Urania Ligustica

Delizie in villa

Paris Maria Salvago

Epistolario con Francesco Bianchini

Salvago a Bianchini – 17 Ottobre 1716 1

Delizie in villa


Indicatore di completezza



Ill.mo e Rev.mo Sig.r Sig.r e Prone Col.o

Non resi l'ordinario passato le grazie che doveva a V.S. Ill.ma per la parte che mi fece nella benigna sua [del] 3 corrente delle sue preziose osservazioni fatte per il corso di un anno intiero intorno alla Lira, e Capretta d'Enioco, 2 mentre mi riserbai di compire a questo gran favore dopo di haver comunicato al R.do Barabbino secondo la sua permissione la sua lettera, che mette sotto gli occhi il grande ingegno, et habilità che V.S. Ill.ma adopera nel promovere al più alto segno la regia, e nobilissima scienza dell'astronomia. Col S.r abbate habbiamo ammirato la di lei industria, e costanza in cominciare, proseguire, e perfezionare sì grande osservazione che fu desiderio di un de' maggiori astronomi del secolo antecedente, e che in qualche minima parte è stata tentata in Inghilterra, in Parigi, qualche poco in Bologna, ma non nel modo che V.S. Ill.ma ha saputo imaginare e metter in pratica, per terminare un sì longo lavoro, che sarà d'eterna gloria al suo nome, con invidia degli oltremontani. Ce ne ralegriamo con V.S. Ill.ma promettendoci che la sua gran bontà ci farà partecipi anche delle particolarità, e misure più esatte, per intender a fondo la progressione del moto, e del suo ritorno. Siamo curiosi di sapere se V.S. Ill.ma habbia osservato la variazione nel Polo durante il tempo di questa osservazione mentre tanto a buona [...] memoria del S.r Cassini, come altri astronomi vi han osservate delle varietà, che non sappiamo se vadano con qualche regola. L'abbate Barabbino crede che la suddetta osservazione faccia cadere a terra il sistema ticonico, ma io me ne rimetterò al sentimento di V.S. Ill.ma 3 alla quale rendendo nuovamente infinite grazie, non posso terminare senza dirle che anche questa [...] ho voluto nuovamente intendere dal S.r Degolla, il metodo che V.S. Ill.ma ha tenuto di situare il suo vetro, con i due oculari armati di micrometri, con l'ingegno di farli discostare, o appressare secondo il bisogno, e le bacio le mani.

Di V.S. Ill.ma e Rev.ma

Sospiro qualche nuova del S.r Manfredi.

Genova li 17 Ottobre 1716
Dev.o et Hum.mo S.r Vero
Paris M.a Salvago





1 Lettera inedita autografa, qui trascritta integralmente per la prima volta. Le parole dalla trascrizione incerta sono in rosso; quelle non trascritte, perché non ancora comprese, sono individuate da [...].

Roma, Biblioteca Vallicelliana, Fondo Bianchini; si vedano le note all'inizio di Epistolario con Francesco Bianchini.

Ms. U. 18, carta 1611r (numerazione moderna 238); all'angolo esterno, in grafia più antica, il n. 322. La lettera è autografa del Salvago, a parte la data "1716. 17. 8bre" trascritta in alto. Al verso la carta è bianca. La carta successiva (1612r, moderna 239, all'angolo 325) è stata utilizzata per alcuni calcoli, scritti in una grafia diversa.

La lettera è stata catalogata in: E. Celani, "L'Epistolario di monsignor Francesco Bianchini, veronese. Memoria ed indici", Archivio Veneto, 36 (Venezia, Stabilimento Tipografico Fratelli Visentini, 1888), pp. 365-366 Link esterno Archive.

2 Antico nome della costellazione dell'Auriga.

3 L'importanza di questa lettera non era sfuggita al prof. Salvatore Rotta (1926-2001), ma era rimasta inedita: S. Rotta, "Bianchini Francesco", Dizionario Bibliografico degli Italiani, vol. 10 (Roma, 1968), ad vocem, estratto. Proprio alla luce di questa lettera, Rotta è rimasto più intrigato dalla figura di Barabbino che non a Salvago; S. Rotta, comunicazione privata (1997).



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