Urania Ligustica

L'orientamento degli edifici in Liguria

Chiese romaniche

San Marco al Molo  –  Genova

Orientamenti

1. Identificazione, descrizione e dedicazione

Comune Genova (GE).
Sito Via del Molo 18, piazza di S. Marco e accesso laterale dal Porto Antico, Calata della Marinetta Link esterno Street View - Google Maps - Bing Maps - CIVIS.
Proprietà Parrocchia di San Marco al Molo della arcidiocesi di Genova Link esterno siti diocesano e parrocchiale.
Accessibilità A esterni e interni.
Descrizione Il quartiere del Molo Vecchio è stato edificato a partire dalla prima metà del XII secolo su un promontorio naturale. Nel 1173 Strigliaporci, figlio di Giovanni Nepitello, ottiene dai Consoli del Comune un lotto di terreno su cui costruire una chiesa dedicata a San Marco. Deve essere terminata nel 1177, quando il sepolcro di Strigliaporci può essere realizzato all'esterno della chiesa (in una perduta tomba ad arcosolio?), come ricorda una epigrafe tuttora esistente. Pochi anni dopo la chiesa è donata all'arcivescovo, per essere poi assegnata ai canonici di San Lorenzo.
Dal portale della facciata, rivolta a Nord-Ovest e al mare, si accedeva alle tre navate tuttora esistenti. Le navate erano coperte da un tetto a capriate; sul transetto poggiava la torre nolare. Il sagrato antistante la facciata era, come di consueto, utilizzato quale cimitero.
All'inizio del Trecento risale probabilmente la prima canonica. Nel 1380 i Genovesi saccheggiano Pola e portano a Genova, quale trofeo, il Leone di S. Marco ancora oggi murato sul fianco meridionale. [Quando sono state costruite la loggia di S. Marco e dei Pescatori, addossata all'abside, e quella dei Coltellieri, che la fronteggiava? A causa di queste due logge, l'abside non ha più preso luce, ma doveva essere ancora illuminato il fianco a mezzogiorno, per la bassa altezza delle case prospicienti. Cfr. Poleggi & Croce (2008), pp. 16, 27]. Nel 1440 e nel 1594 la chiesa è ampliata. Sui lati verso il mare viene realizzata una muraglia che permette il camminamento di ronda; questo muro è staccato dall'edificio: i finestroni sul fianco Nord della chiesa prendono ancora oggi luce dall'alto, grazie a un cortile allungato. L'orientamento della chiesa è rovesciato: il portale principale è sacrificato per costruire la nuova abside e dal lato opposto l'abside romanica è demolita e al portale si accede da un portico, poi tamponato. Nel Seicento è voltata a botte, intonacata all'esterno e all'interno e dotata di nuovi altari barocchi. Ulteriori interventi sono registrati nel 1736.
La torre nolare è abbattuta nel 1783 perché pericolante. Durante la seconda guerra mondiale è danneggiata da esplosioni vicine. Nel 1947-48 la Soprintendenza ai Monumenti scrosta gli intonaci interni, riportando alla luce le forme originali, e ritrova l'impostazione della cupola ottagonale sul transetto e il muro di fondazione dell'abside maggiore, richiamato sul pavimento attuale da una lista di marmo bianco. Alcune lesioni a strutture portanti hanno imposto una nuova campagna di restauri, conclusa nel 2002. Recentemente è stato ripristinato un accesso diretto dal Porto Antico. La chiesa è pulita, manutenuta e ben illuminata.1
Dedicazione Marco, evangelista; festa il 25 Aprile.2

2. Galleria di immagini antiche

Non ancora disponibili.


3. Galleria di immagini originali dello stato attuale

Fotografia originale
Fig. 3.1 – Ingresso laterale e mura del mare sul porto antico °
Fotografia originale
Fig. 3.2 – Campanile e mura del mare da Est *
Fotografia originale
Fig. 3.3 – Campanile e mura del mare da Nord *
Fotografia originale
Fig. 3.4 – Fianco meridionale *
Fotografia originale
Fig. 3.5 – Fianco meridionale e facciata attuale *
Fotografia originale
Fig. 3.6 – Dettaglio fianco Sud con Leone di San Marco *
Fotografia originale
Fig. 3.7 – Altorilievo veneziano ed epigrafi genovesi *
Fotografie di Riccardo Balestrieri (* 21 IX 2010, ° 13 V 2011)

4. Coordinate geografiche e orientamento

Latitudine φ 44° 24' 26",98 = 44°,40750 Nord.
Longitudine λ 8° 55' 34",13 = 8°,92615 Est.
Quota +6 m (ellissoidica; +2 m sul livello del mare).
Datum Ellissoide di riferimento WGS84.3
Link esterno Google Maps satellite e rilievi

Orientamento delle tre frecce Frecce di orientamento sovrapposte 
a rielaborazione originale in B&N da fonte esterna Orientamento della fotografia satellitare
Fig. 4.1 – Immagine satellitare a orientamento invariato

Frecce di orientamento sovrapposte 
a rielaborazione originale in B&N da fonte esterna Orientamento della fotografia satellitare
Fig. 4.2 – Immagine satellitare ruotata verso l'alto di un angolo pari all'azimut misurato

Nelle fotografie satellitari di cui sopra, le frecce rosse sono allineate con il colmo del tetto a due falde.
Nella figura in alto, l'orientamento è invariato rispetto all'immagine originale. L'asse risulta orientato, dall'antico portale all'abside: 135° ± 0,5° N>E. Per confronto, sono delineati gli assi orientati a 134° e 136° N>E.
La figura in basso è un dettaglio della precedente, ingrandito, con un contrasto diverso e ruotato verso l'alto di 135°: l'asse di orientamento, qui diventato verticale, è duplicato per un miglior confronto con il colmo del tetto.
Estratto da Google Earth Orientamento della fotografia satellitare
Fig. 4.3 – Immagine satellitare originale acquisita nel 2005

Estratto da Google Earth Orientamento della fotografia satellitare
Fig. 4.4 – Immagine satellitare originale acquisita nel 2005

Estratto da Google Earth Orientamento della fotografia satellitare
Fig. 4.5 – Immagine satellitare originale acquisita nel 2007

Estratto da Google Earth Orientamento della fotografia satellitare
Fig. 4.6 – Immagine satellitare originale acquisita nel 2007

Estratto da Google Earth Orientamento della fotografia satellitare
Fig. 4.7 – Immagine satellitare originale acquisita nel 2008

L'orientamento del colmo del tetto è stato verificato con Google Earth esaminando tutte le fotografie satellitari disponibili e scartando quelle in cui il particolare di interesse non era ben delineabile (per risoluzione insufficiente e/o illuminazione inadatta). Le immagini a più alta risoluzione sono riprodotte nelle figure precedenti. In tabella sono elencate, per ogni immagine: le misure ottenute, la media aritmetica e la deviazione standard del campione; in calce sono riportate, evidenziate in giallo, la media pesata con la varianza σ² e l'errore ad essa associato.4

Tab. 4.A – Orientamento del colmo del tetto
Immaginex1x2x3x4x5xσ
7 III 2005134,63
Fig. 4.3
134,16134,50133,95133,71134,190,38
22 XI 2005134,27
Fig. 4.4
135,09134,49134,16135,16134,630,46
8 IX 2007135,02
Fig. 4.5
134,83134,93134,77135,18134,950,16
10 X 2007134,83
Fig. 4.6
135,28134,92135,51135,07135,120,28
VII 2008135,46
Fig. 4.7
135,09134,22135,27134,50134,910,53
134,90,9
Link esterno Flash Earth

Estratto da Flash Earth Orientamento della fotografia satellitare
Fig. 4.8 – Immagine satellitare originale

Da una diversa fotografia satellitare, riferita a una diversa griglia di coordinate, sono state ottenute le misure di cui alla tabella seguente; a destra sono riportate, evidenziate in giallo, la media aritmetica e, considerando che in questo caso è disponibile una singola serie di dati, 3σ.5

Tab. 4.B – Orientamento del colmo del tetto
x1x2x3x4x5x
135,08135,00134,84134,81134,91134,90,3

Bing Maps ha fornito, ante il 7/6/2013, una nuova immagine satellitare, analizzata con gli stessi metodi di cui alla foto precedente.

Rielaborazione originale da fonte esterna Orientamento della fotografia satellitare
Fig. 4.9 – Immagine satellitare originale

L'analisi statistica è qui equivalente a quella applicata alle immagini di Google Earth (Tab. 4.A).

Tab. 4.C – Orientamento del colmo del tetto
Immaginex1x2x3x4x5xσ
Fig. 4.8135,08135,00134,84134,81134,91134,930,11
Fig. 4.9135,16135,25135,00135,07135,33135,160,13
135,00,2
Orientamento da Google Earth 134°,9 ± 0°,9 N>Edato utilizzato per orientare la planimetria (§ 6).
Flash Earth 135°,0 ± 0°,2 N>E – in ottimo accordo con il risultato precedente.
Atlante di Genova 135° ± 3° N>E.6
Rilievi in sito Dati attualmente non disponibili.

5. Ambito territoriale

Contesto originario Penisola inedificata.
Pendenza declivio 3 %.
Vincoli orografici Linea di costa.
Vincoli topografici Trascurabili: area in corso di urbanizzazione.7

6. Planimetrie orientate

Rielaborazione originale Orientamento della planimetria
Fig. 6.1 – Planimetria 8

7. Ricerca di regole astronomiche

Rielaborazione originale Orientamento della planimetria
Fig. 7.1 – Direzioni potenzialmente significative

I cerchi inscritto e circoscritto all'arco absidale e la loro duplicazione sulla proiezione della cupola ottagonale sono riportati in celeste.

A – Azimut 135° – Asse longitudinale della chiesa, passante per la monofora ipotizzata da Ceschi (1954).9 La finestra non guarda verso un punto dell'orizzonte da cui sorge il Sole: per questa latitudine, l'azimut per l'orizzonte astronomico è all'incirca compreso fra 56° e 124°.
Prolungando con Google Earth la linea verso Sud-Est, si nota che passa, prima di giungere al mare, sulle colline di Castello e Carignano; la prima è relativamente più elevata: quota +33 m (+27 m rispetto a San Marco al Molo) a 413 m di distanza, da cui un'altezza inferiore a 4°. La skyline sul Castello deve, in realtà, essere posta più in alto, a causa degli edifici già esistenti. Pur considerando il solstizio d'inverno, avvenuto nel 1174 il 15 Dicembre, il Sole era comunque a un'altezza di oltre 8° per l'azimut 135°. In altre parole: il Sole sorge ben più a Nord di dove punta l'asse della navata centrale. Nel verso opposto, vale a dire verso la facciata originaria, il Sole tramonta ben più a Sud di dove punta l'asse della navata. Ciò non esclude illuminazioni particolari in ore più avanzate della mattina o altri orientamenti celesti.

C – Azimut 90° – La monofora settentrionale qui ipotizzata avrebbe individuato l'orizzonte astronomico da cui sorge il Sole nei giorni degli equinozi primaverile e autunnale.
L'orizzonte astronomico era coperto da edifici verso la direzione dell'attuale piazza De Ferrari, ma è stato verificato con Google Earth che quale rilievo più elevato risulta il crinale di Monte Fasce, ad una quota di +771 m (+765 m rispetto a San Marco al Molo) e 8.541 m di distanza, da cui un'altezza apparente di poco superiore a 5°. Ciò significa che il Sole segnava l'Est, entrando nella monofora, non all'alba degli equinozi (per l'anno 1174, il 14 Marzo e il 16 Settembre), bensì all'alba del 23 Marzo e dell'8 Settembre. Nel 1174, il 24 Marzo è caduta la Pasqua,10 mentre l'8 Settembre ha luogo una festa fissa importante: la Natività di Maria Vergine.11 Nell'anno precedente e negli anni successivi non c'è questa coincidenza: la Pasqua, infatti, è caduta l'8 Aprile 1173, il 13 Aprile 1175, il 4 Aprile 1176 e il 24 Aprile 1177. È quindi probabile che le pietre angolari della chiesa siano state posate nel giorno di Pasqua del 1174 o, più probabilmente, in quello della Natività di Maria (1173 o 1174).

F – Azimut 180° – Linea meridiana passante per la monofora meridionale qui ipotizzata.
La presenza di altri edifici sul Molo Vecchio, a meridione della chiesa, non deve aver ostacolato l'osservazione della culminazione del Sole. Una monofora volta a Sud con asse perpendicolare al catino absidale non permette, però, di segnare il mezzogiorno locale con la stessa efficacia di una monofora in cui la linea meridiana tocca le strombature opposte (cfr. S. Agostino della Cella, linea F'). Che ciò avvenisse grazie a finestre, di larghezza adeguata, sul fianco meridionale della chiesa? Se si ipotizzano quattro monofore in corrispondenza del centro delle campate: a) due linee meridiane avrebbero avuto un pieno sviluppo, vale a dire non sarebbero state intercettate da alcun ostacolo; b) la linea meridiana passante per la monofora della seconda campata a partire dalla facciata si sarebbe conclusa sulla soglia del portale maggiore; c) quella in corrispondenza della prima campata sarebbe terminata subito alla base della controfacciata, forse sulla verticale della finestra che dava sulla navatella destra.12


8. Ricerca di regole geometriche

Non ancora completata.


9. Conclusioni e prospettive

Le uniche finestre originali, ancora esistenti, visibili in planimetria sono le monofore delle absidi minori, rivolte nella stessa direzione delle navate: l'azimut del loro asse non può indicare direzioni dell'alba o, nel verso opposto, del tramonto del Sole. Lo stesso dicasi per l'abside maggiore se, come ipotizzato nel 1954, c'era una sola finestra in posizione centrale. L'orientamento della chiesa può essere stato influenzato dall'antica linea di costa, ma non dal tessuto edilizio, ancora rado, o dall'estensione del lotto, largo quanto il Molo, concesso dal Comune a Strigliaporci.13 Più probabilmente la ragione è economica: ponendo la chiesa all'estremo del lotto (sul lato interno del Molo, perché più riparato), è rimasta libera un'area maggiore per gli scopi privati dell'enfiteuta.

Le dimensioni dell'arco absidale e il confronto con altre chiese fanno però pensare a due monofore, simmetriche rispetto all'asse longitudinale della navata centrale. In tal caso, è immediato notare che una poteva essere rivolta a Est, l'altra a Sud. La costruzione della chiesa può essere iniziata fra il 1173, anno di concessione del terreno al fondatore, e il 1174, anno citato in una epigrafe frammmentaria tuttora esistente. Il Sole è entrato nella monofora orientale all'alba di tre domeniche, dedicate alla Natività di Maria Vergine (8 Settembre 1173), alla Pasqua (24 Marzo 1174) e, di nuovo, alla Natività di Maria Vergine (8 Settembre 1174). Si sottolinea che ciò non è accaduto negli anni immediatamente precedenti e successivi.14 Che non si tratti di una coincidenza è dimostrato da una lapide del 1571, con cui i Salvago hanno commemorato l'originario sepolcro di Strigliaporci, ormai consumato dal tempo; l'epigrafe termina così: "ANNO A. PARTV. VIRGINIS. M.D.L.XXI".

La perdita dell'abside maggiore, quattro secoli fa, non ha impedito la soluzione del problema delle sue finestre: ne esistevano quanto meno due, simmetriche rispetto all'asse longitudinale della navata centrale, e proprio quella volta a Est testimoniava il giorno della fondazione della chiesa.

Questo caso chiarisce che una ricerca sugli orientamenti non deve limitarsi a considerare quello della navata principale e che eventuali vincoli esterni potevano essere aggirati, se si volevano ottenere allineamenti utili per il computo.15


Note

1 Fonti principali consultate. Fonti principali
C. Ceschi, Architettura romanica genovese (Milano, Luigi Alfieri, 1954), pp. 205-208 – tre fotografie di interni, due sezioni trasversali, sezione longitudinale e pianta. F. Cervini, Liguria romanica (Milano, Editoriale Jaca Book, 2002), pp. 203-204; sezione longitudinale e planimetria non orientata, a p. 203, tratte da Ceschi (1954).

Altre fonti pertinenti.
F. Alizeri, Guida artistica per la città di Genova, vol. 1 (Genova, Gio. Grondona quondam Giuseppe, 1846), pp. 410-416 Link esterno Fo.S.C.A., Google libri per Harvard University e Bayerische Staatsbibliothek. G. Casalis, a cura di, Dizionario geografico storico-statistico-commerciale, vol. 7 (Torino, Maspero, Cassone e Marzorati, 1840), pp. 481-482 Link esterno Google libri (per la Oxford University). D. Castagna, M. U. Masini, Genova. Guida storico artistica (Genova, Masini, 1929), p. 240. F. Caraceni, Il Molo Vecchio. Itinerari del centro storico: 2° (Genova, Sagep, 1977). AA. VV., Liguria (Milano, Touring Club Italiano, 1982), p. 99 Link esterno Google libri. I. da Varagine, Cronaca della città di Genova dalle origini al 1297, a cura di S. Bertini Guidetti (Genova, ECIG, 1995), p. 296. E. Poleggi e I. Croce, Ritratto di Genova nel '400: veduta d'invenzione, con disegni di G. Zibordi Marchesi (Genova, Sagep, 2008), pp. 16-18, 188.

Fonti web.
Raffronti con S. Marco al Molo in Link esterno S. Giovanni Battista di Paverano e in Link esterno Fo.S.C.A.

2 D. Cambiaso, "L'Anno Ecclesiastico e le feste dei Santi in Genova nel loro svolgimento storico", Atti della Società Ligure di Storia Patria, 48 (1917), pp. 141-142. A. Cappelli, Cronologia, cronografia e calendario perpetuo (Milano, Hoepli, 1998), p. 175. I. da Varazze, Legenda Aurea, a cura di A. e L. Vitale Brovarone (Torino, Einaudi, 1995), pp. 332-339. Informazioni a carattere generale in Link esterno Santi e Beati.

3 Dati ottenuti tramite Google Maps, nell'ottobre 2010, per il sagrato originario, in corrispondenza dell'asse della navata centrale; verificati con Google Earth nell'ottobre 2010. La quota sul livello del mare proviene da un confronto con la vicina calata, a +1,07 m in: AA.VV., Atlante di Genova. La forma della città in scala 1:2000 nell'ortofotopiano e nella carta numerica (Venezia, Marsilio, 1995), tav. 56; con Google Earth è stata ottenuta la quota ellissoidica +5 m per lo stesso punto. La chiesa è compresa tra le isoipse 0 e +5 m sul livello del mare in: L. Grossi Bianchi, E. Poleggi, Una città portuale del Medioevo: Genova nei secoli X-XVI (Genova, Sagep, 1979), tav. II, pp. 52-54. Quote ellissoidiche sono qui usate per determinare, in prima approssimazione, l'ostruzione dell'orizzonte astronomico: il dato di interesse, però, è la quota relativa dell'ostacolo lungo la linea di vista, vale a dire la differenza tra la quota del rilievo e quella della chiesa; il sistema di riferimento non dovrebbe quindi influire in misura significativa sui risultati presentati.

4 Sono state esaminate tutte le fotografie satellitari disponibili in rete l'8 VIII 2011. Per i metodi si rimanda a Wikipedia Link esterno Deviazione standard e, in particolare, a ISHTAR, Probabilità, statistica e analisi degli errori (Università di Bologna, Dipartimento di Fisica), per Link esterno media pesata e Link esterno errore associato. Lo strumento Righello di Google Earth fornisce un dato coerente con quello ottenuto tramite il metodo precedente. Lo strumento Righello di Google Earth fornisce anche la lunghezza del segmento. La lunghezza massima del tetto è ben superiore a quella della chiesa romanica, pari a 26 m nella planimetria di Ceschi (1954), a causa dell'aggetto dell'abside realizzato a Nord-Ovest e del portico, poi chiuso, realizzato all'estremo opposto.

5 L'immagine è la stessa fornita da Bing con ingrandimento minore. L'orientamento è stato ottenuto con lo strumento Misurino di GIMP, versione 2.6.10.

6 Il dato è stato ottenuto risolvendo trigonometricamente un triangolo misurato con il righello sulla tavola fotogrammetrica, citata, dell'Atlante di Genova (1995).

7 La pendenza è misurata in base alla distanza tra le isoipse inferiore e superiore (rispetto alla chiesa, sul prolungamento dell'asse longitudinale), in: Grossi Bianchi e Poleggi (1979), tav. II, pp. 52-54; dalla stessa fonte sono ricavate le informazioni relative a contesto e vincoli.

8 La migliore planimetria sinora edita è ancora quella in Ceschi (1954), p. 207: non è orientata. In questa rielaborazione sono stati anneriti i muri e rafforzate la legenda e la scala, per mantenerle leggibili. La planimetria è stata quindi ruotata ad azimut 135° N>E, nell'ipotesi che l'orientamento del colmo del tetto coincida con quello della navata centrale entro l'errore specificato.

9 O dal disegnatore Ettore Santodirocco?

10 Dal 23 al 24 Marzo 1174 il Sole si è spostato lungo l'orizzonte naturale, verso Nord, di circa 0°,5, vale a dire di una distanza pari al suo diametro angolare; questa differenza di posizione è ben percettibile, soprattutto nel caso l'orizzonte sia seghettato da rilievi lontani. Il 24 Marzo risulta più probabile del giorno precedente qualora l'azimut dell'asse della navata centrale non sia pari a 135°, come qui ipotizzato, bensì a 134°,5.

11 D. Cambiaso (1917), p. 87: "A Genova [la Natività] ci apparisce già pienamente stabilita, ed una delle quattro grandi solennità mariane, nel citato documento 1143, ed in essa l'arcivescovo avea diritto alla metà delle oblazioni fatte dai fedeli nella metropolitana".

12 Le effemeridi astronomiche utilizzate in questa sezione sono state ottenute con Sky View Café, ver. 4.1.4 (15 agosto 2007): coordinate topocentriche e posizioni altazimutali del centro del disco solare. Cfr. la versione gratuita on-line http://www.skyviewcafe.com/. L'altezza del Sole sull'orizzonte è stata corretta per la rifrazione con le formule empiriche di G. G. Bennett: Almanacco 2010 di Astronomia (Unione Astrofili Italiani), p. 12.

13 Da Strigliaporci (Streggiaporco, Strigiaporci, Streiaporco, Steliaporci, ecc.) discenderebbe anche l'astronomo Paris Maria Salvago → sezione specifica di Urania Ligustica.

14 La Pasqua è caduta il 24 Marzo negli anni 1079 e 1163, dopo di che bisogna aspettare il 1258. La possibile valenza della Pasqua per l'orientamento in fase di fondazione è emersa da uno studio su 85 chiese del Veneto: G. Romano, "Deviazioni negli orientamenti del tipo Sol Æquinoctialis", Memorie della Società Astronomica Italiana, 68 (1997), n. 3, pp. 723-729.

15 Per le date anteriori al 15 ottobre 1582 (giorno di inizio dell'attuale calendario gregoriano), qui si usa il calendario giuliano. Di ciò bisogna tener conto qualora si voglia verificare un orientamento ai nostri giorni. Con riferimento, ad esempio, alla direzione C descritta nel § 7, il Sole si trova ora a quell'azimut e a quell'altezza sull'orizzonte non più l'8 Settembre, bensì il 14 Settembre.

I risultati anticipati in questa sezione di Urania Ligustica saranno presentati e discussi in una serie di articoli, che inizia con: R. Balestrieri, "L'orientamento delle chiese romaniche in Liguria. I. Metodi", in Atti del X Convegno della Società Italiana di Archeoastronomia (Trinitapoli, 22-23 ottobre 2010) – pre-print articolo File PDF; "L'orientamento delle chiese romaniche in Liguria. II. Le finestre del mezzogiorno", in Atti dell'XI Convegno della Società Italiana di Archeoastronomia (Bologna, 28-29/10/2011) – pre-print articolo File PDF.
Link esterno Siti vari (cliccare sulla miniatura)

Rielaborazione originale in B&N da fonte esterna
Veduta aerea da Est

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Veduta aerea da Sud

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Veduta aerea da Ovest

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Veduta aerea da Nord

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Veduta portuale (XIX secolo)

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Fianco Nord

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Ingresso dal fianco Nord

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Leone di S. Marco (2 VII 2009)

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Verso l'altare maggiore (circa 1970)

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Altare maggiore

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Semicolonna e capitello

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Semicolonna e capitello

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Lapide con anno 1174 (XIV secolo?)

Rielaborazione originale in B&N da fonte esterna
Lapide con anni 1173 e 1177 (1571)


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