Delizie in villaLudovico Antonio MuratoriRiflessioni sopra il Buon Gusto (1715) |
Sicché lo studioso dell'Astronomia, ove si volga a gli Antichi, e più ancora a i Moderni, non può quasi abbattersi, se non in eccellenti Maestri, quali oltre a i mentovati [Ticone e Galileo] sono principalmente stati Giovanni Bianchino, Luca Gaurico, Cristoforo Scheinero, Giovanni Keplero, Cristoforo Longomontano, l'Hugenio, il Riccioli, ec. Vivono ora altri chiarissimi Professori di tale Scienza, nella quale se noi dessimo tra i viventi il principato a quel celebre Ingegno Italiano, che fiorisce in Parigi [Cassini], credo che gliel daremmo coll'universale consentimento de gl'Intendenti d'Europa. Sonosi anche in Italia accresciuti, non ha molto, i comodi per lo studio Astronomico, e spezialmente in Roma per magnanima cura del Regnante Pontefice Clemente XI, e in Bologna, e in Genova. Sicché non è d'uopo qui il raccomandare, o insegnare il buon Gusto, dove oramai non si scorge chi l'abbia cattivo,1 se non è talora nell'inconsiderata [<279-280>] elezione, o ostinata riprovagione di qualche sentenza, dal che io ora prescindo. Più tosto si vuol raccomandare a i Letterati nostri il coltivare un poco più gli Astronomici studj, i quali per avventura sono da molti non assai curati, o poco apprezzati, perché non è assai intesa l'utilità, che può trarne la Repubblica tanto Letteraria, quanto civile.2 |
1 Sembra qui echeggiare l'ironia di Cartesio, Discorso sul metodo (1637): "Il buon senso è la cosa meglio distribuita nel mondo, poiché ciascuno pensa d'esserne così ben provvisto, che anche coloro che più difficilmente si accontentano di ogni altra cosa non sogliono desiderarne più di quel che ne hanno" – "Le bon sens est la chose du monde la mieux partagée: car chacun pense en être si bien pourvu, que ceux même qui sont les plus difficiles à contenter en toute autre chose, n'ont point coutume d'en désirer plus qu'ils en ont" Gallica.
2 Non vi sono differenze significative fra la seconda edizione, L. A. Muratori, Riflessioni sopra il Buon Gusto nelle Scienze e nelle Arti, vol. 2 (Colonia - ma Napoli, B. M. Renaud, 1715), pp. 166-169 OPAC SBN, e la terza, vol. 2 (Venezia, N. Pezzana, 1717), pp. 279-280 OPAC SBN e Google libri (per Biblioteca Nazionale Centrale di Roma), da cui è stato ricavato l'estratto. Nella presente trascrizione sono stati aggiornati gli accenti.
Non sembrano essere presenti riferimenti riconducibili a Salvago nella prima edizione dell'opera: Riflessioni sopra il Buon Gusto intorno le Scienze e le Arti, di Lamindo Pritanio (Venezia, L. Pavino, 1708) Google libri (per Österreichische Nationalbibliothek).
Contatti diretti tra Muratori e Salvago sono documentati da lettere del 1703 e del 1706: Epistolario con Ludovico Antonio Muratori.
La scoperta di questo riferimento a Salvago è stata subito condivisa sul web tramite Urania Ligustica, per poi essere contestualizzata in: R. Balestrieri, "L'ambiente di Paris Maria Salvago (1643-1724)", SISFA. Società Italiana degli Storici della Fisica e dell'Astronomia. Atti del XXX Congresso Nazionale. Urbino 2010 (Urbino, Argalìa Editore, 2012), a cura di R. Mantovani, pp. 109-117 .