Urania Ligustica

L'astrofilia ligure nel Novecento

VIRGINIO MONTICELLI

Fonti edite a cura di Riccardo Balestrieri

Astrofilia I



Gli estratti seguenti supportano e integrano quanto affermato nella biografia.
Le fonti contrassegnate dal pulsante Indicatore di completezza sono da collazionare con gli originali.




1. L'Istituto «Cristoforo Colombo» per macchinisti navali, già Scuola serale macchinisti navali (Cornigliano Ligure)

Indicatore di completezza "Una nuova scuola di macchinisti navali", Rivista Nautica, 24 (1915), p. 32 Link esterno Google libri (per Biblioteca Nazionale Centrale di Roma).
"La Federazione degli armatori liberi italiani, preoccupata della deficienza di macchinisti che da qualche tempo si avverte per il minore affluire dei giovani alle Sezioni Macchinisti dei r. istituti nautici, ha risolto il problema, con una lodevole modernità di vedute, a vantaggio delle più intelligenti e meritevoli categorie di operai. Una scuola serale è sorta in Cornigliano Ligure, per iniziativa della Federazione e col concorso di quel municipio, ed accoglie già da pochi giorni operai dei varii ed importanti stabilimenti navali e meccanici. La scuola dei macchinisti, secondo il regolamento del 1891, consta di un corso preparatorio di due anni, e di un corso professionale di cinque anni. Cure speciali sono state rivolte alla costituzione del corpo insegnante ed alla dotazione scolastica.
Rivista Nautica vede sorgere con simpatia questa nuova scuola di macchinisti, della quale è stato il vero ideatore il dottor G. Dufour, assessore alla Pubblica Istruzione nel municipio di Cornigliano Ligure".


Indicatore di completezza "La Scuola Macchinisti Navali di Cornigliano Ligure", La Marina Mercantile italiana, 13 (1915), n. 289, 10 gennaio, p. 4728 Link esterno Emeroteca BNC Roma.
"Nel fascicolo n. 287 della Rivista annunziammo che per iniziativa e col concorso finanziario della «Federazione degli Armatori liberi italiani» e del Municipio di Cornigliano Ligure doveva sorgere in quella industriosa cittadina una «Scuola serale gratuita per macchinisti navali». Oggi la Scuola è un fatto compiuto poiché da qualche settimana funziona regolarmente. Le iscrizioni degli allievi si sono chiuse il 4 corrente: gli iscritti sono 103 complessivamente. Sono giovani disegnatori, operai, impiegati provenienti anche dai Comuni vicini: Sestri Ponente, Sampierdarena, Rivarolo, Genova, Pegli, Pra, Voltri – alunni che danno prova di ottime intenzioni, ferma volontà, lodevole sacrificio.
Le materie di insegnamento furono divise in cinque gruppi, ad ognuno dei quali è preposto uno speciale insegnante: le lezioni si svolgono per due o per tre ore tutte le sere ininterrottamente dal lunedì al sabato.
A comporre la Commissione di vigilanza furono chiamati i signori: comm. Ippolito Musso, sindaco, Dr. Giuseppe Dufour, assessore alla istruzione pubblica, Giuseppe Accame, armatore e Mariano Maresca, armatore, come rappresentanti della «Federazione degli Armatori», cav. uff. ing. Eugenio Broccardi, consigliere provinciale, cav. Tito Campanella, direttore dei Cantieri Officine Savoia, ing. Luigi Calvi, consigliere comunale, Carlo Noris, capo tecnico, Rocco Farinola, capo tecnico.
La nuova istituzione ha meritato il plauso del Ministro della Marina e del Sotto Segretario agli interni, come risulta dai telegrammi che seguono.
Il Sindaco comm. Musso così telegrafava:
A Sua Ecc.za Ammiraglio Viale, ministro marina – Roma / Anche a nome professori e Comitato di vigilanza del Civico Istituto preparazione macchinisti navali, sorto in questo Comune, iniziando oggi sue lezioni, invio Vostra Eccellenza riverente saluto. - Sindaco Musso. –
A Sua Eccellenza Barone Celesia di Vegliasco, sotto segretario interni – Roma / Iniziandosi oggi in questo Comune lezioni Civico Istituto preparazione macchinisti navali, anche a nome Comitato di Vigilanza e Professori, invio doveroso saluto augurale Vostra Eccellenza strenuo propugnatore interessi liguri e amico classe marinara. - Sindaco Musso. –
I Ministri rispondevano nei seguenti termini:
Ippolito Musso, sindaco - Cornigliano Ligure / Vivamente ringrazio Vossignoria, Professori e componenti Comitato Vigilanza del cortese gradito saluto che cordialmente ricambio rinnovando espressione mio compiacimento per nuovo Istituto cui auguro prospere sorti. / Ministro Marina: Viale. –
Ippolito Musso, sindaco - Cornigliano Ligure / Riconoscente ricambio a Loro cordiali saluti. / Celesia. –


Indicatore di completezza [Semper Nauta], "Visitando la Scuola Macchinisti Navali di Cornigliano Ligure", La Marina Mercantile italiana, 13 (1915), n. 310, 25 novembre, pp. 5031-5032 Link esterno Emeroteca BNC Roma.
"Leggendo i programmi ed i regolamenti della Scuola di Cornigliano Ligure m'era nato il desiderio di visitarla: una scuola serale di preparazione agli esami di macchinisti in 1° ed in 2° non può che sedurre chi vive quotidianamente con gli operai.
Il mio desiderio fu appagato dalla cortesia dell'esimio Assessore all'Istruzione pubblica di quella ridente cittadina adagiata sulla sponda destra del Polcevera, accarezzata dai flutti marini, costeggiata da una selva di fumaioli.
Il dottor Giuseppe Dufour, da uomo pratico com'è, ha rilevato la necessità d'istituire una Scuola nuova pei giovani operai che popolano gli stabilimenti meccanici Ansaldo, i Cantieri Odero, le Ferriere, le Fucine, le Bollonerie, il Cantiere Savoia, la San Giorgio, il Koerting i quali, sparsi lungo il tratto da Sampierdarena a Sestri Ponente, danno l'idea di una Manchester italiana.
È stata un'idea geniale, bisogna dirlo, perché una scuola serale di macchinisti navali per gli operai non esisteva ancora in Liguria e credo non esista ancora in altri centri d'Italia ove vive l'industria metallurgica.
E l'idea sedusse l'uomo egregio, ed avendo egli la ventura di essere a capo dell'Istruzione popolare di Cornigliano Ligure ha potuto senz'indugio renderla attuabile. Questo Comune, già benemerito nel campo della pubblica istruzione, fornì le aule scolastiche, i locali per l'officina, pel gabinetto scientifico, le suppellettili, il materiale didascalico e l'illuminazione.
Trovò fortuna ancora presso uomini d'azione, egregi nel ceto marinaro: ebbe l'alto patrocinio della Federazione degli Armatori Liberi Italiani, la quale, apprezzando l'iniziativa del Dufour, non gli lesinò i mezzi finanziari.
Era naturale quest'accoglienza – mi osserva l'esimio assessore – da parte di persone che sanno il valore dell'uomo che lavora, di quell'uomo finito che ancora manca all'Italia esordiente nelle industrie meccaniche.
Creare la macchina non è tutto!
Un macchinario complicato e delicato esige un abile macchinista, che ne cavi tutto il rendimento, senza soverchio logoramento. Entrate negli stabilimenti, nelle fabbriche, negli opifici e chiedete dell'importanza d'un buon macchinista. In mare poi? Il macchinista abile è il secondo polmone della nave insieme al capitano.
– Vede, Cornigliano Ligure, posta tra Sampierdarena e Sestri P[onente] e poco lungi da Rivarolo e Bolzaneto, è la più indicata per una scuola come la nostra, la quale nel decorso anno scolastico ebbe 110 alunni iscritti. E sono giovani operai o comunque impiegati, addetti alle industrie tecniche fiorenti nella vasta zona che da Genova si estende fino a Voltri e a Bolzaneto: giovani d'intelligenza superiore alla media e forniti d'una cultura prevalentemente professionale sì, ma empirica, i quali con sforzi e sacrifici lodevoli, ma alcune volte sterili per colpa delle cose più che degli uomini, cercano di elevare la loro mente ad un complesso di studi teorici che loro permettano, insieme con le soddisfazioni dello spirito, migliori condizioni di vita.
– Ma questi giovani operai sono attivi a seguire i corsi dell'istituto nautico, sezione macchinisti?
– Sì, quando per studio vogliasi intendere non delle teorie mal digerite, ma delle nozioni chiare, delle idee lucide e pratiche: l'esperimento di un anno c'incoraggia a proseguire.
Io seguivo l'Assessore e mi lasciavo prendere dal suo entusiasmo. La Scuola di Cornigliano merita attenzione, protezione ed aiuti, in quest'anno, anno di guerra, che ha chiamato gran parte della nostra gioventù ai confini della patria esso è frequentato da più di 70 alunni.
I locali sono ampi, adatti, ben arredati e forniti di materiale didattico. L'officina è completa. Essa presentava davvero in quella sera un bel colpo d'occhio, e faceva impressione anche a me, non nuovo a questi spettacoli in cui gli uomini e le macchine lavorano: se avessi avuto una kodak avrei impressionato una lastra al lampo del magnesio.
Nell'officina capace di più di 30 allievi scendono a turno gli alunni della scuola per le esercitazioni pratiche.
Io ho notato fra le macchine maggiori un tornio modernissimo azionato dalla forza elettrica, un trapano ed una macchina a vapore.
A fornire il materiale più necessario hanno concorso con mirabili slanci: il Cantiere Savoia, l'Ing. Torriani, le Fonderie Liguri di Sampierdarena, lo Stabilimento Koerting, l'Ing. Charles de Grave Sells.
Il Gabinetto di fisica, attiguo alle aule di studio, è dotato di tutti gli strumenti per le esperienze scientifiche.
L'ordinamento della Scuola è quello vigente negli Istituti Nautici del Regno.
L'insegnamento è ripartito nei tre corsi regolamentari. Ma la Scuola di Cornigliano ha di più il corso preparatorio necessario, data la provenienza dei suoi allievi, i quali non tutti possiedono una licenza della scuola media inferiore.
Questo corso rende la Scuola più accessibile all'elemento operaio, il quale proviene direttamente, come cultura, dalle scuole elementari.
Alla Scuola sopraintende una Commssione di Vigilanza composta del Sindaco Comm. Ippolito Musso, dall'Assessore all'Istruzione Dott. Giuseppe Dufour predetto, degli Armatori Giuseppe Accame, Mariano Maresca; degli Ingegneri Broccardi, Campanella e Calvi; dei Capitecnici Rocco Farinola e Carlo Noris.
L'ordinamento didattico è affidato ad un direttore, che attualmente è il prof. Domenico Ferrero, direttore delle Scuole Civiche e docente d'Italiano e di Storia.
L'insegnamento della Lingua Francese e della Geografia è dato dal prof. rag. Ettore Fazio; della Matematica (Algebra, Geometria e Trigonometria) e della Fisica sperimentale e censimentale dall'ing. Ugo Ciampini, della Geometria descrittiva e della Meccanica applicata, delle Macchine a vapore, del Disegno di Macchine, dell'esercitazione d'opera, dall'ing. Mario Marchisio, insegnanti provetti e volenterosi.
L'anno scolastico dura 10 mesi. Dall'ottobre al luglio e vi si osserva per le lezioni il calendario dell'Istituto Nautico di Genova.
La Scuola per ordine del Ministero della Marina è stata ispezionata nel decorso anno scolastico dal Colonnello Macchinista Cav. Arata, che riportò favorevolissima impressione su tutto l'andamento.
E non si può che essere soddisfatti quando si ha la fortuna di trovare alla testa di questa nobilissima iniziativa delle persone che pur tra le molteplici loro occupazioni trovano tempo e volontà di compiere uno dei più sacri doveri sociali: l'istruzione e l'educazione del popolo.
Io auguro alla Scuola Serale per i Macchinisti Navali di Cornigliano una riuscita adeguata agli sforzi che fanno i suoi bravi insegnanti e la raccomando a quanti lavorano per l'incremento delle industrie meccaniche in genere in Italia e di quella marina in ispecie.
Mai come in questi giorni l'Italia ha compreso la necessità d'intensificare la sua industria meccanica e navale provvedendo alla creazione di uomini veramente competenti e abili. Il monito ci viene da fuori.


Indicatore di completezza La Marina Mercantile italiana, 14 (1916) Link esterno Google libri (per Biblioteca Nazionale Centrale di Roma); annate finora disponibili in Link esterno Emeroteca BNC Roma.
"Scuola macchinisti di Cornigliano Ligure. – Se ne constata – su relazione del signor Dufour – l'ottimo funzionamento e viene erogato – oltre il contributo ordinario di Lit. 6000 – la somma di Lit. 2000 per l'acquisto di un tornio di addestramento di operai ai lavori di munizionamento del paese già deliberato" (p. 5101).
"Scuola macchinisti di Cornigliano Ligure – Il Comitato prende atto ed a unanimità approva il memoriale della detta Scuola diretto ad ottenere facilitazioni per il conseguimento delle patenti di macchinista navale" (p. 5228).
"Scuola Macchinisti navali di Cornigliano Ligure. – Il Presidente fa la relazione delle condizioni speciali di funzionamento della detta Scuola a seguito dei numerosi richiami sotto le armi dell'elemento che la frequentava. / Il Comitato si riserva di deliberare dopo più ampie informazioni e delega i Signori Maresca e Dufour a riferire" (p. 5333).
"Scuola di macchinisti di Cornigliano. – Dopo ampia relazione dei signori Maresca e Giuseppe Accame sul funzionamento della detta scuola, pur constatando la scarsità dei risultati ottenuti, dovuta in parte alle condizioni odierne, il Comitato, esprimendo fiducia che da parte della Direzione della detta scuola vengano eliminati alcuni inconvenienti lamentati, delibera di mantenere integro il sussidio anche per il prossimo anno scolastico" (p. 5348).
"Scuola macchinisti navali di Cornigliano Ligure. – È fatta la relazione sull'andamento di tale scuola e sulle iscrizioni per il nuovo anno scolastico, che attualmente raggiungono il numero di 115" (p. 5488).


Indicatore di completezza La Marina Mercantile italiana, 16 (1918) Link esterno Google libri (per Biblioteca Nazionale Centrale di Roma); annate finora disponibili in Link esterno Emeroteca BNC Roma.
"Scuola Macchinisti di Cornigliano Ligure – Viene data comunicazione di un memoriale della detta Scuola per quanto riguarda la riforma degli studi nautici e specialmente sulla questione degli esami di ammissione e di licenza tecnica richiesti per i secondi macchinisti. / Prendono la parola i Signori Accame, Maresca, De la Penne, in senso favorevole alle argomentazioni spiegate dal detto memoriale ed alla necessità della formazione di un personale tecnico di categoria intermedia e secondaria, quale è quello dei secondi macchinisti, derivato da operai pratici a cui il conseguimento della patente relativa deve essere facilitato in ogni modo" (p. 5930).
"Scuola Macchinisti di Cornigliano – Si legge una lettera del Consiglio Direttivo della suddetta scuola e la copia di una relazione da esso diretta al Ministero. Su tale relazione prendono la parola i signori Zino ed Accame Giuseppe. Prima di prendere sicura deliberazione circa la sovvenzione che la Federazione passava annualmente alla scuola stessa, si decide di scrivere al Consiglio Direttivo chiedendo qualche spiegazione" (p. 6292).


Indicatore di completezza Le vie d'Italia e dell'America latina, 32 (1926), p. 221 Link esterno Google libri (per Biblioteca Nazionale Centrale di Roma).
"Cornigliano Ligure ha inoltre dedicato al Grande Navigatore la Civica Scuola serale Macchinisti Navali".


Indicatore di completezza Guida genovese "Opera Pompei" (1933), p. 21 Link esterno Google libri (per Biblioteca Nazionale Centrale di Roma).
"[Via Cornigliano] 21 – Civico Istit. Serale per macchinisti navali". Più avanti si cita la sua direzione da parte dell' "Ing. Ugo Ciampini".


Indicatore di completezza "Istruzione ed Educazione Fisica", Genova : rivista municipale, 16 (1936), n. 11, novembre, p. XXIV Link esterno Emeroteca BNC Roma.
"Col 12 ottobre u. s. sono state aperte le iscrizioni ai varii corsi del Civico Istituto Serale per Macchinisti Navali «Cristoforo Colombo» di Cornigliano.
Iscrivendosi a questo Istituto, che comprende un biennio preparatorio per meccanici navali ed un corso quadriennale per macchinisti navali di secondo grado, gli allievi, muniti della sola licenza elementare, possono seguire un corso completo di studi ed ottenere il diploma di macchinista navale di 2° grado; i più volenterosi possono poi continuare i loro studi per conseguire il diploma di macchinista navale di 1° grado ed anche iscriversi ad Istituti superiori.
Potranno iscriversi all'Istituto anche tutti quei giovani che nello scorso anno frequentarono i Corsi industriali della Civica Scuola serale professionale di Sampierdarena essendosi questa specializzata ora nel ramo commerciale. (Il Lavoro, Genova, 20 ottobre 1936)".


Indicatore di completezza [G. B. F.], "L'Istituto «C. Colombo» per macchinisti navali di Cornigliano Ligure", La Motonautica Italiana, 7 (1939), p. 256 Link esterno Google libri (per Biblioteca Nazionale Centrale di Roma).
"Alla risoluzione della crisi che attraversa la Marina mercantile per deficienza di ufficiali macchinisti, un non indifferente contributo apporta il Civico Istituto Serale «Cristoforo Colombo» di Cornigliano Ligure. Tale deficienza è indispensabile ed urgente arginare con opportuni provvedimenti, data la sempre crescente diserzione dagli Istituti nautici di allievi macchinisti attratti dalle brillanti specialità della carriera di Stato Maggiore se non forse della stessa Aeronautica.
Unico del genere in Italia, l'Istituto «C. Colombo», affianca il suo scopo e la sua attività ai Regi Istituti tecnici nautici. Sono anni ed anni che da questo Istituto – del quale è attivo Preside sino dalla sua fondazione il dott. prof. ing. Ugo Ciampini, – escono in numero non indifferente i diplomati macchinisti navali che per la maggior parte si dedicano, appunto, alla carriera di macchina nella Marina mercantile. Importantissima caratteristica dell'Istituto è quella di essere serale, accessibile perciò a tutta la classe lavoratrice, mentre vi sono ammessi alunni di ogni età e in possesso di qualsiasi titolo di studio. Terminati i corsi, che si svolgono con gli stessi programmi dei Regi Istituti, i diplomandi si presentano agli esami di idoneità, in sede di regio esame, per il conseguimento del diploma di macchinista navale, di primo o di secondo grado a seconda dei corsi svolti.
Il favore che l'Istituto incontra è superlativo, e basti a provarlo il fatto che quest'anno si sono dovute chiudere in anticipo le iscrizioni essendo esse subordinate alla capienza della sede dopo il trasferimento dalla vecchia Villa Rachel. Le esigenze della Scuola ed i provvedimenti da attuarsi per evitare di dover escludere anche in seguito un numero non indifferente di allievi – e ciò a danno della nostra Marina mercantile – coincidono anche col fatto di avere modo di svolgere con comodità, e conseguente profitto, i programmi di studio.
La demolizione del palazzo di Villa Rachel – ove sorge adesso la nuova Casa Littoria – ha portato tanto la Regia Scuola «A. Volta» che l'Istituto «C. Colombo» ad occupare i locali delle antiche scuole elementari, insufficienti e non rispondenti alle necessità dell'insegnamento particolarmente per l'Istituto, essendo i locali appena sufficienti alla Scuola di Avviamento Professionale, malgrado le lezioni siansi potute finora svolgere regolarmente. Ciò non toglie che i banchi essendo stati costruiti per ragazzi non si addicano ad uomini di venti a trenta anni, tanto più che all'Istituto necessitano specialmente banchi per il disegno. I locali adibiti ad officina meccanica sono poi veramente infelici e non rispondenti affatto allo scopo, dimodoché essendo l'Istituto dotato di modernissime macchine utensili, queste forzatamente giacciono inutilizzate per mancanza di spazio.
La questione sta dunque tutta nella necessità anzi nella urgenza di fornire all'Istituto «C. Colombo» una nuova definitiva sistemazione. Se a Cornigliano non esiste un locale adatto – il che non ci sembra possibile – ebbene si pensi alla costruzione di una degna sede, affinché un numero rilevante di richieste d'iscrizione non debba più essere respinto e sia possibile un migliore e più completo svolgimento dei programmi. Il problema – di impostazione nazionale – è della massima importanza e va studiato e risolto, onde l'Istituto possa continuare ad assolvere con sempre più intenso ritmo e con più vasti risultati il suo nobilissimo compito. (G. B. F. - Cornigliano Ligure)".


Indicatore di completezza "Le opere sociali Ansaldo", La rivista illustrata del Popolo d'Italia, 20 (1941), novembre, p. 144 Link esterno Emeroteca BNC Roma.
"Quanto al terzo punto del programma inteso alla formazione delle future maestranze specializzate, l'opera dell'Ansaldo si è venuta esplicando in due direzioni, una d'incoraggiamento generico, espressa nell'istituzione di numerose borse di studio a favore degli operai e degli impiegati della Società, per la Scuola Tecnica, l'Istituto tecnico, le Scuole Superiori e il Politecnico. L'altra, più strettamente specifica e aderente alle peculiari esigenze dell'Ansaldo, comprende la valorizzazione della scuola 'Volta' di Cornigliano e dell'Istituto 'Colombo' di Genova per tracciatori e macchinisti navali, e l'insieme di questi provvedimenti obbedisce alla vitale necessità di rinsanguare le masse operaie con giovani corredati delle indispensabili nozioni teorico-pratiche".

NOTA BENE. L'Ansaldo aveva un proprio cantiere navale a Genova Sestri. L'estensione degli scopi formativi della Scuola civica ai tracciatori rientra presumibilmente nella collaborazione da poco istituita con la Società Italiana Acciaierie Cornigliano, che a Genova Campi stava curando la costruzione del primo stabilimento siderurgico a ciclo integrale. La SIAC, infatti, realizzava anche alberi motori e linee d'assi navali. Le iniziative messe in campo erano di assoluto rilievo: si consideri soprattutto l'istituzione della Scuola Apprendisti Interaziendale a Calcinara, da cui poi nascerà il Centro I.R.I. per la Formazione e l'Addestramento Professionale. "Realizzazioni Ansaldo-S.I.A.C.", La rivista illustrata del Popolo d'Italia, 20 (1941), novembre, pp. 146-148 Link esterno Emeroteca BNC Roma.


Indicatore di completezza Ministero delle comunicazioni, Rassegna delle poste e delle telecomunicazioni, 13 (1941), p. 338 Link esterno Google libri.
"Con effetto immediato sono ammessi all'esenzione dalle tasse postali i seguenti Istituti scolastici, che risultano a totale carico del bilancio dello Stato:
a) Regi Istituti Tecnici industriali di Bari, Benevento, Cremona, Fabriano, Foligno, Milano (per chimici), Terni;
b) Regie Scuole Tecniche industriali di Arpino, Bologna, Carbonia, Chiavari, Colleferro, Genova-Cornigliano, Giarre, Imola, Isola del Liri, Lucera, Matera, Ortona a Mare, Padova, Roma [...]".

NOTA BENE. La disposizione deriva dal R. Decreto 4 luglio 1941, n. 1073, "Istituzione di nuove scuole medie e corsi di scuole medie", pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale, n. 236 (6/10/1941), insieme al collegato R. Decreto 21 giugno 1941, "Istituzione e soppressione di scuole e corsi secondari di avviamento professionale" Link esterno Au.G.U.Sto. Viene così istituita la R. Scuola tecnica industriale per meccanici «A. Volta», a cui "è annessa la già esistente R. Scuola secondaria di avviamento professionale a tipo industriale dello stesso nome". Non è compresa la Scuola serale per macchinisti navali.
Si veda anche la fonte che segue.


Indicatore di completezza Ministero dell'educazione nazionale, Annali della scuola : anno scolastico 1940-41 (Roma : Palombi, 1942), p. 568 Link esterno Google libri.
"Circa queste istituzioni [Scuole dipendenti dalla Direzione generale dell'Ordine superiore tecnico] ci fornisce utili dati il R. D. 4 luglio 1941-XIX, n. 1073, dal quale si desume tra l'altro: che i quattro istituti tecnici industriali sorsero a Benevento (per costruttori aeronautici), a Foligno (Perugia) (per meccanici elettricisti), a Milano (per chimici industriali), a Savona (per meccanici elettricisti); che le tre nuove scuole agrarie si istituirono a Viadana (Mantova), a S. Cataldo (Caltanissetta) e a Padova, mentre il nuovo istituto agrario sorse a Parenzo (Istria); che le otto nuove scuole tecniche commerciali si crearono a Bari, Cremona, Napoli, Novara, Parma, Ravenna oltrecché due a Roma; che le undici scuole tecniche industriali sorsero per meccanici a Bologna, Colleferro (Roma), Genova, Cornigliano, Lucera (Foggia), Matera, Roma, per meccanici e fotografi a Roma, per meccanici e per cartai a Isola del Liri (Frosinone), per chimici ad Arpino (idem), per minatori a Carbonia (Cagliari), mentre fu regificata la scuola tecnica a indirizzo industriale per meccanici di Ortona a Mare (Chieti); che le sette scuole professionali femminili vennero create a Roma (due), a Bari, Cagliari, Foggia, Napoli, Salerno; e infine che le tre nuove scuole di magistero professionale per la donna con sezioni per i lavori femminili e per la economia domestica sorsero a Macerata, Roma e Siena".


Indicatore di completezza Annuario genovese Fratelli Pagano : Guida di Genova e provincia (1943), p. 1313 Link esterno Google libri (per University of California).
"Civico Istituto Serale per Macchinisti Navali «C. Colombo», Genova-Cornigliano, via Cornigliano, 9 n.".


Indicatore di completezza [Scuole a Cornigliano], Italy Zone Handbook, vol. 5 (London, Foreign Office, 1943), p. 44 Link esterno Google libri.
"Genova-Cornigliano (Genoa)
Secondary School for Industrial Training, A. Volta, Direttore, Fernando Bottai.
Public Elementary Schools:
    Scuole Elementari (mixed) 'N. Tomasei,' Via Cornigliano 148.
    Scuole Elementari Vittorio Emanuele III, Via Cornigliano 9.
    Scuole Elementari 'A. Manzoni,' Via Nostra Signora di Lourdes 148.
    Scuole Elementari 'S. Pellico,' Via F. Rolla
Evening School (Scuola Serale per Macchinisti Navali). Preside, Ugo Ciampini.
Liceo Ginnasio Parificato 'Calasanzio,' Via alla Chiesa di Cornigliano 40".


Indicatore di completezza P. Rugafiori, "Ansaldo 1922-1942. Una storia ancora da scrivere", Italia contemporanea, n. 133 (1978), p. 43 Link esterno Istituto Nazionale Ferruccio Parri (pdf dell'articolo); Istituto Nazionale Ferruccio Parri (indice del volume).
"Per tornare al concreto delle iniziative, grande importanza viene attribuita alla for­mazione professionale. Ansaldo ha in effetti concreto bisogno di manodopera quali­ficata e agisce di conseguenza. Nel 1936 è costituita la Scuola apprendisti interazien­dale Ansaldo-Siac, con larghezza di stanziamenti e strutture tale da suscitare le cri­tiche della locale organizzazione degli industriali. Tre corsi di durata triennale, ognu­no di 250 allievi, scelti con priorità tra figli e parenti di lavoratori Ansaldo (fatto di rilievo che influisce sulla continuità «familiare» degli occupati, con conseguen­ze da analizzare), orario di 40 ore settimanali con retribuzione, in parte versata su un libretto di risparmio personale e utilizzabile dall'allievo solo dopo aver trascorso un periodo di tre anni consecutivi di lavoro presso l'azienda, dopo la conclusione del corso. Teoria, pratica d'officina, cultura generale e fascista, sport e altre attività per il tempo libero78. E inoltre corsi di minor durata (3-8 mesi) di qualificazione per operai già al lavoro. Parte dei nuovi assunti proviene da questa scuola, la cui fun­zione e significato sono subito compresi dai comunisti79. L'interesse dell'Ansaldo per la formazione professionale si estende anche alla scuola pubblica, avviando la tra­sformazione a proprie spese della scuola professionale «A. Volta» di Cornigliano in scuola specializzata nella formazione di operai meccanici e contribuendo a po­tenziare l'istituto «Cristoforo Colombo» per tracciatori e macchinisti navali".


Indicatore di completezza P. Rugafiori, Uomini, macchine, capitali : L'Ansaldo durante il fascismo, 1922-1945 (Milano : Feltrinelli, 1981), p. 177 Link esterno Google libri (per University of Michigan).
"'Era una scuola nello stabilimento. Avevamo quattro ore settimanali che venivano utilizzate dal martedì al giovedì. Il sabato si poteva usare anche il pomeriggio... si veniva comandati; anche la domenica ti comandavano a lavorare se tu non facevi il furbo e ti facevi trovare dal capo... Qualche volta ci riuscivi. Invece di andare al premilitare, potevi usare quelle quattro ore del pomeriggio come scuola. E io lo facevo.. Era seria come scuola... l'ing. Daniele [presumibilmente un tecnico dell'Ansaldo] diceva: io ho poco tempo da perdere, voglio che il mio tempo sia ben utilizzato, cercate di capire... si faceva disegno (io ero del tutto digiuno della lettura del disegno), la matematica... è stato utile. Abbiamo dato il nostro piccolo esame, quasi una progettazione di un piccolo motore, con dei dati... era di un buon livello. Avevamo di giorno per le mani quei pezzi che poi si discutevano teoricamente, era un vantaggio enorme. Si faceva fisica, sulle temperature, sul rendimento di una macchina. Se uno non ci arrivava, perdeva del tempo, dovevi essere per forza maggiore furbo, non ti era concesso di zoppicare un po'... se saltavi qualche lezione era un guaio: lui non ritornava su quello che aveva detto. Dovevi prendere dall'amico... era difficile far festa... a quei tempi se ne faceva poche e per fare una festa dovevi far tanti di quei documenti che andavi a lavorare anche se avevi il raffreddore e la febbre' (Silvano Ferretti, operaio)".

Indicatore di completezza C. Guerra, "Anna [Bonafé] ricorda il marito Silvano: partigiano, pittore, scultore e poeta", ilCorniglianese, 6 (2017), n. 6, giugno, p. 16 Link esterno issuu.
"Silvano Ferretti, mancato il 6 gennaio [2017] [...] era partigiano nella Brigata Liguria, lo chiamavano Pisello perché era il più piccolo. In seguito ha lavorato all'Ansaldo come meccanico".


Indicatore di completezza A. Molinari, "Pratiche della scrittura e culture operaie. L'Ansaldo dei Perrone, 1904-1921", in Tra fabbrica e società. Mondi operai nell'Italia del Novecento, a cura di S. Musso (Milano : Feltrinelli, 1999), pp. 589-590 Link esterno Google libri; nella trascrizione che segue sono omesse le note.
"L'Ansaldo mantiene anche negli anni di massima espansione le caratteristiche strutturali che aveva alle origini: è una fabbrica non specializzata nelle produzioni, che si avvale delle competenze della manodopera per realizzazioni complesse e di grandi dimensioni. La formazione e la conservazione di una forza lavoro qualificata è la strategia seguita dall'impresa per rispondere alle esigenze di mercato. La trasmissione del 'mestiere' da una generazione operaia all'altra avviene secondo modalità e 'riti' codificati dai regolamenti di fabbrica. Sia in quello dello stabilimento Meccanico del 1883, sia in quello generale del 1914, le norme relative all'apprendistato segnalano la necessità dell'impresa di garantire al suo interno la continuità di una forza lavoro professionale. Per disporre di una manodopera di questo tipo, l'Ansaldo si assume l'onere di una formazione intergenerazionale (la priorità delle assunzioni è riservata ai figli dei dipendenti) e fortemente selettiva. Solo chi ha delle particolari attitudini di mestiere e sa leggere e scrivere può entrare a far parte della comunità operaia. Gli apprendisti presi in prova sono sottoposti a un duplice giudizio: a quello dei capi operai, che verificano le attitudini manuali, e a quello degli ingegneri, che valutano la capacità di leggere, scrivere, fare di conto. Chi non ha completato le scuole elementari ha l'obbligo di frequentare la scuola serale comunale. Nel primo libro matricola dell'Ansaldo (1853-1860) non sono pochi gli operai licenziati perché non hanno frequentato la scuola serale o perché sono stati respinti agli esami per la licenza elementare.
Le esigenze dell'impresa di reclutare e di mantenere dentro la fabbrica una mano d'opera abilitata a lavorazioni complesse sono in buona parte esaurite, ancora alla vigilia della grande guerra, dal mercato del lavoro locale. Verifiche sui libri matricola e sulle schede anagrafiche del personale operaio confermano la provenienza dall'area genovese, in particolare dai Comuni del Ponente (Sampierdarena, Cornigliano, Sestri Ponente), della forza lavoro più qualificata. Il tessuto economico e sociale locale presenta, del resto, già nella prima metà dell'Ottocento, caratteristiche di 'modernizzazione' che incidono sulla formazione e sulle vicende successive del proletariato di fabbrica ansaldino. Lo sviluppo industriale del Ponente genovese è avvenuto attraverso un passaggio graduale dalle attività artigianali e di 'officina' alla grande fabbrica. La mano d'opera che entra all'Ansaldo ha già svolto un apprendistato in piccole e medie officine o in laboratori di carattere artigianale. Qui ha appreso un mestiere, ha affinato le proprie capacità professionali, integrandole non di rado con la frequenza di scuole tecniche, con corsi serali o, più semplicemente, ha imparato a leggere e a scrivere perché ciò era necessario per ottenere una completa padronanza del mestiere. Quando, nel 1861, vengono promosse a livello nazionale le prime iniziative di istruzione popolare, quattro operai del Meccanico (un tornitore, un aggiustatore, un fucinatore, un modellista) chiedono al sindaco di Sampierdarena di istituire dei corsi serali, postelementari, per 'far apprendere agli operai la geomestria, la fisica, la matematica'".


Alunni dell'Istituto
La tabella che segue, originale, è ricavata dalle tavole statistiche contenute in:

Il Comune di Genova : bollettino municipale mensile Link esterno Emeroteca BNC Roma (annate dal 1921 al 1927) non è in questo caso utile, perché le tavole statistiche non riportano dati per i Comuni annessi alla cosiddetta "grande Genova" con il R. Decreto legge n. 74, del 14/1/1926.

Dati rilevati per anno scolastico 1927-28 1928-29 1929-30 1930-31 1931-32 1932-33 1933-34 1934-35 1935-36 1936-37 1937-38
Numero delle aule 5 4 4 5 6
Numero delle classi 4 4 4 5 5 5 5 4 4 5 6
Alunni iscritti [solo maschi] 109 94 115 146 100 85 96 68 70 88 258
Indicatore di completezza Fonte Link esterno Emeroteca BNC Roma Roma Roma Roma Roma Roma Roma Roma Roma Roma Roma
Denominazione dell'istituto [1] [1] [1] [1] [1] [1] [1] [2] [2] [2] [3]
       [1] "Serale Istituto [per] Macchinisti [Navali] - Cornigliano".
     [2] "Istituto serale per Macchinisti Navali Cristoforo Colombo - Cornigliano".
     [3] "Civico Istituto serale di Meccanica Navale «C. Colombo» - Cornigliano".



2. Sedi della Scuola macchinisti navali

L'esatta successione delle sedi e la fine stessa della Scuola non sono ancora state definite. Da quanto riportato più sopra, le sedi possono essere state almeno le seguenti.

Anni Dieci – [?]
Non è ancora stata definita la prima sede.

Anni Venti – Ex sede municipale in Villa Rachel
Era un palazzo di villa di forme seicentesche, che poteva far parte del comprensorio degli Spinola, sviluppatosi intorno alla chiesa di S. Giacomo Apostolo, a Cornigliano. L'accesso principale dava sull'antico asse viario, a monte: via De Amicis (attuale via Nino Cervetto). Con la realizzazione a mare della grande strada provinciale, via Giuseppe Garibaldi (attuale via Cornigliano), la porta sul giardino era diventata l'ingresso principale. Doveva il suo nome moderno a Rachele Gavoglio, che lo aveva trasformato in un hotel, ma allo scopo di realizzare una speculazione edilizia sull'ampio giardino che si prolungava verso il mare. Ottenuta l'approvazione del progetto, il palazzo e il piccolo giardino rimasto, che dava sulla nuova Aurelia, erano stati donati al Comune di Cornigliano Ligure, che ne aveva fatto la sua sede.(a) Quando il Municipio si è trasferito nella più importante villa Serra, in villa Rachel sono state collocate le Scuole tecniche civiche, tra cui quella dedicata ai macchinisti navali. Il palazzo è stato demolito durante il ventennio fascista per realizzare la Casa littoria; alla caduta del fascismo, vi si è insediata l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia. Dagli Cinquanta, infine, è sede di un commissariato della Polizia di Stato.
(a) R. Luccardini, "La storia dell'architetto di Nizza che voleva un casinò a Cornigliano ma che venne 'bloccato' dalla genovese indebitata", ilCorniglianese, 4 (2015), n. 3 (marzo), p. 18 Link esterno issuu.


Cartolina d'epoca

Figura 1 – Una sede della Scuola macchinisti navali (Cornigliano Ligure, anni Venti)
Cartolina d'epoca condivisa nel gruppo Facebook Amici di Cornigliano.


Anni Trenta e Quaranta – Scuola di avviamento professionale «Alessandro Volta»
La coabitazione della Scuola di avviamento professionale, diurna, e della Scuola per macchinisti navali, serale, è continuata anche nella nuova sede: un antico edificio padronale a monte di via Cornigliano, il cui ampio giardino faceva angolo con piazza Massena. Il palazzo è poi stato demolito per edificare la scuola media tuttora esistente; la maggiore volumetria ha del tutto cancellato il giardino. Non si fa cenno alla scuola di avviamento, poi scuola media statale «A. Volta» in un recente articolo sulle scuole di Cornigliano.(b)
(b) R. Robiglio, "Scuola Domenico Ferrero, sede dell'Istituto Comprensivo. Dall'insegnamento ai 'figli dei lavoratori' alle attuali sfide per il futuro", ilCorniglianese, 6 (2017), n. 2 (febbraio), p. 22 Link esterno issuu.




3. Ugo Ciampini

Nascita, studi, carriera militare e professionale

  1. Nato il 22 agosto 1873. Entrato in servizio quale guardiamarina il 2 luglio 1893. "Navigazione al 1° dicembre 1893": 11 mesi e 9 giorni.
    Annuario ufficiale della Regia Marina 1894, 33 (Roma : Tipografia G. Bertero, 1894), p. 100 Link esterno Google libri (per Biblioteca Nazionale Centrale di Roma).
  2. "Disposizioni fatte nel personale dipendente dal Ministero della Marina: [...] Con RR. decreti del 2 luglio 1893 [...] Ciampini Ugo, id., id. id. [allievo della 5ª classe della R. Accademia navale, nominato guardiamarina nel Corpo dello stato maggiore generale della R. marina, a decorrere dal 2 luglio 1893]".
    Gazzetta ufficiale del R. d'Italia (1893), n. 183, 4 agosto, p. 3442 Link esterno Au.G.U.Sto. e Google libri (per Biblioteca Nazionale Centrale di Roma).
  3. "Con disposizioni ministeriali 4, 10 e 13 luglio 1893 [...] Ciampini Ugo, guardiamarina, [assegnato] dal 2 luglio 1893 al dipartimento marittimo... 1 [La Spezia]".
    Ministero della Marina, Bollettino ufficiale delle nomine, promozioni e destinazioni negli Ufficiali... 1893 (Roma : Tipografia L. Cecchini, 1894), p. 191 Link esterno Google libri (per Biblioteca Nazionale Centrale di Roma).
  4. Nato a Firenze, si laurea alla Regia Scuola Superiore Navale di Genova nel 1896.
    A. Marcenaro, M. E. Tonizzi, a cura di, Dalla Regia Scuola superiore navale alla Facoltà di Ingegneria, in Atti della Società Ligure di Storia Patria, nuova serie, 37 (1997), n. 1, p. 212 Link esterno Biblioteca digitale SLSP.
  5. "MINISTERO DELLA MARINA / Disposizioni fatte nel personale dipendente dal Ministero della Marina: / Con R. decreto del 16 agosto 1896: / Ciampini Ugo, guardiamarina, nominato ingegnere di 2ª classe nel corpo del genio navale, a datare dal 1° settembre 1896".
    Gazzetta ufficiale del R. d'Italia (1896), n. 239, 9 ottobre, p. 5371 Link esterno Au.G.U.Sto. e Google libri (per Princeton University).
  6. "Ciampini Ugo, Guardiamarina, nominato Ingegnere di 2ª classe".
    Rivista Marittima, 29 (1896), p. 2 Link esterno Google libri (per University of Michigan).
  7. "Ciampini Ugo, ingegnere di 2ª classe, promosso ingegnere di 1ª classe, id. [collocato, in seguito a sua domanda, in posizione di servizio ausiliario, ed inscritto col suo grado nella riserva navale, a datare dal 16 maggio 1899]".
    Gazzetta ufficiale del Regno d'Italia (1899), n. 196 (23 agosto), p. 3187 Link esterno Au.G.U.Sto.
  8. Dal 1909 al 1912: professore incaricato di Disegno alla R. Scuola Superiore Navale di Genova; Marcenaro e Tonizzi (1997), Opera citata, p. 84. Nell'anno accademico 1909/10, il corso è strutturato in due parti della durata di 69 e 64 ore; Ibidem, p. 79.
  9. "[Nome] Ing. Ugo Ciampini - [Data di nomina] 3-11-27 - [Località dove presta servizio] Genova - [Data d'inizio del servizio] 3-11-27 - [Carica] Ispettore n. c.".
    Il Registro Italiano, 1 (1927), p. 40 Link esterno Google libri (per Biblioteca Nazionale Centrale di Roma).
  10. "FUNZIONARI TECNICI NON ESCLUSIVI: / Ispettori: Prof. Dr. Ing. FABIO SANTAGIUSTINA – Dr. Ing. UGO CIAMPINI – Dr. Ing. CARLO CAGNOLI – Dr. Ing. LORENZO REDAELLI".
    Registro Italiano Navale e Aeronautico, Libro-Registro 1932-X (Genova, R.I.N. ed A., 1932?), p. XCVII Link esterno Google libri (per Biblioteca Nazionale Centrale di Roma).
  11. Ciampini è presente come ispettore del RINA anche in:
    - Libro-Registro 1933, p. CVI Link esterno Google libri,
    - Libro-Registro 1934, p. CXVIII Link esterno Google libri,
    - Libro-Registro 1935, p. CXVI Link esterno Google libri.
    Figura invece "a disposizione" in:
    - Libro-Registro 1937, p. XCVIII Link esterno Google libri,
    - Libro-Registro 1938, p. LXII Link esterno Google libri.
    Dall'anno successivo il Libro Registro si riferisce al solo Registro Italiano Navale, ma i volumi non sono pienamente accessibili online (situazione del 2/6/2019).

Alcune opere
Si tratta di articoli tesi a una stabilizzazione in ambito accademico.


Modello scomponibile di Incrociatore corazzato
È in questa sede più pertinente un'opera, di cui sono certamente molto rari gli esemplari completi e in buone condizioni: in Link esterno OPAC SBN esiste al 21/1/2021 solo la Guida.
Due recensioni sono apparse subito dopo la sua uscita.

Indicatore di completezza Rivista bibliografica italiana, 6 (1901), pp. 157-158 Link esterno Internet Archive (per University of California).
"Atlante-Modello scomponibile di Incrociatore corazzato per cura dell'Ing. Ugo Ciampini (Pubblicazione della Lega Navale Italiana), e Guida per l'esame del modello scomponibile ecc. — Torino, Libreria intemazionale Rosenberg e Sellier. 1901. L. 15.
È uno splendido atlante contenente un modello scomponibile di Incrociatore corazzato, lungo oltre ottanta centimetri, scomponibile in tutte le sue parti con meravigliosa precisione disegnata e con molta cura colorite, che lascia vedere con grandissima chiarezza ogni parte dell'incrociatore, tanto che anche il profano può farsene precisissima idea.
L'atlante è accompagnato da una guida nella quale, dopo importanti note sulle navi veliere, su la macchina a vapore marina, su la corazzatura delle navi, su le batterie galleggianti, su i tipi di corazzatura Gloire, Warrier, Hercules, su le particolarità del sistema di corazzatura Sandwich, su le navi corazzate a torri situate nel piano longitudinale di simmetria, sul Monitor, su la propulsione mista, su i tipi di corazzatura Monark e Criptain, su la propulsione a vapore — tipo di corazzatura Dévastation, — su le navi corazzate con torri situate sui fianchi — tipi di corazzatura Duilio e Inflexible — , su la corazzatura con cintura cellulare (tipo Italia), su le generalità sulle artiglierie, sul siluro, sullo sprone, sono esposti cenni generali sopra gli incrociatori ed è successivamente fatto un confronto fra la sezione maestra di una corazzata e quella di un incrociatore corazzato. Segue la leggenda del modello scomponibile di cui abbiamo fatto cenno.
All'Ing. Ugo Ciampini, ingegnere di 1ª classe nella Riserva del Genio Navale spetta largo elogio per la magnifica opera compiuta, come spetta alla Ditta che ne ha fatta la pubblicazione. / B. G.".

Indicatore di completezza "Pubblicazioni", La Lega Navale, 4 (1901), pp. 67-68 Link esterno Google libri (per Biblioteca Nazionale Centrale di Roma)
"Sotto gli auspici della Lega Navale è uscita con i tipi della Casa editrice Rosenberg e Sellier di Torino l'opera intitolata Modello scomponibile di incrociatore corazzato, con testo e figure esplicative, a cura dell'ingegnere Ugo Ciampini.
Questa pubblicazione, destinata a ravvivare lo spirito marinaresco, ha nel tempo stesso uno scopo altamente istruttivo, giacché permette anche a coloro che sono profani di costruzioni navali di farsi un'idea chiara di un incrociatore corazzato.
Nel testo è svolta sommariamente la storia della corazzatura dai tipi primordiali sino ai superbi colossi ideati da un genio italiano, il compianto Benedetto Brin, nome così caro a tutti gli italiani.
Il modello dell'incrociatore è stato fatto con molta accuratezza. La nave è rappresentata mediante sezioni longitudinali e orizzontali; inoltre vi sono due viste del bastimento, a secco e in mare.
La sezione longitudinale ha tutti i macchinari, le caldaie, le maniche a vento, ecc. ecc. in rilievo, onde dalla semplice ispezione ognuno può farsi un'idea esatta della suddivisione dei locali di bordo e degli svariati e complessi meccanismi che in una nave sono contenuti.
Un'opportuna numerazione completa il modello e nel testo vi è un'apposita leggenda, come si usa nei piani di costruzione dei bastimenti, dalla quale si ricava che cosa rappresenta l'oggetto numerato.
Oltre ad essere istruttiva, l'opera può adornare convenientemente un salotto od uno studio. È in vendita presso l'Amministrazione della nostra Rivista al prezzo di L. 15. Agli abbonati ed ai soci della Lega Navale Italiana si accorda il ribasso del 30 %".

Un esemplare è stato esposto nella mostra Pop-App. Scienza, arte e gioco nella storia dei libri animati dalla carta alle app, a cura di Pompeo Vagliani (Torino, Palazzo Barolo-MUSLI, 8 maggio-30 giugno 2019) Link esterno Pop App, è illustrato con una figura specifica Link esterno Pop App e descritto in uno dei pannelli illustrativi Link esterno Pop App (pdf).
"Rosenberg & Sellier produce uno spettacolare libro per la Lega Navale, con la figura scomponibile di un incrociatore che si apre per una lunghezza di quasi 80 centimetri, mostrando parti che si sollevano progressivamente, un vero capolavoro cartotecnico".

Un esemplare non ha raggiunto il prezzo di riserva ed è rimasto inveduto in un'asta – non più datata ma anteriore al 20/1/2021 – su Link esterno catawiki.
"Modello scomponibile di Incrociatore corazzato del 1901 / Pubblicazione della Lega Navale a cura dell'Ing. Ugo Ciampini
Immancabile e rarissima pubblicazione della Lega Navale Italiana nella Collezione dei veri appassionati!!! Vera rarità!!! Misura L. Cm 50 x H. Cm. 42. Libreria Internazionale Rosenberg e Sellier di Torino. Contiene la guida completa di 48 pagine per l'esame dell'Incrociatore Corazzato scomponibile. La prima foto rappresenta la copertina in cartone rigido della pubblicazione che si apre come un volume di volta in volta sulle illustrazioni dell'Incrociatore, nella seconda foto si vede la copertina della guida contenuta all'interno del volume utile e necessaria per la conoscenza dell'Incrociatore Corazzato e per l'interpretazione delle illustrazioni, di cui nella terza foto un paio di pagine. La copertina è più chiara di quanto appaia nella prima foto".
Nella figura che segue sono riprodotte la copertina e un'animazione – originale – ricavata da alcune immagini fornite.


a Elaborazione originale da fonte esterna

b Elaborazione originale da fonte esterna

Figura 2 – Modello scomponibile di Incrociatore corazzato, di Ugo Ciampini (1901)




4. Gio. Batta Verrina e Figli → Società Anonima Officine Verrina → Verrina s.p.a.

Indicatore di completezza Rassegna italiana politica letteraria e artistica, 11 (1928), pp. 667-668 Link esterno Google libri (per Biblioteca Nazionale Centrale di Roma).
"L'Ausonia, il nuovo «levriero del mare», che la «Società Italiana di Servizi Marittimi» ha costruito per la Linea Celerissima Italia-Egitto, è il piroscafo più grande, più moderno e più veloce della Marina internazionale del Mediterraneo. Di costruzione completamente italiana, è dotato di due motrici a turbina capaci di sviluppare una potenza di oltre 10.000 HP ciascuna e di imprimere alla nave, di ben 14.000 tonn., una velocità oraria superiore alle 21 miglia. Anche l'Ausonia, come l'Esperia, è stato progettato, appositamente per la linea cui è adibito, dall'Ufficio Tecnico della «Sitmar» (Ing. G. B. Verrina) che ha tratto profitto dall'esperienza del passato per apportare alla nuova costruzione tutte quelle migliorie che il continuo progredire dell'arte navale ha reso possibili ed apprezzate. L'Ausonia, che possiede in sommo grado i migliori requisiti di sicurezza e di stabilità, è dotato di impianti radiotelegrafici ultrapotenti di trasmissione e ricezione con speciali dispositivi automatici di soccorso, e consimili apparecchi sono pure piazzati sui motoscafi di salvataggio installati a bordo".


Indicatore di completezza Annuario genovese Fratelli Pagano (1943), p. 1155 Link esterno Google libri (per University of California).
"Soc. An. Officine Verrina, v. Prà, 76 п., Genova-Prà".


Indicatore di completezza [Annunci], L'Aerotecnica, 30 (1950), pp. 212, 324, 384 Link esterno Google libri (per University of Michigan).
"OFFICINE VERRINA – GENOVA-VOLTRI, Via Prà, 76. Costruzioni meccaniche in genere – Carpenteria in ferro, gru, ponti – Serbatoi alta pressione – Fonderia ghisa e bronzo".


Indicatore di completezza Panorama economico 1966 (Il Sole-24 Ore, 1967), p. 39 Link esterno Google libri (per Pennsylvania State University).
"la VERRINA S.p.A. [Fondata nel 1870 GENOVA-VOLTRI] è l'esclusivista della SNM di Parigi per l'applicazione della Tecnica di metallizzazione e per la vendita delle pistole e del materiali di metallizzazione.
La metallizzazione permette di risolvere i problemi industriali mediante riporti a spruzzo di:
— materiali metallici, plastici, ceramici
— polveri dure
la VERRINA S. p. A. al servizio dell'Industria studia e risolve tutti i problemi nel campo della ricarica con saldatura a forte spessore e con durezze superficiali fino a 550 Brinell
la VERRINA S. p. A. con la sua lunga esperienza, costruisce strutture di carpenteria meccanica fino a 60 Tonn. di peso
la VERRINA S. p. A. costruisce macchine oleodinamiche per la lavorazione delle lamiere:
— Cesoie ad angolo fisso e variabile per spessori fino a 30 mm.
— Presse piegatrici fino a 8 m. di lunghezza
— Presse a collo di cigno e montante mobile per stampare e raddrizzare
la VERRINA S. p. A. studia e progetta macchine per cartiere - Spappolatori - Raffinatori - Apritori - Depuratori. Impianti completi per la preparazione pasta. Dispone di attrezzata Sala Prove e Laboratorio a disposizione dei Clienti".


Indicatore di completezza G. Perillo, C. Gibelli, Storia della Camera del lavoro di Genova: dalle origini alla seconda guerra mondiale (Editrice sindacale italiana, 1980), pp. 18-19 Link esterno Google libri (per University of Virginia).
"... la sua attività e contava per il momento solo una trentina di operai.
Nel comune di Prà erano la ferriera di Gerolamo Ratto con annesse una fonderia e un'officina meccanica (676 operai) e l'officina G. B. Verrina e figli (45 operai), mentre a Voltri continuava a svolgere la sua attività lo stabilimento metallurgico della ditta Filippo Tassara e C., che, molto ampliato, occupava 760 operai, e a Bolzaneto da tre anni erano sorte le acciaierie della Ditta Dufour e Bruzzo (107 operai). Poco più di quattrocento operai erano occupati in piccole officine sparse nel circondario e altri 277 lavoravano nelle officine meccaniche della Società ferroviaria del Mediterraneo di Genova, Sampierdarena, Rivarolo e Pontedecimo. In complesso, nelle industrie metallurgiche, meccaniche e navali erano occupati nel circondario oltre diecimila operai".


Indicatore di completezza A. Marcenaro, M. E. Tonizzi, a cura di, Dalla Regia Scuola superiore navale alla Facoltà di Ingegneria, in Atti della Società Ligure di Storia Patria, nuova serie, 37 (1997), n. 1, p. 218 Link esterno Biblioteca digitale SLSP.
"[Laurea alla Regia Scuola Superiore Navale di Genova] Verrina Gio. Batta – Voltri (Genova) – 1894".


Indicatore di completezza P. J. S. Cruz, a cura di, Structures and architecture. New concepts, applications and challenges (CRC Press, 2013), p. 1483 Link esterno Google libri.
"The old industrial complex 'ex-Verrina' was built in phases from 1870 until 1980, when the crush of the activity occurred. It had been used for a variety of heavy industries, including a foundry. By the 1980s, it was no longer in use and, in recent times, it served as storage space".




5. Necrologio di Virginio Monticelli

Indicatore di completezza "Un ricordo", Bollettino Sezione Astrofili Università Popolare Sestrese, 10, n. 35 (gennaio-aprile 1982), pp. 1-2 Pubblicazioni OAG.

Dedichiamo questa prima pagina del nostro Bollettino nella quale normalmente pubblichiamo l'Editoriale al ricordo del Socio della nostra Sezione Virginio Monticelli che dopo breve malattia è deceduto il 19/12/81.
Nessuno di noi soci della Sezione Astrofili potrà mai dimenticare Monticelli, il suo operato, la sua bontà d'animo e la sua competenza tecnica che abbiamo verificato in innumerevoli occasioni.
Quante sere abbiamo passato in quella officina in Via Borzoli ed abbiamo visto nascere dalle sue mani strumenti di ogni tipo e dimensione, quanti di noi hanno utilizzato i suoi strumenti, le sue attrezzature che metteva sempre a nostra disposizione.
Molti di noi hanno inoltre perso un grande amico sempre pronto al rapporto umano ed alla battuta scherzosa, ci accoglieva nella sua officina praticamente ogni giorno e per tutti aveva un cenno, una domanda, un augurio e non raramente poi ci intratteneva con qualche aneddoto della sua vita laboriosa.
Infine non possiamo dimenticare in queste pagine il suo grande impegno per l'osservatorio, quante volte lo abbiamo visto lavorare su quei pezzi nati dalla sua mente che una volta montati con il nostro goffo aiuto quasi magicamente diventavano parti meccanicche della cupola lasciandoci a volte stupiti.
Quanti consigli ci ha poi dato per la costruzione delle varie parti e quanto lavoro ha fatto armato della saldatrice e di infinita pazienza per noi che malamente lo aiutavamo su questa costruzione che senza il suo insostituibile apporto sarebbe ferma chissà a quale punto.
Ora purtroppo Monticelli non può più aiutarci, egli è entrato in quel mondo di uomini che hanno dato molto anzi moltissimo a tutti coloro che lo hanno conosciuto.
Il suo ricordo ci serva da esempio e da sprone per portare a termine l'opera iniziata. / I Soci della Sezione Astrofili


Dal Bollettino SAUPS

Figura 3 – Virginio Monticelli al tornio della sua officina (Sestri Ponente, fine anni Settanta?)
Bollettino Sezione Astrofili Università Popolare Sestrese, 10, n. 35 (gennaio-aprile 1982), p. 1.




6. Chiusura dell'Officina Monticelli

Indicatore di completezza G. Montaldo, "Addio «Officina Monticelli»!", Bollettino Sezione Astrofili Università Popolare Sestrese, 21, n. 60-61 (dicembre 1991 - giugno 1992), p. 36 Pubblicazioni OAG.

Nel mese di Marzo 1992 abbiamo lasciato in modo definitivo l'officina del compianto Virginio Monticelli. Non è stato facile lasciare una parte della nostra vita, abbandonare un luogo ricco di ricordi belli, pieni di profonda umanità e attività molteplici.
In questa officina sono nate ottiche per telescopi, equatoriali, parti per il nostro osservatorio e mille altre cose ma, soprattutto, è nata quella aggregazione di uomini di diversa cultura e pensiero che oggi forma la vera forza della Sezione.
Sono entrato fisicamente in questa officina nel lontano Novembre del 1973; lì ho conosciuto colui che avevo definito il "mostro sacro della meccanica": il Sig. Monticelli. È da lui che ho imparato la maggior parte delle cose che oggi so.
Purtroppo una grave malattia ce l'ha portato via per sempre. Sono passati dieci anni dalla sua scomparsa e noi tutti siamo rimasti nell'officina a trafficare e, ogni volta che varcava quella porta, lo rivedevamo sorridente, col Suo modo fraterno e gentile, pronto ad accoglierci.
Ora non varcheremo più quella porta, ma la Sua immagine e il Suo esempio rimarranno per sempre nelle nostre menti e nei nostri cuori.
Vorrei ringraziare, a nome di tutti, la gentile Signora Alma Simonetto Monticelli che per tanti anni, dopo la scomparsa del marito, ci ha permesso l'uso dell'officina e, tengo a precisare, senza nulla chiedere sotto alcuna forma, se non la nostra amicizia e la nostra stima.


Tutti i collegamenti ipertestuali, interni o Link esterno esterni a Urania Ligustica, sono risultati attivi il 21/1/2021.



Validazione HTML 4.01    Day & Night... Night & Day!    Validazione CSS
© Riccardo Balestrieri 2017-2023  –  Revisione 27 I 2023  –  Astrofilia nel Novecento I  –  Indice generale  –  Urania Ligustica

Ogni pagina di Urania Ligustica è in fieri – Every Urania Ligustica's page is a work in progress.