Delizie in villaGiuseppe BarettiLa frusta letteraria (1764) 1 |
Non ho mai vedute le poesie del P. Pastorini; ma se tutte sono segnate allo stesso conio, che il sonetto registrato in questa Introduzione a pag. 96, e che ha per argomento la morte del matematico Manfredi,2 esorto i giovani principianti a buttarle tutte al fuoco insieme con quelle di Neralco pastor arcade, e con quelle del fratel Cerasola, dalle quali tutte non v'è poesia da imparare. Lo stesso dico di quelle di Jacobo de Mazzara siciliano che ha fatto quel sonetto posto a pag. 101 sul nome di Maria, in cui ha giuocato argutamente col mare, non so se mediterraneo, baltico, o atlantico. Mi si dirà che essendo le rime di questi quattro autori per lo più spirituali, dev'esser buona cosa raccomandarle a' giovani; ma io dico che le cose spirituali i giovani le hanno da leggere nel Kempis, nello Scupoli, e in altri tali libri in buona prosa, e non ne' cattivi versi di Neralco, del Mazzara e d'altri tali; e dico che i trattati di poesia hanno a insegnare la poesia a' giovani, come i libri ascetici la spiritualità, senza confondere le materie, e senza volere che il buono serva di passaporto al cattivo.
1 G. Baretti, [Recensione di] "Introduzione alla volgar poesia in due parti divisa dal P. Giambattista Bissi Palermitano. Prima edizione veneta accresciuta e migliorata. In Venezia 1762 per Giambattista Indrich in 8°", La frusta letteraria, n. 10 (Roveredo, 15 febbraio 1764); il brano è qui trascritto dall'edizione La frusta letteraria di Aristarco Scannabue, a cura di L. Piccioni, vol. 2 (Bari, G. Laterza e figli, 1932), p. 12 OPAC SBN e Google libri (per Université de Lausanne).
La prima edizione è in Internet Culturale (per Biblioteca Nazionale Centrale di Roma); si veda al tomo 1, p. 144.
2 Baretti segue qui, nell'errore, l'autore recensito: il sonetto si riferisce a Manfredo Settala (1600-1680) Storia di Milano e non a uno dei fratelli Manfredi, entrambi scomparsi dopo padre Pastorini. Per il brano a cui si riferisce Baretti, si rimanda all'edizione: G. Bisso, Introduzione alla volgar poesia in due parti divisa (Lucca, V. Giuntini, 1755²), pp. 107-108.