Urania Ligustica

L'orientamento degli edifici in Liguria

La scheda tipo

Orientamenti

La compilazione di una scheda estesa per ogni chiesa censita è un obiettivo di questo atlante: l'immagine a lato ne illustra la struttura e permette di accedere a una breve descrizione di ogni paragrafo.

In un primo tempo è fornita una scheda
breve, tesa per lo più a identificare la chiesa e a definirne l'orientamento principale; in essa mancano i paragrafi 5, 7-9.

Una scheda più complessa riguarderà il duomo di Genova, per cui è ancora condiviso il primo abbozzo di scheda sviluppato in questa sede. La scheda comparerà la facciata attuale con un grande disegno inedito, realizzato nel 1831 dal vero dall'architetto lombardo Giulio Alvisetti (1794-1851).

Una pagina specifica contiene l'elenco delle schede disponibili e di quelle in programma.

Struttura della scheda completa § 1 § 2 § 3 § 4 § 5 § 6 § 7 § 8 § 9 Note Miniature Cliccare sul paragrafo
di interesse


1. Identificazione, descrizione e dedicazione

A informazioni di carattere generale, segue una breve storia della chiesa tesa a evidenziare le modifiche apportate all'edificio romanico, soprattutto per quanto riguarda l'orientamento principale e le finestre. Il paragrafo si conclude con l'indicazione della festa di dedicazione originale (o la più antica documentata) e quella attuale (ove diversa dall'antica).


2. Galleria di immagini antiche

Gli interventi sulle chiese di cui al § 1 sono spesso rivelati o precisati da disegni, stampe e fotografie.


3. Galleria di immagini originali dello stato attuale

Le fotografie hanno, in primo luogo, lo scopo di documentare ciò che testimonia la fase romanica della chiesa, con particolare attenzione alle finestre.


4. Coordinate geografiche e orientamento

Le coordinate si riferiscono all'ellissoide globale geocentrico di riferimento WGS84 (lo stesso utilizzato dal sistema GPS); ove possibile è fornita anche l'altezza sul livello del mare. È definito orientamento principale la direzione dell'orizzonte verso cui punta la linea che va dal portale all'abside; qui si assume che coincida, in prima approssimazione, con quella del colmo del tetto a due falde che copre la navata principale, misurata grazie a fotografie satellitari o aeree. Con questo metodo l'incertezza non può essere inferiore a ± 0°,5. Il migliore orientamento ottenuto, espresso in gradi sessadecimali da Nord verso Est, è evidenziato alla fine del paragrafo.


5. Ambito territoriale

Sono riassunte le informazioni sui fattori, che possono aver influito su un orientamento non astronomico dell'edificio: orografia (linea di costa, pendenza del declivio, corsi d'acqua, ecc.) e preesistenze antropiche (strade, edifici sacri o laici, mura, ecc.).


6. Planimetrie orientate

Le planimetrie pubblicate non sono in genere orientate o lo sono solo approssimativamente: la migliore planimetria disponibile è qui riprodotta orientata in base alla direzione determinata al § 4. La stessa planimetria è inoltre fornita dopo aver evidenziato le finestre di epoca romanica.


7. Ricerca di regole astronomiche

Le planimetrie di cui al § 6 sono utilizzate per individuare le direzioni che appaiono più interessanti; su queste sono attuate simulazioni di illuminazione solare per verificare la congruenza con date potenzialmente significative (feste fisse e mobili).


8. Ricerca di regole geometriche

Un approfondimento riguardante modulo, proporzioni, numero aureo.


9. Conclusioni e prospettive

Sono sintetizzati i principali risultati originali esposti nella scheda e formulate proposte per studi ulteriori (ad esempio per superare i limiti che rendono incerti i risultati).


Note

Approfondimenti che appesantirebbero il testo e riferimenti bibliografici, sia a fonti scritte che a opere sul web.


Miniature collegate ad altri siti

A lato di ogni scheda sono presenti miniature originali, tratte dalle immagini presenti sul web cui sono collegate; le miniature sono in un bianco e nero assai contrastato, per accentuare la differenza rispetto alle immagini originali attuali fornite al § 3. La documentazione è utile per illustrare nel tempo la chiesa e il suo contesto, anche in relazione a particolari che non interessano in questa sede. Da un altro punto di vista, la sequenza di cartoline vuole ricordare l'Intervallo televisivo degli anni Sessanta, sulle note della versione per arpa della Toccata per cembalo di Pietro Domenico Paradisi (1707-1791).1


1 Valeria Carissimi all'arpa Link esterno YouTube; una versione ancora in bianco e nero dell'Intervallo RAI Link esterno YouTube; riproposizione critica di Salvatore Speranza Link esterno YouTube.



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