Delizie in villa

Paris Maria Salvago

Epistolario con Francesco Bianchini

Salvago a Bianchini – 29 Aprile 1717 1

Ill.^mo e R.^mo Sig.^r Sig.^r e P.ne Col.^o

Son da due settimane che mi pervennero due lettere nella solita figura di Diplomi del nostro buon P. Laval, l'una diretta a V.S. Ill.^ma e l'altra al nostro Sig.^r Manfredi, temendo che i titoli men dovuti a Lei, et al Sig.^r Manfredi non svegliassero l'invidia d'altri Professori e sopra tutto non cagionassero soverchia spesa, mandandole con la Posta; offerendosi hora il passaggio d'un Padre Dominicano mi promette che haverà la bontà di consegnarle un mio plico, in cui sarà ancora un altro letterone per il Sig.^r Manfredi, il quale mi favorirà di riverire caramente in mio nome. Con altra occasione di passaggiero, manderò un tomo di riflessioni fatte dal medesimo Padre sopra le Refrattioni,2 scorrendolo in tanto col Sig.^r Abb. Barrabini, dal quale V.S. Ill.^ma è riverita con tutto l'ossequio.

Il Sig.^r Maraldi mi scrive con sua lettera de 5 spirante, che l'ecclisse lunare non si poté osservare esattamente per cagione delle nuvole, che a 13h54m la Luna comparve, come se fusse stata un tantino ecclissata, a 13h58m20s l'ecclisse parve principiata, a 15h16m che era il tempo presso a poco della massima ecclissi la parte oscura della Luna fu di 7 dite 16 min. in circa a 16h38m50s si giudicò la fine dell'ecclisse.3

Scrivo queste due righe da Carbonara dove venimo due giorni [or] sono per osservare l'immissione nella Luna d'una stella notata nel Lieutaud, ma passò al di sopra apparentemente della Luna, all'orlo meridionale.4 Le giornate sono belle, che andiamo godendo, ma non con quel maggior piacere, che haveressimo se havessimo la sorte di godere insieme la dotta et gentilissima conversatione di V.S. Ill.^ma alla quale mi ratifico con la maggior stima del di lei merito, e della bontà con cui mi riguarda il suo.

Di V.S. Ill.^ma R.^ma

Genova 29 Aprile 1717
Dev.^o et Hum.^mo S.^re
Paris M.^a Salvago