Urania Ligustica

L'orientamento degli edifici in Liguria

Tracciati viari urbani

Luni

Orientamenti


La presente sezione di Urania Ligustica si prefigge, come priorità, la schedatura delle chiese di fondazione o rifondazione romanica tuttora presenti nella regione. Il problema posto dall'orientamento della cattedrale genovese ha suggerito di estendere l'analisi all'assetto viario su cui insiste. Anche ad Albenga l'orientamento del duomo è coerente con la griglia ortogonale delle strade cittadine.1 Luni e la sua cattedrale forniscono un terzo esempio di questo antico rapporto.


Copyright Frecce di orientamento sovrapposte 
a rielaborazione originale in B&N da fonte esterna Orientamento della fotografia satellitare

Fig. 1 – Immagine satellitare rielaborata da Google Earth ma a orientamento invariato
Link esterno Google Maps satellite e rilievi


Copyright Fotografia satellitare tal quale Orientamento della fotografia satellitare

Fig. 2 – Immagine satellitare tal quale da Flash Earth
Link esterno Flash Earth


Rielaborazione originale da fonte esterna

Fig. 3 – Planimetria di Luna da Archeologia in Liguria III.2 (1990) 2


1. Il tracciato viario in esame

La trama ortogonale dell'antico assetto viario è solo in parte documentata da scavi.

In Figura 1, la linea rossa continua individua il cardo maximus, ben visibile nelle foto satellitari grazie alla sottostante cloaca massima. Il numero 1 indica la cattedrale paleocristiana, fondata tra la fine del IV e l'inizio del V secolo e via via modificata, senza cambiamenti nell'orientamento, fino all'epoca romanica (§ 3).

Per schematizzare gli scavi si fa ancora riferimento a una planimetria non recente, in scala 1:1000 nell'originale, della Soprintendenza Archeologica della Liguria: è qui riprodotta in Figura 3, dopo una rotazione che orienta correttamente il cardine massimo (in base al risultato indicato alla fine del § 2); si noti al suo interno l'inesatta indicazione del nord, ruotato verso Ovest di circa 10°.

Per riferimenti topografici più generali, si può ricorrere a Link esterno Google Maps - Bing Maps.


2. Orientamento azimutale del tracciato viario

Il tracciato viario ortogonale di Luni, già città etrusca e ligure ma rifondata come colonia romana nel 177 a.C., non ha un orientamento coerente con gli assi stradali esterni: la Via Aurelia (il collegamento con Pisa è stato completato solo intorno al 56 a. C.) piega a sud per entrare dalla porta orientale, costituire il decumano maximus e poi piegare a nord all'uscita dalla porta occidentale, proseguendo verso Parma grazie alla Via Æmilia Scauri (costruita nel 109 a.C.).3

"L'impianto urbanistico della colonia a pianta rettangolare - circa 24 ettari delimitati da mura - è improntato sull'orientamento degli assi egemoni, cardine e decumano massimi, che riflettono la suddivisione agraria dell'ager lunensis, stabilita all'atto dell'assegnazione ai coloni, con una prima partizione centuriata del territorio".4

Al centro di Luna campeggia il foro, collegato al porto dal cardo maximus, largo 7,9 metri: si veda la figura 3. A causa di apporti alluvionali del fiume Magra, la linea di costa dista attualmente 1,4 km dal termine meridionale del cardine massimo (Google Earth).

Nelle figure 1 e 2 è ben visibile, a levante della città, una centuriazione di diverso orientamento a cui sono coerenti il tratto iniziale della strada verso Roma e l'asse maggiore dell'anfiteatro: è considerata di età augustea; l'anfiteatro è del II secolo d.C.5

Se si ricorda il percorso serpeggiante delle vie medievali a Genova e Albenga, è interessante notare che il decumano ha assunto un andamento ondivago anche in un ambito che, da quasi un millennio, è rurale.

Dato che la trama viaria è imperniata su di un lungo e ben riconoscibile cardo maximus, la determinazione dell'orientamento è semplice.

  1. Tutte le immagini satellitari fornite da Google Earth il 27/3/2015 sono risultate misurabili e usate senza effettuare alcuna modifica. Su di esse è stato misurato, tramite lo strumento "Righello", l'orientamento del cardine massimo, con lo stesso metodo messo a punto per le chiese romaniche. La linea di mezzeria, in questo caso, è costituita dalla cloaca massima e dagli assi centrali degli edifici che concludono il foro, a sud-ovest e a nord-est. Sono elencate in Tabella I: le misure ottenute per ogni immagine, la media aritmetica e la deviazione standard del campione; in calce sono riportate, evidenziate in giallo, la media pesata con la varianza σ² e l'errore ad essa associato.6


    Data ripresax1x2x3x4x5xσ
    20 III 200325,3125,1925,2225,2525,1625,230,06
    16 VIII 200425,5025,3025,5925,5125,5925,500,12
    2 XI 200625,3125,1325,3125,4025,1325,260,12
    24 V 200725,2425,3025,2025,1425,2925,230,07
    25 IX 200925,5525,3625,4225,4525,4325,440,07
    3 IX 201125,5525,5825,4225,4525,4425,490,07
    17 V 201225,2525,2025,2625,3525,3925,290,08
    25,30,2

    Tab. I – Azimut N>E del cardine massimo dalle immagini in Google Earth


  2. Un'immagine satellitare fornita da Flash Earth (ripresa prima del 6/3/2015) è stata anch'essa usata tal quale; si veda la Figura 2. È stato misurato, tramite GIMP,7 l'orientamento del cardine massimo. Sono elencate in Tabella II: le misure ottenute, la media aritmetica e, considerando che in questo caso è disponibile una singola serie di dati, il triplo della deviazione standard.


    x1x2x3x4x5x3σ
    25,47
    Fig. 4
    25,4925,5325,5025,4025,50,1

    Tab. II – Azimut N>E del cardine massimo dall'immagine in Flash Earth


    Copyright Fotografia satellitare Orientamento della fotografia satellitare

    Fig. 4 – Immagine satellitare da Flash Earth con la misura indicata in Tabella II


In conclusione, considerando i risultati ottenuti sia con Google Earth che con Flash Earth, l'azimut risultante dalle formule (3) e (4) in Incertezza di misura è pari a 25°,4 ± 0°,3 N>E, mentre per il decumano possiamo assumere, ipotizzando una perfetta ortogonalità della trama viaria: 115°,4 N>E.

Magli (2008) ha fornito l'azimut "38 SE", vale a dire 128° N>E: "Most of orientations have been extracted from available archaeological maps; in some cases I have controlled their value on site using a precision magnetic compass (accounting of course for magnetic deviation, but this is nearly zero at the time of writing in Italy) and I actually found them reasonably precise (within one degree of difference)". L'incongruenza qui riscontrata, 13°, ben superiore all'incertezza stimata da Magli, è presumibilmente dovuta all'errato orientamento delle planimetrie archeologiche sottolineato al § 1.


3. Orientamento delle chiese romaniche rispetto al tracciato viario

Come accennato al § 1, sino ad ora è stata scavata solo una chiesa all'interno della cerchia muraria di Luni: l'analisi comparata tra l'orientamento della griglia stradale e quello dell'asse della navata maggiore deve quindi essere applicata a tale edificio.

La coerenza dell'orientamento ecclesiale rispetto al tracciato viario (§ 2) è assai stretto: l'asse maggiore della cattedrale è parallelo ai decumani come a Genova; ad Albenga, invece, è parallelo ai cardini.

Tale orientamento può essere derivato da un allineamento solare o lunare → si veda Distribuzione azimutale. Per quanto riguarda il riferimento al Sole, si noti che siamo lontani dall'azimut corrispondente alla levata all'orizzonte astronomico al solstizio d'inverno: circa 124°, considerando la rifrazione atmosferica alla latitudine del sito; ci si deve riferire alla metà di novembre (o, simmetricamente rispetto al solstizio, all'inizio di febbraio) oppure a un giorno sempre più distante dal solstizio invernale in proporzione all'ostruzione dell'orizzonte. Per quanto riguarda la plausibilità di un allineamento lunare, si consideri che l'etimo Luna è stato collegato sia al nostro satellite naturale, divinizzato dagli Italici e dai Romani come Diana, che al celto-ligure lun o luk, con il significato di palude, da cui sarebbe derivato anche il nome di Lucca.9

Per inciso: un'analisi sulla dimensione delle insulae risulta prematura.10


4. Origine e vincoli orografici della trama viaria

Una messa a punto sugli scavi, con alcuni cenni alla struttura viaria, è costituita dalla voce "Luni" dell'Enciclopedia dell'Arte Antica (1995).

Una serie di sistematiche campagne di scavo ha portato alla luce i principali complessi dell'area centrale della città definendo alcuni decumani, le proporzioni delle insulae e la strutturazione essenziale dell'impianto urbanistico... Con lo scavo del tratto centrale della Via Aurelia (decumano massimo) e la totale messa in luce del foro, dei portici laterali e dell'edificio a sud, oltre a rivelare il centro monumentale della città... A sud del decumano è la piazza forense, fiancheggiata da portici sui lati maggiori; sul lato corto meridionale prospetta un edificio (ricostruito idealmente a due piani: la curia con sottostante tabularium?) che occupa il centro di una vasta area - articolata in spazî a quote diverse, anche parzialmente coperti - connessa con un colonnato al cardo maximus, l'arteria che conduceva a uno degli approdi della città.11

La letteratura concorda sullo stretto legame tra il cardine massimo e il porto, anche se di questo non sono chiare l'estensione e la localizzazione (si vedano i due moli, in figura 3, documentati da scavi). Ciò ha indotto a ritenere che la linea di costa abbia condizionato la centuriazione di età repubblicana.

A Luni la colonia romana ha forma tradizionale, con il canonico rettangolo che presenta lo schema regolare orientato sulla viabilità originante Aemilia Scauri, ma si adegua su un lato all'andamento dell'antica linea di costa. Questo ne sottolinea fin dall'inizio la vocazione portuale, anche se l'incremento dello scalo è legato allo sfruttamento delle cave di marmo, proprietà della colonia passate nella prima età augustea nel possesso imperiale.12

È stato altresì ipotizzato un vincolo topografico.

Sia il reticolo centuriale di un territorio che l'impianto urbano spesso erano condizionati nei loro orientamenti dall'asse stradale che li attraversava; ad esempio a Luna il reticolo viario urbano assume lo stesso orientamento della viabilità extraurbana, che è probabilmente preesistente alla colonia e nell'attraversamento dell'area urbana costituisce il decumano massimo.13

Pur nell'ambito di una ricerca dichiaratamente archeoastronomica, si condivide il condizionamento della centuriazione lunense da vincoli orografici.

According to what the Agrimensores say in their treatises, the tracing of the two main roads, and consequently the orientation of the whole grid, could occur in accordance with several different criteria, and different orientations are actually found in researches on ancient topography. For instance, a grid having one main axis disposed along a prominent landscape feature was sometimes needed. A good example is the centuriation of Luni (near the coast in Liguria, Italy). The available land was comprised in a strip between the sea and the mountains; thus, one of the main axis had to be parallel to the average direction of the coast, otherwise an exceeding number of incomplete lots would have come out. A grid could also be disposed by putting one of the main axes along a pre-existing preferred direction, typically that of a main connecting road and/or one of the two main roads of a town. Also in this case, indeed, the use of the existing road as one of the two directions, or even as one of the two main roads, was practically obliged, otherwise the lots would have been crossed by the road/town's boundaries. Several examples of this kind of orientation can be seen along the Via Appia, the road connecting Rome with Capua built around 312 b.C.
Interestingly enough, in their texts the Agrimensores look somewhat "unhappy" of making centuriation in accordance of such practical criteria. Indeed, they all explicitly, repeatedly and proudly state that their art was inherited from the rituals of the Etruscan Disciplina, and that it was thus founded on a symbolic conception of the human landscape; perhaps stretching things a little far, one could say that the process of centuriation was connected, at least in their mind, with an idea of sacred space.14


5. Altezza dell'orizzonte naturale

[Da completare].


6. Verifica indipendente per un singolo azimut

[Da completare].


7. Orientamento solare della trama viaria

[Da completare].


8. Orientamenti lunare e stellare della trama viaria

[Da completare].


9. Conclusioni

[Da completare].




1 Le affinità dei tracciati viari di Genova e Albenga sono state accennate in: R. Balestrieri, "L'orientamento delle chiese romaniche in Liguria. III. Chiese e assetto stradale del nucleo urbano genovese", in referaggio per gli Atti del XIII Convegno della Società Italiana di Archeoastronomia (Sassari, 14-16/11/2013).

2 P. Melli, a cura di, Archeologia in Liguria III.2. Scavi e scoperte 1982-86. Dall'epoca romana al post-medioevo (Genova, Tormena, 1990), figura 220 a p. 202; scheda bibliografica Link esterno OPAC SBN. La stessa planimetria è alla base di illustrazioni in Link esterno Area archeologica e sistema museale dell'antica città di Luna.

Cfr. Ministero dei beni culturali e ambientali, a cura di, Restauri in Liguria (Genova, Sagep, 1978), figura 1 a p. 67; scheda bibliografica Link esterno OPAC SBN. Anche in questo caso, l'indicazione del nord è errata. Dalla stessa planimetria è ricavato quanto in Link esterno Comune di Sarzana.

3 Voci su Luni in Link esterno Treccani: Enciclopedia Italiana (1934), Enciclopedia dell'Arte Antica (1961), Enciclopedia Dantesca (1970).

"È stato scavato interamente il cardo maximus, arteria fondamentale di collegamento fra il porto e il centro della città, della larghezza di circa 8 m con canale centrale e numerosi canaletti laterali e sono stati identificati gli incroci con i decumani". A. Frova, "Luni" Link esterno Treccani Enciclopedia dell'Arte Antica (1973).

Voci sulle strade romane in Link esterno Wikipedia: Via Aurelia, Via Æmilia Scauri.

4 L. A. Gervasini, "Progetto Grande Luna. Linee guida per l’istituzione del Parco Archeologico della città antica e del suo territorio", relazione al convegno Antiche città abbandonate a confronto: problematiche, progetti ed esempi di valorizzazione (Bologna, 2/2/2013) Link esterno Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna. F. Castagnoli, "Centuriazione" Link esterno Treccani Enciclopedia dell'Arte Antica (1959).

5 Restauri in Liguria (1978), pp. 67-68. Utile il dettagliato quadro d'insieme in AA. VV., Liguria (Milano, Touring Club Italiano, 1982), pp. 699-703 Link esterno Google libri; scheda bibliografica Link esterno OPAC SBN.

6 Per i metodi si rimanda a Wikipedia Link esterno Deviazione standard e, in particolare, a ISHTAR, Probabilità, statistica e analisi degli errori (Università di Bologna, Dipartimento di Fisica), per Link esterno media pesata e Link esterno errore associato.

7 Programma Link esterno GIMP, versione 2.6.12, strumento "misurino".

8 S. Lusuardi Siena, M. Sannazaro, "Area della cattedrale", in Melli (1990), pp. 222-228. Cfr. Link esterno Area archeologica e sistema museale dell'antica città di Luna.

9 "A suffragio di questa seconda tesi (Luni = palude) vi sarebbe il geografo Strabone che nella sua Geografia, pur scrivendo e pensando in greco, non la denomina Selene (alla greca), bensì proprio Luna, col termine latino. È dunque possibile che Strabone abbia mantenuto grecizzandolo l'antico termine celto/ligure di 'Lun' cui già i latini si erano adeguati" Link esterno Wikipedia Luni.

10 Sulle unità di misura romane si veda la scheda in Link esterno Wikipedia.

11 A. Frova, M. P. Rossignani, S. Lusuardi Siena, "Luni", in Link esterno Treccani Enciclopedia dell'Arte Antica (1995).

12 P. Sommella, "Il fenomeno dell'urbanizzazione: dagli insediamenti protovillanoviani alla città nel mondo italico e romano", in Il Mondo dell'Archeologia. Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Mondo etrusco-italico e romano (2002) Link esterno Treccani.

13 L. Gambaro, La Liguria costiera tra III e I secolo a.C. Una lettura archeologica della romanizzazione (Mantova, SAP Società Archeologica, 1999), nota 54 a p. 76 Link esterno BibAr - Biblioteca Archeologica On-line; scheda bibliografica Link esterno OPAC SBN.

14 G. Magli, "On the orientation of Roman towns in Italy", Oxford Journal of Archaeology, 27 (2008), n. 1, pp. 63-71; pre-print Link esterno arXiv; articolo Link esterno Wiley Online Library.



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