Urania Ligustica

Delizie in villa

Cornelio Desimoni

Notizie di Paris Maria Salvago... (1875-1876) 1

Delizie in villa


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[Pag. 483]

l'addietro oscuramente o punto veduti; e fu ottenuta una esattezza nelle misure delle relative distanze, che gli antichi non avrebbero sospettato possibile. Armati di tali poderose forze Galileo, Cassini, Huygens aveano scoperto un nuovo mondo di satelliti; e con quelli di Giove erasi manifestato il grande vantaggio della loro applicazione alla ricerca delle longitudini, come sopra fu detto. Si continuavano gli studi per crescere sempre più forza ai cannocchiali, togliendo i lunghi incommodi tubi per sostituirvi obbiettivi fissi nel muro, e oculari mobili in spaziosi locali. Frattanto Neper e Briggs colla invenzione de' logaritmi aveano facilitato il calcolo così lungo e noioso nelle operazioni trigonometriche.

   Di tali o simili investigazioni vediamo occuparsi anche le nostre corrispondenze. Per esempio si applicano anche a Genova sino dai primi tempi le effemeridi dei satelliti di Giove, a rendere più esatta la distanza del meridiano nostro da quello di Parigi: più e più volte vi si parla del sistema usato dal Bianchini per sopprimere i tubi nei cannocchiali, e degli effetti che ne risultano nelle osservazioni celesti. Vi si dice delle proporzioni tra gli obbiettivi e gli oculari; vi si nominano i più valenti ottici di quella età; oltre i noti Campani, Bas, Lusbergh, Butterfield, i meno noti, ma non meno abili per giudizio di quei dotti, i sacerdoti Andrea Chiarella di Vicenza, che rese più facile l'invenzione dell'Evelio, e Don Pietro Hellimans fiammingo; entrambi allora dimoranti a Roma. Ivi pure ragionasi del perfezionamento dei micrometri o simili strumenti per misurare i diametri apparenti dei pianeti.

   Troviamo nelle medesime lettere notizie e disegno della cicloide per la sua applicazione al pendolo; notizie di comete, di macchie del sole, della macchina parallatica, di un piede più comodo inventato dagli orologiai genovesi per sostenere il quarto di circolo. Si tiene d'occhio la quistione che ancora


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1 C. Desimoni, "Notizie di Paris Maria Salvago e del suo Osservatorio astronomico in Carbonara", Giornale Ligustico di Archeologia, Storia e Belle Arti, 2 (1875), pp. 465-486, 3 (1876), pp. 41-65.



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