1. Identificazione, descrizione e dedicazione
Comune |
Genova (GE). |
Sito |
Piazza S. Stefano 2
Street View
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Google Maps
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Bing Maps
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CIVIS. |
Proprietà |
Parrocchia di Santo Stefano della arcidiocesi di Genova
sito diocesano. |
Accessibilità |
A esterni e interni. |
Descrizione |
Appunti!
La chiesa è stata eretta fuori le mura, a monte della strada che collegava Genova alla Val Bisagno e al Levante ligure. Le forme massicce e austere della parte inferiore della torre campanaria, a paramento lapideo, hanno fatto ipotizzare una sua originaria funzione difensiva: potrebbe trattarsi dell'unico resto di un avamposto difensivo di epoca bizantina. La torre era staccata da una chiesa più antica (forse di età longobarda, VII secolo, e dedicata a S. Michele arcangelo), di cui è rimasto il solo arco absidale, inglobato nella cripta dell'edificio romanico con un nuovo muro esterno; questo fascia così strettamente il muro preesistente, da aver permesso la sopravvivenza dell'intonaco esistente all'esterno della chiesa più antica. Le fondazioni della nuova abside sono a un livello più elevato di quelle dell'emiciclo originario: per poter ricevere ancora la luce del Sole nella fase romanica, le monofore della cripta devono attraversare con una inclinazione cospicua lo spessore totale dei muri, pari a 3,2 m. La straordinaria solidità del presbiterio è stata fondamentale per la sopravvivenza di S. Stefano.
L'esistenza di un monastero con Benedettini, chiamati da Bobbio dal vescovo Teodolfo II, è documentata quanto meno dal 965: sorto in una vasta area rurale, ha poi stimolato la nascita del borgo di Santo Stefano. La struttura originaria del cenobio non è chiara, ma deve essere stata condizionata dall'esistenza di monaci di entrambi i sessi.
La chiesa è stata consacrata nel 1217, ma l'edificio è del ... fine XII?
Il tiburio e la cella campanaria, in laterizio, sono stati realizzati nel XIV secolo...
La cinta muraria realizzata tra il 13... e il 13... ha inglobato la chiesa, ma con il sacrificio di una parte del convento...
Nel 16... la chiesa era in condizioni precarie. La famiglia Da Passano ne finanziò il restauro, dopo aver ottenuto il privilegio di ... e incidere insegne ed epigrafi sulle fasce bianche della facciata, ad imitazione di quanto avevano fatto i Doria a San Matteo.
Alla fine dell'Ottocento, lo sbancamento per realizzare via XX Settembre ha causato la demolizione delle cappelle realizzate sul fianco destro. Il Ponte Monumentale, sorto nel 1895, ha contribuito a isolarla dal contesto e stride il contrasto tra la scalinata, davvero mediocre, che collega il sagrato al sottostante porticato neogotico a strisce bianche e nere. Nel 1912 è crollata, con l'eccezione della facciata, la pseudo navatella: all'epoca è stata ipotizzata una contrazione dei tiranti per il freddo intenso; il ripristino, curato da Alfredo D'Andrade, si è concluso nel 1916. Tra il 1942 e il 1943 alcuni bombardamenti hanno distrutto la pseudo navatella, buona parte della navata e la metà della facciata verso via XX Settembre. I danni inferti dalla guerra alla neoromanica ..., costruita fra il 1904 e il 1908 (la facciata è visibile in una foto in bianco e nero a lato), e il riconoscimento dei pregi storici e artistici di Santo Stefano, hanno comportato il sacrificio della prima; l'occasione non è stata però sfruttata per dare alla chiesa più antica lo spazio di rispetto che meritava e la zona verde che era stata auspicata sin dal ... I restauri diretti da Carlo Ceschi dal 1947 al 1955 hanno portato alla luce la cripta, ripristinato i volumi del presbiterio, ricostruito le parti distrutte e permesso il ritorno della chiesa alla funzione parrocchiale.1 |
Dedicazione |
Michele arcangelo; festa il 29 Settembre.2
Stefano, diacono e protomartire; festa il 26 Dicembre.3
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| 2. Galleria di immagini antiche
Fig. 2.1 – Vista da Sud-Ovest ante 1892 4
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Fig. 2.2 – Vista da Sud-Ovest ante 1896 5
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Fig. 2.3 – Vista da Est prima dei restauri di fine Ottocento 6
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Fig. 2.4 – Particolare della fotografia precedente
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| 3. Galleria di immagini originali dello stato attuale
Fig. 3.1 – Facciata
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Fig. 3.2 – Portale maggiore
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Fig. 3.3 – Facciata pseudo navatella
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Fig. 3.4 – Portale con fronte di sarcofago romano
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Fig. 3.5 – Fianco sinistro e facciata
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Fig. 3.6 – Torre campanaria da Nord-Ovest
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Fig. 3.7 – Dettaglio da Nord-Ovest
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Fig. 3.8 – Torre campanaria da Nord-Ovest
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Fig. 3.9 – Fianco sinistro da Nord-Est
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Fig. 3.10 – Torre campanaria da Nord
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Fig. 3.11 – Torre campanaria da Nord-Est
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Fig. 3.12 – Abside da Nord-Est
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Fig. 3.13 – Abside e torre campanaria da Sud-Est
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Fig. 3.14 – Tiburio e abside da Est
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Fig. 3.15 – Abside da Est
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Fig. 3.16 – Abside da Sud-Est
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Fig. 3.17 – Monofore abside e cripta da Sud-Est
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Fig. 3.18 – Abside da Sud-Est
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Fig. 3.19 – Monofora meridionale cripta
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Fig. 3.20 – Fianco destro da Sud-Est
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Fig. 3.21 – Transetto destro da Sud
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Fig. 3.22 – Monofore, archetti pensili e tiburio da Sud
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Fig. 3.23 – Vista dal Ponte Monumentale
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Fotografie di Riccardo Balestrieri (22 IX 2010)
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| 4. Coordinate geografiche e orientamento principale
Latitudine φ |
44° 24' 22",43 = 44°,40623 Nord. |
Longitudine λ |
8° 56' 19",43 = 8°,93873 Est.
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Quota |
+39 m (ellissoidica; +26 m sul livello del mare).
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Datum |
Ellissoide di riferimento WGS84.7 |
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Google Maps satellite e
rilievi
Fig. 4.1 – Immagine satellitare a orientamento invariato
Fig. 4.2 – Immagine satellitare ruotata verso l'alto di un angolo pari all'azimut misurato
Nelle fotografie satellitari di cui sopra, le frecce rosse sono allineate con il colmo del tetto, a due falde, della navata principale.
Nella figura in alto, l'orientamento è invariato rispetto all'immagine originale. L'asse risulta orientato, dal portale all'abside: 81° N>E. Per confronto, sono delineati gli assi orientati a 80° e 82° N>E.
La figura in basso è un dettaglio della precedente, ingrandito, con un contrasto diverso e ruotato verso l'alto di 81°: l'asse di orientamento, qui diventato verticale, è duplicato per un miglior confronto con il colmo del tetto.
Come si vede nel seguito, questa misura, sebbene sia basata sulla fotografia meglio definita fra quelle attualmente fornite da Google, è inficiata da una evidente deformazione dell'immagine.
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Fig. 4.3 – Immagine satellitare originale acquisita nel 2003
Fig. 4.4 – Immagine satellitare originale acquisita nel 2003
Fig. 4.5 – Immagine satellitare originale acquisita nel 2005
Fig. 4.6 – Immagine satellitare originale acquisita nel 2005
Fig. 4.7 – Immagine satellitare originale acquisita nel 2007 (non utilizzata perché deformata)
Fig. 4.8 – Immagine satellitare originale acquisita nel 2007
Fig. 4.9 – Immagine satellitare originale acquisita nel 2008
L'orientamento del colmo del tetto è stato verificato con Google Earth esaminando tutte le fotografie satellitari disponibili e scartando quelle in cui il particolare di interesse non era ben delineabile (in questo caso non per risoluzione insufficiente e/o illuminazione inadatta, bensì per una deformazione molto evidente nella fig. 4.7). Le immagini a più alta risoluzione sono riprodotte nelle figure precedenti. In tabella sono elencate, per ogni immagine: le misure ottenute, la media aritmetica e la deviazione standard del campione; in calce sono riportate, evidenziate in giallo, la media pesata con la varianza σ² e l'errore ad essa associato.8
Tab. 4.A – Orientamento del colmo del tetto |
Immagine | x1 | x2 | x3 | x4 | x5 | x | σ |
19 VIII 2003 | 86,11 Fig. 4.3 | 85,94 | 85,88 | 86,96 | 86,15 | 86,21 | 0,44 |
19 IX 2003 | 86,75 Fig. 4.4 | 86,90 | 86,06 | 85,65 | 86,67 | 86,41 | 0,53 |
7 III 2005 | 85,93 Fig. 4.5 | 86,84 | 86,46 | 86,81 | 86,46 | 86,50 | 0,37 |
22 XI 2005 | 86,29 Fig. 4.6 | 86,63 | 85,19 | 86,80 | 85,42 | 86,07 | 0,72 |
10 X 2007 | 86,06 Fig. 4.8 | 86,13 | 86,25 | 86,22 | 86,56 | 86,24 | 0,19 |
VII 2008 | 87,37 Fig. 4.9 | 87,21 | 86,53 | 87,33 | 86,79 | 87,05 | 0,37 |
| | | | | | 86,4 | 1,1 |
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Flash Earth
Fig. 4.10 – Immagine satellitare originale
Da una diversa fotografia satellitare, riferita a una diversa griglia di coordinate, sono state ottenute le misure di cui alla tabella seguente; a destra sono riportate, evidenziate in giallo, la media aritmetica e, considerando che in questo caso è disponibile una singola serie di dati, 3σ.9
Tab. 4.B – Orientamento del colmo del tetto |
x1 | x2 | x3 | x4 | x5 | x | 3σ |
85,37 | 84,94 | 85,09 | 85,01 | 85,53 | 85,2 | 0,8 |
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Bing Maps ha fornito, ante l'8/6/2013, una nuova immagine satellitare, analizzata con gli stessi metodi di cui alla foto precedente.
Fig. 4.11 – Immagine satellitare di dimensioni ridotte rispetto a quella misurata
L'analisi statistica è qui equivalente a quella applicata alle immagini di Google Earth (Tab. 4.A).
Tab. 4.C – Orientamento del colmo del tetto |
Immagine | x1 | x2 | x3 | x4 | x5 | x | σ |
Fig. 4.10 | 85,37 | 84,94 | 85,09 | 85,01 | 85,53 | 85,19 | 0,25 |
Fig. 4.11 | 85,56 | 85,60 | 85,49 | 85,42 | 85,63 | 85,54 | 0,09 |
| | | | | | 85,5 | 0,3 |
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Bing Maps ha fornito, ante il 25/2/2014, una nuova immagine satellitare, analizzata con gli stessi metodi di cui alla foto precedente.
Fig. 4.12 – Immagine satellitare originale
L'analisi statistica è qui equivalente a quella applicata alle immagini di Google Earth (Tab. 4.A).
Tab. 4.D – Orientamento del colmo del tetto |
Immagine | x1 | x2 | x3 | x4 | x5 | x | σ |
Fig. 4.10 | 85,37 | 84,94 | 85,09 | 85,01 | 85,53 | 85,19 | 0,25 |
Fig. 4.11 | 85,56 | 85,60 | 85,49 | 85,42 | 85,63 | 85,54 | 0,09 |
Fig. 4.12 | 85,45 | 85,53 | 85,72 | 85,59 | 85,68 | 85,59 | 0,11 |
| | | | | | 85,5 | 0,3 |
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Orientamento da |
Google Earth |
86°,4 ± 1°,1 N>E – dato utilizzato per orientare le planimetrie (§ 6). |
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Flash Earth |
85°,5 ± 0°,3 N>E – in accordo con il risultato precedente. |
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Atlante di Genova |
86° ± 2° N>E.10 |
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Rilievi in sito |
Dati attualmente non disponibili. |
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| 5. Ambito territoriale
Contesto originario |
Aree rurali all'esterno della città murata. |
Pendenza declivio |
10 %. |
Vincoli orografici |
Trascurabili. |
Vincoli topografici |
Limitati: area in corso di edificazione, direttamente controllata dalla Chiesa, prossima alla strada di collegamento fra Porta Soprana e la valle del torrente Bisagno.11 La chiesa romanica, però, è sorta accanto a una torre, forse di età bizantina, e inglobando nella cripta i resti di una abside preesistente. |
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| 6. Planimetrie orientate
Fig. 6.1 – Planimetrie alle quote di navata e presbiterio (in alto) e di navata e cripta (in basso) 12
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Fig. 6.2 – Planimetria alla quota della cripta (in grigio l'emiciclo della chiesa preesistente alla fase romanica) 13
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Fig. 6.3 – Planimetria alla quota di navata e presbiterio 14
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| 7. Ricerca di regole astronomiche
| 8. Ricerca di regole geometriche
| 9. Conclusioni e prospettive
| Note
1 Fonti principali consultate.
D. Castagna, M. U. Masini, Genova. Guida storico artistica (Genova, Masini, 1929), pp. 375-383 – tre piccole fotografie di esterni anteriori ai bombardamenti del 1942-43 alle pp. 361, 363, 365.
C. Ceschi, Architettura romanica genovese (Milano, Luigi Alfieri, 1954), pp. 98-109 – quattro fotografie di esterni e due della cripta durante gli scavi; cinque fotografie di capitelli; sezione trasversale sulla navata, sezione longitudinale; rilievi facciata, fianco destro e fronte absidale; piante non orientate ai livelli del presbiterio e della cripta.
G. Odicini, L'abbazia di Santo Stefano a Genova. 1000 anni dalla ricostruzione ad oggi (Genova, Fratelli Pagano, 1972) – ricca documentazione fotografica.
F. R. Pesenti, Chiesa di Santo Stefano (Genova, Sagep, 1978) – due acquarelli di P. D. Cambiaso (ante 1894), una fotografia anteriore ai restauri di fine Ottocento; cinque fotografie di esterni e altrettante di interni; tre fotografie di opere d'arte ivi conservate; pianta a livello della cripta e sezione longitudinale da Ceschi (1954); pianta orientata.
F. Cervini, Liguria romanica (Milano, Editoriale Jaca Book, 2002), pp. 11, 13, 15, 16, 17, 20, 26, 97-104; quattro fotografie a colori di esterni e tre di interni; planimetrie da Ceschi (1954).
Altre fonti pertinenti.
F. Alizeri, Guida artistica per la città di Genova, vol. 1 (Genova, Gio. Grondona quondam Giuseppe, 1846), pp. 187-222 Fo.S.C.A., Google libri per Harvard University e Bayerische Staatsbibliothek.
E. Poleggi, Santa Maria di Castello e il Romanico a Genova (Genova, Sagep, 1973), pp. 58, 92, 224; Poleggi sfiora appena S. Stefano, evidentemente così atipica da non essere utile per i problemi posti da S. Maria di Castello.
G. Odicini, Le lapidi recenti collocate nell'abbazia di Santo Stefano in Genova (Genova, Grafiche Istituto Fassicomo, 1977).
AA. VV., Liguria (Milano, Touring Club Italiano, 1982), pp. 194-195 Google libri.
D. Citi, "La Liguria", in S. Chierici, D. Citi, Italia romanica. Il Piemonte. La Val d'Aosta. La Liguria (Milano, Jaca Book, 1979), pp. 434-435 – planimetria non orientata a p. 435.
E. Poleggi e I. Croce, Ritratto di Genova nel '400: veduta d'invenzione, con disegni di G. Zibordi Marchesi (Genova, Sagep, 2008), pp. 178-181 – due acquarelli di P. D. Cambiaso (ante 1894), quattro fotografie d'esterni (1890, 1894, ante 1896 e ante 1945), una fotografia contemporanea a colori.
Fonti web.
Schede specifiche in Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria, Wikipedia, Italia nell'Arte Medievale e Fo.S.C.A. (quest'ultima non ancora compilata al 4 V 2011). Raccolta di cartoline in Collezione di Maurizio Frizziero. Video su You Tube Medioevo restaurato: Santo Stefano (2008).
Pesenti (1978), p. 10, ha assegnato l'idea dell'inglobamento dell'abside di una chiesa longobarda preesistente a E. Gavazza, "Una nuova ipotesi per la cripta di Santo Stefano", Studi Genuensi, 2 (1958-59), ma cfr. Castagna e Masini (1929), p. 377.
2 D. Cambiaso, "L'Anno Ecclesiastico e le feste dei Santi in Genova nel loro svolgimento storico", Atti della Società Ligure di Storia Patria, 48 (1917), pp. 236-239. A. Cappelli, Cronologia, cronografia e calendario perpetuo (Milano, Hoepli, 1998), p. 177. I. da Varazze, Legenda Aurea, a cura di A. e L. Vitale Brovarone (Torino, Einaudi, 1995), pp. 793-804. Informazioni a carattere generale in Santi e Beati.
3 Cambiaso (1917), pp. 34-35, 208. Cappelli (1998), p. 185. I. da Varazze (1995), pp. 60-66. Informazioni a carattere generale in Santi e Beati.
4 G. Strafforello, La Patria: geografia dell'Italia, vol. 6, Provincie di Genova e Porto Maurizio (Torino, Unione Tipografico-Editrice, 1892), silografia su legno di testa da una fotografia di Francesco Ciappei (attivo dal 1857 al 1892?).
5 Particolare di una fotografia originale di autore sconosciuto Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria.
6 Particolare di una cartolina non viaggiata di autore sconosciuto; editore G. Mangini & C.: cat. 23. Vera fotografia. Collezione Riccardo Balestrieri. La fotografia è riprodotta anche in: Odicini (1972), p. 162, "veduta dall'Acquasola prima della costruzione del Ponte Monumentale (fine XIX secolo)"; Pesenti (1978), p. 5, "L'abside di Santo Stefano prima dei restauri di fine Ottocento".
7 Dati ottenuti tramite Google Maps, nell'agosto 2010, per la facciata, in corrispondenza del portale di accesso alla navata principale; verificati con Google Earth nel novembre 2010. La quota sul livello del mare proviene da una quota all'inizio della discesa che porta in via delle Casacce, a +25,25 m in: AA.VV., Atlante di Genova. La forma della città in scala 1:2000 nell'ortofotopiano e nella carta numerica (Venezia, Marsilio, 1995), tav. 58; con Google Earth è stata ottenuta la quota ellissoidica +38 m per lo stesso punto. Il sagrato della chiesa è compreso tra le isoipse +25 e +30 m sul livello del mare in: L. Grossi Bianchi, E. Poleggi, Una città portuale del Medioevo: Genova nei secoli X-XVI (Genova, Sagep, 1979), tav. I, pp. 36-38. Quote ellissoidiche sono qui usate per determinare, in prima approssimazione, l'ostruzione dell'orizzonte astronomico: il dato di interesse, però, è la quota relativa dell'ostacolo lungo la linea di vista, vale a dire la differenza tra la quota del rilievo e quella della chiesa; il sistema di riferimento non dovrebbe quindi influire in misura significativa sui risultati presentati.
8 Sono state esaminate tutte le fotografie satellitari disponibili in rete il 6 VIII 2011. Per i metodi si rimanda a Wikipedia Deviazione standard e, in particolare, a ISHTAR, Probabilità, statistica e analisi degli errori (Università di Bologna, Dipartimento di Fisica), per media pesata e errore associato. Lo strumento Righello di Google Earth fornisce un dato coerente con quello ottenuto tramite il metodo precedente. Lo strumento Righello fornisce anche la lunghezza del segmento. La lunghezza della navata principale è compatibile con quella fornita da Ceschi (1954), p. 100: 23,40 m dal limite esterno della soglia del portale all'inizio del presbiterio. In Medioevo restaurato. Genova 1860-1940, a cura di C. Dufour Bozzo (Genova, Pirella, 1984), p. 367: intera lunghezza interna (dal limite interno della soglia del portale sino al limite orientale interno del presbiterio) 41,3 m contro 40,8 m di Ceschi (1954); larghezza della navata al limite occidentale 10,6 m come in Ceschi (1954).
9 L'immagine è la stessa fornita, con ingrandimento minore, da Bing. L'orientamento è stato ottenuto con lo strumento Misurino di GIMP, versione 2.6.10.
10 Il dato è stato ottenuto risolvendo trigonometricamente un triangolo misurato con il righello sulla tavola fotogrammetrica, citata, dell'Atlante di Genova (1995).
11 La pendenza è misurata in base alla distanza tra le isoipse inferiore e superiore (rispetto alla chiesa, sul prolungamento dell'asse longitudinale), in: Grossi Bianchi e Poleggi (1979), tav. I, pp. 36-38; dalla stessa fonte sono ricavate le informazioni relative a contesto e vincoli.
12 Le migliori planimetrie sinora edite sono ancora quelle in Ceschi (1954), p. 100: non sono orientate. In questa rielaborazione sono state riallineate tra di loro, eliminate la pseudo navatella sinistra (posteriore alla fase romanica) e la scalinata esterna, cancellate le frecce di salita delle scale interne e rafforzata la scala metrica. Le planimetrie sono state quindi ruotate ad azimut 86° N>E, nell'ipotesi che l'orientamento del colmo del tetto coincida con quello della navata entro l'incertezza specificata al § 4. Le planimetrie in Medioevo restaurato e Pesenti (1978) sono di dimensioni inferiori e meno dettagliate rispetto a quella del 1954; la seconda, però, è orientata: rispetto al Nord indicato, l'asse longitudinale della chiesa è ad azimut ?????° N>E.
13 Rispetto alla planimetria di Ceschi (1954), è stata eliminata la navata e cancellate le volte a crociera della cripta. La planimetria è stata quindi ruotata ad azimut 86° N>E; la correttezza della rotazione è stata riscontrata grazie all'allineamento di punti equidistanti dal lato esterno o da quello interno dei muri perimetrali.
14 Le planimetrie di Ceschi (1954), p. 100, non riportano alcuna finestra, probabilmente per evitare confusioni con le numerose aperture del registro inferiore; le finestre sono però presenti nei rilievi alle pp. 101-102. L'esistenza delle tre monofore nel muro meridionale della navata è documentata da una fotografia del giugno 1894, in Poleggi e Croce (2008), p. 179; il muro, crollato per i bombardamenti della seconda guerra mondiale, è stato ripristinato ante 1954. La parte superiore del muro settentrionale della navata non sembra aver mai subìto rifacimenti: le due monofore tuttora presenti sono visibili nella fotografia in Ceschi (1954), p. 98. Appena più complessa la situazione del muro sud del presbiterio: le tre monofore attualmente esistenti sono documentate dalla fotografia del 1894 citata più sopra, ma sembra di vedere un'altra monofora, a sinistra di quella superiore; qui è riportata la coppia inferiore, posta vicino alla quota delle finestre della navata. Nell'abside si aprono tre grandi monofore, non in asse con quelle della cripta: sono state almeno in parte ripristinate, a giudicare dai conci lapidei esterni. La presente rielaborazione della planimetria di Ceschi evidenzia le monofore sopra citate (poste ad altezze e con dimensioni diverse, a parte le tre absidali). Sono state inoltre riportate le paraste, che dividevano la navata in due campate quadrate, e anneriti i muri. Le planimetria è stata quindi ruotata ad azimut 86° N>E; la correttezza della rotazione è stata riscontrata grazie all'allineamento di punti equidistanti dal lato esterno o da quello interno dei muri perimetrali.
Monofore non ancora collocate!
15 ...
I risultati anticipati in questa sezione di Urania Ligustica saranno presentati e discussi in una serie di articoli, che inizia con: R. Balestrieri, "L'orientamento delle chiese romaniche in Liguria. I. Metodi", in Atti del X Convegno della Società Italiana di Archeoastronomia (Trinitapoli, 22-23 ottobre 2010) – pre-print articolo ; "L'orientamento delle chiese romaniche in Liguria. II. Le finestre del mezzogiorno", in Atti dell'XI Convegno della Società Italiana di Archeoastronomia (Bologna, 28-29/10/2011) – pre-print articolo .
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Siti vari (cliccare sulla miniatura)
Veduta aerea da Sud
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Vista da Ovest (11 XI 2008)
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Facciata da Ovest (4 VII 2003)
Facciata da Ovest (5 III 2010)
Facciata da Ovest (17 V 2009)
Facciata da Ovest (19 XII 2009)
Facciata da Ovest (10 II 2008)
Facciata da Ovest (20 III 2009)
Portale maggiore
Dettaglio portale maggiore
Dettaglio portale maggiore
Insegna araldica
Stemma di Genova e insegna araldica
Scorcio facciata
Scorcio facciata
Oculo e polifora in facciata (25 V 2009)
Polifora in facciata
Scorcio facciata pseudo navatella
Trifora della pseudo navatella
Fianco sinistro e facciata (4 VII 2003)
Fianco sinistro e facciata (6 IV 2008)
Torre campanaria da Sud-Est (30 IX 2010)
Torre campanaria da Sud-Est
Scorcio da Sud-Est
Veduta absidale
Monofora absidale
Abside da Sud-Est
Arcate e arcatelle cieche absidali
Fianco destro da Sud-Est
Transetto destro da Sud
Transetto destro da Sud-Ovest
Verso l'altare (17 V 2009)
Verso l'altare (17 V 2009)
Verso l'altare (17 V 2009)
Verso la pseudo navatella
Verso l'altare
Cupola tiburio e monofore meridionali
Raggi di luce da oculo e polifora (17 V 2009)
Raggi di luce da oculo e polifora (17 V 2009)
Raggi di luce da oculo e polifora (17 V 2009)
Raggi di luce da oculo e polifora (17 V 2009)
Raggi di luce da oculo e polifora (17 V 2009)
Raggi di luce da oculo e polifora (21 VI 2009)
Raggi di luce da oculo e polifora (17 V 2009)
Proiezione dell'oculo su un dipinto di Luca Saltarello (23 VII 2009)
Cripta - verso la finestra di Nord-Est
Cripta - altare e monofora centrale
Cripta - altare
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