Urania Ligustica

L'orientamento degli edifici in Liguria

Distribuzione per declinazione

Orientamenti


Risultato originale

Fig. 1 – Frequenza per declinazione astronomica


L'istogramma a barre impilate raccoglie tre serie di dati, brevemente descritte nel seguito. Ogni intervallo è pari a 2°, aperto a sinistra e chiuso a destra; ad esempio: da 0° compresi a 2° esclusi.

Gerola (1936)
39 chiese di Ravenna e dell'agro romagnolo, con qualunque orientamento, di cui 3 scartate a priori dall'analisi perché "anormali" (S. Andrea Maggiore e cappella arcivescovile di Ravenna, pieve di Santarcangelo). Misure effettuate sul campo con bussola di precisione a traguardo, correggendo per la declinazione magnetica 5° Ovest e controllando su mappe catastali alla scala 1:1000, per Ravenna, o 1:2000, per l'agro romagnolo. Azimut convertiti da Balestrieri in declinazioni con la formula citata più sotto.
→ G. Gerola, "L'orientazione delle chiese di Ravenna antica", Rivista del R. Istituto d'Archeologia e Storia dell'Arte, 5 (1936), fascicolo 3; anche in estratto.

Romano (1997)
123 chiese del Veneto, escluse 38 chiese con declinazioni all'esterno dell'intervallo -23° e +23°. Misure effettuate sul campo con teodolite, cronometro e il Sole. Le frequenze per grado sono state ricavate dalla fig. 2 a p. 726.
→ G. Romano, "Deviazioni negli orientamenti del tipo Sol Æquinoctialis", Memorie della Società Astronomica Italiana, 68 (1997), n. 3, pp. 723-729.

Balestrieri (2011)
51 chiese romaniche della Liguria, di qualunque orientamento. Misure dell'asse longitudinale, dal portale maggiore all'abside, effettuate tramite fotografie satellitari orientate. L'azimut α della chiesa a latitudine φ è stato convertito in declinazione δ con la formula: sen δ = cos α · cos φ: ciò è valido solo in prima approssimazione, dato che non si tiene conto, ad esempio, della presenza di rilievi (montagne, edifici, ecc.) sull'orizzonte.
→ Dati raccolti in una tabella di questa sezione di Urania Ligustica.

Romano (1997) ha proposto che, oltre all'allineamento sull'equinoziale e nella direzione del Sole nascente nel giorno del santo patrono, una parte delle chiese possa essere stata allineata alla levata del Sole nella Pasqua specifica. Dato che la Pasqua è una festa mobile, che può aver luogo dal 22 marzo al 25 aprile nel nostro calendario gregoriano, l'ipotesi potrebbe spiegare l'asimmetria della distribuzione: nel Veneto ci sono 50 chiese con declinazioni da 0 a +13° (corrispondenti alle possibili date pasquali), a fronte di 24 chiese con declinazioni da 0 a -13°.

L'aumento del numero dei dati conferma l'asimmetria, ma il picco a declinazione da -14° a -12° suggerisce una distribuzione bimodale. Il Sole è attualmente a quelle declinazioni intorno al 12-17 febbraio e al 25-31 ottobre. Nei due intervalli non ci sono feste fisse di particolare importanza; nel primo può cadere il primo giorno di Quaresima: il mercoledì delle Ceneri (dal 4 febbraio al 10 marzo).

Per affinare l'analisi occorrono dati più numerosi (il che, in prospettiva, permetterà ad esempio di considerare chiese dedicate alla stessa festa e fondate in un arco temporale definito), di maggiore precisione e, soprattutto, tenere conto di tutti i fattori che incidono sulla declinazione. Questo, ovviamente, nell'ipotesi che sia stata traguardata, nel corso della fondazione della chiesa, la levata (o il tramonto) del Sole, della Luna o di una stella sull'orizzonte fisico, detto anche sensibile. Oppure che la chiesa sia stata orientata prima ottenendo l'equinoziale, ad esempio con il metodo del cerchio indiano, per poi usare il "poligono di Dio", magari ruotato verso Sud per tenere conto dei rilievi fisici, come proposto in: A. Gaspani, Astronomia e geometria nelle antiche chiese alpine (Ivrea, Priuli & Verlucca, 2000), pp. 24-33.



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