Urania Ligustica

Delizie in villa

Goffredo Casalis

Dizionario geografico... (1840) 1

Delizie in villa


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Sopra l'erta della regione di Carbonara, così detta da voce latina rimasta in moltissimi luoghi d'Italia (non da chaire bone aire, come dice scorrettamente in ortografia, e semplicemente in ragione etimologica l'autore della vita, facc. 69) era una chiesa, o cappella, col titolo di s. Giacomo, che nella visita apostolica del 1582 si trovò screpolata, sprovveduta di arredi, e quasi derelitta; ed appresso peggiorò tanto che appena se ne vedevano alcuni avanzi. Parve che Dio spirasse al P. Giacinto,2 ancor novizio, l'idea di rimettere il divin culto in quel luogo aspro e solingo, che sta sopra il convento di s. Nicola. Confermandosi sempre in questo santo pensiero, deliberò farvi una chiesa alla B. Vergine. Egli era povero, il luogo sembravi disadatto; e suoi religiosi non assentivano: limosina non chiedeva, né volea far chiedere: i legati e le lascite rifiutava generosamente da chi avea parenti, e ad onta di tante difficoltà, che Dio gli fece superare, avuta in dono da donna Isabella Moneglia, consorte dell'Eccellentiss. Paris Salvago, una piccola statua di marmo, rappresentante la B. Vergine col divin Figlio, portata di Sicilia a Genova, e chiara per grazie compartite nel tragitto a chi orava ad essa rivolto, fabbricò nel settembre del 1689 una cappelletta dove la ripose; ma l'anno seguente fu mestieri dilatarla perché fosse meglio proporzionata al concorso de' divoti. Ma pur alla fine il dì 23 marzo 1695 si collocò la prima pietra della chiesa, e col disegno di Antonio Maria Ricca, fu condotta prestamente a tal segno, che il 15 agosto 1696 vi si potè celebrare la prima festa. Ed appunto all'Assunzione di N. Signora è intitolata la chiesa, benché il popolo la chiami la Madonnetta; e l'altissimo scopo ch'ebbe in mira il ven. fondatore fu quello di venerarvi e pregar la Divina Madre per la conversione dei peccatori. La divozione e il concorso a questo santuario è grande benché la salita sia ripida e lunga. Entrasi in una specie di claustro, selciato con sassolini di vago disegno. La chiesa è discretamente grande; ha uno scurolo, o piuttosto una [<695-696>] cappella sotto il livello comune, dov'è la statua prodigiosa. Grand'è la pulizia di questa chiesa, e somma l'esattezza, con cui la uffiziano i PP. agostiniani scalzi. Avvi un tesoro di sacre reliquie, che solennemente si onorano in giorno determinato. Ma la brevità prefissami mi prescrive di far punto.




1 G. Casalis, Dizionario geografico storico-statistico-commerciale degli Stati di S. M. il Re di Sardegna, vol. 7 (Torino, G. Maspero librajo e Cassone e Marzorati tipografi, 1840), pp. 695-696 Link esterno Google libri (per Oxford University).

2 Marino Sanguineti (1658-1721), dal 1674 Carlo Giacinto di S. Maria.



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