Urania Ligustica

Delizie in villa

Cornelio Desimoni

Notizie di Paris Maria Salvago... (1875-1876) 1

Delizie in villa


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sistemi di tali novatori, come gli ha veduti nascere. E queste osservazioni mi rammentano altre simili che il P. Laval scriveva a Paris, rimbrottando que' genovesi che si erano mostrati contrari a Copernico.

   Il Barrabini fa pure degli esperimenti in ottica e studia la Neostatica del concittadino Saccheri; ma più di tutto ama quella ch'egli dice la sua trilogia astronomica; il cannocchiale del Campani, il Quarto di cerchio e il pendolo a cicloide. Bada alla declinazione magnetica, alla longitudine di Genova da Parigi, alle differenze tra le sue osservazioni e le effemeridi a stampa; e se ne appella al Maraldi, o, come egli si esprime, ad Caesarem. Questi gli parla dell'atmosfera della luna e dell'aurora boreale; e invita lui e il Salvago con lettera del 23 novembre 1716 ad osservare la prossima congiunzione di Giove colla stella Propo de' Gemini (H di Bayer), molto utile per determinare il moto di quel pianeta; confrontandovi l'osservazione fattane da Gassendi nel 1633. Il Barrabini osserva le macchie del sole; accuratamente disegna la veduta del nostro Faro, e quella della Corsica e sue montagne cogli angoli di posizione per rispetto a Genova; ad illustrazione delle osservazioni sui medesimi Faro ed isola inviate dal Salvago al Maraldi (1). Sorride anch'egli dell'enfasi del P. Laval,


   (1) Sulle osservazioni della Corsica dall'Osservatorio del Salvago, vedi le citate Mémoires de l'Academie dell'anno 1722; sebbene fatte dal Salvago e dal Barrabini fin dal 1715. Sulla latitudine e longitudine di Genova, le altezze del suo Faro e dell'Osservatorio di Paris Maria e la declinazione magnetica, vedi l'Appendice al presente scritto; avvertendo che le poche notizie che ho potuto raccogliere su questa declinazione concordano in sostanza coll'andamento generale notato dal Prof. Multedo nella Memoria Meteorologica del 1802 (Memorie dell'Istituto Ligure, 1806, pag. 219); che cioè prima del 1666 l'ago magnetico declinava a Est e dopo quel tempo si è rivolto a ponente. Sul confronto del piede di Parigi o del Re col palmo di Genova, come era stimato da Cassini, Maraldi e Salvago, vedi le succitate Mémories, 1.e serie, VII, 2.e part., pag. 507,


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1 C. Desimoni, "Notizie di Paris Maria Salvago e del suo Osservatorio astronomico in Carbonara", Giornale Ligustico di Archeologia, Storia e Belle Arti, 2 (1875), pp. 465-486, 3 (1876), pp. 41-65.



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