Urania Ligustica

Delizie in villa

Paris Maria Salvago

La famiglia

Delizie in villa



L'uomo selvatico   Copyright

Figura 1 – L'uomo sarvægo in un bassorilievo su ardesia nella villa di Carbonara (secolo XV) 1



L'albergo Salvago

Figura 2 – Le famiglie dell'albergo Salvago (1636) 2



Arma di Paris Maria Salvago

Figura 3 – L'arma di Paris Maria Salvago sorretta dagli uomini selvatici (1675) 3



Arma della casata

Figura 4 – L'arma di Paris Maria Salvago (1685) 4



Arma della casata

Arma - D'oro, alla rotella di nero,
caricata d'un leone d'argento.

Cimiero - Un leone nascente d'argento.

Figura 5 – L'arma Salvago (1920) 5


IN FIERI!




1 Da una foto dell'autore realizzata il 12/5/2012. Il bassorilievo su ardesia sembra risalire al secolo XV. Proviene dal palazzo di Carbonara di Paris Maria Salvago: è possibile che sia stato incastonato in un muro del giardino dell'attuale Villa Piaggio, nel corso della ristrutturazione ottocentesca del palazzo. La mancanza della cornice inferiore fa pensare che si tratti di un sovraporta.

Il nome della casata proviene da "sarvægo" Link esterno Zeneize-Italiano.

Il motto latino sul cartiglio, NOLI ME TANGERE (non mi toccare), ha certamente il senso ricordato in Link esterno Treccani.it: "Nel linguaggio comune, la frase si ripete talvolta con riferimento a persona suscettibile, ombrosa, piena di sussiego, che non ammette scherzi e confidenze".

2 A. Fransone, Nobiltà di Genova (Genova, P. G. Calenzani e G. M. Farroni, 1636), tav. XXI Link esterno OPAC SBN e Librairie Loeb-Larocque. La tavola è stata incisa da Jérôme David (Parigi 1605-Roma 1670); G. Milesi, Dizionario degli incisori (s.l. ma Bergamo, Minerva Italica, 1982), p. 77 Link esterno OPAC SBN. Un esemplare dell'opera di Fransone è in vendita per € 11.400, nell'autunno 2014, da parte della Link esterno Libreria Antiquaria Pregliasco.

Il blasone dei Salvago è circondato dalle armi delle famiglie: Arquata, Calissano, Carbonara, Cavo, Cibo, Conforto, Dalla Chiesa, Federici, Fò, Frugoni, Magnasco, Migone, Pichenotta, Porrata, Saliceti, Scotti, Sexina (Sesino), Sisto, Strigiaporci, Vernazza, Via; sono in bianco le armi di Borcani, Nepitelli, Porci, Strigini, Stroppa. Dato che Salvago aveva un palazzo di villa in Carbonara, viene il dubbio che discenda dalla famiglia omonima, ma Ascheri (1846) sottolinea che viene dagli Streggiaporco (Strigliaporco, Strigliaporci, Strigiaporci, ecc.).

Le famiglie costituenti l'albergo sono elencate in: G. B. Spotorno, "Albergo de' Salvaghi", in Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale degli Stati di S. M. il Re di Sardegna, a cura di G. Casalis, vol. 7 (Torino, G. Maspero librajo e Cassone e Marzorati tipografi, 1840), pp. _376-377_ Link esterno OPAC SBN.

Si ricorda che gli "alberghi" sono i consorzi di famiglie nati nell'ambito della riforma costituzionale del 1528; al loro scioglimento, nel 1576, le famiglie hanno ripreso l'antico nome o hanno conservato quello dell'albergo. Sull'argomento si veda ad esempio: A. Lercari "La nobiltà civica a Genova e in Liguria dal Comune consolare alla Repubblica aristocratica", Le aristocrazie cittadine: evoluzione dei ceti dirigenti urbani nei secoli XV – XVIII, a cura di M. Zorzi, M. Fracanzani, I. Quadrio (Venezia, La musa Talia, 2009), pp. 231-233 Link esterno Soprintendenza Archivistica della Liguria File PDF e OPAC SBN.

3 L'arma è qui riprodotta, con modifiche al contorno, da: P. Duval, L'Italie (Paris, P. Duval, 1675-76), cc. _4_. Si noti che la fonte è coeva, a differenza di quella da cui proviene la figura 2.

Due uomini selvatici armati di clava, come di consueto, reggono l'arma di Paris Maria Salvago al di sopra dei simboli dei suoi interessi scientifici: una sfera armillare – l'Astronomia – e un globo terrestre – la Geografia. Sull'uomo selvatico si veda ad esempio Link esterno Wikipedia Uomo selvatico e Wild man. La corona che sormonta il blasone è ducale e non marchionale: si veda ad esempio Link esterno Wikipedia Corona (araldica).

4 L'arma è qui riprodotta, con modifiche al contorno, da: Anonimo, Paris Maria Salvago Senateur... (Paris, 1685), incisione su rame. La corona è, in questo caso, corretta: si veda alla nota precedente.

5 L'arma è qui riprodotta da: A. M. G. Scorza, Libro d'Oro della Nobiltà di Genova (Genova, F.lli Waser & Co., 1920), tav. _III_ Link esterno OPAC SBN. La descrizione è in: G. B. Di Crollalanza, Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti, vol. 2 (Pisa, Direzione del Giornale Araldico, 1888), p. 99 Link esterno OPAC SBN.



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