Delizie in villaBindo ChiurloDa una recensione (1908) 1 |
Nel Madrisio, come nel Maggi, troviamo poesie caldissime d'amor patrio, accanto alle rime d'amor di Dio: né credo che codesto avvenga a caso, poiché in troppi altri poeti settecenteschi tocca di riscontrarlo. Anche nel Filicaia osserviamo altrettanto; a proposito del quale noterò che la strofa del gesuita Pastorini, piaciuta tanto al Carducci in Primavera e fiore della lirica italiana, è sostanzialmente sua, e il componimento di cui fa parte stampato proprio, in alcune edizioni, fra due gruppi di poesie sacre. La poesia patriottica e la poesia della natura, paiono proprio – dico alla fine del sec. XVII e nei primi anni del XVIII – una prerogativa dei poeti religiosi.
1 B. Chiurlo, [Recensione a] "Dott. Cirillo Berardi. – Poesia religiosa nel settecento, Ricerche, Ragusa, Picciotto, 1906 (pp. 51 in in 8.°)", Rassegna bibliografica della letteratura italiana, 16 (1908), p. 31 OPAC SBN e Internet Archive (per University of Toronto).