Urania Ligustica

Delizie in villa

Francesco Podestà

Il Porto di Genova (1913)

Delizie in villa


Indicatore di completezza



Otto anni dopo e propriamente nei primi giorni del dicembre 1695, giungeva in Genova l'insigne matematico ed astronomo Gian Domenico Cassini; del cui arrivo tosto che furono conscî i Padri del Comune, ordinavano a Domenico Grimaldo, Gerolamo Doria e Gio. Francesco Raggio di sentire i di lui consigli intorno al Porto accompagnandolo a visitare il nuovo Molo ove si sarebbe recato altresì Paride Maria Salvago, distinto matematico pur esso, nel cui Palazzo in Carbonara, ov'egli aveva costruito una specola per le osservazioni astronomiche, ospitava appunto il Cassini.1





Quindi, perchè il De Verger aveva fatto sapere di non potersi muovere da Lisbona, addì 30 giugno successivo [1703] si deputano Stefano Spinola e Filippo Cattaneo ad abboccarsi col matematico Giacomo Filippo Maraldi, ospite allora, come già lo era stato il di lui zio Gian Domenico Cassini del dotto Paris Maria Salvago, e lo pregassero di voler loro indicare un buon ingegnere. E questo venne dal Maraldi additato nel signor Niquet, che rivestiva una tale carica presso il Re di Francia, ed era addetto alle fortificazioni della Provenza.2




1 F. Podestà, Il Porto di Genova. Dalle origini fino alla caduta della Repubblica Genovese (Genova, E. Spiotti, 1913; anastatica Genova, ERGA, 1969), p. 451.

2 Ibidem p. 454.

È bene dire che Cassini, Maraldi e Salvago non sono citati in: G. Faina, Ingegneria portuale genovese del Seicento (Firenze, Giunti, G. Barbèra, 1969).



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