Urania Ligustica

Delizie in villa

Cornelio Desimoni

Notizie di Paris Maria Salvago... (1875-1876) 1

Delizie in villa


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[Pag. 48]

piccolo osservatorio; di cui e de' cui strumenti (come d'un Quarto di cerchio costrutto a Bologna sotto la direzione di Manfredi) abbiamo parecchie notizie nelle lettere del Barrabini. Ivi si parla delle osservazioni fattevi; e piace leggervi a vivi colori ritratta una emersione del primo satellite dal cono d'ombra di Giove, la sera del 19 novembre 1714. Due osservatori vi si erano apparecchiati, il signor Giambattista sul terrazzo della casa con un cannocchiale, il Barrabini colla macchina sulla piazzetta dinanzi. Era una sera bellissima: nel profondo silenzio dell'aspettazione il paggio maggiore stava al pendolo contando i minuti secondi; il minor suo compagno stava col prete astronomo al tubo e ripeteva que' minuti ad alta voce; compiuto il numero di 60, il minuto primo era pronunziato in coro dalle signore che dalle finestre in giro stavano intente allo spettacolo.

   Questo buon sacerdote già a 25 anni fattosi conoscere nelle veglie del Salvago per uomo piacevole e molto istruito, è poi ripetutamente lodato dai corrispondenti Manfredi, Bianchini, Laval, come molto addentro nella trigonometria, nelle altre matematiche e nella pratica. Nelle sue lettere scrive talora anche in francese abbastanza corretto, in generale però un po' alla lesta e senza troppo sapore italiano; ma non senza cognizione di letteratura anche straniera e di filosofia; come mostrano qua e là certi tratti venutigli in taglio per appiacevolire con qualche fiore le aride discussioni astronomiche. Così egli va a visitare la vicina biblioteca de' Cappuccini, fa assennate osservazioni sul Boccaccio, scherza sul P. Tacchetti e sui sonetti pro e contro i Gesuiti, notando che la loro scala (quella dell'odierna Università) è guardata da due leoni. Dalla letteratura salta alla critica filosofica, morde il Salvago perché a guisa di Montaigne è subbiettivo ossia misura gli altri da sé stesso. Difende Cartesio e Galileo contro il P. Rapin; il quale tutto aristotelico spera di veder egli stesso morire i


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1 C. Desimoni, "Notizie di Paris Maria Salvago e del suo Osservatorio astronomico in Carbonara", Giornale Ligustico di Archeologia, Storia e Belle Arti, 2 (1875), pp. 465-486, 3 (1876), pp. 41-65.



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