Urania Ligustica

La fisica sperimentale tra Sette e Ottocento

Sandro Doldi

Scienza e tecnica in Liguria... (1984)

Fisica sperimentale



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La R. Scuola Superiore Navale iniziò la propria attività nel Palazzo universitario di via Balbi.1 Tra i suoi primi docenti si ricordano G. Boccardo, L. Ciocca, G. B. Rafanelli (scienze matematiche) e P. M. Garibaldi (elettrotecnica).2 Primo direttore fu l'Ispettore del Genio Navale, Felice Mattei (1871-73), al quale [<385-386>] seguirono il prof. Felice Fiasella (1873-1897) e l'amm. Carlo Amezaga (1897-99).3




1 Inaugurata il 16 gennaio 1871, la Scuola divenne, nel 1931, il Regio Istituto Superiore di Ingegneria, per confluire nell'Università degli Studi di Genova, quale Facoltà di Ingegneria, nel 1936. Una breve storia è in una Link esterno pagina specifica del suo sito web.

2 "Questo grande istituto, dal quale tanti vantaggi ha motivo di ripromettersi il paese, fu inaugurato con due splendidi discorsi, uno del Commendatore Castagnola, ministro di Agricoltura e Commercio, e l'altro del senatore Cabella, presidente del Consiglio direttivo della scuola. – Essa è divisa in due sezioni: la prima di costruzione navale, destinata a formare gli ingegneri navali; la seconda di nautica, a dare l'istruzione normale ai professori di nautica. – Finora non furono nominati che i professori pei corsi del primo anno, e sono: il Commend. Ciocca, per la navigazione e l'idrografia; il cav. Fasella, per la costruzione navale; il cav. Rafanelli, per la meccanica; il cavaliere Garibaldi per la geografia fisica e la meteorologia; il professore Boccardo, per l'economia industriale e commerciale"; G. Boccardo, "Apertura della scuola superiore navale in Genova", Rivista di agricoltura, industria e commercio, 2, n. 5 (15 febbraio 1871), p. 376 Link esterno Google libri (per Cornell University). Trattandosi di una fonte coeva, pare più attendibile di Doldi.

3 S. Doldi, Scienza e tecnica in Liguria dal Settecento all'Ottocento (Genova, ECIG, 1984), pp. 385-386. Un altro cenno al Nostro è a p. 377: Carlo Navone (1842-1919), ingegnere ferroviario genovese, "racconta nella sua autobiografia che [l'idea di locomotori a forza centrifuga, basati sull'accumulo del lavoro in volani] gli era venuta ricordando un esperimento presentato dal prof. Garibaldi in una lezione di fisica alla quale aveva assistito alcuni anni prima". Navone ha utilizzato l'idea nella sua tesi di laurea (1870), consistente in un progetto assai articolato per una galleria sottomarina nello stretto di Messina ad uso, per l'appunto, ferroviario; un nuovo tipo di motrice sarebbe stato reso necessario dalle pendenze relativamente elevate dei tratti iniziale e finale del tunnel. Lo studio comprendeva anche l'analisi dei costi e dei possibili finanziamenti. Se si tiene conto del catastrofico terremoto del 1908 Link esterno Wikipedia, è una fortuna che il progetto sia rimasto sulla carta!



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