Urania Ligustica

Astronomia versus Astrofisica

Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia

Concorso per professore straordinario di astronomia (1898) 1

Astronomia vs Astrofisica


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CONCORSI
MINISTERO DELLA ISTRUZIONE PUBBLICA
Relazione della Commissione esaminatrice del concorso per professore straordinario di astronomia nella R. Università di Torino


    I candidati ammessi al concorso pel posto di professore straordinario di astronomia nella R. Università di Torino furono tre, e cioè i signori dott. Filippo Angelitti, dott. Francesco Porro, dott. Temistocle Zona.

    La Commissione incaricata di esaminare i titoli dei diversi candidati, ebbe tosto a notare ed a constatare che il candidato dott. Temistocle Zona, pur dicendo esplicitamente nella sua domanda di ammissione al concorso che avrebbe in seguito presentati i titoli e pubblicazioni, non presentò di fatto né gli uni né le altre, sebbene dal Ministero direttamente sollecitato. La Commissione, considerato l'art. 68 del R. decreto 26 ottobre 1890, n. 7737 (serie 3ª) il quale prescrive che essa, costituitasi, procederà all'esame dei titoli dei concorrenti e deciderà del merito loro, deliberò di non prendere in considerazione la domanda. Posteriormente a questa deliberazione il dott. Temistocle Zona, con un telegramma del 13 ottobre 1896, comunicato dal Ministero alla Commissione con lettera in data 14 ottobre 1896, ritirò la sua domanda di ammissione al concorso.2

    Dall'esame dei titoli e delle pubblicazioni degli altri due candidati, la Commissione poté invece rispetto a ciascuno di essi desumere le notizie e formulare i giudizi che seguono.

    Dott. Filippo Angelitti.3 – Laureato con lode in matematiche pure, egli entrò nel 1878 come calcolatore all'Osservatorio di Capodimonte, e dal 1885 a tutt'oggi egli è assistente nell'Osservatorio medesimo. Dal 1886 a tutto l'anno scolastico 1892-93, fu anche professore di matematiche nelle scuole tecniche municipali di Napoli; dallo scorcio del 1893 in poi insegna matematiche nel liceo Cirillo di Napoli.

    Nel 1886 presentatosi al concorso per il posto di professore straordinario di astronomia della R. Università di Catania, vi ottenne l'eliggibilità; nel 1893 concorse alla cattedra di professore ordinario di astronomia nel R. Istituto di studi superiori in Firenze, fu dichiarato eleggibile con 41 punti di merito su 50, ma quel concorso, per la parte che riguarda lui ed altri candidati, senza demerito però di alcuno di essi, venne annullato dietro proposta del Consiglio superiore di istruzione pubblica; con decreto ministeriale del 22 dicembre 1893 ottenne per titoli la libera docenza in astronomia presso la R. Università di Napoli.

    All'attuale concorso egli si presenta con 47 lavori a stampa, 17 dei quali astronomici, gli altri di magnetismo terrestre e di meteorologia. È notevole e degna di lode anzitutto la sua non comune attività; malgrado sia costretto ad insegnare matematiche in scuole secondarie, egli trova tempo per fare osservazioni e lavori di vero merito scientifico.

    Fra i 47 lavori da lui presentati, 41 furono pubblicati prima dell'ottobre 1893, e sovr'essi già esiste un giudizio pronunziato dalla Commissione esaminatrice del concorso alla cattedra di astronomia nel R. Istituto di studi superiori in Firenze. La Commissione attuale approva e fa suo quel giudizio. Le 41 pubblicazioni in discorso, le 15 soprattutto fra esse che hanno carattere puramente astronomico, mostrano essere l'Angelitti non solo fornito di larga coltura matematica, ma ancora essere egli sovrattutto acuto e diligente astronomo, osservatore e calcolatore; le due pubblicazioni qui intitolate:

  1. «Sulle declinazioni osservate nel 1821 da Carlo Brioschi 4 col circolo ripetitore di Reichembach all'Osservatorio di Capodimonte»;

  2. «La nuova determinazione della latitudine di Capodimonte [<1817-1818>] mediante i passaggi di alcune stelle al primo verticale osservati nell'anno 1889»,

sono importanti e degne di nota speciale. In esse l'autore mostra una grande sicurezza ed estensione di cognizioni astronomiche e ad un tempo pratica dell'uso degli strumenti per le più minute e delicate ricerche nell'astronomia di posizione.

    I sei lavori pubblicati dall'Angelitti dopo il 1893 confermano ed avvalorano le lodevoli doti dell'autore già messe in luce dai lavori anteriori. Fra i medesimi è degna di nota la Memoria «Sui triangoli sferici considerati nella loro massima generalità» ed è poi di speciale menzione degna l'altra memoria di maggior mole intitolata «Distanze zenitali circummeridiane del sole osservate nell'anno 1821 dall'astronomo Carlo Brioschi» per i risultamenti riassunti dall'autore nel cap. terzo e riguardanti le correzioni degli elementi del piano dell'orbita solare, della latitudine assunta e della costante principale della rifrazione.

    Dott. Francesco Porro. – Laureato in fisica a Pavia nel 1882, fu dal gennaio del 1883 al gennaio 1886 assistente all'Osservatorio Reale di Milano; nel 1886 ottenne per concorso il posto d'astronomo aggiunto al R. Osservatorio di Torino, posto che tuttora occupa; nell'anno stesso conseguì per titoli la libera docenza in astronomia presso la R. Università di Torino. Al posto di astronomo aggiunto al R. Osservatorio di Torino congiunge fin dall'anno 1886 l'incarico di direttore dell'Osservatorio stesso, e fin dal 1887 quello di dare le lezioni di astronomia nella R. Università torinese. Nel 1891 concorse al posto di professore straordinario di astronomia in Torino, e vi ottenne l'eleggibilità con 43 punti di merito su 50; nel 1893 si presentò al concorso per la cattedra di professore ordinario di astronomia in Firenze, e fu dichiarato eleggibile con 41 punti di merito su 50, ma quel concorso per la parte che riguarda lui ed altri candidati venne, come già più sopra si disse, annullato, senza demerito per altro dei concorrenti, in seguito a proposta del Consiglio superiore di P. I.

    Al concorso attuale il Porro si presenta con 21 pubblicazioni, tutte, 3 sole eccettuate, di indole strettamente astronomica; 16 di esse sono anteriori all'ottobre del 1893, 5 sono alla data stessa posteriori.

    Sulle pubblicazioni anteriori all'ottobre del 1893 già esiste fra altri il giudizio pronunciato dalla Commissione esaminatrice pel concorso alla cattedra di astronomia in Firenze, giudizio che la Commissione attuale fa suo e qui ripete. Quelle pubblicazioni attestano essere il Porro un buon astronomo osservatore e calcolatore, dotato di soda coltura matematica ed astronomica, animato da zelo scientifico non ordinario, operoso e perseverante.

    Le pubblicazioni posteriori all'ottobre del 1893 d'assai avvalorano le lodevoli doti dell'autore, già messe in luce dalle pubblicazioni anteriori. Sopra due fra esse la Commissione trova di doversi soffermare e sono:

  1. «L'astronomia sferica elementarmente esposta»;

  2. «Le osservazioni di stelle variabili eseguite a Torino ed a Superga».

    La prima sotto più di un punto di vista è pubblicazione lodevole; in alcune parti contiene utili novità e notizie che in pubblicazioni analoghe ed anche di maggior mole sogliono mancare; mostra le attitudini del candidato all'insegnamento, la sua coltura astronomica vasta e soda.

    La seconda in quanto contiene osservazioni di variabili estese a 77 stelle diverse, proseguite dal 1889 in poi senza interruzione, eseguite dapprima a Torino poi a Superga in apposita stazione succursale, con strumento fatto dietro indicazioni e criteri propri dell'autore, costituisce per questo un titolo pregevolissimo. È un lavoro che da un lato rivela iniziativa, attitudine a perseverare in una determinata indagine, a dare a questa una qualche impronta originale; è un lavoro che d'altro lato, richiesto avendo l'impianto a Superga di una stazione apposita e la ricerca non sempre facile dei mezzi a ciò necessarii, mostra attitudini amministrative e di organizzazione preziose specialmente in chi deve dirigere un osservatorio destinato a trasformarsi.

    Il dott. Porro sa accoppiare la sua attività di astronomo osservaatore e calcolatore con quelle lodevoli di insegnante e di direttore d'osservatorio. Delle sue attitudini come insegnante fanno fede le lezioni stampate, le dichiarazioni della facoltà matematica di Torino; delle sue attitudini come direttore di osservatorio [fanno] attestato i lavori eseguiti in questi anni alla specola di Torino sotto la sua direzione e sotto il suo impulso.

    La Commissione persuasa dei concetti e dei giudizii espressi nella appena scritta rassegna dei titoli e dei meriti dei singoli candidati, passò a questo punto de' suoi lavori alla prescritta votazione segreta per e per no sulla eleggibilità dei candidati stessi. La votazione diede il seguente risultato:

eleggibili

    La Commissione passando ora come prescrivono i regolamenti alla votazione a voti palesi per la graduazione dei candidati dichiarati eleggibili, rimase lungamente dubbiosa a quale fra essi dovesse assegnare la precedenza per quanto riguarda i meriti scientifici, ma considerando che il candidato oltreché insegnare astronomia nella R. Università di Torino deve anche dirigere quell'osservatorio che il Porro di fatto già da nove anni lodevolmente dirige, la Commissione a voti unanimi così graduò i candidati:

  1. Dott. Francesco Porro.
  2. Dott. Filippo Angelitti.

    Da ultimo la Commissione passando a voti palesi ad attribuire a ciascun candidato i punti di merito relativo, attribuì sopra cinquanta punti:

Roma, li 15 ottobre 1896.

La Commissione
G. Schiaparelli, Presidente.
G. Lorenzoni.
P. Tacchini.
A. Riccò.
G. Celoria, Relatore.



1 "Concorsi. Ministero della Istruzione Pubblica. Relazione della Commissione esaminatrice del concorso per professore straordinario di astronomia nella R. Università di Torino", Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 115 (Roma, 17/5/1898), pp. 1817-1818 Link esterno Au.G.U.Sto. (pdf).

Il testo risulta identico a quanto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 123/1897, pp. 2454-2456 Link esterno Au.G.U.Sto. (pdf).

2 Su Zona (1848-1910) Link esterno Astronomi in Italia.

3 Su Angelitti (1856-1931) Link esterno DBI e Astronomi in Italia. Il grassetto è aggiunto qui e più avanti per separare meglio le valutazioni della commissione.

4 Poche notizie su Brioschi (1782-1833) in Link esterno Treccani.it. È ora più agevole ragionare sul suo contributo, grazie alla digitalizzazione dei Comentarj astronomici della Specola Reale di Napoli, vol. 1 (Napoli, Tipografia nella Pietà de' Turchini, 1824-1826) Link esterno Google libri (per Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III a Napoli).



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