Urania Ligustica

La fisica sperimentale tra Sette e Ottocento

Ignazio Dagnino

Ricerche e studi geofisici in Liguria (1982)

Fisica sperimentale



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Il Rev. Prof. Giacomo Garibaldi fu il primo direttore dell'Osservatorio coadiuvato da un osservatore: il Prof. Giacinto Grillo docente di Idraulica e molto attento nel rendere noti tutti i fenomeni che via via venivano osservati e talvolta autore di note a carattere polemico.

Nel 1846 si pubblicò la «Descrizione di Genova e del Genovesato» e vennero resi noti i risultati del primo decennio di osservazioni meteorologiche accuratamente elaborate: temperature e pressioni medie mensili, quantitativi di precipitazione, stato del cielo, «sistemazione dei venti», umidità relativa dedotta dall'igrometro a capello. Lo stato del mare veniva stimato a vista a mezzogiorno ed alla stessa ora venivano eseguite letture alla «lapide mareografica». [<24-25>]

Nella già citata «Descrizione di Genova e del Genovesato» si legge: Esiste nel Porto di Genova un seno di mare difeso da ogni lato e per arte dall'ondeggiamento . . . sulla parete verticale della calata interna vi è fisso un marmo nel quale sono trascritte le divisioni metriche destinate a far conoscere le variazioni di altezza che in questo recinto subisce il pelo del mare . . .
Il 28 febbraio 1843, essendo il barometro disceso sotto dei 730 mm, il pelo dell'acqua si elevò di 60 cm al disopra della calata; alzamento di cui i vecchi marinai non si ricordano di aver veduto altro esempio.

Nei registri dell'Osservatorio venivano trascritte le osservazioni riguardanti lo stato del mare, l'altezza dell'acqua osservata alla lapide mareografica e la pressione atmosferica alle ore 12 di ogni giorno: queste osservazioni abbracciano un periodo di quattro anni dal 1848 al 1851.

Una nota del Prof. Giacinto Grillo avverte che: «nella colonna intitolata 'stato del mare a mezzogiorno' oltre di indicare le condizioni di ondeggiamento, noteremo altresì, d'ora innanzi l'altezza del livello del mare presa all'idrometro di cui è stata fatta menzione a pag. 162 del Vol. I della Descrizione di Genova, offerta dal corpo decurionale agli Scienziati.

Il Rev. Prof. Alberto Bancalari (1805-1864), professore di Fisica nell'Università di Genova e autore di studi sul diamagnetismo dei gas, successe al Prof. Garibaldi nella direzione dell'Osservatorio. Egli fu coadiuvato dall'Avv. Raffaele Drago il quale curò la compilazione di numerosi riassunti meteorologici annuali e l'elaborazione dei dati termometrici raccolti nei primi 24 anni di attività dell'Osservatorio.1




1 I. Dagnino, "Ricerche e studi geofisici in Liguria", Atti della Accademia Ligure di Scienze e Lettere, 39 (1982), pp. 24-25. Nella sezione di Urania Ligustica dedicata a Pietro Maria Garibaldi (1823-1902), è fornito un altro estratto dell'articolo, immediatamente seguente a quello qui riportato.



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