Delizie in villaParis Maria SalvagoEpistolario con Francesco BianchiniSalvago a Bianchini – 18 Maggio 1715 1 |
Ill.mo e Rev.mo Sig.r Sig.r e Prone Col.o Haverei rossore d'incomodarla per la terza volta sopra la materia dell'ecclisse solare se non fussi più che certo che non darà noia a V.S. Ill.ma la copia di una lettera del S.r Maraldi che ho ricevuta in questo ordinario in data de 5 et è la seguente.
Rendo poi grazie a V.S. Ill.ma della gentilissima sua degli 11, ma le ho portato invidia della buona compagnia che ha havuto del S.r Dottor Eustachio Manfredi in una congiontura sì propria per amendue; lo suppongo ancora costì e la prego a riverirlo in mio nome, et a farle parte delle suddette osservationi, dalle quali haverà la compiacenza di riconoscere quanto siano accurati i suoi calcoli; e quando mai fusse partito da Roma la supplico, ei trasmetterli almeno i numeri di mie carte; astenendomi da scrivergli in Bologna, dove gli addressai l'osservatione fatta in Carbonara, et altra fatta vicino a Capucini, dove ebbero manco impedimenti, e distrationi. Vedo che V.S. Ill.ma voleva fare alcune pruove per favorirmi della notizia richiestale qualche mese fa: mi spiego nuovamente. Quando lessi che il S.r Chiarelli le haveva fatto un vetro di 90 palmi, desiderai di sapere con qual fuoco di lente si accompagnava, e di quale apertura era l'ombracolo onde coprivasi il medesimo vetro; e non di far pruove sopra altri obbiettivi; la richiesta di cui l'ho supplicata ultimamente, è un poco di dissegno, e di descrizione più minuta del loro micrometro, o sia di quel di Lusverg,3 di cui già mi favorì d'un abbozzo; [...] [...] grazia l'incomodo. Aspetto con impatienza con i miei S.ri abbati che la riveriscono con humilissimo ossequio, le loro osservazioni, e se mi accenerà con quali istromenti, e con che metodo rimarremo intieramente appagati. Ho curiosità di sapere come se la passi il S.r Giuseppe Campani, al quale l'astronomia è obligata delle più belle sue osservazioni, che non si sarebbero conseguite senza i suoi vetri; e senza più le bacio affettuosamente le mani. Di V.S. Ill.ma e Rev.ma Genova li 18 maggio alla pregiatissima sua degli 11 ... 1715
|
1 Lettera inedita autografa, qui trascritta integralmente per la prima volta. Le parole dalla trascrizione incerta sono in rosso; quelle non trascritte, perché non ancora comprese, sono individuate da [...].
Roma, Biblioteca Vallicelliana, Fondo Bianchini; si vedano le note all'inizio di Epistolario con Francesco Bianchini.
Ms. U. 18, carta 1599r/v (numerazione moderna 226); all'angolo esterno, in grafia più antica, 279. La lettera è autografa, a parte la data "1715. 18 Maggio" ripetuta in alto a sinistra. La carta 1600r/v è bianca.
La lettera è stata catalogata in: E. Celani, "L'Epistolario di monsignor Francesco Bianchini, veronese. Memoria ed indici", Archivio Veneto, 36 (Venezia, Stabilimento Tipografico Fratelli Visentini, 1888), pp. 365-366 Archive.
2 Borgo nei pressi di Parigi, a ... km da Versailles.
3 Presumibilmente Giacomo Lusverg. Cfr. P. Todesco, "Il micrometro filare di Giacomo Lusverg (anno 1677)", Nuncius, 12 (1997) p. 93.