Delizie in villaParis Maria SalvagoEpistolario con Francesco BianchiniSalvago a Bianchini – 11 Maggio 1715 1 |
Ill.mo e Rev.mo Sig.r S.r e Prone Col.mo L'ordinario trascorso inviai a V.S. Ill.ma le osservazioni dell'ecclisse fatte nella nostra casa di Carbonara. Hora aggiongo nell'alligata cartuccia quelle del S.r abbate Barabbino, in cui troverà quasi tutte le fasi; per haver havuto manes impedimenti e distrattioni di persone forestiere, osserverà che vi passa ne' tempi un divario di 11s essendosi noi regolati con la meridiana non essendosi potuto per i tempi contrarij fissarlo con le corrispondenti; et havendole egli ricavate da un'altezza del Sole, e d'Arturo. Comunque sia mi pare che il S.r Manfredi possa rimaner ben soddisfatto, e contento delle sue fatiche. Pregai V.S. Ill.ma a favorirmi d'una descrittione più minuta del micrometro con il filo mobile, e sopra tutto dell'indice che mostra al di sopra le minutie, et la picola lastra verticale in cui sono notate le minutie sia immobile al di sopra della cassetta che cuopre il micrometro, et all'[...] l'indice al quadro mobile inferiore. Di gratia mi condoni questo nuovo incomodo, al quale ne aggiongo un altro, et è di farmi comprare la sua Istoria Universale,2 che mi fu mostrata l'altro hieri dal P. Aurelio Capuccino a cui V.S. Ill.ma ne diede un esemplare quando fu a Roma, perché havendone letto qualche [...] del principio mi ha svegliato la curiosità di leggerla tutta. Stiamo attendendo con impatienza le sue osservazioni. E senza più mi ratifico col dovuto ossequio, dopo di haverle reso quelli del S.r abbate Barabbino che ha il suo osservatorio tanto ben fornito quanto il mio, ed in più una somma esatezza nelle materie astronomiche, come V.S. Ill.ma havrà potuto ricavare nei pochi momenti, che abbiamo [avuto] l'honor di goderla e servirla. Nella lettera che si è smarrita le dimandavo con qual lente, e di qual fuoco si serve per il nuovo vetro di 90 palmi romani, e con quante oncie di apertura è il diaframma sopra l'obbiettivo che suppongo perfetto. Di V.S. Ill.ma e Rev.ma Genova li 11 Maggio 1715
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Osservazione dell'eclisse solare del 1715 a 3 Maggio con la carta tesa nel foco di un vetro di piedi 15 ½ dove erano sei circoli concentrici, et equidistanti; ma per la difficoltà di ritenere l'imagine del Sole nel suo circolo, si sono solamente segnati i minuti, quando era indubitatamente compita la fase, e poi da alcune altezze del Sole, e di Arturo, si è trovata la correttione addizionale per ridurre le sottonotate hore, al tempo vero a mezza notte.4
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1715 a 3 Maggio. Osservazione dell'eclisse del Sole fatta in Carbonara sopra una carta tesa nel fuoco d'un obbiettivo di piedi 17 misura di Parigi.. Tempo vero dopo mezza notte
La maggior quantità dell'ecclisse, per quanto hanno permesso le nuvole si è giudicata di deti 9 1/3. |
1 Lettera inedita autografa, qui trascritta integralmente per la prima volta. Le parole dalla trascrizione incerta sono in rosso; quelle non trascritte, perché non ancora comprese, sono individuate da [...].
Roma, Biblioteca Vallicelliana, Fondo Bianchini; si vedano le note all'inizio di Epistolario con Francesco Bianchini.
Ms. U. 18, carta 1596r (numerazione moderna 222); all'angolo esterno, in grafia più antica, 2... La lettera è autografa, a parte la data "1715. XI Maggio" ripetuta in alto a sinistra. La carta 1596v è bianca.
La lettera è stata catalogata in: E. Celani, "L'Epistolario di monsignor Francesco Bianchini, veronese. Memoria ed indici", Archivio Veneto, 36 (Venezia, Stabilimento Tipografico Fratelli Visentini, 1888), pp. 365-366 Archive.
2 La istoria universale (Roma, 1697). Sul margine sinistro del foglio è appuntata una "B".
3 Assenti le numerazioni antiche (numerazione moderna 223); carta di minor formato. Senza firma.
4 La correzione riportata in tabella è pari a +48s.
5 Carta 1597r (numerazione moderna 224); all'angolo esterno, in grafia più antica, 273. Anch'essa senza firma, ma la grafia è del Salvago; la lettera esplicita che questo foglio era stato inviato separatamente a Bianchini.