Delizie in villaAgostino FransoneNobiltà di Genova (1636) 1 |
1 A. Fransone, Nobiltà di Genova (Genova, P. G. Calenzani e G. M. Farroni, 1636), tav. XXI Librairie Loeb-Larocque; scheda bibliografica OPAC SBN.
Una biografia dell'Autore è in: L. Grillo, "Agostino Fransone", Giornale degli Studiosi di Lettere, Scienze, Arti e Mestieri, n. 45 (Genova, 29 Ottobre 1870), pp. 249-251 Google libri.
La tavola è stata incisa da Jérôme David (Parigi 1605-Roma 1670); G. Milesi, Dizionario degli incisori (s.l. ma Bergamo, Minerva Italica, 1982), p. 77 OPAC SBN.
Un esemplare dell'opera di Fransone è in vendita per € 11.400, nell'autunno 2014, da parte della Libreria Antiquaria Pregliasco.
Il blasone dei Salvago è circondato dalle armi delle famiglie: Arquata, Calissano, Carbonara, Cavo, Cibo, Conforto, Dalla Chiesa, Federici, Fò, Frugoni, Magnasco, Migone, Pichenotta, Porrata, Saliceti, Scotti, Sexina (Sesino), Sisto, Strigiaporci, Vernazza, Via; sono in bianco le armi di Borcani, Nepitelli, Porci, Strigini, Stroppa. Dato che Salvago aveva un palazzo di villa in Carbonara, viene il dubbio che discenda dalla famiglia omonima, ma Ascheri (1846) sottolinea che viene dagli Streggiaporco (Strigliaporco, Strigliaporci, Strigiaporci, ecc.).
Le famiglie costituenti l'albergo sono elencate in: G. B. Spotorno, "Albergo de' Salvaghi", in Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale degli Stati di S. M. il Re di Sardegna, a cura di G. Casalis, vol. 7 (Torino, G. Maspero librajo e Cassone e Marzorati tipografi, 1840), pp. _376-377_ OPAC SBN.
Si ricorda che gli "alberghi" sono i consorzi di famiglie nati nell'ambito della riforma costituzionale del 1528; al loro scioglimento, nel 1576, le famiglie hanno ripreso l'antico nome o hanno conservato quello dell'albergo. Sull'argomento si veda ad esempio: A. Lercari
"La nobiltà civica a Genova e in Liguria dal Comune consolare alla Repubblica aristocratica", Le aristocrazie cittadine: evoluzione dei ceti dirigenti urbani nei secoli XV – XVIII, a cura di M. Zorzi, M. Fracanzani, I. Quadrio (Venezia, La musa Talia, 2009), pp. 231-233 Soprintendenza Archivistica della Liguria e OPAC SBN.