Delizie in villaAlessandro MazzoleniVita di monsignor Francesco Bianchini (1735) |
Ripigliato la sera l'imbarco [da Livorno], fu a Genova per li 27 [giugno 1712]; e [<46-47>] vide gli edificj sagri, e profani di quella illustre, e magnifica Città, quindi si trovò con alcuni amici suoi, fra quali ricorda il Marchese Salvago, con cui ebbe amichevole, e lungo colloquio: plurimus cum eo sermo de communibus studiis, & amicis; e trattò con quel Cavaliere con tanto più di voglia, quanto che era di tutto suo genio, cioè sincero e dotto: nobilem hunc virum reperi benignitate, sinceritate, doctrina præditum, nec magnitudine minus animi, quam claritate generis spectabilem. Nel dì 29, sagro per la festa di San Pietro, si ristorò co' Sacramenti nella nobilissima Chiesa della Nunziata,1 indi passato alla Cattedrale sentì offiziare i Chierici del Seminario, ed i Benefiziati con canto Gregoriano, e disegnò ambedue i Sogli e dell'Eminentissimo Arcivescovo Fieschi, e del Serenissimo Doge, facendone vedere la disposizione. Ricondottosi alle Galere fu alli 3 di Luglio a Marsiglia, dove ebbe favori da' Padri Laval antico suo corrispondente e Matematico, e Fulliè, quel viaggiator sì savio, che a noi ha lasciate osservazioni d'Astronomia, e di Fisica.2
1 Non è qui citata la meridiana delineata da Cassini, Maraldi e Salvago: cfr. R. Balestrieri, "Datazione e paternità delle linee meridiane genovesi", Atti XIX Congresso nazionale di storia della fisica e dell'astronomia (CNR, Como, 28-29/5/1999), pp. 129-138 SISFA (pdf).
2 A. Mazzoleni, Vita di monsignor Francesco Bianchini Veronese (Verona, Stamperia Targa, 1735), pp. 46-47 Google libri (per la Bayerische Staatsbibliothek).