1. Identificazione, descrizione e dedicazione
Comune |
Vernazza (SP). |
Sito |
Sul porticciolo
Street View (sito non raggiunto al 21 II 2014)
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Google Maps
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Bing Maps. |
Proprietà |
Parrocchia della diocesi della Spezia-Sarzana-Brugnato. |
Accessibilità |
A esterni e interni. |
Descrizione |
In base alla tipologia e alla tecnica costruttiva, la chiesa dell'XI secolo dovrebbe essere stata ricostruita nell'ultimo quarto del XIII secolo da maestranze lombardo-genovesi; il rinnovamento edilizio e l'espansione del borgo sono collegate all'acquisizione di Vernazza da parte di Genova, nel 1276, da Nicolò Fieschi (Cervini 2002). D'altra parte, sin dal 1209 Vernazza giura fedeltà al Comune di Genova e l'arcaicità delle colonne e dei capitelli sembra collocare la ricostruzione ai primi decenni del XIII secolo (Rossini 1992). Le tre navate si allargano procedendo verso l'altare maggiore, collocato nell'unico emiciclo – le absidi laterali sono rettilinee; tale soluzione può essere stata scelta per accrescere la monumentalità degli spazi interni. Dalla crociera centrale del presbiterio si innalza una torre nolare ottagonale, completata in età moderna. Le ultime due campate verso la facciata sono state costruite fra il XVI e il XVII secolo (Cervini 2002), con una sopraelevazione lasciata in evidenza dopo il ripristino della fase medievale, realizzato nel 1964-70. La luce entra nella chiesa soprattutto grazie alle tre bifore sul lato destro; sullo stesso fianco sono presenti anche tre monofore, insolitamente disposte a quote diverse. Nell'abside maggiore si aprivano due finestre molto più grandi di quella attuale, posta al centro: è presumibile che siano state chiuse in occasione del ripristino citato (cfr. figura 3.14).
Il 25 ottobre 2011 un'alluvione ha devastato le Cinque Terre e la Lunigiana: durante l'emergenza, il parroco ha messo a disposizione la chiesa, che non ha subìto danni di rilievo, come magazzino per raccogliere cibo, vestiti e coperte.1 |
Dedicazione |
Margherita di Antiochia, vergine e martire; festa il 20 Luglio, ma il 5 dello stesso mese ante la riforma di Pio V (papa dal 1566 al 1572).2 |
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| 2. Galleria di immagini antiche
Fig. 2.1 – Panorama da Est-Sud-Est (intorno al 1960) 3
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Fig. 2.2a – Panorama da Sud-Ovest (intorno al 1960) 4
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Fig. 2.3a – Panorama da Ovest-Nord-Ovest (ante 1959) 5
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Fig. 2.4a – Panorama da Nord (intorno al 1960) 6
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Fig. 2.2b – Dettaglio da S-O prima dei restauri (intorno al 1960)
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Fig. 2.3b – Dettaglio da O-N-O prima dei restauri (ante 1959)
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Fig. 2.4b – Dettaglio da Nord prima dei restauri (intorno al 1960)
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| 3. Galleria di immagini originali dello stato attuale
Fig. 3.1 – Facciata, di Michele Amato (23 VIII 2010)
Flickr
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Fig. 3.2 – Prolungamento moderno di due campate *
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Fig. 3.3 – Panorama da Ovest *
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Fig. 3.4 – Fianco destro da Ovest-Sud-Ovest *
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Fig. 3.5 – Dettaglio fianco destro di epoca medioevale *
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Fig. 3.6 – Fianco destro da Sud-Ovest *
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Fig. 3.7 – Fianco destro e absidi da Sud-Ovest *
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Fig. 3.8 – Absidi e torre nolare da Sud-Sud-Est *
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Fig. 3.9 – Absidi *
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Fig. 3.10 – Absidiola destra *
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Fig. 3.11 – Portale meridionale *
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Fig. 3.12 – Registro superiore fronte absidale *
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Fig. 3.13 – Paramento lapideo del registro inferiore dell'absidiola piana *
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Fig. 3.14 – Abside maggiore *
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Fig. 3.15 – Monofora abside maggiore *
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Fig. 3.16 – Abside maggiore e torre nolare *
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Fig. 3.17 – Lesene, archetti e denti di sega nelle absidi *
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Fig. 3.18 – Monofora absidiola sinistra (attualmente cieca) *
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Fig. 3.19 – Torre nolare da Sud-Est *
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Fig. 3.20 – Torre nolare da Est-Nord-Est *
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Fig. 3.21 – Lunetta in facciata e torre nolare da Nord-Nord-Ovest *
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Fig. 3.22 – Altare maggiore *
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Fig. 3.23 – Monofora absidale *
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Fig. 3.24 – Verso il transetto e il fianco destro *
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Fig. 3.25 – Navatella destra verso la controfacciata *
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* Fotografie di Riccardo Balestrieri (14 XI 2012)
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| 4. Coordinate geografiche e orientamento principale
Latitudine φ |
44° 8' 8",23 = 44°,13562 Nord. |
Longitudine λ |
9° 40' 57",18 = 9°,68255 Est.
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Quota |
+23 m (ellissoidica; +??? m sul livello del mare).
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Datum |
Ellissoide di riferimento WGS84.7 |
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Bing Maps
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Google Maps satellite e
rilievi
Fig. 4.1 – Immagine satellitare a orientamento invariato
Fig. 4.2 – Immagine satellitare ruotata verso l'alto di un angolo pari all'azimut misurato
Nelle fotografie satellitari di cui sopra, le frecce rosse sono allineate con il colmo del tetto, a due falde, della navata centrale.
Nella figura in alto, l'orientamento è invariato rispetto all'immagine originale. L'asse risulta orientato, dal portale all'abside: 166° ± 2° N>E. Per confronto, sono delineati gli assi orientati a 165° e 167° N>E.
La figura in basso è un dettaglio della precedente, ingrandito, con un contrasto diverso e ruotato verso l'alto di 166°: l'asse di orientamento, qui diventato verticale, è duplicato per un miglior confronto con il colmo del tetto.
La fotografia satellitare distribuita da Google Maps è la più inadatta alle presenti misure fra quelle sinora esaminate: di per sé poco distinta, è stata ottenuta quando l'ombra del campanile copriva il colmo del tetto, rendendo impossibile la misura (si veda la figura seguente, ruotata verso Nord di 166° e ingrandita, ma altrimenti inalterata rispetto all'originale di Google Maps). Si è quindi fatto ricorso a Bing Maps: per quanto fornisca immagini di minore risoluzione, nel caso specifico si è rivelata sufficiente per una misura orientativa, nonostante le ulteriori difficoltà causate da un colmo del tetto su due livelli e da muri perimetrali di diverso orientamento.
Fig. 4.3 – Immagine satellitare ruotata verso l'alto di un angolo pari all'azimut misurato
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Fig. 4.4 – Immagine satellitare originale acquisita nel 2006
Google Earth non fornisce attualmente fotografie satellitari che mostrino chiaramente il colmo del tetto.8
Nell'immagine di cui sopra, però, il complesso perimetro della chiesa è relativamente nitido in più tratti. È stato, quindi, utilizzato un altro metodo per determinare l'orientamento, basato sulla sovrapposizione all'immagine satellitare del perimetro ricavato dalla migliore planimetria disponibile: il perimetro è stato via via ruotato per gradi interi, fino ad avere la migliore corrispondenza con l'immagine. L'azimut è risultato pari a 165° N>E, come documenta la figura seguente.
Fig. 4.5 – Sovrapposizione del perimetro della chiesa all'immagine satellitare
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Anche in un'altra immagine, realizzata il 20/7/2011, il colmo del tetto (su due livelli) è male illuminato e i contorni sono indistinti. È stata utilizzata una nuova variante del metodo: insieme al profilo sono stati riportati i punti alla stessa distanza da colonne e pilastri romanici; è stata tracciata la linea di mezzeria; il profilo è stato ruotato per gradi interi, fino ad avere la migliore corrispondenza con l'immagine; a questo punto è stata misurata l'inclinazione della linea di mezzeria. L'azimut è risultato pari a 165° N>E, come documenta la figura seguente.
Fig. 4.6 – Sovrapposizione del perimetro della chiesa all'immagine satellitare
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Flash Earth
Fig. 4.7 – Immagine satellitare originale
Dall'immagine originale, riprodotta in bianco e nero e con contrasto rafforzato nelle figure 4.1 e 4.2, sono state ottenute le misure di cui alla tabella seguente; a destra sono riportate, evidenziate in giallo, la media aritmetica e, considerando che in questo caso è disponibile una singola serie di dati, 3σ. Il metodo è ai limiti dell'applicabilità, data la scarsa nitidezza di un colmo del tetto su due livelli e l'impossibilità di fare riferimento ai fianchi della chiesa, di cui è nota la divergenza.9
Tab. 4.A – Orientamento del colmo del tetto |
x1 | x2 | x3 | x4 | x5 | x | 3σ |
170,94 | 169,68 | 170,85 | 169,75 | 169,45 | 170,1 | 2,1 |
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Bing Maps ha fornito, ante il 14/12/2012, un'immagine satellitare in cui per la prima volta è assai nitido il colmo del tetto della fase medioevale.
Fig. 4.8 – Immagine satellitare originale
Dall'immagine originale sono state ottenute le misure di cui alla tabella seguente; a destra sono riportate, evidenziate in giallo, la media aritmetica e, considerando che in questo caso è disponibile una singola serie di dati, 3σ. Si noti che l'impossibilità di raffronti con immagini satellitari di nitidezza analoga, ma da altre fonti, impedisce di valutare gli errori sistematici.10
Tab. 4.B – Orientamento del colmo del tetto della fase medioevale |
x1 | x2 | x3 | x4 | x5 | x | 3σ |
167,58 | 167,88 | 167,51 | 167,47 | 167,69 | 167,6 | 0,5 |
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Orientamento da |
Google Earth |
165° ± 2° N>E – con il metodo di cui alla figura 4.5.
165° ± 2° N>E – con il metodo di cui alla figura 4.6. |
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Flash Earth |
166° ± 2° N>E – con i metodi di cui alle figure 4.1 e 4.2.
170° ± 2° N>E – con il metodo di cui alla tabella 4.A.
167°,6 ± 0°,5 N>E – con il metodo di cui alla tabella 4.B. |
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Rilievi in sito |
Dati attualmente non disponibili. |
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| 5. Ambito territoriale
Contesto originario |
Spiaggia rocciosa in un seno naturale. |
Pendenza declivio |
Non determinata. |
Vincoli orografici |
Riva del mare. |
Vincoli topografici |
Chiesa presumibilmente già esistente nell'XI secolo e possibili edifici a monte. |
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| 6. Planimetrie orientate
Fig. 6.1 – Planimetria attuale 11
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| 7. Ricerca di regole astronomiche
Fig. 7.1 – Direzioni potenzialmente significative
I cerchi inscritto e circoscritto all'arco absidale sono riportati in celeste.
A –
Azimut 168° –
Asse longitudinale dell'edificio, passante per il portale principale (moderno) e la monofora al centro dell'abside.
L'asse indicato in figura passa, più precisamente, per quattro punti di mezzeria, meglio visibili in figura 6.1, equidistanti dalle colonne, dai pilastri e dalle estremità del catino absidale. La luce del Sole entra nell'abside, in parallelo a tale asse, prima del mezzogiorno locale vero: è possibile che ciò non abbia avuto un particolare significato per i costruttori.
Si noti che l'asse longitudinale delle due campate moderne non è coerente: il prolungamento della chiesa punta più a nord; ciò è confermato dall'analisi della figura 4.8.
B –
Azimut 168° + 180° = 348° – L'allineamento non è connesso con il Sole o la Luna.
Il Sole tramonta, al solstizio d'estate, nel punto più a Nord dell'orizzonte astronomico: un rilievo anche relativamente basso diminuisce l'azimut in cui il Sole tocca l'orizzonte naturale. Pur tenendo conto della rifrazione astronomica su un orizzonte sgombro da ostacoli (il che non è applicabile in questo caso), non si va oltre 304°, per la latitudine di Vernazza. Ciò significa che i raggi del Sole al tramonto possono illuminare solo di sbieco la facciata, senza raggiungere, attraverso il portale o le finestre, il celebrante e l'altare.
C –
Azimut 180° –
La linea meridiana entra nella monofora absidale, passa vicino al pilastro sinistro del presbiterio e si conclude alla prima colonna della navata.
L'effettivo tratto percorso dalla macchia di luce sul pavimento tra i solstizi è molto più limitato, ma non è stato ancora determinato, per la mancanza di misure in alzato.
L'immagine in figura 7.2 è stata scattata prima del mezzogiorno locale vero, appoggiando la base della macchina fotografica al lato verso monte della seconda colonna della navata. La figura 7.3 si riferisce alle 12h06m (Tempo Universale + 1h), momento della culminazione del Sole a Vernazza il 14/11/2012.12 La figura 7.4 mostra la macchia di luce spezzata in più parti da una sedia e dal gradino che conclude l'emiciclo absidale.
Fig. 7.2 – Due minuti prima di mezzogiorno *
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Fig. 7.3 – Mezzogiorno locale vero *
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Fig. 7.4 – Un minuto dopo mezzogiorno *
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* Fotografie di Riccardo Balestrieri (14 XI 2012)
C' –
Azimut 180° –
La linea meridiana punta verso una risega del pilastro sinistro del presbiterio.
Anche in questo caso non è stato determinato il percorso effettivo della luce sul pavimento, dal solstizio d'estate a quello d'inverno, per la mancanza di misure in alzato.
La finestra dell'absidiola destra (figura 3.18) è attualmente cieca, a causa di un grande altare barocco. Anche tale monofora è intersecata da una linea meridiana; occorre verificare dov'era proiettata la sagoma illuminata al solstizio d'inverno: poteva esserci una corrispondenza con la base del fianco sinistro.
C" –
Azimut 180° –
Al mezzogiorno locale, il Sole iniziava ad illuminare lo stipite destro della bifora: tale misura del tempo era fruibile dall'abside maggiore.
Un corpo aggiunto in epoca moderna (figura 3.4) ritarda tale illuminazione, ma ciò può essere ancora osservato grazie alla bifora successiva.
D e D' –
Azimut 258° –
Linea ortogonale all'asse longitudinale della chiesa.
Con l'attuale calendario gregoriano, il Sole tramonta a tale azimut intorno al 25-26 febbraio e al 15-16 ottobre.13
Consideriamo invece, come si deve, il calendario giuliano, seguito in Italia fino al 5 ottobre 1582. Dato che è ignota la disposizione e la datazione della chiesa originaria, prendiamo arbitrariamente in esame l'anno 1000: il Sole è tramontato a tale azimut intorno al 20-21 febbraio e al 9-10 ottobre. Passiamo, ora, alla fase costruttiva a cui potrebbero riferirsi le finestre attualmente esistenti: nel 1250, il Sole è tramontato a tale azimut intorno al 17-18 febbraio e all'8-9 ottobre.
Il tramonto del Sole è associato, nella liturgia, alla morte e al transito dei santi, mentre la levata del Sole è associata alla vita e alla rinascita in Cristo. Se la chiesa è stata sempre dedicata a Margherita di Antiochia, non esiste corrispondenza con il suo transito, dato che la festa era celebrata il 5 luglio all'epoca della fondazione e della ricostruzione (cfr. § 1).
È interessante notare che il 22 febbraio si celebra, e si celebrava allora anche in Liguria, la Cattedra di S. Pietro in Antiochia: "La festa cristiana, sostituita alla Charistia o cara cognatio che i pagani aveano dedicata al culto dei propri morti, s'incontra già nel calendario filocaliano romano dell'anno 336, e nei gallicani del sec. V e VI. Nel codice C è di rito doppio, con orazione presa dal Gregoriano di Menardo, che è l'odierna. Come festa degli apostoli, è sempre indicata tra i giorni festivi".14
Il 10 ottobre si celebrava con grande solennità, a Genova e nella sua diocesi, la Dedicazione della chiesa metropolitana.15
Con i metodi di cui sopra, è possibile verificare che il Sole è tramontato intorno all'azimut 259° il 22/2/1000 e all'azimut 260° il 22/2/1250.
F e F' –
Azimut 270° –
Le finestre sul fianco destro, poste a quote diverse (la monofora del transetto è quasi nascosta da un corpo aggiunto in epoca moderna – figura 3.5), possono individuare il punto dell'orizzonte astronomico in cui tramonta il Sole nei giorni degli equinozi primaverile e autunnale.
È particolarmente interessante la prima linea, che sembra permettere una determinazione precisa dei giorni equinoziali, grazie al passaggio di parte della luce proveniente dalla bifora tra i pilastri del prebiterio.
Intorno al 1000 gli equinozi sono avvenuti il 15 marzo e il 17-18 settembre. Intorno al 1100, nei giorni 14 marzo e 16-17 settembre. Intorno al 1250, nei giorni 13 marzo e 15-16 settembre. In questi periodi, l'unica festività di possibile interesse è quella di S. Matteo, 17 settembre, celebrata a Genova a partire dal XII secolo.16
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| 8. Ricerca di regole geometriche
| 9. Conclusioni e prospettive
Il 14/11/2012 è stato verificato che l'illuminazione solare dello stipite destro delle bifore consente di fissare il mezzogiorno solare locale, ma che le monofore absidali sono abbastanza larghe da non poter essere classificate come "finestre del mezzogiorno" (figura 7.3).17
Risulta altresì possibile che le finestre siano state utilizzate per fissare il calendario liturgico: tramite gli equinozi di primavera e autunno oppure una festa fissa significativa per chi ha ricostruito la chiesa nel XIII secolo. Sarebbe interessante osservare direttamente, al tramonto del Sole:
la luce proiettata da una bifora verso l'absidiola sinistra, passando per i pilastri del presbiterio (allineamento F in figura 7.1);
la luce proiettata da una monofora tangente alle colonne della navata (cfr. l'allineamento D' in figura 7.1);
se è possibile usare una nicchia, sul fianco sinistro, come riscontro per l'illuminazione da parte delle finestre prospicienti (cfr. l'allineamento D in figura 7.1 e le figure seguenti).
Fig. 9.1 – Monofora e bifora sul fianco destro *
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Fig. 9.2 – Fianco sinistro *
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Fig. 9.3 – Nicchia antica sul fianco sinistro *
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* Fotografie di Riccardo Balestrieri (14 XI 2012)
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| Note
1 Fonti principali consultate.
F. Cervini, Liguria romanica (Milano, Editoriale Jaca Book, 2002), pp. 23, 219-224; la planimetria a p. 221, orientata in modo del tutto errato, è tratta da: G. Rossini, "Architettura religiosa nella Riviera di Levante dal Sant'Andrea di Levanto al San Giovanni Battista di Riomaggiore: un contributo alla conoscenza del tipo edilizio", in Niveo de marmore. L'uso artistico del marmo di Carrara dall'XI al XV secolo, a cura di E. Castelnuovo (Genova, Colombo, 1992), pp. 280-287.
Altre fonti pertinenti.
"La chiesa parrocchiale ha tre navi, avente il suo destro fianco poggiato a contatto del mare, è dedicata a s. Margherita. Di forma ottangolare ne è la torre delle campane, che si sorregge sulle quattro colonne del presbiterio, dell'elevatezza di 50 metri, con galleria di marmo in giro ad otto finestroni che trovansi al piano delle campane". G. Casalis, Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale degli stati di S. M. il Re di Sardegna, vol. 25 (Torino, G. Maspero e G. Marzorati, 1854), p. 26 Google libri (per Bibliothèque municipale de Lyon).
"La chiesa, in stile gotico ligure, di cui un restauro (1964-70) ha in parte ripristinato l'originaria struttura, venne edificata sulla roccia antistante al mare nel 1318, in luogo di una precedente costruzione del sec. XI. Il fianco destro, ingentilito da tre bifore, poggia su un grande arco che costituisce la base di un ampliamento longitudinale della chiesa (1750); l'ingresso principale è sulla facciata a Nord, mentre quello più comunemente usato si trova a lato dell'abside. Caratteristico il campanile, un'imponente torre nolare a sezione ottagonale alta 40 m, impostata sui quattro pilastri del presbiterio. L'interno, elevato rispetto al livello della piazza, è a pianta basilicale a tre navate, divise da arcate a tutto sesto...". AA. VV., Liguria (Milano, Touring Club Italiano, 1982), p. 660 Google libri; le notizie qui fornite, pur nella loro brevità, contrastano in parte con quanto sostenuto negli studi di cui sopra: è difficile pensare che l'ampliamento di due campate verso Nord risalga addirittura al 1750, ma si sottolinea che, in questa sede, la facciata è correttamente indicata come rivolta a Nord.
Fonti web.
Informazioni generali in Comune di Vernazza; vi si accenna che il portale meridionale è stato "aperto nell'area absidale nel corso del XIX secolo". Scheda specifica in Wikipedia. Registrazioni del concerto di campane in YouTube Campane di Vernazza e Church bells in Vernazza. La bellezza paesaggistica del borgo ha favorito la proliferazione sul web di fotografie in cui la chiesa è solo uno degli elementi compositivi; sono relativamente rari i dettagli e in questi l'abside, dal paramento lapideo, prevale nettamente sulla dimessa facciata intonacata.
Rarissime invece, come al solito, le immagini dell'era pre-digitale. Una testimonianza del fronte della chiesa, sicuramente anteriore al 1959 e prima delle strutture in cemento armato che lo hanno messo in sicurezza (ma con quale perdita!), è in Archivi Alinari. La situazione può essere confrontata con un panorama Brogi datato intorno al 1890 Archivi Alinari.
Alcuni versi di Liguria, di Vincenzo Cardarelli (1887-1959), ben le si applicano, anche nel guardare verso il tramonto: "O chiese di Liguria, come navi / disposte a esser varate! / O aperti ai venti e all'onde / liguri cimiteri! / Una rosea tristezza vi colora / quando di sera, simile ad un fiore / che marcisce, la grande luce / si va sfacendo e muore". Il cimitero di Vernazza, per inciso, ha un impatto davvero rilevante sulla sky-line (figure 3.6 e 3.7).
Sul dopo alluvione, si veda il servizio fotografico di Andrea Erdna Barletta Flickr. L'immagine con il parroco Jan Rogozinski nella sua chiesa il 16/11/2011 è stata inviata al Photo Contest 2012 di National Geographic.
2 D. Cambiaso, "L'Anno Ecclesiastico e le feste dei Santi in Genova nel loro svolgimento storico", Atti della Società Ligure di Storia Patria, 48 (1917), pp. 181-182 Società Ligure di Storia Patria.
A. Cappelli, Cronologia, cronografia e calendario perpetuo (Milano, Hoepli, 1998), p. 175. Informazioni a carattere generale in Santi e Beati.
3 Particolare di una cartolina non viaggiata di autore sconosciuto; editore Patrone Angiolina: cat. 0411. Vera fotografia. Collezione Riccardo Balestrieri.
4 Particolare di una cartolina viaggiata di autore sconosciuto; editore Rotalfoto, Milano: cat. 50329. Vera fotografia. Timbrata al verso "9 IX 1967". Collezione Riccardo Balestrieri.
5 Particolare di una cartolina viaggiata di autore sconosciuto; editore Foto Masetti, Levanto. Vera fotografia. Timbrata al verso "24 VIII 1959". Collezione Riccardo Balestrieri.
6 Particolare di una cartolina non viaggiata di autore sconosciuto; editore Patrone Angiolina, Vernazza: numero di catalogo non riportato. Vera fotografia. Collezione Riccardo Balestrieri.
7 Dati ottenuti tramite Google Maps, nell'agosto 2010, per la facciata, in corrispondenza del portale di accesso alla navata centrale; verificati con Google Earth nell'aprile 2011. La quota sul livello del mare del sagrato antistante la facciata è per ora ignota.
8 Lo strumento Righello di Google Earth non è utilizzabile in questo caso.
9 L'immagine è la stessa fornita da Bing con ingrandimento minore. L'orientamento è stato ottenuto con lo strumento Misurino di GIMP, versione 2.6.10.
10 Vale quanto detto alla nota precedente. In merito agli errori sistematici, si veda la pagina Evoluzione dell'incertezza di misura.
11 La planimetria, qui ruotata ad azimut 168° N>E (per avere come di consueto il Nord in alto), è tratta da Rossini (1992), p. 286, e Cervini (2002), p. 221. La fase moderna è evidenziata dalla campitura in grigio. Pur essendo a quote diverse rispetto alle bifore, sono state qui aggiunte due monofore: la più settentrionale e quella in corrispondenza del transetto destro. Una planimetria di maggiore precisione permetterebbe di utilizzare appieno misure di orientamento più definite.
12 Le effemeridi astronomiche utilizzate in questa sezione sono state ottenute con Sky View Café, ver. 4.1.4 (15 agosto 2007): coordinate topocentriche e posizioni altazimutali del centro del disco solare per le coordinate della chiesa. Cfr. la versione gratuita on-line http://www.skyviewcafe.com/. Si noti che in questo planetario l'azimut è misurato a partire da Sud, sempre in senso orario, come di consueto in astronomia.
13 Simulazioni con Sky View Café, Opera citata, tenendo conto della rifrazione atmosferica e del diametro apparente del Sole, ma non della quota delle finestre sul livello del mare.
14 Cambiaso (1917), Opera citata, pp. 126-127.
15 Ibidem, pp. 231-232.
16 Ibidem, pp. 244-245.
17 I risultati anticipati in questa sezione di Urania Ligustica saranno presentati e discussi in una serie di articoli, che inizia con: R. Balestrieri, "L'orientamento delle chiese romaniche in Liguria. I. Metodi", in Atti del X Convegno della Società Italiana di Archeoastronomia (Trinitapoli, 22-23 ottobre 2010) – pre-print articolo ; "L'orientamento delle chiese romaniche in Liguria. II. Le finestre del mezzogiorno", in Atti dell'XI Convegno della Società Italiana di Archeoastronomia (Bologna, 28-29/10/2011) – pre-print articolo .
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Portale e abside (30 IX 2010)
Lunetta portale meridionale (30 IX 2010)
Monofora absidola destra (24 IV 2012)
Portale e abside (VI 2010)
Torre nolare da Est-Sud-Est (1 I 2004 ?)
Torre nolare da Est (22 IX 2011)
Panorama da Est (4 IV 2007)
Banderuola ad angelo sulla torre nolare (8 X 2011)
Torre nolare da Nord-Est (5 IX 2011)
Torre nolare da Nord-Est (27 V 2012)
Torre nolare da Nord-Nord-Est (14 VII 2012)
Eco del raggio verde dopo il tramonto
Verso la controfacciata (11 VII 2011)
Verso la controfacciata (24 IV 2012)
Verso la controfacciata (8 III 2008)
Verso la controfacciata (26 IX 2012)
Controfacciata e organo (13 IX 2007)
Coperture a volta e a tetto (24 IV 2012)
Copertura a tetto (8 VIII 2010)
Copertura a tetto (8 III 2008)
Verso l'altare maggiore (4 IX 2012)
Verso l'altare maggiore (28 VI 2010)
Verso l'altare maggiore (19 V 2010)
Verso l'altare maggiore (30 IV 2010)
Verso l'altare maggiore (8 VIII 2010)
Altare maggiore (12 V 2011)
Altare maggiore (30 IV 2010)
Monofora abside maggiore (24 IV 2012)
Monofora abside maggiore (7 IV 2007)
Tabernacolo in bassorilievo (3 V 2008)
Altare navatella sinistra (30 IX 2010)
Navatella sinistra verso l'altare (11 VII 2011)
Navate sinistra e centrale verso l'altare (13 IX 2007)
Navate sinistra e centrale verso l'altare (11 VI 2010)
Navate sinistra e centrale verso l'altare (12 VII 2011)
Navate centrale e destra verso l'altare (26 X 2008)
Navatella sinistra verso la controfacciata (19 IX 2009)
Verso la navatella sinistra e la controfacciata (27 I 2008)
Verso la navatella sinistra e la controfacciata (30 IX 2010)
Infiltrazioni nelle volte navatella sinistra (30 IX 2010)
Verso la navatella destra e la controfacciata (7 IX 2010)
Navatella destra verso la controfacciata (8 VIII 2010)
Finestre navatella destra (24 VI 2008)
Bifora navatella destra (30 IX 2010)
Finestre navatella destra verso la facciata (20 X 2011)
Bifora navatella destra verso la facciata (15 X 2011)
Finestre navatella destra (4 IV 2009)
Finestre navatella destra verso l'altare (8 VIII 2010)
Bifora navatella destra verso la facciata (15 X 2011)
Bifora navatella destra verso l'altare (20 VI 2010)
Bifora navatella destra (11 VII 2011)
Bifora navatella destra (31 VIII 2010)
Tramonto all'orizzonte marino (1 XI 2007)
Finestroni delle prime campate (26 IX 2012)
Finestrone e lunetta in navatella destra (2 X 2011)
Reimpiego di capitelli e colonnine (30 IX 2010)
Alluvione (25 X 2011)
Conseguenze dell'alluvione (X 2011)
Conseguenze dell'alluvione (X 2011)
Conseguenze dell'alluvione (X 2011)
Conseguenze dell'alluvione (8 IV 2012)
Conseguenze dell'alluvione (3 III 2012)
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