Delizie in villaAlphonse Maze-SencierLe livre des collectionneurs (1893) |
8 novembre [1675]. Au Mis de Salvago, résident de la République de Gênes, un service d'argenterie. 3,997 liv.1
1 A. Maze-Sencier, Le livre des collectionneurs (Paris, H. Laurens, 1893), p. 81 Gallica.
Salvago era a Parigi dal 1672 e il suo periodo di inviato - vale a dire, ambasciatore - straordinario stava per concludersi: cfr. Vita. Il predecessore di Salvago, il marchese Della Rovere, era stato omaggiato di un servizio d'argento dello stesso valore: Maze-Sencier (1893), p. 80. È dunque presumibile che l'entità del dono fosse legata più all'importanza dello Stato rappresentato, che alla persona dell'ambasciatore. Se ciò è vero, la Repubblica di Genova già da allora non era molto considerata dal re di Francia: l'ambasciatore d'Inghilterra e sua moglie ricevono doni per 26.770 lire; l'ambasciatore di Savoia, da 15.255 lire; il nunzio apostolico, da 10.099 lire; l'ambasciatore di Venezia, da 6.000 lire; e così via.