in Genova, per l'obbligo di pagare a quartieri anticipati detta pensione e supplire alle altre spese che sono a loro carico. Si obbligheranno pure di assicurare una pensione annua di lire 400 all'alunno promosso a guardia marina di 1.ª classe o sottotenente in un corpo delle regie truppe; e ciò sino a che consegua l'effettività di luogotenente di vascello o di capitano nella regia armata.

     11.° Dovrà finalmente l'allievo entrante essere provveduto del suo corredo; verrà questo riconosciuto dall'economo o da un ajutante delegato dal Consiglio di Amministrazione, alla presenza del Comandante in [<529-530>] 2.ª della Regia Scuola, i quali ne sottoscriveranno il verbale.

Ogni cosa essendo conforme al regolamento e l'allievo visitato dal chirurgo dello stabilimento, verrà dall'uffìzio del Comandante della Regia Marina spiccato l'ordine d'ingresso nella Regia Scuola.

Dovrà l'aspirante far prova:

     1.° Di possedere i principii fondamentali della religione cattolica e della morale.

     2.° Di avere ricevuto una educazione primaria che lo renda capace di leggere e scrivere correttamente in italiano.

     3.° Di possedere gli elementi dell'aritmetica, cioè: la numerazione, le quattro prime regole del calcolo, la teoria e la pratica delle frazioni ordinarie e decimali e delle proporzioni aritmetiche e geometriche, come pure il sistema dei pesi e misure in uso nei regii stati.

     4.° Di conoscere i principali fatti della storia sacra e di avere inoltre sufficiente capacità per comporre in lingua italiana sopra qualche soggetto verbalmente esposto da un Professore. (Regolamento, art. 6 e 7).

La pensione degli alunni indistintamente è fissata a Ln. 900 all'anno, da pagarsi per trimestre anticipato di Ln. 225. I trimestri s'intendono correre di tre in tre mesi, incominciando dal 1.° gennaio. Ogni mese della pensione sarà pagato per intiero, qualunque sia il tempo in cui abbia luogo l'entrata o l'uscita dell'allievo o guardia marina. (Regolamento, art. 9).

Il corso degli studii dura cinque anni. Nel primo s'insegna – Aritmetica ragionata, primi principii d'algebra, lingua italiana, lingue francese ed inglese, elementi di geografia, disegno, calligrafia. Nel secondo – Geometria elementare, principii di geometria descrittiva, lingua italiana, lingue francese ed inglese, geografia, storia antica, disegno, calligrafia. Nel terzo – Algebra sino all'equazioni di 2.° grado, trigonometria rettilinea, principii di navigazione, belle lettere italiane, idem francese ed inglese, geografia, storia media, disegno. Nel quarto – Algebra superiore, fisica, compresa la statica e la dinamica, fortificazioni, storia moderna, continuazione di belle lettere italiane, idem francese ed inglese. Nel quinto – Trigonometria sferica, navigazione d'altura, idrografia, lingua italiana, idem francese ed inglese, continuazione di storia moderna e storia patria. Nei giovedì fuori del Collegio – Nozioni di costruzione navale. Nei soli giorni di vacanza – Attrezzatura, ballo, scherma, nuoto, esercizi del cannone, idem del fucile, ginnastica. Nei giorni festivi – Instruzione religiosa. Ogni anno per dare maggior sviluppo all'istruzione pratica dei guardie-marine ed allievi, viene destinato un legno da guerra sul quale sono imbarcati per due o tre mesi e con essi quei professori ed impiegati della Regia Scuola che il Comandante Generale della Marina giudica opportuno di proporre.

L'anno scolastico principia dal tempo del ritorno della campagna di mare e finisce con quello degli esami annuali, che hanno luogo prima dell'imbarco.

Sul finire del 3.° anno di corso gli allievi approvati agli esami periodici subiscono quello di promozione a guardia-marina di 2.ª classe; e al termine dell'anno quinto dopo altro apposito esame sono promossi al grado di guardie-marina di 1.ª classe e quindi escono dalla Scuola per essere impiegati al servizio nei regii Legni.

Attualmente gli alunni che fanno parte di questo Collegio sommano a 34.

La direzione interna dello stabilimento è affidata alle paterne cure del Maggior Generale Comandante il Cav. Alberto Ferrero della Marmora assistito da un Luogotenente di vascello Comandante in 2.ª il quale esercita l'uffizio di Direttore degli studi, ed è il March. Ippolito Spinola.

Al chiar.mo Professore D. Jacopo Rocca è affidata l'instruzione letteraria degli alunni ed è eziandio il loro Direttore di spirito.

Il locale è in una posizione ariosa e gode della vista del mare e particolarmente del porto. Il refettorio, le stanze, dove gli alunni dormono separatamente, le scuole, tutto è ben tenuto e pulito. Nella chiesa al maggior altare evvi S.Teresa dipinta in gloria dal Cappuccino.

Lo stabilimento possiede una biblioteca, un gabinetto fisico ed un osservatorio astronomico. Questo è stato fabbricato or saranno tre anni; e veramente Genova ne abbisognava, che vergognosa cosa era che i Capitani dovessero ricorrere ai porti esteri per accordare i loro cronometri; ed ora mercé questa determinazione sovrana i medesimi recano quandochessia i loro strumenti all'osservatorio, dove il Direttore del medesimo gentilmente si presta a regolarli. L'osservatorio poteva essere fabbricato in posizione più felice e a poca distanza del presente, ma questa sarà cosa che coll'andar del tempo potrà essere posta in eseguimento; intanto per ora godiamo di ciò che la Munificenza Sovrana ha voluto si facesse ad onore non solo della scienza astronomica, ma ad utile vero della marina militare e mercantile.

Direttore del presente osservatorio si è il chiarissimo ed insigne Professore di Fisica D. Giacomo Garibaldi Cav. de' SS. Maurizio e Lazzaro e maestro di matematiche e navigazione in questo R. Collegio.4




1 G. Banchero, Genova e le due Riviere (Genova, L. Pellas, 1846), p. XIV Link esterno Google libri (per Université de Lausanne) e Link esterno Google libri (per Princeton University).

2 Ibidem, p. CXXVII.

3 Ibidem, p. 450. Il brano è ripreso integralmente da: G. Casalis, a cura di, Dizionario geografico storico-statistico-commerciale degli Stati di S. M. il Re di Sardegna, vol. 7 (Torino, G. Maspero librajo e Cassone e Marzorati tipografi, 1840), pp. 443-444; era in parte superato, come si può vedere dall'estratto seguente. Si ricordi che la Regia Scuola Navale, la Regia Scuola di Marina e il Regio Collegio di Marina identificano la stessa istituzione, da cui ha tratto origine, nel 1881, l'Accademia Navale di Livorno. Non bisogna confonderla con la Regia Scuola Superiore Navale, fondata a Genova nel 1871: è l'attuale Facoltà di Ingegneria dell'Università di Genova.

4 Banchero (1846), Opera citata, pp. 529-530.



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