Urania Ligustica

Delizie in villa

Cornelio Desimoni

Notizie di Paris Maria Salvago... (1875-1876) 1

Delizie in villa


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[Pag. 470]

amici e dilettanti di cose scientifiche: l'Eccell.mo Grimaldo, lodato dallo stesso Bianchini come uomo di sodi studi e di bel genio; il cavaliere Nicolò Maria Pallavicini, che faceva anch'egli provvisione di cannocchialii dal celebre Campani di Roma; ed il marchese Brignole che comprava strumenti di matematica. Nella su ricordata occasione che Cassini di passaggio per Genova fece osservazioni astronomiche, troviamo i nomi di più patrizi che a lui faceano corona: l'Eccell.mo Lercaro, già Doge e primo mecenate del grande astronomo, il Principe D'Oria, ed i marchesi Torriglia e Spinola; di alcuni dei quali il Cassini si ricorda ancora più anni dopo, inviando loro per mezzo del Salvago una sua pubblicazione.

   E gli astri maggiori erano circondati dai minori: alcuni tra essi indicati col solo nome di battesimo, e l'ingegnere pronto a porre in atto i disegni e perfezionamenti desiderati, e l'ottico genovese che saggia le lenti di propria fattura, e il concittadino Pietro Patrone, che lavora a Milano, e i cui obiettivi, binocoli e microscopii sono desiderati perfino a Londra. Ma in lavori d'ottica e meccanica avea le prime parti il dilettante Antonio Degola, che il Bianchini avutolo più mesi a Roma non rifinisce di lodare, chiamandolo miracolo d'arte. Infine tra i giovani ben accolti in Carbonara troviamo due buoni e studiosi preti, Gaetano Rava 2 e Francesco Barrabino, solleciti entrambi ad aiutare il Salvago nelle esperienze astronomiche. Il Barrabino in ispecie, nato nel 1680, oriundo di Polcevera e assai probabilmente della terra che ancor oggi dai Barrabini si nomina, presto e notevolmente progredì nella trigonometria come in ogni altro ramo di matematica, e lasciò suoi studi manoscritti, una parte de' quali per ventura trovò sede onorata nella preziosa collezione del Principe Baldassarre Boncompagni di Roma (1).


   (1) NARDUCCI, Catalogo di manoscritti posseduti da D. B. Boncompagni; Roma 1862, pag. 7. Ivi tre mss. del Barrabino ai codici 161-63.


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1 C. Desimoni, "Notizie di Paris Maria Salvago e del suo Osservatorio astronomico in Carbonara", Giornale Ligustico di Archeologia, Storia e Belle Arti, 2 (1875), pp. 465-486, 3 (1876), pp. 41-65.

2 A p. 46 è chiamato Francesco!



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