Urania Ligustica

Delizie in villa

Cornelio Desimoni

Notizie di Paris Maria Salvago... (1875-1876) 1

Delizie in villa


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[Pag. 480]

cessò appena nel 1845 col quarto Cassini, Giacomo Domenico, morto a 98 anni (1). Il Maraldi è largo d'istruzioni e incoraggiamenti, di copie, di calcoli e disegni al Salvago in tante e lunghe lettere, che non si capisce come avesse agio a scriverle fra le sue moltiplici occupazioni ufficiali e volontarie. Egli cura altresì gli interessi a Parigi della famiglia Salvago, e tocca secondo i casi nella corrispondenza anche delle questioni estranee, che più occupavano i contemporanei: l'appello de' vescovi al futuro Concilio; i gesuiti ed i riti cinesi; la prima diligenza o celere introdotta in Francia, e simili: ma più lungamente d'ogni altro avvenimento, vi hanno luogo le famose azioni del Missisipì e i biglietti di banco di Law, a' quali però egli ha il buon senso di non credere fin dal principio. Racconta dei genovesi Cambiaso e De Ferrari che sono corsi a Parigi a studiare il curioso fenomeno; quindi passa a narrare le sùbite fortune, le carrozze moltiplicate, il lusso sfrenato, a poco a poco la depreziazione della moneta, i dubbi, i rovesci, le rovine.

   Rivolgendosi più volte alle cose nostre, l'amico di Salvago s'informa delle miniere che si vanno ricercando sui monti della riviera occidentale; chiede il preciso ragguaglio delle monete, dei pesi e delle misure genovesi con quelle di Francia, e vi istituisce egli stesso e fa istituire alla zecca prove ripetute. Chiede delle appariscenze dei monti di Corsica dal nostro lido, e dell'angolo di posizione di quell'isola con


   (1) Anche la famiglia Maraldi continuò a fiorire in Francia con Gian Domenico nipote del qui lodato Giacomo Filippo, e fiorisce tuttora a Perinaldo nella Riviera occidentale di Genova, sotto-prefettura di San Remo. A sproposito quasi tutti i biografi di Cassini e Maraldi attribuiscono la loro patria Perinaldo alla Contea di Nizza. Inoltre il primo Cassini studiò in Genova; si dichiara genuensis egli stesso nei primi scritti, e conservò viva memoria de' suoi maestri e dell'antica patria. Ved. FABRONI, Vitae italorum doctrina excellentium; Parigi, 1779; IV. 299, 313.


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1 C. Desimoni, "Notizie di Paris Maria Salvago e del suo Osservatorio astronomico in Carbonara", Giornale Ligustico di Archeologia, Storia e Belle Arti, 2 (1875), pp. 465-486, 3 (1876), pp. 41-65.



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