Urania Ligustica

Delizie in villa

Cornelio Desimoni

Notizie di Paris Maria Salvago... (1875-1876) 1

Delizie in villa


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[Pag. 482]

sciuta cogli anni, ne è prova una lettera dell'illustre geografo Delisle, il quale fino da Pietroburgo il 10 agosto 1726 scrive ad Agostino Salvago, compiangendo la recente morte del padre di lui, palesa la sua venerazione per una casa protettrice della scienza astronomica, dice aver comunicato a Paris Maria le osservazioni proprie sul pianeta Mercurio, e desidera che gli vengano trascritte tutte le possibili notizie raccolte dal Salvago sulle latitudini, ed ogni altra di lui osservazione, il cui valore scientifico lo scrivente molto apprezzava.

   Riunendo colle finora citate le altre corrispondenze al Salvago di Bianchini e di Eustachio Manfredi, ci formiamo come uno schizzo dello stato dell'astronomia in quel tempo, delle quistioni che vi si agitavano, dei perfezionamenti che si ottenevano o si stavano tentando. Questa scienza avea vinto da non gran tempo le principali difficoltà, che già si erano opposte al suo svolgimento. Il sistema di Copernico avea trionfato col Galilei, sebbene ancora recentemente non ci volessero credere uomini dottissimi come il Riccioli, e fra i nostri il Baliani e l'aristotelico Fortunio Liceti; come anche nelle corrispondenze di Salvago troviamo le traccie di simile lotta, le ultime oscillazioni di un movimento che si andava spegnendo. Nel tempo in cui Paris sui consigli del Cassini stava applicandosi all'astronomia, Newton maturava la sublime teoria della gravitazione universale, il cui valore però non fu apprezzato fino a più anni dopo defunto il nostro patrizio. Ma già Galileo aveva inventato il cannocchiale; e Morin, poi Picard lo aveano applicato alla misura degli angoli negli strumenti graduati. Il senatore Malvasia, che chiamò il giovane Cassini all'Università di Bologna, aveva inventato il micrometro a fili fissi; e Auzout, poi Louville lo aveano perfezionato rendendo mobile il filo. Colle quali scoperte e si poterono ravvicinare alla vista ingrossati i corpi celesti, per


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1 C. Desimoni, "Notizie di Paris Maria Salvago e del suo Osservatorio astronomico in Carbonara", Giornale Ligustico di Archeologia, Storia e Belle Arti, 2 (1875), pp. 465-486, 3 (1876), pp. 41-65.



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