Delizie in villaFrancesco BianchiniEpistolario con Eustachio e Gabriele ManfrediBianchini a E. Manfredi – 18 Marzo 1705 1 |
1705. 18. Marzo Ill.mo Sig.re Sig.e P.ne Col.o Ho rubato un poco di tempo a fine di poterle trasmettere ricopiata quella breve storia, che due mesi sono io composi per privato comando di un Personaggio,2 che voleva essere informato de' fatti del Computo Pasquale de' secoli passati, per valersene in una funzione pubblica. Stavo per trasmetterle l'originale; ma conoscendolo difficoltoso ad essere inteso per la trasposizione e inserzione ch'io avevo fatte in diversi luoghi nel comporlo, ho giudicato meglio ritardare qualche giorno per poterlo ricopiare. La prego a riserbare questa copia che le trasmetto perché l'originale che mi resta non può essere inteso se non da me; e se mai mi occorresse di valermi per qualche altro accidente di queste riflessioni averei caro di poterle rileggere prontamente su questa copia che le trasmetto. Se mai volesse indicare alcuna di quelle cose, che io dispongo nella medesima istoria, la prego dirla con altre parole acciò non paja, che di una picciola fatica fatta per quel Personaggio io abbia avuta ambizione di trasmetterla costì per essere citata. Benché son certo, che se mai le occorresse indicare le notizie ivi ordinate (che alla di lei erudizione è superfluo) potrà molto più fondatamente avanzarle su le citazioni de' gli Autori che ho aggiunto in margine. Non mi scorderò darle licenze nella Congregazione dell'Indice a suo tempo,3 e umilmente me le ricordo di V.S. Ill.ma Dev.mo Obbl.mo Serv.r V.o Roma li 18 marzo / 1705 |
1 Mercato antiquario. Lettera inedita autografa, qui trascritta integralmente per la prima volta; il verso è bianco. Sono stati aggiornati gli accenti e sono state sciolte le abbreviazioni non onorifiche.
Il destinatario non è indicato, ma l'identificazione pare certa: la data della lettera e i termini ivi usati permettono di identificarlo univocamente in Eustachio Manfredi. Si veda, infatti, il manoscritto così descritto dall'astronomo bolognese: "Copia di scrittura mandatami da Mons. Bianchini con sua lettera dì 18 Marzo 1705 da Roma e da lui composta per un’istruzione di un Personaggio intorno i cieli praticati anticamente nella chiesa per la Pasqua. Corrette in due luoghi verso il fine secondo l’indicatomi da Mons. Suddetto con altra lettera d'egli 8 Aprile 1705. Paschalis computi ab Ecclesia in Festis resurgetis. Brevis Historia". Bologna, Università degli Studi, Dipartimento di Fisica e Astronomia Archivio storico, Busta 8, Fascicolo 3, Sottofascicolo 3 Lettere (collegamenti esistenti il 13 dicembre 2016).
Una pagina più recente, ma di pari contenuto, è Archivio storico (esistente il 13 dicembre 2016).
La lettera faceva quindi parte dell'archivio della specola bolognese: deve essere stata dispersa ab antiquo.
Cfr. E. Baiada, Le carte settecentesche dell'archivio dell'Istituto di Astronomia dell'Università di Bologna, tesi di laurea, relatore A. Braccesi (Università di Bologna, anno accademico 1976-77), pp. 71, 154.
2 Il committente di Bianchini rimane per ora non identificato.
3 In merito alla Congregazione dell'Indice dei libri proibiti, si può partire da Wikipedia.
Un testo di riferimento è costituito dagli atti del convegno, svoltosi a Roma il 22 gennaio 1998: L'apertura degli archivi del Sant'Uffizio romano
(Roma, Accademia nazionale dei Lincei, 1998) Eurit; scheda bibliografica OPAC SBN.
Il ruolo di Bianchini è esaminato in: M. Cavarzere, La prassi della censura nell'Italia del Seicento. Tra repressione e mediazione (Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2011) Edizioni di Storia e Letteratura; scheda bibliografica OPAC SBN.