Urania Ligustica

Astronomia e astrofisica

Francesco Porro – a cura di

Observationes circa fixas (1902) 1

Astronomia vs Astrofisica


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[Pag. 4]


Observationes circa fixas (p. 4)

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oggi insignificante può essere tra un secolo preziosa. Anche un risultato negativo può fornire un documento d'incalcolabile utilità per la risoluzione di importanti problemi.

    Questo carattere speciale delle indagini storiche avvezza l'astronomo che ad esse attende ad una equanimità e serenità di giudizio non facile a trovarsi altrove. Le opere degli antichi non sono più considerate come foglie appassite, che si staccano dall'albero della scienza: è quindi più frequente il caso di vederle apprezzate e riconosciute in ragione della loro non esaurita efficienza.

    Ed è appunto la curiosità di conoscere certe antiche osservazioni inedite del Montanari e del Bianchini, che spinse due insigni astronomi, l'Argelander da prima, poi lo Schiaparelli, a chiederne la pubblicazione.

    Ecco quanto quest'ultimo scrive nella prima delle note «sul moto rotatorio del pianeta Venere»:

    Essendo morto il Bianchini nel 1729, la cura di pubblicare il diario delle osservazioni da lui fatte per lo spazio di 46 anni fu affidata ad Eustachio Manfredi, il quale otto anni dopo mise in luce un volume di quelle ch'egli riputava più importanti. Assicura il Manfredi di aver trovato fra quelle carte moltissimi disegni, plurimas delineationes, del disco di Venere, delle quali una sola pubblica come esempio; le altre rimasero inedite... Ugual sorte, che i disegni di Venere ebbero molte osservazioni sue e di Montanari sulle stelle variabili, che per economia non si credette opportuno pubblicare... Eodem anno (1683) observationes nonnullas habuit partim Patavii, partim Veronae de mutabili stellarum fixarum magnitudine, de qua re Montanarius anno 1668 complura experimenta Bononiae coeperat, ac subinde Patavii eandem indaginem prosecutus fuerat. Extat de hoc argumento Montanarii dissertatio anno 1671 edita inter monumenta Bononiensis Academiae, quae Gelatorum dicitur; sed multo plura occurrunt in hisce Blanchini miscellaneis, ubi asterismis singulis manu sua delineatis et Montanarii observationes adscribit (quarum postremae ad annum 1677 attinent); et vero illas subjungit, quae ipse postmodum habere coepit. Verum utrasque omittere coactus sum, ne ea de causa octo et triginta constellationum imagines huic commentariolo appingendae essent, sine quibus neque stellae internosci ac ad proximas referri, neque idcirco earum positus ac luminis varietates satis percipi potuissent. – Così il Manfredi alla pag. 268 delle osservazioni di Bianchini da lui pubblicate. Esistono ancora le carte di Bianchini? E dove sono? E sarebbe possibile vederle, ed estrarne queste preziosissime osservazioni inedite? Chi sapesse e volesse rispondere a queste mie domande potrebbe forse con ciò rendere un servizio non indifferente alla scienza, ed alla memoria di quei due valentuomini che furono il Montanari ed il Bianchini.

    È naturale che il presente studio, ispirato dalla lettura del brano ora citato, e dal desiderio di rispondere alle domande in esso contenute, si rivolga allo Schiaparelli, che delle domande stesse è autore.


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1 F. Porro, a cura di, Observationes circa fixas - Schizzi di carte celesti delineati da Francesco Bianchini sopra osservazioni proprie e di Geminiano Montanari... (Genova, Fratelli Pagano, 1902), p. 4.



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