Urania Ligustica

La fisica sperimentale tra Sette e Ottocento

Pietro Maria Garibaldi

Osservazione delle Perseidi (1871)

Fisica sperimentale



Frontespizio


Indicatore di completezza



I.


L'illustre Le Verrier, Presidente dell'Associazione Scientifica di Francia,1 con lettera del 6 luglio scorso invitava il sottoscritto Direttore della Specola della R. Università di Genova a prender parte alle osservazioni sulle stelle cadenti del grande periodo di Agosto allora prossimo a seconda delle norme tracciate pel flusso del novembre 1869, nella quale epoca questa stazione fece di pubblica ragione il risultato delle proprie indagini negli atti dell'Osservatorio.2

Attesa la speciale importanza geografica e fisica della nostra specola, situata nella parte più Nord del Mediterraneo con tutto il Continente Europeo alle spalle, essa venne compresa nelle stazioni che (legate insieme per fili telegrafici gentilmente posti a disposizione degli astronomi dai rispettivi Governi), dovevano dar opera agli opportuni confronti Cronometrici (¹). [<3-4>]

Nel mentre che Parigi dava i segnali a Marsiglia e a molte altre stazioni, quest'ultima corrispondeva con Torino e Genova la quale a sua volta dava i segnali a Marsiglia e Torino in modo tale che i confronti si effettuarono e si ricambiarono colle stazioni suddette il 9 agosto alle 4 pomeridiane, il 10 e l'11 alle 8 di mattina e alle quattro di sera, e si chiuse alle 8 antimeridiane del giorno 12 la serie dei confronti Cronometrici, i quali furono fatti dal sottoscritto assieme al sig. Cav. Ingegnere Lazzaro Romairone Prof. di Astronomia Nautica nella R. Scuola di Marina in Genova e che dal medesimo riassunti e calcolati, sono registrati nel seguente quadro:


Tabella non numerata a pagina 4

Tabella I 3


[<4-5>] La stazione di Marsiglia diede ma non prese il ricambio dei segnali, riserbandosi a trasmetterci l'ora per lettera (²).4


II.


Perché lo studio delle meteore cadenti nella grande ricorrenza riuscisse efficace e somministrasse eziandio preziosi elementi di confronto, l'illustre Le Verrier Presidente dell'Associazione Scientifica propose che le osservazioni avessero luogo nelle notti del 9, 10, 11 Agosto, quantunque il flusso delle Perseidi dovesse coincidere nel giorno intermedio. [<5-6>]

La Direzione della stazione di Genova fu sollecita di ordinare le disposizioni già prese in proposito in armonia colle norme generali e in modo tale che le indagini riuscissero come pel passato efficaci, e confidava tanto più nell'esito delle medesime dappoiché si era assicurata del concorso di egregi Colleghi i quali vollero come sempre esserle larghi della loro antica ed autorevole esperienza (³).


III.

Osservazioni del 9 Agosto.


Sul cader della sera del 9, mentre ci disponevamo alle osservazioni favoriti da un purissimo sereno, vivi e frequentissimi lampi che si accendevano al disotto dell'Orizzonte a N. E. inquietavano sensibilmente il declinometro.

Seppimo al mattino, ricambiando i confronti cronometrici con Torino, che una burrasca erasi scatenata in Piemonte la quale, con tutta probabilità, fu quella che seguitando il suo corso comparve sul nostro orizzonte nelle prime ore del mattino del 10, e scoppiò, passando, al Nord di Genova verso le ore sei antimeridiane.

Il cielo si mantenne però sempre purissimo durante buona parte della notte nella quale abbiamo potuto notare 204 meteore [<6-7>] cadenti; di 89 delle quali si determinarono le coordinate astronomiche e molti fra i più importanti caratteri fisici come risulta dal quadro posto in fondo a questa relazione.

L'insieme di queste meteore determinate (89), indeterminate (115), distribuite d'ora in ora danno il seguente specchio:


Sera del 9 Agosto 1871.


Dalle ore 9 alle 10
determinate . . . . . . . . . . . .

indeterminate . . . . . . . . . . .
28

18

46

Dalle ore 10 alle 11
determinate . . . . . . . . . . . .

indeterminate . . . . . . . . . . .
21

22

43

Dalle ore 11 alle 12
determinate . . . . . . . . . . . .

indeterminate . . . . . . . . . . .
24

30

54

Dalle ore 12 alle 1
determinate . . . . . . . . . . . .

indeterminate . . . . . . . . . . .
13

48

61
Totale delle stelle osservate 204

Tabella II


Come si vede dal quadro precedente il flusso andò in genere aumentando in ricchezza dalle prime alle ultime ore delle osservazioni.

Se le 89 meteore state, come sopra si è detto, determinate si dispongono in ordine delle rispettive grandezze danno il quadro seguente:


Grandezza 1.ª . . . . . . . . . 2
» 2.ª . . . . . . . . . 23
» 3.ª . . . . . . . . . 43
» 4.ª . . . . . . . . . 17
» indeterminata 4
Totale 89

Tabella III


Le grandezze delle altre 115 delle quali non furono determinate le coordinate celesti, appartenevano quasi totalmente alla [<7-8>] 3ª-4ª, alcune furono quasi brillanti come quelle di 2ª, e quasi nessuna toccò la prima grandezza.

Per la maggior parte queste meteore indeterminate non accennavano a radiante comune o quasi, ma si accendevano indifferentemente, e pressoché con eguale misura, in tutte le parti ma specialmente a N. E. del cielo; forse questo disordine non è che apparente; e (ritenuto che il numero delle meteore registrato è superiore di molto alla media di quelle che compariscono nelle varie notti dell'anno fuori dei noti periodi) potrebbe spiegarsi riferendole a filanti che effettivamente fanno parte del flusso delle Perseidi, ma che disposte nelle parti più periferiche della corrente e immergentesi nelle regioni più alte e rarefatte dell'atmosfera (che forse ha confini più remoti dei fin'ora supposti), subiscono (per l'azione della terra che rapidamente e tanto si avvicina) mille maniere di perturbazioni che le fanno apparire, sebben assai numerose, più piccole e fioche di luce, e meno disciplinate di quelle che camminano nel centro della corrente meteorica. Egli è specialmente per constatare questo fatto che lo studio delle fasi delle stelle cadenti nelle epoche che precedono e tengon dietro al maximum dei flussi, acquistano una notevole importanza; e forse questi studii comparativi dimostreranno che buon numero delle così dette sporadiche appartengono o ad anelli cosmici discontinui e poveri, e riferentesi radianti non ancor conosciuti; o più probabilmente, dipendono dalla corrente principale deviata e scompigliata dalla azione della terra, e questo dubbio acquista qualche probabilità, se si considera che il numero delle stelle cadenti riconosciute periodiche va sempre aumentando a detrimento delle sporadiche le quali nel mentre prima formavano la quasi totalità ora sono divenute delle eccezioni.

La burrasca che pel frequente lampeggiare si mostrava, come si disse, al N. E. al principiare della sera, comparve sull'orizzonte alle prime ore del mattino, e molte nubi velando rapidamente il cielo, ci obbligarono di cessare le nostre osservazioni poco dopo un'ora antimeridiana. [<8-9>]


IV.

Osservazioni del 10 Agosto.


La burrasca che aveva cominciato a mostrarsi al Nord sul far delle primissime ore del giorno d'oggi, prese aspetto più minaccioso fra le cinque e le sei del mattino ora in cui distendendosi per tutto il cielo con lampi, tuoni e pioggia dirotta ma breve, aveva assunto carattere imponente, però la meteora seguitando il suo corso si allontanò ben presto dalla Città lasciando il cielo, durante tutto il giorno, coperto di nubi e vapori così fitti che lasciavano pochissima speranza di prossimo sereno; fortunatamente però sul cader della sera il denso velo andava facendosi più trasparente, e finalmente un venticello di tramontana portò via le nubi e dissipò gli ultimi vapori così che il cielo divenne purissimo e scintillante di moltissime stelle: solo da Ovest si stendeva verso Sud, poco al di sopra dell'orizzonte, un cordone di nubi temporalesche nelle quali si accendevano frequenti e vivissimi lampi che durarono incessanti tutta la notte e porzione del mattino vegnente. Ancora questa volta il nostro declinometro dava segni non dubbi di inquietudine per la presenza del lontano fenomeno elettrico.

Sulle prime ore della sera in mezzo al magnifico cielo perfettamente trasparente e puro si osservava un numero straordinario di fiochissime stelle cadenti che, a somiglianza di quanto appare (secondo la relazione di Humboldt) sotto le infuocate regioni dei tropici, si mostravano come altrettanti punti che solcavano le vôlte dei cieli d'innumerevoli linee fosforescenti; col cader della notte queste meteore si definivano sempre più nei loro caratteri fisici e nelle loro direzioni, e dal complesso delle apparenze si presentiva da tutti gli Osservatori i quali erano [<9-10>] al loro posto, come la notte precedente spiando ogniuno il rispettivo quadrante celeste, che la terra attraversava la corrente delle Perseidi e che la messe sarebbe stata abbastanza ricca.

Quantunque le meteore si movessero in tutte le direzioni, pure era agevolissimo il rimarcare che la grandissima parte aveva un centro d'irradiazione comune che s'appuntava evidentemente nella Costellazione del Perseo.

Dalle ore 8 e 30' di sera fino alle ore 2 del mattino numerammo 1013 stelle, di 117 delle quali determinammo le coordinate astronomiche che sono registrate nell'annesso quadro prendendo numero dopo le 89 della sera precedente.

Riunendo insieme le 117 sopra dette e determinate, colle altre 896 indeterminate e distribuendole d'ora in ora a seconda della loro apparizione, si ha il seguente quadro:


Sera del 10 Agosto 1871.


Dalle ore 9 alle 10
determinate . . . . . . . . . . . .

indeterminate . . . . . . . . . . .
44

80

124

Dalle ore 10 alle 11
determinate . . . . . . . . . . . .

indeterminate . . . . . . . . . . .
39

158

197

Dalle ore 11 alle 12
determinate . . . . . . . . . . . .

indeterminate . . . . . . . . . . .
26

170

196

Dalle ore 12 alle 1
determinate . . . . . . . . . . . .

indeterminate . . . . . . . . . . .
10

199

209

Dalle ore 1 alle 2
determinate . . . . . . . . . . . .

indeterminate . . . . . . . . . . .
0

287

287
Totale delle stelle osservate 1013

Tabella IV


Come si rileva dal quadro precedente il numero delle meteore andò, quasi sempre, crescendo dalle 9 di sera alle due [<10-11>] del mattino se se ne eccettuano le ore 10-11, 11-12 nelle quali il flusso si mantenne quasi costante con tendenza però all'aumento.

Tutto fa credere che verso le ore 2 della notte 10 e 11 Agosto la pioggia meteorica toccasse o volgesse al suo maximum, fatto che ci fu impossibile di constatare perché il sopra accennato cordone di nubi a S. O. si allargò e coprì il cielo in modo che fummo costretti a cessare le osservazioni alle 2 del mattino.

Confrontando il numero delle stelle registrate nella nostra specola in quest'anno con quelle viste nella stessa stagione del passato 1870 all'epoca corrispondente, si verifica una grande differenza in più pel periodo attuale, dappoiché dirimpetto alle 1013 di quest'oggi, nella notte 10-11 Agosto dell'anno scorso se ne numerarono solo 36.5 – È ben vero che allora le osservazioni durarono un'ora di meno ed erano disturbate da un cielo coperto e dalla presenza della luna, ma anche tenute a calcolo queste circostanze la differenza è troppo grande, e l'insieme delle apparenze del flusso d'allora (che ricordiamo perfettamente) è troppo discordante dall'attuale per poter dubitare di asserire che la terra in quest'anno ha attraversato l'anello delle Perseidi in una zona che era molto più ricca di quella incontrata nell'anno passato, ciò che è confermato da tutti gli Osservatori coi quali abbiamo fatto il ricambio dei risultati; però in ambedue le ricorrenze si rilevò, nelle debite proporzioni, il fatto già segnalato che queste meteore camminano a gruppi più o meno numerosi che si rinnovano ogni cinque o sei minuti.

Tutto ciò confermerebbe nell'ipotesi generalmente ammessa che se l'anello formato dalle Perseidi non presenta, a quanto pare finora, delle vere interruzioni come quello di Novembre delle Leonidi, è però formato da una corrente meteorica che ha differente densità nelle varie parti del suo circuito.

È evidente quanto importi conoscere il succedersi di queste [<11-12>] piogge di stelle più o meno dirotte, perché dall'accertamento di queste varie fasi si potrà un giorno determinare con qualche precisione il tempo che questi corpuscoli impiegano a compiere il giro intero della loro orbita comune.

Disponendo le sopra dette 117 stelle in ordine alla loro grandezza si ottiene il seguente quadro:


Grandezza 1.ª . . . . . . . . . 38
» 2.ª . . . . . . . . . 33
» 3.ª . . . . . . . . . 27
» 4.ª . . . . . . . . . 19
Totale 117

Tabella V


Le altre 896 stelle osservate ma non determinate presentarono di tutte le grandezze specialmente fra le maggiori; e circostanza degnissima di rimarco, la quasi totalità delle stelle di prima grandezza apparve fra le 11 di sera e 1 ora del mattino: nel periodo di Agosto scorso le stelle di 1.ª grandezza erano 2 sopra 36 e preponderavano quelle di 3.ª-4.ª: forse questo dipende dalle condizioni di cielo velato e dal contrasto operato dalla luce lunare.

I colori più vaghi e palpitanti dell'iride si ammirarono riprodotti nelle stelle in discorso, e alcune di esse accompagnate da magnifico strascico o circondate da aureola di gloria si colorivano successivamente di tinte diverse e bellissime nel tempo della loro traiettoria precisamente come avviene nei razzi artificiali.

Fra le tante stelle, magnifiche per i loro splendori e le loro grandezze, merita speciale ricordo quella registrata sotto il N. 201 del quadro generale, la quale camminando lungo la retta che ricongiunge y di Perseo [γ Persei ?] e a della grand'Orsa [α Ursae Majoris ?], a metà circa del suo corso divampò istantaneamente di luce bianco-azzurra così intensa che rimase nascosta nella aureola luminosa che da essa si era sprigionata, dalla quale (seguitando la sua via) riuscì fuori la meteora, come farfalla [<12-13>] dal bozzolo per spegnersi nella prossimità della polare, e, circostanza abbastanza rara, l'aureola non tenne dietro alla stella generatrice, ma restò immobile e risplendente per tredici secondi misurati a cronometro: forse la sfera luminosa divampò per esplosione avvenuta nella meteora la quale probabilmente era un bolide.


V.

Sera dell'11 Agosto.


Quantunque ancora questa volta il cielo si mostrasse durante la giornata coperto di dense nubi e quasi promettitore di pioggia, pure sul cader della sera si rasserenò completamente e ci permise di osservare 245 stelle cadenti, di 50 delle quali determinammo le coordinate che sono registrate nel quadro generale posto in fondo alla presente relazione.

L'insieme delle meteore disposte d'ora in ora in ordine alla loro apparizione, è compendiato nel seguente quadro:



Dalle ore 9 alle 10
determinate . . . . . . . . . . . .

indeterminate . . . . . . . . . . .
38

42

80

Dalle ore 10 alle 11
determinate . . . . . . . . . . . .

indeterminate . . . . . . . . . . .
12

80

92

Dalle ore 11 alle 12
determinate . . . . . . . . . . . .

indeterminate . . . . . . . . . . .
0

73

73
Totale delle stelle osservate 245

Tabella VI


Dopo la mezza notte le osservazioni cessarono perché il cielo si era totalmente coperto di nubi.

Come risulta dal suddetto quadro la ricchezza del flusso accennava (tranne dalle 10 alle 11) piuttosto a diminuzione [<13-14>] dalle prime alle ultime ore della sera, al contrario di quanto avvenne nelle due sere precedenti: né ciò dee recar meraviglia se si considera che nella sera del 9 la terra si avvicinava alla corrente delle Perseidi, nella sera del 10 l'attraversava nel suo maggior spessore, mentre nell'attuale dell'11 se ne allontanava.

È necessario però osservare che la direzione delle stelle era meno disciplinata di quella del giorno precedente, ed un buon numero accennava, come a centro, ad un radiante più alto riferentesi a Cassipea e precisamente al punto di questa costellazione le di cui coordinate sono:

AR. 6.°        D. 57°,40

L'istesso preciso punto ci era accennato l'anno scorso da un buon numero di stelle che colà s'appuntavano al mattino del 29 Luglio nel mentre intendevamo alle consuete osservazioni, e ne inscrivemmo apposita nota nei registri della nostra Specola.

È d'uopo però osservare che i radianti i quali si manifestano nel giorno che precede e seguita le grandi ricorrenze meteoriche, non possono d'un subito definirsi come altrettante individualità distinte e realmente indipendenti dal flusso o corrente del giorno intermedio, se non dopo un lungo esame e bene accertata esperienza, giacché (come si è detto più sopra) la terra che per il suo grande avvicinarsi esercita una azione predominante sopra le meteore in discorso deve cambiare la direzione delle stesse in modo tale che la corrente nuova defletta quasi egualmente al di qua e al di là della direzione primitiva e comune attuata dall'attrazione solare; perché la Terra immergendosi prima nel rigonfiamento prodotto dal suo avvicinarsi incontra meteore che hanno perduta la primitiva loro direzione e accennano ad un radiante che realmente non è il loro, ed emergendo poi dalla corrente, [<14-15>] le stelle filanti che trascina dietro si appuntano ad un centro dal quale non hanno origine.

Questi due radianti ipotetici devono nel loro insieme trovarsi simmetricamente disposti dirimpetto al vero e centrale, e sarà argomento che potrà consigliare a qualificarli ipotetici quando le piogge meteoriche abbiano luogo quasi con eguale intensità in epoche assai vicine ed equidistanti da un maximum e da un centro intermedio, corrispondente alla ricorrenza di un flusso ben determinato quale è quello delle Perseidi.

Per riguardo alla loro grandezza le stelle del giorno 11 sono ripartite come segue:


Grandezza 1.ª . . . . . . . . . 16
» 2.ª . . . . . . . . . 23
» 3.ª . . . . . . . . . 7
» 4.ª . . . . . . . . . 4
Totale 50

Tabella VII


Nel mentre eravamo occupati nello studio delle meteore, sulle ore 11 (t. m. di Roma) osservammo un'aurora polare assai debole che da NNO si stendeva ai due lati del meridiano magnetico per una grandezza di 25° e si innalzava fino alla coda della grand'Orsa: questa luce rossastra aveva dei periodi di rinforzo e di remittenza che simulavano altrettante pulsazioni: forse questa luce aurorale sarà stata più appariscente nel N. dell'Europa, però non ostante la sua tenuità e lontananza non isfuggì all'ago magnetico che ne segnalava la presenza con speciali e più marcati movimenti.

Le nubi che invadevano il cielo ci impedirono di tener dietro alle fasi della aurora polare e di continuare lo studio delle stelle cadenti.

È certo che l'Associazione scientifica di Francia presieduta dall'illustre divinatore di Nettuno cui al pari dei nostri sono [<15-16>] indirizzati i risultati delle singole Specole, potrà discutere efficacemente il flusso meteorico dell'Agosto corrente il quale diede così larga messe di fatti nella nostra Penisola, la quale si gloria che fu uno de' suoi più dotti astronomi, il Sig. Schiapparelli [sic], che abbia primo scoperta e rivelata la dottrina delle stelle cadenti nelle celebri lettere indirizzate all'Illustre Direttore dell'Osservatorio del Collegio Romano.6

Genova, 31 Agosto 1871.

IL DIRETTORE DELL'OSSERVATORIO

P. M. GARIBALDI.7




(¹) Il Signor Simone Carbone Direttore della stazione telegrafica di Genova, e tutti gli Ufficiali della stessa ci furono larghissimi, come sempre, d'ogni maniera di gentilezza nei momenti dei ricambi di segnali colle stazioni di Torino e Marsiglia, ed è dolcissimo allo scrivente di tributare ai prefati Signori pubbliche e sincere azioni di grazia. [Nota a pie' di p. 3]


(²) Il Sig. Stephan Direttore dell'Osservatorio di Marsiglia trasmise al pari di noi l'ora dei segnali telegrafici direttamente a Parigi. L'illustre Presidente dell'associazione scientifica ce ne diede nota nella seguente lettera della quale riproduciamo solo alcuni brani.

    Mon Ch. Collègue
Voici les corrections à appliquer a votre Chronomètre pour passer au temps m. de Paris.
Août —
9 . . . . . . 26m 22s, 8
    »      10 . . . . . . 26m 24s, 4
    »      10 . . . . . . 26m 23s, 1
    »      11 . . . . . . 26m 24s, 0
    »      11 . . . . . . 26m 23s, 7
Vous trouverez les détails au supplement du bulletin...
Vous voulez bien vous occuper des ascensions droites et distances polaires. Dès que j'aurai l'ensemble je l'imprimerai...
Dés que les êtoiles communes seront reconnues il foudra s'occuper des déterminations.
    a Mr. P. M. Garibaldi
    Votre dévoué

    LE VERRIER

Prendendo la media dei sudetti risultati si ha che la longitudine dell'Osservatorio di Genova, partendo da quello di Parigi è:

    in tempo     0h 26m 23s, 66
    in gradi       6° 35' 54", 9     E.

Questi valori possono ritenersi come più esatti degli altri fin ora adoperati, i quali d'altronde sono diversi e minori dei sopra scritti perché si riferiscono al meridiano che passa pel Faro principale del nostro porto che è più all'Ovest. [Nota a pie' di p. 5]


(³) Presero parte alle osservazioni, vegliando con noi senza interruzione le tre notti 9, 10, 11 Agosto i Signori Professori Canonico Angelo Costa, Ingegnere Lazzaro Romairone, Avv. Raffaele Drago, Ingegnere Gustavo Bartolomeo Rafanelli, Eduardo Berlingeri Luogotenente di Vascello. L'ora delle apparizioni delle meteore e i loro caratteri erano registrati alternativamente da uno degli Osservatori.
Il Sig. Michele Multedo distintissimo orologiaio della nostra Città pose a nostra disposizione eccellenti cronometri, il Sig. Giuseppe Della Casa macchinista della scuola di fisica della R. Università, il Sig. Clemente Biasi addetto alla Facoltà di matematiche contribuirono efficacemente e con lodevole disinteresse a tutto quanto poteva influire al buon andamento delle osservazioni.
Il Sig. Prof. Ingegnere Francesco Porrata Osservatore aggiunto oltre alle indagini sulle stelle, lavorò sempre con noi colla sua ben nota attività ed intelligenza al coordinamento dei dati che forniscono le basi della nostra relazione. [Nota a pie' di p. 6]




Dalla riunione di tavole in pagine non numerate

Tabella VIII  –  Meteore del 9-10 Agosto 8




Dalla riunione di tavole in pagine non numerate

Tabella IX  –  Meteore del 10-11 Agosto




Dalla riunione di tavole in pagine non numerate

Tabella X  –  Meteore dell'11-12 Agosto 9




1 Su Urbain Jean Joseph Le Verrier (1811-1877) Link esterno Wikipédia France.

2 P. M. Garibaldi, Relazione intorno alle osservazioni fatte sulle stelle cadenti nel periodo di novembre dell'anno 1869 (Genova, Tipografia Sordo-Muti, 1869). L'opera è qui trascritta integralmente.

3 Le tabelle sono qui numerate.

4 Cfr. Redazione, [Calibrazione dei cronometri di Genova e Moncalieri per l'osservazione delle Perseidi nel 1871], Bulletin hebdomadaire de l'Association Scientifique de France, n. 206 (15 ottobre 1871), pp. 20-21.

5 Garibaldi e collaboratori hanno osservato le Perseidi anche nel 1870, ma non ne hanno stampato la relazione.

6 G. V. Schiaparelli, A. Secchi, Corrispondenza (1861-1878), a cura di L. Buffoni, A. Manara, P. Tucci (Milano, Edi.Artes, 1991).

7 P. M. Garibaldi, Le stelle cadenti del periodo di agosto 1871 osservate in Genova (Genova, Tipografia Sordo-Muti, 1871), in-4°, 16 pp., 8 tavole fuori testo. Sono presenti note a pie' di pagina, numerate singolarmente: qui gli è stata assegnata una numerazione progressiva. Sono stati aggiornati gli accenti e corretti alcuni refusi: es. pioggie → piogge. Trascrizione integrale, completata il 10 agosto 2012; pagina web non ancora collazionata con la riproduzione dell'articolo.

8 Le tabelle con i dati relativi alle singole meteore sono poste alla fine della relazione; non sono numerate, come tutte le altre. Qui sono state suddivise per le tre notti. Una linea orizzontale grigia, che taglia la tabella, indica il cambio pagina.

9 È stata qui omessa l'ultima tabella, "Riepilogo delle Stelle osservate di ora in ora nei giorni 9, 10, 11 Agosto", perché si limita a rielencare i dati forniti più sopra: tabelle II, IV, VI.



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