Urania Ligustica

Astronomia versus Astrofisica

Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia

Concorso per professore ordinario di astronomia (1894) 1

Astronomia vs Astrofisica


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CONCORSI
MINISTERO DELLA ISTRUZIONE PUBBLICA
Relazione della Commissione esaminatrice del concorso alla Cattedra di Astronomia nel R. Istituto di Studi superiori di Firenze (per ordinario)


    Concorrono i signori:

    Dall'esame dei titoli la Commissione ha su ciascun concorrente desunto le notizie e formulato i giudizi che seguono.


    1. Millosevich Elia 2 – Abilitato all'insegnamento dell'Astronomia nautica, fu professore di questa materia nell'Istituto Nautico di Venezia dal 1872 al 1880. Dal 1880 al 1891 è stato vice-direttore dell'Ufficio centrale di meteorologia in Roma ed annesso osservatorio, e dal 1891 a tutt'oggi egli è vice-direttore dell'Osservatorio del Collegio Romano, così che egli ha 21 anni di carriera astronomica. Fu anche per molti anni insegnante di matematica in istituti d'istruzione secondaria ed è membro di vari corpi accademici notevoli, fra questi il R. Istituto Veneto e la R. Accademia dei Lincei, dei quali è corrispondente.

    Il prof. Millosevich presentasi al concorso con 83 lavori di Astronomia, i quali provano essere egli bene addentro nelle discipline astronomiche ed avere un'attitudine non comune per le osservazioni dell'Astronomia di precisione, non che di possedere le qualità volute per utilizzare degnamente gli strumenti di un Osservatorio astronomico. Oltre alle numerose osservazioni meridiane (veggasi l'importante catalogo di 1291 stelle da lui osservate o calcolate in collaborazione col dottor Cerulli) e alle sue numerose osservazioni di pianetini, devesi pure a lui la scoperta di due fra questi piccoli astri dei quali calcolò orbita ed effemeride. Abilissimo calcolatore egli presenta molte determinazioni di orbite, parecchie delle quali corrette anche per effetto delle perturbazioni esercitate dai pianeti maggiori.

    Anche le pubblicazioni di vario genere aventi attinenza più o meno prossima all'Astronomia dimostrano la versatilità e la coltura del suo ingegno sia nel campo astronomico come in campi affini: l'insegnamento astronomico e quello matematico da lui impartito per molti anni e l'ufficio lodevolmente sostenuto di vice-direttore nell'Istituto meteorologico e dell'Osservatorio del Collegio Romano fanno piena garanzia che questo valente astronomo, godente a giusto titolo ottima fama nel mondo scientifico, potrà benissimo impartire l'insegnamento astronomico in una Università e dirigere l'Osservatorio annesso. [<1661-1662>]


    2. Angelitti Filippo 3 – Laureato con lode in matematiche pure, egli entrò nel 1878 come calcolatore all'Osservatorio di Capodimonte e dal 1885 a tutt'oggi egli è assistente nell'Osservatorio medesimo. Dal 1886 in qua è anche professore di matematiche nelle Scuole tecniche municipali di Napoli. Presentatosi nel 1886 al concorso per il posto di professore straordinario di Astronomia nella Università di Catania vi ottenne la eleggibilità.

    All'attuale concorso egli presentasi con quaranta lavori a stampa dei quali 15 puramente astronomici, gli altri di meteorologia e di magnetismo terrestre. Queste pubblicazioni mostrano che l'Angelitti è non solo fornito di larga coltura matematica, ma ancora, è soprattutto acuto e diligente astronomo osservatore e calcolatore.

    Tralasciando di parlare dei lavori suoi non istrettamente astronomici, basterà ricordare i suoi due splendidi lavori: 1) Sulle declinazioni osservate nel 1821 da Carlo Brioschi 4 col Circolo ripetitore di Reichembach all'Osservatorio di Capodimonte; 2) La nuova determinazione della latitudine di Capodimonte mediante i passaggi di alcune stelle al primo verticale osservati nell'anno 1889; nei quali l'autore mostra una grande sicurezza ed estensione di cognizioni astronomiche e pratica dell'uso degli strumenti per le più minute e delicate ricerche nell'astronomia di precisione. Non devesi però tacere che nel secondo dei citati lavori, la escursione trovata dall'autore nei valori della latitudine, essendo sensibilmente superiore a quella da altri simultaneamente ottenuta, lascia sospettare l'omissione di qualche precauzione nella lunga serie di oltre un anno di osservazioni da lui eseguite del resto con zelo lodevolissimo e magistralmente ridotte.

    Il merito non comune posseduto dall'Angelitti di esporre le sue idee ed i risultati delle sue ricerche in forma splendida per ordine e per chiarezza e la sua lunga pratica dell'insegnamento inducono la Commissione a giudicarlo idoneo al posto cui egli aspira.


    3. Celoria Giovanni 5 – Laureato ingegnere dalla Scuola di applicazione di Torino, entrò egli in aprile del 1864 all'Osservatorio di Milano in qualità di terzo allievo, e fu nominato secondo astronomo dell'Osservatorio stesso nel 1872, il quale posto egli tuttora ricopre, così che fra pochi mesi avrà trenta anni di carriera astronomica.

    Negli anni 1860 e 1866 fu inviato a spese del Governo in Germania a compiervi gli studi astronomici. Fu più volte membro di Commissioni esaminatrici per concorsi a posti universitari, anche di professore ordinario di astronomia, di geodesia e di geometria pratica. Da molti anni egli appartiene alla Commissione geodetica italiana essendone uno dei membri più attivi.

    I meriti di questo distinto astronomo sono da lungo tempo conosciuti nel pubblico scientifico: la stima di cui godono i suoi lavori così teorici come pratici è abbastanza manifestata dal fatto, che il Celoria, dopo aver ottenuto uno dei grandi premi dell'Accademia dei Lincei, per essi lavori ha meritato di divenire socio effettivo dell'Accademia stessa, della Società Italiana dei XL, dell'Istituto lombardo e di altre Associazioni scientifiche.

    All'Istituto tecnico superiore di Milano egli è fino dal 1875-76 insegnante di geodesia teoretica, nella quale materia fu nel 1889 nominato professore straordinario in virtù dell'art. 69 della legge Casati; e non è dubbio che meriterebbe di essere nominato anche adesso ordinario di astronomia per effetto di quello stesso articolo, se a lui non fosse piaciuto presentarsi all'attuale concorso. Egli non è soltanto uno scienziato di molto merito, ma anche un professore distinto per chiarezza di dettato e per felicità di esposizione, tanto negli scritti quanto nelle lezioni orali.

    Fra le centododici pubblicazioni scientifiche da lui mandate al concorso ricordansi qui soltanto quelle contenenti: 1° le numerose ed eccellenti determinazioni di longitudine da lui eseguite e calcolate; 2° le orbite di stelle doppie, di comete e di pianeti da lui calcolate, fra le quali è specialmente notevole quella del pianeta Clytia, fatta in base a varie opposizioni e tenendo conto delle perturbazioni di Giove e di Saturno; 3° i lavori sopra cinque comete osservate nel secolo XV da Paolo Toscanelli; 4° la memoria sulle eclissi solari totali del 3 giugno 1239 e del 6 ottobre 1241; l'altra capitalissima sulla eclisse detta di Agatocle, che meritò il premio reale dell'Accademia dei Lincei; 5° le numerose osservazioni meridiane da lui fatte e calcolate e pubblicate in diversi volumi delle effemeridi di Milano; 6° osservazioni numerose di comete; gli scandagli celesti delle stelle fisse alla 12ª grandezza fra l'equatore e il 6° parallelo di declinazione boreale; 7° memorie di meteorologia e di fisica terrestre, indicanti cognizioni profonde anche in questa parte, conferenze pubbliche sopra argomenti scientifici di vario genere, relazioni annuali intorno ai progressi della astronomia, ecc., ecc.

    In conclusione, i meriti del prof. Celoria come astronomo, come professore e come scrittore sono così eminenti che la Commissione ascriverebbe a grande ventura per l'Osservatorio e per la cattedra di astronomia di Firenze la nomina di lui al posto per cui gli concorre.


    4. Abetti Antonio 6 – Adottorato negli studi d'ingegnere civile ed architetto all'Università di Padova, entrò come assistente in quell'Osservatorio nel 1868 e nel 1877 fu promosso al posto, che tuttora egli occupa, di astronomo aggiunto, così che la sua carriera astronomica è oramai di quasi venticinque anni.

    Prese parte alla spedizione in India guidata dal prof. Tacchini per l'osservazione del passaggio di Venere sul sole nel 1874; fu per un anno a spese governative all'Osservatorio di Berlino; partecipò efficacemente ai lavori astronomico-geodetici della Commissione geodetica italiana: nel 1887 ottenne la libera docenza in astronomia pratica e questa docenza esercitò massimamente nello indirizzare qualche giovane volenteroso al calcolo delle orbite. Fa parte di parecchi sodalizi scientifici, fra i quali sono a notare il R. Istituto Veneto e la R. Accademia dei Lincei, che lo hanno ascritto fra i loro soci corrispondenti.

    Vinse già con onore nel 1891 il concorso per professore straordinario di Astronomia all'Università di Torino, riportando quarantotto punti di merito. Non avendo potuto, per motivi speciali, andare a coprire quel posto, continuò in questo biennio a dare numerose prove delle qualità che glielo avevano meritato. Diresse cioè la costruzione di un nuovo micrometro secondo le idee suggeritegli dalla lunga pratica, ne studiò e determinò gli errori, ed eseguì col suo mezzo numerose osservazioni su Marte per determinarne la posizione dell'asse di rotazione ecc. Si può pertanto ripetere a suo riguardo il giudizio già espresso nel precedente concorso; che le sue numerosissime osservazioni di pianeti e di comete, non che quelle di latitudine e longitudine e di altri oggetti, lo dimostrano osservatore esperto; accurato e coscienzioso, cui sono famigliari i metodi di osservazione e gli strumenti trasportabili propri della Astronomia geodetica e gli strumenti maggiori delle specole.

    D'altra parte egli si mostra calcolatore paziente e sicuro e conoscitore non superficiale delle teorie astronomiche, come ne fanno fede le riduzioni e discussioni numeriche delle proprie osservazioni, le determinazioni di orbite di pianeti e di comete, talune condotte ben al di là dei primi elementi, includendovi anche le perturbazioni.

    Va posto all'attivo dell'Abetti la trattazione non senza qualche originalità di alcuni problemi astronomici, le sue conoscenze nella tecnica, degli strumenti geometrici, ecc. La operosità scientifica di questo provetto astronomo di reputazione bene stabilita così in Italia come all'estero, la serietà dei suoi propositi, la diligenza e l'ordine che sono le sue caratteristiche, e le altre qualità di lui, danno alla Commissione sicuro affidamento che egli coprirebbe decorosamente ed utilmente per la scienza il posto al quale aspira.


    5. Zona Temistocle 7 – Laureato ingegnere nell'Università di Padova, attese negli anni 1869-70-71 allo studio e alla pratica della Astronomia in quella specola come assistente volontario; per circostanze di famiglia dovette nel 1872 entrare nell'istruzione secondaria e solo nel 1880 poté dedicarsi ex professo all'astronomia. Gli studi fatti e alcune pubblicazioni sue astronomiche, anteriori a quell'anno apersero a lui appunto nel 1880 le porte dell'Osservatorio di Palermo e gli valsero il posto di secondo astronomo: nel novembre del 1890 [<1662-1663>] fu promosso a primo astronomo dell'Osservatorio di Palermo stesso e da quell'epoca ne regge per incarico la direzione. Docente libero di astronomia fino dal 1882, da 13 anni insegna con buon frutto astronomia nell'Università di Palermo dandovi prova di eccellenti attitudini didattiche. Le pubblicazioni mandate dallo Zona al presente concorso sono 73, delle quali 48 di Astronomia e Geodesia astronomica, le altre 25 di argomenti vari.

    Nel concorso per professore straordinario di Astronomia all'Università di Torino il dott. Zona ottenne la eleggibilità con 43 punti di merito. Nell'ultimo triennio assorbirono gran parte della sua attività le cure richieste dalle funzioni di direttore dell'Osservatorio, le quali egli lodevolmente disimpegnò. Tuttavia ebbe il tempo e l'abilità, a prezzo di grandi fatiche e superando grandi difficoltà d'istituire sul monte Cuccio una Stazione astronomica ausiliaria a mille metri sul mare, dove egli iniziò con buon successo degli studi sull'aspetto fisico dei pianeti. Per quanto riguarda nel complesso la sua attività scientifica, puossi ripetere quant'ebbe a dire la Commissione giudicatrice del 1891:

«I numerosi scritti presentati dal dott. Zona si riferiscono a molti e diversi argomenti ed attestano una varietà di studi che in qualche caso forse ha nociuto alla profondità. Trascegliendo fra essi quelli di argomento astronomico, sono degne di menzione alcune osservazioni sue di pianeti e di comete, osservazioni rispetto a quest'ultime così di posizione come spettroscopiche, le osservazioni sue di latitudine al Cerchio meridiano e al primo verticale, la scoperta di una cometa fatta il 15 novembre 1890, le osservazioni differenziali di stelle intraprese al Cerchio meridiano per soddisfare a una domanda del professore Auwers, la determinazione delle orbite di Ismene, della cometa 1881 VI, della cometa Sawerthal. Veramente il lavoro della latitudine di Palermo al Circolo meridiano lascia qualche cosa a desiderare; ma la scoperta di una nuova cometa assicura al dottore Zona onorevole fama presso gli esteri, ed i lavori sulle posizioni delle stelline di Auwers e sulla latitudine di Palermo con passaggi di stelle pel primo verticale dimostrano che coll'esercizio della professione il dott. Zona ha acquistato anche quella accuratezza di forma e quella prudente circospezione di conclusioni che non devono giammai mancare nei lavori astronomici».

    Malgrado che nella produzione scientifica del prof. Zona non s'incontri sempre tutta la desiderabile accuratezza, pure, avendo riguardo alla sua lunga pratica nell'insegnamento astronomico universitario, al suo ingegno, al suo zelo scientifico ed ai servigi da lui prestati come faciente funzione di direttore dell'Osservatorio di Palermo, l'attuale Commissione è indotta a riconoscergli l'idoneità per il posto a cui aspira.


    6. Porro Francesco – Laureato in Fisica a Pavia nel 1882, fu assistente all'Osservatorio di Milano dal gennaio 1883 al gennaio 1886, ottenne per concorso nel 1886 il posto di astronomo aggiunto al R. Osservatorio di Torino, che tuttora ricopre, congiungendovi l'incarico di direttore dell'Osservatorio stesso fino dall'86, e l'incarico di dare le lezioni di Astronomia nella R. Università di Torino dal 1887 a tutt'oggi, nella quale materia aveva conseguito nel 1886 la libera docenza per titoli. Egli si presenta a questo concorso con 51 pubblicazioni delle quali 46 di argomenti astronomici vari.

    Al concorso per professore straordinario di Astronomia nell'Università di Torino, il prof. Porro fu dichiarato eleggibile con 43 punti di merito. Dopo quell'epoca continuò egli con rara costanza a dare saggi della sua molta ed utile operosità scientifica, come ne fanno fede i tredici numeri aggiunti all'elenco delle pubblicazioni presentate nell'altro concorso; come del suo valore scientifico e del suo zelo nell'insegnamento e nella direzione della specola, fa fede l'attestazione rilasciatagli dal collegio dei professori ordinari della Facoltà di scienze dell'Università di Torino. Le sue osservazioni numerose ed accurate di comete, di pianeti, di stelle variabili, di eclissi lunari e solari, le osservazioni di latitudine, di longitudine, di azimut ed i relativi calcoli, le pubblicazioni varie, fra le quali, ultima, la versione dell'eccellente trattatello dell'Airy «Gravitation», l'insegnamento astronomico ch'egli dà nell'Università di Torino, dimostrano che il Porro, in età ancora giovanile, è buon astronomo osservatore e calcolatore, dotato di soda coltura matematica ed astronomica e animato da zelo scientifico operoso e perseverante non ordinario. Qualche affermazione azzardata e qualche inesattezza che qua e là s'incontrano in taluni suoi scritti non infirmano però i risultati e sono dovuti forse alla fretta della composizione.

    Le prove di utile operosità e di zelo scientifico date dal Porro come astronomo e faciente funzione di direttore dell'Osservatorio di Torino e come incaricato dell'insegnamento astronomico in quella Università inducono la Commissione a ritenerlo idoneo al posto al quale concorre.


    7. Nobile Arminio 8 – Entrato come allievo al R. Osservatorio di Capodimonte, fu nominato assistente all'Osservatorio stesso nel 1864, astronomo aggiunto nel 1878 e secondo astronomo nel 1889, il quale uffizio egli ricopre tuttora: ha dunque una carriera astronomica di oltre 29 anni. Vinse nel 1879 il concorso al posto di professore straordinario di Geodesia nell'Università di Roma; insegna Geodesia alla scuola di applicazione per gli ingegneri in Napoli fino dal 1886: prima come incaricato poi come professore straordinario nominato nel 1891 in virtù dell'art. 69 della legge Casati. Dal 1886 al 1889 sostenne anche l'incarico di dare due corsi di Astronomia in luogo del De Gasparis infermo, e nel 1891 quello di dare l'insegnamento della Meccanica celeste in sostituzione del Battaglini. Egli è socio corrispondente della R. Accademia dei Lincei; socio ordinario residente della Società Reale di Napoli e dell'Accademia Pontaniana.

    Egli si è distinto già da molti anni per la instancabile sua operosità attestata da numerose (29) e svariate pubblicazioni e soprattutto, per essere stato il primo a segnalare il fatto, come risultante dalle osservazioni, delle apparenti variazioni a corto periodo, nei valori della latitudine. Sono principalmente meritevoli di considerazione le molteplici ed estese memorie contenenti i risultamenti delle sue osservazioni di distanze zenitali eseguite al circolo meridiano di Reichenbach, nell'Osservatorio di Capodimonte. È pure merito del prof. Nobile di avere diretto la trasformazione dell'antico circolo meridiano di Reichenbach, che è diventato in tal modo uno dei migliori strumenti di quell'Osservatorio.

    Sventuramente nelle pubblicazioni di questo appassionato e zelante cultore dell'Astronomia, fa spesso difetto la forma della esposizione che sembra ordinariamente poco meditata e riesce quindi disordinata e talvolta anche tale da meritargli severe critiche. Ma benché facciano danno al professor Nobile la mancanza di chiarezza e di metodo e qualche errore che si riscontra nei suoi lavori scientifici, la Commissione riconosce in questo candidato molto ingegno, grandissimo zelo scientifico, moltissima operosità, molta dottrina, molta pratica ed abilità nell'insegnamento; perciò lo ritiene idoneo a coprire la cattedra attualmente posta a concorso.


    8. Rajna Michele 9 – Terzo astronomo all'Osservatorio di Milano fino dal 1878, egli è anche libero docente per titoli in Geodesia ed Astronomia fino dal 27 maggio 1894.

    I lavori presentati a questo concorso dal dott. Rajna non sono molto numerosi (9), sia perché la sua carriera scientifica è ancora breve, sia perché, riguardo a pubblicazioni, egli ha sempre obbedito alla massima di Gauss: Pauca sed matura. Qualunque di tali lavori si voglia esaminare, vi si scorgerà una tendenza ad approfondire tutto ciò che non è ben noto, a rischiare ciò che appare dubbio o confuso, a non lasciare nulla d'intentato perché il risultato sia il più perfetto che si possa avere, e il meglio dimostrato. Sotto questo riguardo della perfezione il Rajna non cede ad alcuno dei concorrenti, e parecchi di molto ne sorpassa.

    Perciò malgrado i suoi studi non comprendano gran varietà di materie e che i suoi titoli come insegnante si riducano ad avere ottenuto di professare la Geodesia e l'Astronomia come libero insegnante, devesi ravvisare in lui un merito scientifico eccezionale ed è permesso di concepire sul suo avvenire le migliori speranze. Gli argomenti dei suoi lavori sono operazioni svariatissime di astronogeodetica, le eclissi solari e lunari, e le relazioni della fisica solare col magnetismo terrestre.

    La Commissione, considerando la eccellenza dei lavori finora compiuti [<1663-1664>] dal Rajna, ritiene questo candidato idoneo al posto cui esso aspira.


    I concetti espressi in questa rassegna dei titoli e dei meriti dei singoli concorrenti sono epilogati nei risultati delle votazioni.

    La votazione segreta per e per no sulla eleggibilità di ciascun candidato diede il risultato:

Eleggibili.

    La votazione a voti palesi per la graduazione dei candidati dichiarati eleggibili, ha avuto per risultato il seguente ordine:

  1. Celoria Giovanni con cinque ;
  2. Abetti Antonio con tre ;
  3. Millosevich Elia con cinque ;
  4. Angelitti Filippo con tre ;
  5. Rajna Michele con tre ;
  6. Porro Francesco con cinque ;
  7. Zona Temistocle con quattro ;
  8. Nobile Arminio con cinque .

    Nella votazione per attribuire a ciascun candidato i punti di merito relativo sopra cinquanta punti, ottennero:

  1. Celoria Giovanni, punti 50 (cinquanta);
  2. Abetti Antonio, punti 48 (quarantotto);
  3. Millosevich Elia, punti 48 (quarantotto);
  4. Angelitti Filippo, punti 41 (quarantuno);
  5. Rajna Michele, punti 41 (quarantuno);
  6. Porro Francesco, punti 41 (quarantuno);
  7. Zona Temistocle, punti 41 (quarantuno);
  8. Nobile Arminio, punti 41 (quarantuno).

    Nella votazione rispetto ai signori Zona e Nobili il prof. Fergola si è astenuto.

    La Commissione poi dichiara:

  1. Che l'assegnazione dei punti di merito ai sigg. Celoria, Abetti e Millosevich è stata fatta ad unanimità.
  2. Che a coprire il posto di professore ordinario di astronomia nell'Istituto di studi superiori in Firenze essa propone il prof. Giovanni Celoria.
  3. Che, pur dando ai due concorrenti Abetti e Millosevich lo stesso numero di punti di merito relativo, essa intese di esprimere una piccola differenza a favore dell'Abetti, tenendo anche conto dell'anzianità, attribuendo a questo candidato nella graduatoria posto precedente;
  4. Che se mai il prof. Celoria non avesse ad andare a coprire il posto attualmente messo a concorso, essa intende di proporre fino da ora per il posto medesimo e senza bisogno di ulteriore concorso, il prof. Antonio Abetti;
  5. Che se anche l'Abetti non potesse, per un motivo qualunque, andare a Firenze, essa giudica che, senza bisogno di ulteriore concorso, la nomina possa cadere sul prof. Elia Millosevich.

Roma, 24 ottobre 1893.

La Commissione:
G. Schiaparelli, presidente.
E. Fergola.
Pietro Tacchini.
Annibale Riccò.
Giuseppe Lorenzoni, segretario.

    Noi sottoscritti, coll'apporre le nostre firme alla relazione della Commissione, dichiariamo di associarci completamente e senza riserve a quelle conclusioni di essa relazione che riguardano i signori Celoria, Abetti e Millosevich, ai quali è stato assegnato il primo, il secondo ed il terzo luogo rispettivamente.

    Rispetto agli altri cinque concorrenti, Angelitti, Rajna, Porro, Zona e Nobile, il numero dei punti assegnati dalla maggioranza dei Commissari tenderebbe a designarli tutti e cinque come di uguale merito: cosa che crediamo contraria alla verità e ad ogni modo è in contraddizione con l'insieme dei giudizi anteriormente approvati e consegnati nei processi verbali.

    Noi siamo persuasi che, per i tre primi degli accennati cinque concorrenti, il numero dei punti assegnati (41) non renda giustizia adeguata al loro merito.

    Dichiariamo pertanto che non possiamo associarci a questa parte delle deliberazioni della Commissione.

G. Schiaparelli.
E. Fergola.

Osservazioni del Consiglio Superiore di Pubblica Istruzione.

    Il Consiglio ha osservato che la Commissione esaminatrice ha proceduto in perfetta regola per quanto si riferisce alle votazioni di eleggibilità, di classificazione e di assegnazione dei punti di merito dei concorrenti Celoria, Abetti e Millosevich, dei quali il primo è rimasto vincitore del concorso.

    Ma quanto agli altri cinque concorrenti il Consiglio ha osservato che il procedimento della Commissione non può dirsi regolare, perché nato dissenso tra i Commissari, due di essi volevano che la graduazione di merito per i detti candidati procedesse in ordine decrescente, gli altri tre volevano che a tutti fossero dati 41 punti di merito, come di fatti furono dati; la qual cosa, come fu osservato dai due membri della minoranza, e come ha ritenuto anche il Consiglio, è contraddittoria all'insieme dei giudizi anteriormente approvati.

    Ciò ha indotto il Consiglio a proporre al Ministero di annullare il concorso nella parte che riguarda i cinque concorrenti Angelitti, Rajna, Zona, Porro, Nobile, e di accettare integralmente ed approvare la parte che si riferisce ai tre candidati Celoria, Abetti e Millosevich, la quale basta ad assicurare il buon esito del concorso medesimo.

Il Vice-Presidente
L. Cremona.



1 "Concorsi. Ministero della Istruzione Pubblica. Relazione della Commissione esaminatrice del concorso alla Cattedra di Astronomia nel R. Istituto di Studi superiori di Firenze (per ordinario)", Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 96 (Roma, 23/4/1894), pp. 1661-1664 Link esterno Au.G.U.Sto. (pdf).

I nomi dei candidati sono stati qui posti in parte grassetto, per separare meglio le valutazioni della commissione. Sono stati corretti alcuni ovvi refusi. Pochi a capo sono stati eliminati, per dare maggiore continuità alla lettura, o aggiunti, per separare meglio gli argomenti.

2 Su Millosevich (1848-1919) Link esterno DBI e Astronomi in Italia.

3 Su Angelitti (1856-1931) Link esterno DBI e Astronomi in Italia.

4 Poche notizie su Brioschi (1782-1833) in Link esterno Treccani.it. È ora più agevole ragionare sul suo contributo, grazie alla digitalizzazione dei Comentarj astronomici della Specola Reale di Napoli, vol. 1 (Napoli, Tipografia nella Pietà de' Turchini, 1824-1826) Link esterno Google libri (per Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III a Napoli).

5 Su Celoria (1842-1920) Link esterno DBI, Astronomi in Italia e Senato della Repubblica.

6 Su Abetti (1846-1928) Link esterno DBI e Astronomi in Italia.

7 Su Zona (1848-1910) Link esterno Astronomi in Italia.

8 Su Nobile (1838-1897) Link esterno DBI e Astronomi in Italia.

9 Su Rajna (1854-1920) Link esterno Treccani.it e Astronomi in Italia.



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