Urania Ligustica

Delizie in villa

Cornelio Desimoni

Notizie di Paris Maria Salvago... (1875-1876) 1

Delizie in villa


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[Pag. 475]

accorsi alla maraviglia i curiosi, e fra essi un marchese Spinola, questi comprò la macchinetta e ne fece dono all'arciduca Alberto d'Austria. Vedemmo più addietro un altro Spinola assistere in Genova agli sperimenti di Cassini, e il dotto Spotorno ci porge notizia di altri tre dello stesso cognome: Giovanni, che attendeva alla fisica e matematica verso la metà del XVII secolo; Filippo, che professando a Napoli vi pubblicò un corso di filosofia razionale e naturale nel 1660; e Francesco Maria Spinola che a detta del Soprani si applicò allo studio dell'astrologia; sotto al quale nome a que' tempi si confondeva troppo spesso, in pratica come in teoria, l'uso e l'abuso dell'astronomia. Domenico Ceva dei Predicatori, oltre più scritti matematici, si tiene l'autore della Tavola della Liguria nell'Italia del Magini. Infine un altro patrizio genovese, Francesco Montebruno, era tutto in costrurre effemeridi astronomiche dal 1640 al 1660, e le stampava in Bologna dedicandole all'arcivescovo nostro cardinale Stefano Durazzo, che era allora legato pontificio in Romagna (1).

   Ma tornando ai seguaci di Galileo, il più fido, il più tenero e il più dotto de' suoi allievi era Vincenzo Renieri, olivetano della nostra abbazia di santo Stefano; al quale nel


   (1) L'aneddotto narrato dal P. Schyrle vedasi nell'Hoefer, op. cit., pag. 398; e pare abbia qualche relazione colla lettera citata sopra nel testo di Tiberio Spinola, il quale viveva in Anversa e parlava dei cannocchiali d'Olanda a lui ben noti, e imperfetti. Ved. Opere complete di Galileo, vol. XVI, pag. 146, sotto il 22 gennaio 1621. Sugli altri Spinola, sul P. Ceva ed altri matematici, ved. Spotorno, op. cit., V. 81 a 100, IV. 8. Il quale ha dimenticato il Montebruno sovra indicato nel testo, e il Saccheri di San Remo (1670-1733) di cui è l'elogio nei Liguri illustri (ediz. Grillo, II. 540). Giova inoltre consultare tutta la corrispondenza di Giannantonio Rocca nel Giornale dei Letterati di Modena (tomi 31-35), ove sono lettere dei genovesi, o se ne parla fra terzi.


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1 C. Desimoni, "Notizie di Paris Maria Salvago e del suo Osservatorio astronomico in Carbonara", Giornale Ligustico di Archeologia, Storia e Belle Arti, 2 (1875), pp. 465-486, 3 (1876), pp. 41-65.



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