Delizie in villaCornelio DesimoniNotizie di Paris Maria Salvago... (1875-1876) 1 |
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Or sottilmente a misurar prendete
Quanto dall'orizzonte ascenda il Polo;
Or nel suo bel meriggio il sol cogliete
Con la scorta gentil d'un raggio solo:
Ora sforzate a dire i lor segreti
Al vostro sguardo i Medicei Pianeti.
XIII. Quando l'ingrata luna ecclissa il sole
A mezzo un mondo, e piange egra Natura,
E quando la terrena invida mole
II fraterno splendore a Cinzia fura,
Notar' attento i gran deliqui suole
Vostro sguardo sagace, e li misura:
Ond'è mirabil vostro alto costume
Far vostra luce un ecclissato lume.
XIV. E ben luce vi fate, onde v'onora
II caro al Vatican saggio Bianchini;
E vostro nome e vostro ingegno adora
Uegno del gran Luigi il gran Cassini,
nel cui saver la fama è sì sonora
Che lo porta del sole oltre i confini:
E quante Anime belle, e dotti Eroi
Han commerzio col ciel, l'hanno con voi.La scienza e la ricreazione prediletta nella villa Salvago era dunque l'astronomia. Quali occasioni spingessero Paris a preferire questo studio, non è detto nella corispondenza che ci sta d'innanzi, ma si può scommettere cento contro uno che lo si indovina. È come l'atmosfera nelle epidemie, in cui tutti i fenomeni fisiologici assumono una forma generale o predominante; o meglio, come il clima, il tempo, se volete, anche la moda attraggono a sè le fogge, i pensieri, le inclinazioni perfino dei più serii e non consci di subirne gli influssi.
Nella prima metà del XVII secolo l'Italia era piena della fama di Galileo Galilei, delle sue scoperte di meccanica e d' astronomia, della sua invenzione ed uso del cannocchiale e va di-
1 C. Desimoni, "Notizie di Paris Maria Salvago e del suo Osservatorio astronomico in Carbonara", Giornale Ligustico di Archeologia, Storia e Belle Arti, 2 (1875), pp. 465-486, 3 (1876), pp. 41-65.