Urania Ligustica

La fisica sperimentale tra Sette e Ottocento

Giacomo Garibaldi

Fonti secondarie

Fisica sperimentale



60 riferimenti


Quanto pertiene all'Autore nelle opere seguenti è, se possibile, riportato in estratto.
Spazi a parte sono dedicati alle fonti primarie e terziarie.


Indicatori di completezza


Anno Riferimenti
Indicatore di completezza 1826 [Redazione], "Interno", Gazzetta Piemontese, n. 139 (21 novembre 1826), p. 904.
Indicatore di completezza 1826 [Redazione], "Professori di Filosofia, ed Arti", Calendario di Corte per l'anno 1827 (Torino, Stamperia Reale, 1826), pp. 219, 220.
Indicatore di completezza 1827 [Redazione], "Professori di Filosofia, ed Arti", Calendario di Corte per l'anno 1828 (Torino, Stamperia Reale, 1827), p. 226.
Indicatore di completezza 1832 D. Viviani, "Esame di un sistema di respirazione nelle piante ammesso da' signori Brongniart e Dutrochet, analogo a quello che ha luogo negli animali", Biblioteca Italiana o sia Giornale di letteratura, scienze ed arti, 67 (1832), p. 324.
Indicatore di completezza 1835 [Redazione], L'Indicatore ossia Guida per la Città e Ducato di Genova, 3 (Genova, Tipografia Fratelli Pagano, 1835), pp. 218, 227.
Indicatore di completezza 1839 G. B. Canobbio, "Prospetto storico delle vicende, e dello stato del pubblico insegnamento in Genova della Fisica, Chimica, e Storia Naturale dal 1775 al 1839", Nuovo Giornale de' Letterati, 38 (Pisa, Nistri, 1839), n. 108, pp. 149-167.
Indicatore di completezza 1839 A. Zuccagni-Orlandini, Corografia fisica, storica e statistica dell'Italia e delle sue isole, vol. 3 (Firenze, 1839), p. 519.
Indicatore di completezza 1840 G. Casalis, a cura di, Dizionario geografico storico-statistico-commerciale degli Stati di S. M. il Re di Sardegna, vol. 7 (Torino, G. Maspero librajo e Cassone e Marzorati tipografi, 1840), pp. 319-320, 443-444, 477, 515-516.
Indicatore di completezza 1840 A. Quetelet, "Sur le magnétisme terrestre en Italie (2e mémoire)", Nouveaux mémoires de l'Académie royale des sciences et belles-lettres de Bruxelles, 13 (1840), 27 pp. e una tavola fuori testo.
La tavola fuori testo individua i luoghi in cui l'autore ha effettuato misure magnetiche; sono qui di interesse, da Ovest verso Est: Ronco Scrivia, Genova, Ruta, Sestri Levante, Borghetto. [Garibaldi ha collaborato?].
Indicatore di completezza 1841 G. Plana, G. Belli, O. F. Mossotti, "Adunanza del 19 settembre", Atti della seconda Riunione degli Scienziati Italiani tenuta a Torino nel settembre del 1840 (Torino, Tipografia Cassone e Marzorati, 1841), pp. 10-11.
Indicatore di completezza 1843 [Redazione], "Observations horaires des solstices et des équinoxes", Bulletins de l'Académie Royale des sciences et belle-lettres de Bruxelles, 10, 1ª parte (1843), n. 5, p. 397.
Indicatore di completezza 1846 A. Brignole Sale, F. Pallavicino, "Ottavo congresso scientifico italiano in Genova", Repertorio d'agricoltura e di scienze economiche e industriali, a cura di R. Ragazzoni, nuova serie, 3 (Torino, Tipografia Speirani e Ferrero, 1846), pp. 386-388.
Indicatore di completezza 1846 A. Dondero, Elogio del sacerdote Giacomo Garibaldi (Genova, R. Istituto de' Sordo-Muti, 1846).
Indicatore di completezza 1846 C. L. Bixio, "Necrologie. Giacomo Garibaldi", Archivio Storico Italiano. Appendice, 3 (Firenze, G. P. Vieusseux, 1846), pp. 284-288.
Indicatore di completezza 1846 G. Banchero, Genova e le due Riviere (Genova, L. Pellas, 1846), pp. XIV, CXXVII, 450, 530.
Indicatore di completezza 1846 L. Pareto, "Al Lettore", in Descrizione di Genova e del Genovesato, vol. 1 (Genova, Tipografia Ferrando, 1846), pp. 139-141.
Indicatore di completezza 1846 G. C. Gandolfi, "Regia Università", in Descrizione di Genova e del Genovesato, vol. 3 (Genova, Tipografia Ferrando, 1846), p. 231.
Indicatore di completezza 1847 F. Alizeri, Guida artistica per la città di Genova, vol. 2, parte prima (Genova, G. Grondona, 1847), p. 107.
Indicatore di completezza 1859 L. T. Belgrano, Della vita e delle opere del marchese Gerolamo Serra: memorie storico-critiche (Genova, R. Istituto de' Sordo-Muti, 1859), pp. 65-66.
Indicatore di completezza 1860 P. Rebuffo, Notizie intorno alla vita del Marchese Marcello Durazzo d'Ippolito (Genova, Tipografia G. Schenone, 1860), p. 57.
Indicatore di completezza 1867 E. Celesia, Storia della Università di Genova del P. Lorenzo Isnardi continuata fino a' dì nostri per Emanuele Celesia (Genova, R. Istituto de' Sordo-Muti, 1867; anastatica: Bologna, Forni, 1975), pp. 8, 280, 285, 331, 360-361.
Indicatore di completezza 1867 G. B. Fazio, Varazze e il suo distretto (Genova, Tipografia della Gioventù, 1867), p. 26.
Indicatore di completezza 1868 G. Boccardo, Fisica del globo. Spazi, climi e meteore. Corso completo di geografia fisica e di meteorologia (Genova, R. Istituto de' Sordo-Muti, 1868), pp. 260-261, 290, 327-328, 367, 382, 426-427.
Indicatore di completezza 1871 T. Calderai, Della vita e delle opere del commendatore Domenico Chiodo maggiore generale del Genio (Firenze, C. Voghera, 1871), p. 8.
Indicatore di completezza 1876 C. Desimoni, "Notizie di Paris Maria Salvago e del suo Osservatorio astronomico in Carbonara", Giornale Ligustico di Archeologia, Storia e Belle Arti, 3 (1876), p. 63.
Indicatore di completezza 1898 A. Manno, "Meteorologia", Bibliografia storica degli Stati della monarchia di Savoia, vol. 6 (Torino, Fratelli Bocca, 1898), p. 502.
Indicatore di completezza 1898 ??? J. C. Poggendorff, Biographisch-literarisches Handwörterbuch zur Geschichte der exakten Wissenschaften, ??? .
Indicatore di completezza 1912 A. Frisoni, "Saggio di una bibliografia scientifica della Liguria. Geografia e storia naturale", Atti della Società di Scienze e Lettere di Genova [altra denominazione?], 23 (1912), p. 154.
Indicatore di completezza 1913 ???, "???", Rivista geografica italiana, 19 (Firenze, 1913), p. 643.
Indicatore di completezza 1923 F. Porro, "Osservatorio meteorologico", in L'Università di Genova (Genova Sestri Ponente, SIAG, s.a. ma 1923), pp. 154-158.
Indicatore di completezza 1932 F. Porro, "Osservatorio meteorologico ed astronomico", in L'Università e gli istituti superiori d'istruzione di Genova (Küssnacht al Rigi - Svizzera, Fritz Lindner, s.a. ma 1932), p. 53.
Riassunto dell'opera del 1923, sopra citata.
Indicatore di completezza 1963 L. Bulferetti, "Fonti per la storia della tecnica in Italia. I. Pratiche di privilegi per i quali fu interpellata l'Accademia delle Scienze di Torino, conservate nell'Archivio di Stato di Torino", Rassegna storica del Risorgimento, 50 (1963), pp. 215, 219.
Supporto tecnico all'attività di inventori accennato nella Vita, anni 1834-1836.
Indicatore di completezza 1963 M. Gliozzi, "Bancalari, Michele Alberto", Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 5 (Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1963), ad vocem.
Indicatore di completezza 1977 Da leggere integralmente I. Dagnino, "L'Osservatorio Meteorologico della Università di Genova dal 1833 al 1900", Atti della Accademia Ligure di Scienze e Lettere, 34 (1977), pp. 149-168.
Indicatore di completezza 1982 I. Dagnino, "Ricerche e studi geofisici in Liguria", Atti della Accademia Ligure di Scienze e Lettere, 39 (1982), pp. 24-25.
Indicatore di completezza 1989 M. Dalai Emiliani, M. Bartoletti, C. Di Fabio, a cura di, Federigo Alizeri (Genova 1817-1882). Un "conoscitore" in Liguria tra ricerca erudita, promozione artistica e istituzioni civiche (Istituto di storia dell'arte dell'Università di Genova, 1989), p. ??? .
Indicatore di completezza 1991 F. Acerenza, E. Bellone, G. Boato, G. Bruzzaniti, N. Robotti, "Il Dipartimento di Fisica dell'Università di Genova e il patrimonio storico-scientifico: un progetto in evoluzione", in Instrumenta. Il patrimonio storico scientifico italiano: una realtà straordinaria, a cura di G. Dragoni (Bologna, Grafis, 1991), pp. 219-224.
Indicatore di completezza 1991 Da leggere integralmente G. Boato, "L'insegnamento della Fisica all'Università di Genova nell'Ottocento", in Atti del X Congresso Nazionale di Storia della Fisica, a cura di F. Bevilacqua (Milano, C.N.R., 1991), pp. 33-36.
Indicatore di completezza 1992 Settimana della cultura scientifica a Genova. Strumenti e scienze della terra: geodesia, sismologia, petrografia (Genova, Università degli Studi, 1992), p. ??? .
Indicatore di completezza 1993 Da leggere integralmente G. Boato, G. Bruzzaniti, Strumenti nella Fisica dell'Ottocento (Genova, Sagep, 1993), pp. 13-14.
Indicatore di completezza 1994 M. Melloni, Carteggio (1819-1854), a cura di E. Schettino, Archivio della corrispondenza degli scienziati italiani, vol. 10 (1994), pp. 252, 295-296.
Indicatore di completezza 1994 G. Boato, N. Moro, "Bancalari's role in Faraday's discovery of diamagnetism and the successive progress in the understanding of magnetic properties of matter", Annals of Science, 51 (1994), pp. 391-412.
Indicatore di completezza 1996 Autori Vari, Seminario sulla strumentazione storico-scientifica in Liguria (Recco, Tipografia Microart's, 1996).
Indicatore di completezza 1996 G. Boato, "Il Museo del Dipartimento di Fisica: una testimonianza ed una realtà operativa", Genuense Athenaeum, 5 (1996), n. 25, pp. 3-5.
Contiene l'inserto "Il Gabinetto di Fisica dell'Università di Genova (1784-1911)".
Indicatore di completezza 1996 "Anna Tanasini intervista... Giovanni Boato", Genuense Athenaeum, 5 (1996), n. 25, pp. 6-7.
Il Museo del Dipartimento di Fisica dell'Università di Genova, inaugurato nel 1991, è poi stato dedicato al prof. Boato.
Indicatore di completezza 1996 G. Boato, [Relazione alla presentazione del volume] "Atti del Seminario sulla Strumentazione storico-scientifica in Liguria (Genova, Palazzo Ducale, 22 ottobre 1996)", Genuense Athenaeum, 5 (1996), n. 25, pp. 8-9.
Indicatore di completezza 1997 R. Balestrieri, "Francesco Porro e l'Osservatorio meteorologico e astronomico dell'Università di Genova", Memorie della Società Astronomica Italiana, 68 (1997), pp. 597-616.
"L'Osservatorio nasce con un rilevante ritardo rispetto ad analoghe strutture italiane. In realtà, sin dal 1802 Ambrogio Multedo (1753-1840), professore di Matematiche trascendenti, propone all'Istituto Nazionale della Repubblica Ligure di realizzare un osservatorio, ma solo alla fine del 1832 si può passare alla fase esecutiva. L'interesse nei confronti della meteorologia, rilevante ovunque, determina fin dall'inizio il carattere della struttura. La serie meteorologica, che continua ancora oggi nel palazzo dell'Università (già collegio dei Gesuiti, in strada Nuovissima, ora via Balbi civ. 5), inizia il 1° gennaio 1833. Direttore è Giacomo Garibaldi (1798-1846), professore di Fisica sperimentale, ma le osservazioni sono a cura del professore di Idraulica, Giacinto Grillo, che annota scrupolosamente bolidi, comete, aurore".
Indicatore di completezza 1997 M. Basso Ricci, L. Cafarella, A. Meloni, P. Tucci, Due secoli di strumenti geomagnetici in Italia (1740-1971) (Bologna, Editrice Compositori, 1997), pp. 78, 84, 97. [Da completare].
Indicatore di completezza 1998 C. Farinella, "I 'luoghi' della fisica a Genova fra Settecento e Ottocento", Studi settecenteschi, 18 (Bibliopolis, Napoli, 1998), p. 278.
Indicatore di completezza 2000 A. Meschiari, "Corrispondenza di Giovanni Battista Amici con Giovanni Plana", Nuncius, 15 (2000), n. 1, pp. 315-316, 318.
Pp. 315-316: "Ora sono impegnato nella costruzione de' miei circoli a prisma per la marina, uno de' quali ho promesso di farlo vedere al Prof.e Garibaldi di Genova, che me ne ricercava"; in nota, "Giacomo Garibaldi (1799-1846), sacerdote e scienziato, fu Professore di Fisica e di Matematica nella R. Università di Genova e nella Marina (ABI, II-267). Nel «Fondo Amici» della Biblioteca Estense di Modena esistono parecchie lettere del Garibaldi ad Amici (Cartella 471) comprese fra l'8 ott. 1834 e il 10 set. 1841. Cfr. Corrispondenza di G. B. Amici con Giuseppe Bianchi, Leopoldo Nobili, Enrico e Macedonio Melloni, «Atti della Fondazione G. Ronchi», 6-1998".
P. 318: "Il mio Circolo di riflessione ripetitore a prismi, è da qualche tempo finito. Io ne sono tanto contento che mi pare d'aver reso un buon servigio alla Scienza. Ora vado ad occuparmi della descrizione di questo nuovo istrumento. Il S.r Prof.e Garibaldi di Genova mi espresse il suo desiderio e quello dell'ammiraglio di introdurlo nella Marina di S. M. invece del sestante; ora mi ripete la domanda d'aver almeno uno di questi cerchi avanti che la flotta passi nell'Oceano. Io mi tengo molto onorato da tale commissione e probabilmente farò nella prossima primavera una corsa a Genova per mostrarne l'uso a quegli Ufficiali. Varii Capitani della Marina Inglese l'hanno da me già veduto, e tutti ne vorrebbero"; in nota, "Fra il 1834 e il 1836 sono numerosi i visitatori inglesi, tra cui diversi ufficiali, che fanno visita al laboratorio di Amici a Firenze (Nomi d'alcuni Forestieri che hanno visitato lo Studio del Professor Amici, cit.). Il Prof. Garibaldi è segnato nel Settembre del 1834".
Indicatore di completezza 2000 A. Meschiari, "Fisici e astronomi nella Corrispondenza di Giovanni Battista Amici. Sul circolo di riflessione a prismi nella spedizione antartica di James Clark Ross", in Atti del XX Congresso Nazionale di Storia della Fisica e dell'Astronomia, Napoli, 1-3 giugno 2000 (Napoli, SISFA, 2001), pp. 181-196.
Si veda quanto annotato in merito all'epistolario.
Indicatore di completezza 2003 A. Meschiari, a cura di, Il libro de' conti del laboratorio di Giovanni Battista Amici e altri documenti inediti (Firenze, Fondazione Giorgio Ronchi, 2003), pp. 197, 219.
Indicatore di completezza 2003 A. Meschiari, The microscopes of Giovanni Battista Amici (Firenze, Fondazione Giorgio Ronchi, 2003), p. 74.
"L.d.C. [Libro de' Conti], 21 gennaio 1835: 1145 franchi «Dal Marchese Durazzo per Microscopio, ed istrumento di Polarizzazione e necessario botanico». Di questo microscopio si parla nella corrispondenza fra Amici e il Prof. Giacomo Garibaldi di Genova (Cartella 471, carte 3279-3282), che insieme al Marchesino Brignole aveva visitato il suo laboratorio nel settembre del 1834. Il Marchese Durazzo, Presidente della Regia Deputazione agli Studi dell'Università di Genova, che s'incaricò del pagamento di quegli strumenti, intendeva farne dono al Gabinetto di Fisica (lettera di Garibaldi ad Amici del 6 gennaio 1835, Carta 3281). Si tratta di un microscopio acromatico orizzontale. Giacomo Garibaldi (1799-1846), sacerdote e scienziato, fu professore di Fisica e di Matematica nella R. Università di Genova".
Indicatore di completezza 2003 A. M. Falchero, a cura di, La storia e l'economia: miscellanea di studi in onore di Giorgio Mori, vol. 1 (Varese, Lativa, 2003), p. 644.
"ACSR, Ministero della Pubblica Istruzione - Divisione Scuole Medie, Istituti tecnici e nautici (1860-1896), b. 1, fasc. 1861, Affari Generali, Elenco redatto nel 1841 dal Prete Giacomo Garibaldi, Primo Professore di Matematiche nella R.a Scuola di Marina, delle materie che devono essere insegnate nei due corsi di studio per i Capitani e Padroni della Marina Mercantile, indicate nel R. Brevetto del 12 dicembre 1840".
Indicatore di completezza 2003 G. Assereto, a cura di, "Tra i palazzi di via Balbi. Storia della facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Genova", Atti della Società Ligure di Storia Patria, nuova serie, 43 (2003), n. 2, p. 38.
"Solo quattro docenti, tutti ecclesiastici, ricoprivano cattedre umanistiche e filosofiche (Gerolamo Bertora di Eloquenza italiana, Spotorno di Eloquenza latina, Serafino Tarelli di Logica e metafisica, Carlo Leoni di Filosofia morale), mentre otto insegnavano materie scientifiche (Giuseppe Mojon di Chimica, Paolo Sconnio di Aritmetica e geometria, Francesco Saverio Botto di Calcolo differenziale e integrale, Felice Garassini di Algebra, Giacomo Garibaldi di Fisica sperimentale e idraulica, Ferdinando Elice e Tommaso Assalini supplenti rispettivamente alle cattedre di Fisica e Matematica), con un ulteriore sbilanciamento verso tali discipline, nonostante la scomparsa delle cattedre di Botanica e di Storia naturale, passate alla facoltà di Medicina".
Indicatore di completezza 2005 A. Meschiari, Come nacque l'Officina Galileo di Firenze: gli anni 1861-1870 (Firenze, Fondazione Giorgio Ronchi, 2005), p. 45.
"Mi limito a citare per tutte una lettera del 21 aprile 1836 al Prof. Giacomo Garibaldi a Genova: «Io confido nella sua indulgenza per perdonarmi il ritardo di questa mia lettera. Veramente la mancanza non è tutta mia poiché ho dovuto attendere qualche risposta ad alcune ricerche per procurarmi abili artisti, e capaci di mettere in esecuzione le mie idee. Ma non è cosa facile il trovarli fuori in libertà; e qui in Firenze eccettuati que' pochi che sono al mio servizio ed altri che lavorano per Nobili, si manca del tutto»".
Indicatore di completezza 2005 M. Bozzo, I luoghi della scienza: guida ai musei e alle raccolte scientifiche italiane (Di Renzo, 2005), p. 27.
"L'Università di Genova istituì la prima cattedra di fisica sperimentale nel 1784, con sede in Via Balbi 5. La cattedra fu subito dotata di un Gabinetto di fisica, dove venivano eseguite esperienze e conservati strumenti per le dimostrazioni in aula. La cattedra fu occupata dal padre scolopio Glicerio Sanxai che, sovvenzionato dal Senato della Repubblica e da alcuni patrizi genovesi, dotò il Gabinetto di fisica di pregevoli strumenti. Il Gabineto fu in seguito arricchito dal sacerdote Giacomo Garibaldi, docente di fisica sperimentale dal 1827 e fondatore dell'Osservatorio meteorologico dell'Università. Nella seconda metà dell'800 il Gabinetto di fisica fu curato da Michele Alberto Bancalari (scopritore del diamagnetismo dei gas) e da Pietro Maria Garibaldi (meteorologo e studioso della radiazione oscura). Nel 1902 fu nominato professore Antonio Garbasso che iniziò a Genova lo studio della fisica moderna, con ricerche sulle onde elettromagnetiche, raggi catodici, raggi X e fenomeni spettroscopici. Nel 1911 il gabinetto di fisica fu assorbito dall'Istituto di Fisica, fondato dallo stesso Garbasso e trasferito (1930) da Via Balbi 5 a Viale Benedetto XV".
Indicatore di completezza 2007 M. C. Bonci, M. Firpo, "Dalla prima Cattedra di Storia Naturale al Dip.Te.Ris.: il percorso delle Scienze della Terra nell'Ateneo genovese", La Berio, 47 (2007), n. 2, p. 13.
"Nel 1832, con la riapertura dell'Università come Regia Università di Genova, è istituito l'Osservatorio Meteorologico su istanza del presidente, il marchese Marcello Durazzo, e la direzione è affidata a Giacomo Garibaldi, titolare della cattedra di Fisica sperimentale. Dal 1° gennaio 1833 inizia il rilevamento dei dati (temperatura dell'aria, pressione atmosferica, precipitazione, umidità relativa, direzione del vento) nei locali dell'ala nord ovest di via Balbi 5. Alla direzione dell'Osservatorio, dopo Giacomo Garibaldi, si succedono i fisici Michele Alberto Bancalari e Pier Maria Garibaldi. Sotto la direzione di quest'ultimo l'Osservatorio è ampliato e migliorato nella strumentazione; iniziano anche le osservazioni magnetiche, che proseguono fino al 1902, quando devono essere interrotte per mancanza di una sede adeguata".
Indicatore di completezza 2009 M. Leone, A. Paoletti, N. Robotti, "La Fisica nei 'Gabinetti di Fisica' dell'Ottocento: il caso dell'Università di Genova", Giornale di Fisica, 50 (2009), n. 3, pp. 135-153.
"Di fatto, l'Università di Genova incominciò a rifiorire soltanto alla fine degli anni '30 dell'Ottocento e con essa le attività in fisica, grazie anche alla nomina a professore sulla cattedra di Fisica Sperimentale del sacerdote Giacomo Garibaldi (1796-1846), uomo di notevole cultura e di spiccato interesse nei riguardi dell'insegnamento e della sperimentazione. Garibaldi aggiornò e modernizzò il Gabinetto di Fisica, acquistando, per lo più in Francia, apparecchiature di notevoli prestazioni tecniche e facendo fabbricare strumenti per la ripetizione di esperimenti di attualità e fondò, nel 1833, l'Osservatorio Meteorologico, associandolo al Gabinetto di Fisica. Le lezioni di Garibaldi erano tenute in italiano; i calendari scolastici a noi pervenuti, ne riportano un conciso sunto. Sono stati reperiti anche alcuni appunti autografi su "proposizioni estratte dal corso di fisica", ad uso degli esami svolti dagli studenti; è notevole la chiarezza e la pertinenza degli argomenti proposti. Gli esperimenti in aula con la partecipazione degli studenti facevano parte integrante dei corsi impartiti. Il marchese Marcello Durazzo, presidente della Deputazione agli studi dal 1832 al 1836, incoraggiò G. Garibaldi nella sua opera e donò al Gabinetto di Fisica alcuni preziosi strumenti. Garibaldi morì improvvisamente nel 1846 e gli succedette il padre scolopio Michele Alberto Bancalari (1805-1864)". La versione, in pdf, dell'articolo condiviso in rete è per errore priva della p. 150.
Indicatore di completezza 2010 M. Ciardi, Reazioni tricolori. Aspetti della chimica italiana nell'età del Risorgimento (Milano, Franco Angeli, 2010), p. 156.


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